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FISIOPATOLOGIA DELLOMEOSTASI 
DEL GLUCOSIO: DIABETE
 diabete
GLICEMIA normale : 
concentrazione di glucosio 
nel plasma 90 mg/100 ml
 Il plasma 竪 il liquido in cui sono sospese le cellule 
del sangue. Il plasma 竪 ottenuto dal sangue a cui si 
aggiunge un anticoagulante, es. citrato o eparina. Il 
sangue viene quindi centrifugato per separare il 
plasma dalle cellule. 
 Per ottenere il siero, il sangue viene lasciato 
coagulare, e poi centrifugato per separare la fase 
liquida dalla parte corpuscolare. Rispetto al 
plasma, il siero non contiene alcune proteine della 
coagulazione , principalmente il fibrinogeno
DIABETE 
 MANCATA FUNZIONE DELLA 
INSULINA 
 IPERGLICEMIA (alta concentrazione di 
glucosio nel sangue) 
 GLICOSURIA (glucosio nelle urine)
Tipo di diabete Patogenesi Manifestaz. cliniche Trattamento 
Insulino- 
Dipendente 
(IDDM) 
o Tipo I 
Distruzione autoimmune 
cellule b (autoanticorpi 
anti-insulina/cell. b nel 95% 
dei casi) 
Deficit insulinico assoluto 
(risp. a glucagone): 足足 
gluco-neogenesi e lipolisi 
速 chetosi 
Poliuria 
polidipsia 
polifagia 
dimagrimento 
chetosi 速 acidosi 
Coma chetoacidosico 
Insulina, dieta, attivit 
fisica, monitoraggio 
glicemia: 
auto-test 3xdie 
glicemia a digiuno 
Hb glicosilata ogni 4- 
6 
mesi 
Insulino-indipendente 
(NIDDM) 
o Tipo II 
Insulino-resistenza associata 
a ridotta secrez. insulinica 
Deficit insulinico relativo 
(no chetoacidosi) 
Asintomatico, esordio 
graduale (faticabilit, 
infezioni ricorrenti, 
storia di diabete 
gestazionale) 
No chetosi 
Coma iperosmolare 
non acidosico 
Ipoglicemizzanti orali 
o insulina; dieta, 
regolare attivit fisica, 
monitoraggio: 
auto-test 
glicemia a digiuno 
Hb glicosilata ogni 4- 
6 
mesi
Definizione del diabete di tipo I 
(diabete mellito ) 
 Il diabete mellito viene definito dalla presenza di una 
iperglicemia cronica, secondaria a un difetto di 
produzione e/o di azione dellinsulina. 
 Liperglicemia cronica induce una serie di complicanze 
sistemiche che interessano in particolare occhi, reni, 
sistema cardiovascolare e sistema nervoso.
I markers del metabolismo glicidico 
 Glicemia 
 Variazioni fisiologiche (a digiuno 70-110 mg/dl; aumento post-prandiale, 
generalmente < 140 mg/dl; diminuzione con lesercizio 
fisico) 
 Glicosuria 
 Definizione: presenza di glucosio nelle urine 
 Generalmente patologica, si verifica quando viene superata la soglia 
di riassorbimento renale del glucosio (circa 180 mg/dl) 
 Se abbondante determina aumento del volume urinario  poliuria 
(diuresi > 2500 cc/24h circa ) 
 Emoglobina glicosilata (HbA1c) 
 Frazione dellemoglobina capace di legare il glucosio, utilizzata come 
marker dei valori medi di glicemia nelle ultime settimane
 diabete
 diabete
(75grammi) 
(180mg) 
(90mg)
nella reazione catalizzata dalla glucosio ossidasi (GOD), una 
flavoproteina di origine batterica preparata commercialmente 
da Aspergillus niger, il glucosio viene ossidato ad acido 
gluconico con produzione stechiometrica di H2O2 
Glu + O2 + H2O 速 Glu-COOH + H2O2 
la reazione della GOD viene accoppiata alla perossidasi 
(POD). L H2O2 viene scissa dalla POD in presenza di un 
accettore di O2 che si trasforma in un derivato colorato, la cui 
quantit viene determinata colorimetricamente (Assorbanza). 
Come accettori cromogenici di O2 vengono utilizzati derivati 
benzotiazolinici (ABTS) , oppure fenolo unitamente a 4- 
aminofenazone.
 diabete
 La determinazione enzimatica della glicemia mediante GOD 竪 
una metodica utilizzata nei sistemi di analisi automatizzata, gli 
Auto-Analyzers, che consentono di analizzare in successione 
numerosi campioni, prelevati automaticamente da una serie 
di contenitori. 
