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LO SBARCO IN NORMANDIA

        • I preparativi
          • I numeri
          • L’attacco
     • Minuto per minuto
      • La difesa tedesca
I PREPARATIVI
Tra gli alti comandi Alleati vi era molta incertezza
 su dove avrebbe dovuto aver luogo lo sbarco. Gli
  americani puntavano su Calais, concordando,
  senza saperlo, con le supposizioni tedesche; gli
inglesi preferivano la Normandia che -in base alle
   loro informazioni- aveva le difese più deboli.

   Nell'agosto del 1943, nella conferenza di
 Quebec, si decise per la Normandia, e il piano
  relativo venne approvato da Churchill, da
Roosevelt e dai capi di Stato Maggiore delle due
                    potenze.
  Indice                               Introduzione
Furono avviate azioni per convincere i tedeschi che lo sbarco sarebbe avvenuto là
                 dove essi lo aspettavano, nella zona di Calais.

      I bombardamenti si infittirono sulla città e sul territorio circostante.
  Si giunse al punto che, quando già la flotta di invasione navigava verso la
 Normandia, un'altra flotta "finta", scortata da aerei, si stava dirigendo verso
                                    Calais.




        Indice                                                     Introduzione
L'inganno riuscì tanto bene che i tedeschi
      continuarono a credere che lo sbarco in
 Normandia fosse soltanto un imbroglio e che la
vera invasione avrebbe avuto luogo a Calais, dove
 essi continuarono ostinatamente a mantenere il
                grosso delle forze.




   Indice                             Introduzione
I NUMERI
I TEDESCHI DISPONGONO DI:                    GLI ALLEATI METTONO IN CAMPO:

49 divisioni di fanteria,                     6 divisioni di fanteria,
10 divisioni corazzate,                       55 divisioni motorizzate,
1600 carri armati,                            25 divisioni corazzate,
198 aerei da bombardamento,                   un numero incalcolabile di
                                              carri armati,
125 aerei da caccia,
                                              3476 aerei da bombardamento,
3 cacciatorpediniere,
                                              5409 aerei da caccia,
36 siluranti,
                                              6 navi corazzate,
34 sommergibili.
                                              27 incrociatori,
                                              164 cacciatorpediniere,
                                              6500 mezzi da sbarco.
 In totale, il 6 giugno 1944, gli Alleati contano su una forza di quasi tre milioni di
 uomini. Di questo imponente esercito, 1.700.000 sono americani e il resto inglesi,
            francesi, canadesi, norvegesi, belgi, polacchi e cecoslovacchi.

         Indice                                                       Introduzione
L’ ATTACCO
 L'operazione di sbarco, denominata "Overlord", si mette in moto dopo la
 mezzanotte del 5 giugno del 1944. Venti minuti dopo la mezzanotte sei aerei
     della RAF si alzano in volo permettendo il lancio di due brigate di
paracadutisti. La prima aveva il compito di distruggere i ponti della valle del
Dives, mentre la seconda doveva assumere la difesa dell'Orne e dei ponti sul
       canale, eliminando il nemico dalla zona di sbarco di Ranville.




      Indice                                                    Introduzione
Alle ore 3.30, 72 alianti carichi di cannoni e di
  equipaggiamento cominciarono ad atterrare nella
                          zona.


    L'occupazione dei ponti fu un capolavoro. Essi
riuscirono nell'impresa di sfasciare, nel giro di tre soli
  minuti, sei alianti, tre per ogni ponte, esattamente
all'imbocco, in modo da balzar fuori armi in pugno e
 impadronirsi del passaggio eliminando gli sbigottiti
   difensori. Fulmineamente, i ponti sul fiume Orne
              erano finiti in mano alleata.



  Indice                                        Introduzione
Intanto l'immensa flotta, la più formidabile mai riunita
   nella storia dell'umanità, si stava avvicinando alla
                       Normandia.

Su 2727 navi di ogni tipo erano caricati 2500 mezzi da
                        sbarco.

 La scorta era formata da 700 navi da guerra, tra cui
    23 incrociatori, 6 navi da battaglia e oltre 104
                  cacciatorpediniere.

 A bordo dei trasporti vi erano gli uomini della Prima
     Armata Americana e della Seconda Armata
                     Britannica.

   Indice                                    Introduzione
Il bombardamento aereo delle spiagge cominciò alle 3 e 14 del mattino del 6
                                  giugno.

Sotto la protezione di questo gigantesco ombrello aereo, con i capisaldi a oriente e
    a occidente già tenuti dai paracadutisti, alle 6 e 30 del mattino comincia a
 sbarcare il XXI Gruppo di armate del maresciallo Montgomery. Come si è già
  detto, alla Prima armata toccano le spiagge di Utah e di Omaha, alla Seconda
               armata britannica, le spiagge di Juno, Sword e Gold.




