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Laura Genovesi & Salvatore Balestrino 
Opensourcehardware.it
•Le stampanti 3D sono di varie forme e dimensioni, alcune chiuse altre hanno telai metallici aperte, altre ancora si adattano alla scrivania, mentre ne ne sono altre che occupano una stanza.
Costruire una stampante 3D opensource
•L’estrusore è formato dal trascinatore e dalla parte calda (anche chiamato hotend) 
Classic drive 
Direct drive 
Bowden
Costruire una stampante 3D opensource
•Il piano di stampa è composta da una base in alluminio, un elemento riscaldante e un vetro ricoperto di PET o nastro speciale. 
•Per il PLA non è necessario avere l’elemento riscaldante
•Permette di visualizzare la informazioni di stampa 
•Temperatura dell’estrusore 
•Temperatura del piatto 
•«feed rate» della macchina 
•Tempo di stampa 
•Calibrazione dei parametri
•La memoria SD permette la stampa autonoma quindi non c’è bisogno di lasciare il PC acceso.
•L’elettronica per le stampanti 3D è di solito composta da Arduino , una scheda di interfaccia e dei driver per i motori stepper 
•Il kit open source più usato è: 
Arduino Mega 2560 
RAMPS 1.4 
Driver DRV8825
La stampante 3D più indicata per chi inizia è la 
Perchè è: 
•economica 
•open source 
•semplice da costruire 
•molto diffusa
Esistono diverse versioni di Prusa i3 
Sul wiki reprap.org è possibile rimanere aggiornati sulle varie versioni e la loro evoluzione 
http://reprap.org/wiki/Prusa_i3
Le varie versioni differiscono per qualche particolare o per l’uso di telai diverso tipo. 
Noi andremo a vedere come si costruisce una Prusa i3 Rework: 
http://reprap.org/wiki/Prusa_i3_Rework_Introduction
Costruire una stampante 3D opensource
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Utensili richiesti: 
•Cacciaviti 
•Chiave a brugola 1mm, 2mm, 2.5mm 
•Tronchesine 
•Pinzette 
•Avvitatore (e punte) 
•Saldatore 
•Calibro
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I Kit della Prusa i3 si trovano su siti specializzati oppure su ebay. 
Per chi è alle prime armi è consigliato l’acquisto di un kit da siti specializzati con assistenza post-vendita. 
Il prezzo dei kit varia dai 400 euro fino agli 800 euro 
L’uso di parti open source hardware rende possibile l’acquisto di ricambi da diversi produttori
Grazie per l’attenzione 
Laura Genovesi 
Opensourcehardware.it

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Costruire una stampante 3D opensource

  • 1. Laura Genovesi & Salvatore Balestrino Opensourcehardware.it
  • 2. •Le stampanti 3D sono di varie forme e dimensioni, alcune chiuse altre hanno telai metallici aperte, altre ancora si adattano alla scrivania, mentre ne ne sono altre che occupano una stanza.
  • 4. •L’estrusore è formato dal trascinatore e dalla parte calda (anche chiamato hotend) Classic drive Direct drive Bowden
  • 6. •Il piano di stampa è composta da una base in alluminio, un elemento riscaldante e un vetro ricoperto di PET o nastro speciale. •Per il PLA non è necessario avere l’elemento riscaldante
  • 7. •Permette di visualizzare la informazioni di stampa •Temperatura dell’estrusore •Temperatura del piatto •«feed rate» della macchina •Tempo di stampa •Calibrazione dei parametri
  • 8. •La memoria SD permette la stampa autonoma quindi non c’è bisogno di lasciare il PC acceso.
  • 9. •L’elettronica per le stampanti 3D è di solito composta da Arduino , una scheda di interfaccia e dei driver per i motori stepper •Il kit open source più usato è: Arduino Mega 2560 RAMPS 1.4 Driver DRV8825
  • 10. La stampante 3D più indicata per chi inizia è la Perchè è: •economica •open source •semplice da costruire •molto diffusa
  • 11. Esistono diverse versioni di Prusa i3 Sul wiki reprap.org è possibile rimanere aggiornati sulle varie versioni e la loro evoluzione http://reprap.org/wiki/Prusa_i3
  • 12. Le varie versioni differiscono per qualche particolare o per l’uso di telai diverso tipo. Noi andremo a vedere come si costruisce una Prusa i3 Rework: http://reprap.org/wiki/Prusa_i3_Rework_Introduction
  • 21. Utensili richiesti: •Cacciaviti •Chiave a brugola 1mm, 2mm, 2.5mm •Tronchesine •Pinzette •Avvitatore (e punte) •Saldatore •Calibro
  • 32. I Kit della Prusa i3 si trovano su siti specializzati oppure su ebay. Per chi è alle prime armi è consigliato l’acquisto di un kit da siti specializzati con assistenza post-vendita. Il prezzo dei kit varia dai 400 euro fino agli 800 euro L’uso di parti open source hardware rende possibile l’acquisto di ricambi da diversi produttori
  • 33. Grazie per l’attenzione Laura Genovesi Opensourcehardware.it