2. •Le stampanti 3D sono di varie forme e dimensioni, alcune chiuse altre hanno telai metallici aperte, altre ancora si adattano alla scrivania, mentre ne ne sono altre che occupano una stanza.
4. •L’estrusore è formato dal trascinatore e dalla parte calda (anche chiamato hotend)
Classic drive
Direct drive
Bowden
6. •Il piano di stampa è composta da una base in alluminio, un elemento riscaldante e un vetro ricoperto di PET o nastro speciale.
•Per il PLA non è necessario avere l’elemento riscaldante
7. •Permette di visualizzare la informazioni di stampa
•Temperatura dell’estrusore
•Temperatura del piatto
•«feed rate» della macchina
•Tempo di stampa
•Calibrazione dei parametri
8. •La memoria SD permette la stampa autonoma quindi non c’è bisogno di lasciare il PC acceso.
9. •L’elettronica per le stampanti 3D è di solito composta da Arduino , una scheda di interfaccia e dei driver per i motori stepper
•Il kit open source più usato è:
Arduino Mega 2560
RAMPS 1.4
Driver DRV8825
10. La stampante 3D più indicata per chi inizia è la
Perchè è:
•economica
•open source
•semplice da costruire
•molto diffusa
11. Esistono diverse versioni di Prusa i3
Sul wiki reprap.org è possibile rimanere aggiornati sulle varie versioni e la loro evoluzione
http://reprap.org/wiki/Prusa_i3
12. Le varie versioni differiscono per qualche particolare o per l’uso di telai diverso tipo.
Noi andremo a vedere come si costruisce una Prusa i3 Rework:
http://reprap.org/wiki/Prusa_i3_Rework_Introduction
21. Utensili richiesti:
•Cacciaviti
•Chiave a brugola 1mm, 2mm, 2.5mm
•Tronchesine
•Pinzette
•Avvitatore (e punte)
•Saldatore
•Calibro
32. I Kit della Prusa i3 si trovano su siti specializzati oppure su ebay.
Per chi è alle prime armi è consigliato l’acquisto di un kit da siti specializzati con assistenza post-vendita.
Il prezzo dei kit varia dai 400 euro fino agli 800 euro
L’uso di parti open source hardware rende possibile l’acquisto di ricambi da diversi produttori