       Indice                                                    Introduzione
MINUTO PER MINUTO
6:30    Sulla spiaggia di Utah mettono piede per primi sul suolo di Francia gli
        uomini della 4^ divisione del generale Roosevelt. Le prime azioni sono
        coronate da successo.
9:00    Il reggimento di testa e i suoi carri avevano già infranto la fascia
        esterna del Vallo Atlantico e a mezzogiorno le avanguardie della 4a
        divisione si trovavano in vista di Pouppeville e di Sainte-Marie per
        collegarsi con i paracadutisti del generale Taylor.
        Lo sbarco dei reparti successivi fu più facile, grazie all'intervento delle
        unità di demolizione della marina che avevano sgombrato la spiaggia.
13:00   Tutti gli obiettivi prestabiliti erano già stati raggiunti e si
        aspettano notizie altrettanto buone dalle truppe che
        contemporaneamente sono sbarcate più a oriente, cioè ad Omaha.
        Ma qui le cose non vanno bene. Omaha era una spiaggia concava
        lunga sei chilometri e mezzo, con scogliere alte fino a trenta metri
        alle due estremità. In quel tratto una forte risacca rendeva difficili
        le operazioni di sbarco.

        Indice                                                     Introduzione
LA DIFESA TEDESCA
           I tedeschi avevano fortificato molto bene le difese naturali.
 Mitragliatrici, cannoni anticarro e artiglieria leggera battevano la spiaggia dagli
 scogli, su cui le fortificazioni erano state addirittura scavate in caverna. Contro
queste formidabili difese si avventò la 1a divisione statunitense, finendo subito per
                               trovarsi in gravi difficoltà.
    Nonostante le alte perdite americane la situazione non si sbloccava. A
   mezzogiorno le truppe da sbarco erano ancora ferme sulla spiaggia, sotto
                          l'incessante fuoco nemico.
 Cominciò allora un bombardamento navale delle difese tedesche e anche gli
      aerei vennero in soccorso. A terra si combatteva ferocemente.
     Tuttavia al tramonto la penetrazione americana in questo settore non
                       superava il chilometro e mezzo.
  I caduti erano più di 3000. Se i tedeschi fossero stati in grado di sferrare un
      violento contrattacco, gli americani sarebbero stati rigettati in mare.


        Indice                                                    Introduzione
Nel frattempo, a Gold la 50^ divisione britannica è già in marcia verso
Arromanches; a Juno, la 3^ divisione canadese ha aggirato le difese di Courseulles
 e ha preso posizione sulle colline all'intorno; a Sword, la 3^ divisione di fanteria
canadese e tre gruppi di "commandos" si sono spinti a Bièville, fin quasi a quattro
                                 chilometri da Caen.

                 Si può dire che tutti gli obiettivi furono raggiunti.




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Erwin Rommel giunse nel tardo pomeriggio
 del 6 giugno al suo quartier generale di La
Roche-Guyon. L'invasione era cominciata da
   dodici ore e ormai era troppo tardi per
riprendere in mano la situazione. Rommel si
gettò con l'impeto di sempre nell'azione, per
        tentare di tamponare le falle.




  Indice                              Introduzione
Sull'intero fronte la battaglia si placò col sopraggiungere del
                             tramonto.
    Sia gli Alleati sia i tedeschi erano troppo stanchi per
                 continuare i combattimenti.
   I tedeschi, poi, non avevano più i mezzi sufficienti per
 respingere l'assalto nemico e mancavano di truppe per un
                 contrattacco in grande stile.


 Da questo momento diventava impensabile rigettarli in
                       mare.




     Indice                                      Introduzione
Non tutti gli obiettivi fissati sulle varie
 spiagge erano stati raggiunti dagli Alleati
nel "D Day"; anzi, quasi nessuno. Eppure
 "Overlord" si poteva già considerare un
 grande successo. Centinaia di migliaia di
uomini, decine di migliaia di carri armati e
       di veicoli erano stati sbarcati.