 Sul metodo enzimatico la GOD-POD si basa anche luso di 
speciali cartine poste in commercio con nomi diversi  
Destrostix, Clinistix, B.M-test glucosio  le quali bagnate 
con il campione da esaminare assumono colorazioni di 
diversa intensit, e raffrontate ad una scala cromatica 
standard permettono una lettura diretta ed immediata della 
concentrazione di glucosio nel campione. Sono utilizzate per 
la determinazione della glicosuria.
 diabete
 Sono anche di uso comune piccoli strumenti dedicati, 
che si possono considerare come dei biosensori 
selettivi per il glucosio, con i quali 竪 possibile rilevare 
molto rapidamente il valore della glicemia; vengono 
utilizzati correntemente e personalmente dai soggetti 
diabetici. 
Definizione di Biosensore: 竪 un dispositivo analitico 
che utilizza un mediatore biologico per rilevare 
selettivamente e con molta sensibilit, analiti chimici o 
biologici. Ci嘆 viene solitamente ottenuto accoppiando il 
mediatore biologico ad un opportuno sistema di 
trasduzione, il quale converte la risposta biochimica in 
un segnale fisico quantificabile e processabile.
Biosensori
 Componenti di un Biosensore 
 Biorecettore  Trasduttore  Processore 
 Analita: microorganismi, oligonucleotidi, 
metaboliti, antigeni, anticorpi, proteine, enzimi, 
ioni. 
 Biorecettore: microorganismi, recettori, antigeni, 
anticorpi, enzimi, tessuti, oligonucleotidi. 
 Trasduttore: elettrochimico (intensit di corrente, 
potenziale, conducibilit), ottico (assorbanza), 
colorimetrico (temperatura), acustico (frequenza), 
piezoelettrico (frequenza di vibrazione).
 Utilizzano come biorecettore glucosio ossidasi alcuni 
lettori ottici, che sfruttando su striscie reattive la reazione 
della glucosio ossidasi/POD, permettono di determinare 
lintensit della colorazione formatasi e calcolare 
immediatamente il valore della glicemia. 
 Nelle striscie sono fissati la glucosio ossidasi, la 
perossidasi ed il reattivo cromogeno
 diabete
 Altri stumenti, come AccuCheck, sfruttano un enzima 
diverso ed un metodo diverso di rilevazione dei risultati. 
Lenzima 竪 la glucosio ossidasi che ossida il glucosio a 
gluconolattone. Per la rilevazione dei risultati si utilizza un 
trasduttore elettrochimico amperometrico; 
. 
GOD 
Glucosio + O2  H2O2 + acido gluconico 
 i sensori amperometrici riescono a misurare la variazione della 
pressione parziale di ossigeno che viene consumato con la 
riduzione al catodo o l'ossidazione di H2O2 all'anodo . 
 I sensori amperometrici pi湛 sviluppati per lanalisi del glucosio 
sono quelli in cui un anodo di platino polarizzato a circa 600mV 
rispetto ad un elettrodo di riferimento 
 Elettrodi di Clark modificati 
 Un apparecchio basato su questo tipo di misura 竪 prodotto e
Sensori amperometrici 
Elettrodo 
AgAgcl 
A 
KCl 
Reazione del glucosio 
provoca una riduzione della 
presione parziale di O2 che 
viene misurata con 
lelettrodo di Clark 
Elettrodo Clark: corrente 
proporzionale alla 
pressione parziale di O2 
Page  40 
Elettrodo 
Pt 
Membrana O2 
Permeabile 
Strato Enzimatico 
Campione sangue
Esochinasi: 
Glu + ATP > Glu-6P + ADP 
Glu-6P deidrogenasiGlu-6P + NADP > 6P-gluconato 
+ NADPH
di NADPH 
(338nm) 
Dosaggio della Glicemia 
Esochinasi/Glu6P deidrogenasi
Insulina 
Ormone peptidico (51 AA, PM = 5807 Da);Liberazione del peptide 
C con formazione di Insulina (2 catene; a = 30 AA + b = 21 AA), 
legate da 2 ponti disolfuro);Metodo di determinazione: 
Immunometrico (Ab monoclonali);Valori di riferimento = 6-100 
mU/L;Test funzionali = TTGV = somministrare per i.v. 0,5mg/kg 
glucosio e misurare linsulina in fase 1 (1-3-5-10 min): la somma 
dellinsulina ad 1 e a 3 min 竪 > 100 mU/L in condizioni normali.
 diabete
 diabete
Glucosio sorbitolo fruttosio
Alterazioni biochimiche dei tessuti 
secondarie alliperglicemia cronica 
 Glicosilazione di numerosi proteine cellulari e extra-cellulari 
 Emoglobina glicosilata e fruttosamina circolanti (markers di equilibrio glicemico) 
 Glicosilazione di collagene e proteine a lunga vita con formazione di complessi 
AGE che alterano la matrice vascolare  contribuiscono a 
microangiopatia /glomerulopatia. 
