2. 1. Cos’è la Content Curation
2. Come si diventa Curator
3. Punti chiave
4. Veri Curator & Falsi Curator
5. La Curation nelle aziende
6. Diventare “scomodi”
7. Curator vs Curator
3. Il Web è sempre
più complicato e disordinato,
ed è facile perdersi tra
le innumerevoli notizie ed
informazioni a cui abbiamo
accesso. E’ necessario che
qualcuno si ponga fra noi
e questo mare di dati
4. “L’attività di monitorare, individuare, selezionare e
condividere i contenuti più interessanti o le risorse che si
trovano in rete su un determinato tema: articoli, post,
video, foto, applicazioni, tweet”
5. Cercare di unire le cose che
hanno un valore è un istinto
implicito nell'essere umano,
ed è un qualcosa da cui egli
si sente appagato
6. L’avvento dei feed RSS è stato
un elemento fondamentale
per la nascita di questa figura
7. I punti chiave per fare vera
Content Curation sono:
1. Valore reale vs ripubblicazione
2. Tribù di nicchia
3. Competenza
9. D’altra parte c’è anche
chi si limita solo
a ripubblicare il lavoro altrui,
passivamente e, spesso, senza
interessarsi realmente
all’argomento o averne
un’adeguata conoscenza
10. 1. Nessun valore aggiunto
2. Nessun editing
3. Nessuna selezione
4. Nessun filtro
5. La quantità vince
6. Fuoco generico
7. Nessuna tribù
8. …
11. La cura e la pubblicazione di
contenuti, inerenti a
determinati campi
d’azione, aumentano
visibilità e autorevolezza
delle aziende
12. In generale
è una possibilià remota… ma
non del tutto assente.
Il Curator è per sua natura
oggettivo, e non potrebbe
essere altrimenti
13. Ci sono ambiti in cui la Curation
è oggettiva, altri in cui
bisogna misurare le parole,
come ad esempio
in ambito religioso o politico
14. «Su Internet c’è spazio per
tutti, sarà il pubblico a
determinare la fonte
migliore»
Robin Good