"Il fantastico irriducibile non scaturisce da elementi esterni al mondo umano, quali mostri compositi, fauna infernale, irruzioni di creature demoniache, grottesche. Esso nasce da una contraddizione che è insita nella natura stessa della vita e che riesce ad abolire momentaneamente la frontiera che la separa dalla morte" Roger Caillois
2. Roger Caillois
Scrittore, sociologo e critico letterario (1913-1978) .
La sua opera sull’esplorazione dei mondi poetici dell'immaginario e del
fantastico costituisce un apporto essenziale e originale alla critica letteraria e
alle scienze umane del XX secolo.
3. No al Fantastico
‘per partito preso’
«Opere d’arte create espressamente per sorprendere».
«L’invenzione di un universo immaginario e fiabesco in cui
niente si presenta o accade come nel mondo reale».
4. No al Fantastico
‘istituzionalizzato’
In questo caso Il fantastico non può fare irruzione, in quanto il
meraviglioso vi è insediato per convenzione o per diritto divino
e tutto quello che viene rappresentato è per principio prodigio o
miracolo.
9. Le danze macabre medioevali
Oratorio dei Disciplini, Clusone (BG).
10. Sì al Fantastico
‘autentico’
«Quello che scaturisce con la mediazione dell’artista, ma
quasi forzandogli la mano e in casi estremi a sua insaputa».
«Il Fantastico deve essere soprattutto inquietudine e
rottura. Non un fantastico dichiarato».
12. No!
«Riconosco che ci vuole una bella fantasia
a comporre fiori, frutta e pesci così da
creare dei volti. Ma come non vedere che
si tratta solo di un gioco?
Ammiro lo stratagemma ma non si può
considerarlo misterioso».
14. No!
«Il concentrato di queste meraviglie finisce
per costruire una coerenza; esse derivano
da un partito preso che fa del fantastico
una sorta di norma che non è più in grado
di provocare angoscia e stupore».
16. No!
«L’artista cerca di creare un’immagine
inaccessibile a qualsiasi tentativo di
spiegazione.
Eleggendo il fantastico a norma esso viene
annientato. L’insolito non vi trova più posto
perché oramai è ovunque.
Davanti a immagini che si sanno concepite
per provocare lo stupore, non è possibile
essere stupiti se non per convenzione».
18. No!
«Il fantastico non può dipendere dalla sola
irrealtà degli esseri rappresentati. Il loro
potere d’inquietudine è quasi nullo.
Si sa benissimo che non esistono, che sono
pura invenzione.
Totalmente mitologici come sono, essi non
contengono alcunché d’insolito».
20. Sì!
«Questi corpi scorticati suscitano stupore perché
si comportano come vivi. Rendono naturale ciò
che resta l’impossibile per eccellenza».
«Le tavole erano concepite per istruire il medico.
Il
fantastico
è
rottura
dell’ordine
riconosciuto,
irruzione
dell’inammissibile
all’interno della legalità quotidiana, e non
sostituzione totale dell’universo reale con un
universo esclusivamente prodigioso».
22. Sì!
«La natura non è avara di fantastico. Esistono
paesaggi, larve, nuvole, radici e minerali a cui
questa qualifica si addice perfettamente.
Un giorno troverò il coraggio di affrontare i
problemi posti da queste strane e, ne sono
certo, del tutto spiegabili coincidenze. Oggi mi
limito a porre sotto il patrocinio della talpa dal
naso stellato, più mostruosa di un ibrido di
Bosch, la mia opera: Nel cuore del fantastico».
26. I Woodys sono «Nel cuore del fantastico»
«Il fantastico è soprattutto inquietudine e rottura. Non fantastico dichiarato»
«Al fantastico necessita qualcosa di involontario, di subìto, un interrogativo
inquieto non meno che inquietante, scaturito da chissà quali tenebre»
«Ogni opera che si allontani intenzionalmente dalla realtà o la rovesci non
presenta mai la dimensione, lo spazio fantastico»
«Il fantastico irriducibile non scaturisce da elementi esterni al mondo
umano, quali mostri compositi, fauna infernale, irruzioni di creature
demoniache, grottesche. Esso nasce da una contraddizione che è insita nella
natura stessa della vita e che riesce ad abolire momentaneamente la frontiera
che la separa dalla morte»
«Il fantastico non è capriccio né espediente artificioso, ma è fedele alla sua
natura essenziale, consistente nell’orientare lo spirito verso realtà ancora ignote
e solo intuite»
«Il profondo e autentico mistero è quello che nessuno si è divertito a inventare di
sana pianta e che bisogna subire non sapendo come disvelarlo»
«Il fantastico esiste non già perché il numero dei possibili sia infinito. Quando
qualunque cosa può accadere in qualunque momento, niente può sorprendere»
«Lo spettatore avverte che il campo offerto alla sua immaginazione non è
limitato, che la sua fantasia è lasciata libera di ipotizzare»
27. Il gioco del fantastico
«Il mistero nasce sia dall’ordine percepito che dall’apparente
follia che organizza. Lascia supporre che questa follia non sia che
apparente e che la sconcertante scacchiera serva a un qualche
gioco di cui dev’essere possibile ricostruire le regole»
Di fronte al mistero dei Woodys
l’uomo possiede una grande risorsa
con cui ricostruire le regole del gioco …
29. Pedagogia dell’immaginazione
«L’immaginazione come
repertorio del
potenziale», quella che si
esprime «secondo un
procedimento
d’associazione d’immagini
che è il sistema più veloce
di collegare e scegliere tra
le infinite forme del
possibile e
dell’impossibile».
(Italo Calvino)
Sviluppare l’immaginazione con
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31. Approfondimenti
Quello che R. Caillois ha scritto in La scrittura delle pietre riempie di
fascino e valore la Woodys Art
Pensieri sulla Woodys Art
Enciclopedia degli Animalegni Woodys
Video dei Woodys
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