 Stress ossidativo 
 Aumentata produzione di ione superossido a livello della catena respiratoria 
mitocondriale, di radicali liberi 
 disfuzione endoteliale che favorisce lateroma e le sue complicanze. 
 Aumentata produzione di sorbitolo (via dei polioli) 
 Glucosio  sorbitolo poco diffusibile  rigonfiamento cellulare osmotico  
es: cataratta
Le complicanze del diabete 
 La microangiopatia diabetica 
 Alterazioni specifiche del microcircolo 
retinopatia, nefropatia e neuropatia diabetiche 
 La macroangiopatia diabetica 
 Ateromatosi precoce e diffusa  complicanze cardiovascolari 
 Altre complicanze 
 Aumentata sensibilit alle infezioni 
 Cataratta 
 Piede diabetico
La microangiopatia diabetica 
1. La RETINOPATIA diabetica 
 Retinopatia semplice  proliferativa 
 Altre complicanze visive: glaucoma, cataratta.. 
 oftalmopatia diabetica complessa con calo del visus 
2. La NEFROPATIA diabetica 
 Glomerulopatia diabetica  IRC progressiva 
 Fattori aggravanti: macroangiopatia e ipertensione 
3. La NEUROPATIA diabetica 
 Patogenesi mista: microangiopatia + danni metabolici diretti 
(polioli, alterazioni della mielina)
Emoglobina A1 + glucosio  Emoglobina glicosilata A1c 
(non enzimatica)
 diabete
Presentazione clinica del diabete di tipo 1 
 Rappresenta < 10 % dei casi di diabete 
 Una patologia dell et evolutiva  essenzialmente 
bambini e adolescenti, pi湛 raramente adulti giovani (90 
% < 20 anni) 
 Tipicamente magri 
 Con laumento dellobesit infantile fino a 20-25 % dei nuovi 
casi sono obesi 
 Esordio tipicamente subacuto/acuto 
 Subacuto: poliurodipsia, dimagrimento 
 Acuto: cheto-acidosi
Fisiopatologia del diabete di tipo 1 
 La carenza insulinica determina lincapacit delle 
cellule (in particolare adipose e muscolari) ad 
utilizzare il glucosio, con 2 conseguenze immediate: 
1. Accumulo di glucosio nel plasma  iperglicemia marcata 
 superamento della soglia renale di riassorbimento 
 glicosuria  poliuria 
2. Utilizzo di fonti alternative di energia 
 Riserve lipidiche  perdita di massa grassa 
 Riserve proteiche  perdita di massa magra 
(muscolare) 
 Nella cheto-acidosi diabetica si associano carenza 
insulinica e iperproduzione di glucagone 
dimagrimento
Tipo di diabete Patogenesi Manifestaz. cliniche Trattamento 
Insulino- 
Dipendente 
(IDDM) 
o Tipo I 
Distruzione autoimmune 
cellule b (autoanticorpi 
anti-insulina/cell. b nel 95% 
dei casi) 
Deficit insulinico assoluto 
(risp. a glucagone): 足足 
gluco-neogenesi e lipolisi 
速 chetosi 
Poliuria 
polidipsia 
polifagia 
dimagrimento 
chetosi 速 acidosi 
Coma chetoacidosico 
Insulina, dieta, attivit 
fisica, monitoraggio 
glicemia: 
auto-test 3xdie 
glicemia a digiuno 
Hb glicosilata ogni 4- 
6 
mesi 
Insulino-indipendente 
(NIDDM) 
o Tipo II 
Insulino-resistenza associata 
a ridotta secrez. insulinica 
Deficit insulinico relativo 
(no chetoacidosi) 
Asintomatico, esordio 
graduale (faticabilit, 
infezioni ricorrenti, 
storia di diabete 
gestazionale) 
No chetosi 
Coma iperosmolare 
non acidosico 
Ipoglicemizzanti orali 
o insulina; dieta, 
regolare attivit fisica, 
monitoraggio: 
auto-test 
glicemia a digiuno 
Hb glicosilata ogni 4- 
6 
mesi
Fisiopatologia del diabete di tipo 2 
 Caratterizzato da 2 elementi essenziali 
 Insulino-resistenza: inadeguata utilizazione del glucosio da 
parte delle cellule, che non rispondono normalmente alla 
stimolazione insulinica; il difetto pu嘆 essere di tipo pre-recettoriale, 
recettoriale o post-recettoriale. 
