2. Il clientelismo 竪 una forma di coinvolgimento politico che si basa sul
rapporto patrono-cliente: il primo garantisce al secondo una sorta di
protezione, il secondo ricambia con fedelt e sostegno.Come interagisce il
clientelismo con la corruzione? In realt i due termini non indicano
fenomeni poi cos狸 differenti, si dice che la corruzione comporti uno scambio
tra decisioni pubbliche e denaro, mentre il clientelismo tra protezione e
consenso, e che mentre la corruzione comporta un agire illegale, il
clientelismo, per quanto disdicevole e dannoso per il benessere generale
dello stato, non sia illegale nel senso pi湛 stretto del termine. Ad ogni modo,
e per chiarirci le idee, entrambi comportano relazioni di scambio che
contribuiscono nella rovina le istituzioni e dello stato nella sua interezza.
Come se ci嘆 non bastasse, il clientelismo impedisce di programmare in
maniera coerente la spesa pubblica, giacch辿 gran parte del denaro pubblico
non viene pi湛 riservato alla pubblica utilit ma finisce, appunto, ad
alimentare nuove clientele.Al diretto impoverimento dello stato, che perde
risorse atte al suo mantenimento in favore dellalimentazione di
clientelismo e corruzione, oltre che allutilizzo dei poteri istituzionali in
maniera scorretta, consegue direttamente la
malamministrazione.Oltretutto essa, quando molto diffusa, provoca
sfiducia nel godimento dei diritti di cittadinanza, ossia fa s狸 che il cittadino
normale si convinca di non poter richiedere alle istituzioni pubbliche il
riconoscimento di ci嘆 che gli spetterebbe di diritto, spingendolo invece a
ricercare canali privilegiati, provocando cos狸 linnalzamento della domanda
di clientelismo e corruzione, dando nuova linfa e facendo ricominciare il
nefando circolo.Questa crisi di regolazione sociale ha creato terreno fertile
per il dilagare delle organizzazioni di stampo mafioso e criminale
http://www.pensieronuovo.it/tag/clientelismo/
http://kaosenlared.net/globalicemos-la-igualdad/
3. Il cliens, in et romana, era quel cittadino che, per la sua posizione nella societ si
trovava ad adempiere ad una serie di obblighi nei confronti di un "patronus", a sua
volta obbligato nei confronti del cliente. La relazione si chiamava "relazione di
patronato". L'istituto della clientela, sviluppato agli inizi della storia di Roma in quanto
rapporto giuridico, and嘆 assumendo una dimensione essenzialmente sociale nell'et
imperiale.Dionigi di Alicarnasso fa risalire l'istituzione della relazione tra Cliens e
Patronus a Romolo, che dopo aver suddiviso il popolo romano in patrizi e plebei, ne
defin狸 un rapporto gerarchico, attribuendo ai Patrizi il patronato dei Plebei. Tra gli
obblighi dei clientes ci sarebbero stati quelli di aiutare economicamente il patrono
quando necessario, maritarne le figlie, riscattarlo quando catturato e fatto ostaggio, e
concorrere alle spese che il patrono avesse dovuto affrontare per accedere ad una
magistratura. In origine i clientes non avevano personalit giuridica, in quanto la loro
rappresentanza attiva e passiva in giudizio spettava ai patroni, che su di loro agivano
come pater familiasAi tempi di Traiano quest'uso era tanto diffuso che si era stabilita
per ogni famiglia signorile una tariffa, la sportularia, corrispondente a sei sesterzi per
persona. Spesso la sportula era una risorsa per sopravvivere: avvocati senza cause,
insegnanti senza alunni, artisti senza commissioni si presentavano alla porta del
patronus per la sopravvivenza quotidiana. Anche quelli che avevano un mestiere
aggiungevano la piccola entrata della sportula al loro reddito e prima di andare al
lavoro, ancor prima che facesse giorno, si mettevano in fila per la sportula.
L'importanza di un potente era commisurata alla clientela che rumorosamente lo
svegliava ogni mattina per la salutatio matutina. Il dominus avrebbe perso in
reputazione se non avesse ascoltato le lagnanze o le richieste di aiuto e non avesse
risposto ai saluti della folla che lo attendeva dall'alba. Una rigida procedura regolava
questo rito quotidiano della clientela. Il cliens poteva anche raggiungere la casa del
patronus a piedi piuttosto che in lettiga ma, obbligatoriamente, doveva indossare la
toga e non azzardarsi a chiamarlo confidenzialmente per nome: al magnate ci si
rivolgeva sempre chiamandolo dominus, pena il ritorno a casa a mani vuote.L'obbligo
della toga, indumento di una certa importanza e quindi costoso, costituiva una difficolt
per molti: accadeva allora che fosse lo stesso patronus a donarla in particolari e speciali
occasioni assieme alla cinque o sei libbre d'argento corrisposte ogni anno.Il turno per
ricevere l'elargizione non veniva stabilito in base all'ordine di arrivo ma in base
all'importanza sociale, per cui i pretori sopravanzavano i tribuni, i cavalieri i liberi e
questi a loro volta i liberti. Le donne non partecipavano a questa assistenza quotidiana
n辿 come patrone n辿 come clienti, salvo il caso di vedove che chiedevano per s辿 quanto il
patronus aveva fatto per il cliente ormai defunto oppure quando il cliente si portava
dietro a piedi o in lettiga le mogli malridotte e presumibilmente malate per indurre il
signore a pi湛 generose donazioni.
http://www.goldenkiteforum.com/gallery/showimage.php?i=5859&catid=newimages
http://www.romanoimpero.com/2010/09/i-clientes.html?m=1
4. Il clientelismo moderno, insieme alla corruzione, oltre ad
annientare i valori fondanti della societ civile, rappresenta il
terreno dincontro tra mafia, politica e pubblica
amministrazione. Clientelismo, affarismo e corruzioni varie
rendono gli apparati dello Stato pronti a essere infiltrati e
piegati agli accordi tra politica e mafia. In questo tipo di
rapporto, la corruzione, il clientelismo e il voto di scambio
giocano un ruolo centrale e decisivo e costituiscono la porta
dingresso dellillegalit nei gangli vitali dello Stato. Nella
politica moderna il Clientelismo ha in buona parte mantenuto
lo stesso significato che aveva nellantica Roma. Infatti, in
cambio del voto, o dellappoggio alle sue posizioni allinterno di
un partito, luomo politico assicura ai suoi clientes dei favori
di vario tipo. Soprattutto favori di tipo economico, garantendo
loro la possibilit di partecipare allamministrazione pubblica,
o di gestire appalti per opere pubbliche, spesso senza neanche
avere i titoli per ricoprire tali cariche. Quindi avviene una serie
di patti e scambi senza fine.