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  • 3. Furono avviate azioni per convincere i tedeschi che lo sbarco sarebbe avvenuto là dove essi lo aspettavano, nella zona di Calais. I bombardamenti si infittirono sulla città e sul territorio circostante. Si giunse al punto che, quando già la flotta di invasione navigava verso la Normandia, un'altra flotta "finta", scortata da aerei, si stava dirigendo verso Calais. Indice Introduzione
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  • 7. Alle ore 3.30, 72 alianti carichi di cannoni e di equipaggiamento cominciarono ad atterrare nella zona. L'occupazione dei ponti fu un capolavoro. Essi riuscirono nell'impresa di sfasciare, nel giro di tre soli minuti, sei alianti, tre per ogni ponte, esattamente all'imbocco, in modo da balzar fuori armi in pugno e impadronirsi del passaggio eliminando gli sbigottiti difensori. Fulmineamente, i ponti sul fiume Orne erano finiti in mano alleata. Indice Introduzione
  • 8. Intanto l'immensa flotta, la più formidabile mai riunita nella storia dell'umanità, si stava avvicinando alla Normandia. Su 2727 navi di ogni tipo erano caricati 2500 mezzi da sbarco. La scorta era formata da 700 navi da guerra, tra cui 23 incrociatori, 6 navi da battaglia e oltre 104 cacciatorpediniere. A bordo dei trasporti vi erano gli uomini della Prima Armata Americana e della Seconda Armata Britannica. Indice Introduzione
  • 9. Il bombardamento aereo delle spiagge cominciò alle 3 e 14 del mattino del 6 giugno. Sotto la protezione di questo gigantesco ombrello aereo, con i capisaldi a oriente e a occidente già tenuti dai paracadutisti, alle 6 e 30 del mattino comincia a sbarcare il XXI Gruppo di armate del maresciallo Montgomery. Come si è già detto, alla Prima armata toccano le spiagge di Utah e di Omaha, alla Seconda armata britannica, le spiagge di Juno, Sword e Gold. Indice Introduzione
  • 10. MINUTO PER MINUTO 6:30 Sulla spiaggia di Utah mettono piede per primi sul suolo di Francia gli uomini della 4^ divisione del generale Roosevelt. Le prime azioni sono coronate da successo. 9:00 Il reggimento di testa e i suoi carri avevano già infranto la fascia esterna del Vallo Atlantico e a mezzogiorno le avanguardie della 4a divisione si trovavano in vista di Pouppeville e di Sainte-Marie per collegarsi con i paracadutisti del generale Taylor. Lo sbarco dei reparti successivi fu più facile, grazie all'intervento delle unità di demolizione della marina che avevano sgombrato la spiaggia. 13:00 Tutti gli obiettivi prestabiliti erano già stati raggiunti e si aspettano notizie altrettanto buone dalle truppe che contemporaneamente sono sbarcate più a oriente, cioè ad Omaha. Ma qui le cose non vanno bene. Omaha era una spiaggia concava lunga sei chilometri e mezzo, con scogliere alte fino a trenta metri alle due estremità. In quel tratto una forte risacca rendeva difficili le operazioni di sbarco. Indice Introduzione
  • 11. LA DIFESA TEDESCA I tedeschi avevano fortificato molto bene le difese naturali. Mitragliatrici, cannoni anticarro e artiglieria leggera battevano la spiaggia dagli scogli, su cui le fortificazioni erano state addirittura scavate in caverna. Contro queste formidabili difese si avventò la 1a divisione statunitense, finendo subito per trovarsi in gravi difficoltà. Nonostante le alte perdite americane la situazione non si sbloccava. A mezzogiorno le truppe da sbarco erano ancora ferme sulla spiaggia, sotto l'incessante fuoco nemico. Cominciò allora un bombardamento navale delle difese tedesche e anche gli aerei vennero in soccorso. A terra si combatteva ferocemente. Tuttavia al tramonto la penetrazione americana in questo settore non superava il chilometro e mezzo. I caduti erano più di 3000. Se i tedeschi fossero stati in grado di sferrare un violento contrattacco, gli americani sarebbero stati rigettati in mare. Indice Introduzione
  • 12. Nel frattempo, a Gold la 50^ divisione britannica è già in marcia verso Arromanches; a Juno, la 3^ divisione canadese ha aggirato le difese di Courseulles e ha preso posizione sulle colline all'intorno; a Sword, la 3^ divisione di fanteria canadese e tre gruppi di "commandos" si sono spinti a Bièville, fin quasi a quattro chilometri da Caen. Si può dire che tutti gli obiettivi furono raggiunti. Indice Introduzione
  • 13. Erwin Rommel giunse nel tardo pomeriggio del 6 giugno al suo quartier generale di La Roche-Guyon. L'invasione era cominciata da dodici ore e ormai era troppo tardi per riprendere in mano la situazione. Rommel si gettò con l'impeto di sempre nell'azione, per tentare di tamponare le falle. Indice Introduzione
  • 14. Sull'intero fronte la battaglia si placò col sopraggiungere del tramonto. Sia gli Alleati sia i tedeschi erano troppo stanchi per continuare i combattimenti. I tedeschi, poi, non avevano più i mezzi sufficienti per respingere l'assalto nemico e mancavano di truppe per un contrattacco in grande stile. Da questo momento diventava impensabile rigettarli in mare. Indice Introduzione
  • 15. Non tutti gli obiettivi fissati sulle varie spiagge erano stati raggiunti dagli Alleati nel "D Day"; anzi, quasi nessuno. Eppure "Overlord" si poteva già considerare un grande successo. Centinaia di migliaia di uomini, decine di migliaia di carri armati e di veicoli erano stati sbarcati. Indice Introduzione