 Difetto della b-cellula: anche se inizialmente relativo (la 
secrezione insulinica 竪 a lungo conservata), 竪 ormai ammesso 
che linsorgenza del diabete di tipo 2 竪 legata a una produzione 
di insulina insufficiente a compensare la resistenza insulinica
Fattori di rischio per il diabete di tipo 2 
 Il diabete di tipo 2 竪 il pi湛 frequente (> 90 % dei casi di diabete) 
 Tipicamente caratteristico dell et matura (> 40 anni), interessa 
pazienti sempre pi湛 giovani 
 Fattori di rischio 
 Familiarit ++ (ereditariet multigenica) 
 Et 
 Obesit 
 Stile di vita: alimentazione e sedentariet 
 Patologie associate (frequenti) 
 Dislipidemia, sindrome metabolica..
 diabete
 diabete
MMIICCRROOIINNFFUUSSOORREE 
Pompa per linfusione 
di insulina, costituita da: 
COMPUTER che consente 
la programmazione di 48 
diverse velocit di infusione 
SISTEMA DI INFUSIONE: pistone siringa 
che eroga insulina (analogo ad azione rapida) 
in un piccolo catetere di Teflon da posizionare 
sottocute mediante un ago introduttore 
rimovibile
 diabete
 diabete

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diabete

  • 3. GLICEMIA normale : concentrazione di glucosio nel plasma 90 mg/100 ml
  • 4. Il plasma 竪 il liquido in cui sono sospese le cellule del sangue. Il plasma 竪 ottenuto dal sangue a cui si aggiunge un anticoagulante, es. citrato o eparina. Il sangue viene quindi centrifugato per separare il plasma dalle cellule. Per ottenere il siero, il sangue viene lasciato coagulare, e poi centrifugato per separare la fase liquida dalla parte corpuscolare. Rispetto al plasma, il siero non contiene alcune proteine della coagulazione , principalmente il fibrinogeno
  • 5. DIABETE MANCATA FUNZIONE DELLA INSULINA IPERGLICEMIA (alta concentrazione di glucosio nel sangue) GLICOSURIA (glucosio nelle urine)
  • 6. Tipo di diabete Patogenesi Manifestaz. cliniche Trattamento Insulino- Dipendente (IDDM) o Tipo I Distruzione autoimmune cellule b (autoanticorpi anti-insulina/cell. b nel 95% dei casi) Deficit insulinico assoluto (risp. a glucagone): 足足 gluco-neogenesi e lipolisi 速 chetosi Poliuria polidipsia polifagia dimagrimento chetosi 速 acidosi Coma chetoacidosico Insulina, dieta, attivit fisica, monitoraggio glicemia: auto-test 3xdie glicemia a digiuno Hb glicosilata ogni 4- 6 mesi Insulino-indipendente (NIDDM) o Tipo II Insulino-resistenza associata a ridotta secrez. insulinica Deficit insulinico relativo (no chetoacidosi) Asintomatico, esordio graduale (faticabilit, infezioni ricorrenti, storia di diabete gestazionale) No chetosi Coma iperosmolare non acidosico Ipoglicemizzanti orali o insulina; dieta, regolare attivit fisica, monitoraggio: auto-test glicemia a digiuno Hb glicosilata ogni 4- 6 mesi
  • 7. Definizione del diabete di tipo I (diabete mellito ) Il diabete mellito viene definito dalla presenza di una iperglicemia cronica, secondaria a un difetto di produzione e/o di azione dellinsulina. Liperglicemia cronica induce una serie di complicanze sistemiche che interessano in particolare occhi, reni, sistema cardiovascolare e sistema nervoso.
  • 8. I markers del metabolismo glicidico Glicemia Variazioni fisiologiche (a digiuno 70-110 mg/dl; aumento post-prandiale, generalmente < 140 mg/dl; diminuzione con lesercizio fisico) Glicosuria Definizione: presenza di glucosio nelle urine Generalmente patologica, si verifica quando viene superata la soglia di riassorbimento renale del glucosio (circa 180 mg/dl) Se abbondante determina aumento del volume urinario poliuria (diuresi > 2500 cc/24h circa ) Emoglobina glicosilata (HbA1c) Frazione dellemoglobina capace di legare il glucosio, utilizzata come marker dei valori medi di glicemia nelle ultime settimane
  • 12. nella reazione catalizzata dalla glucosio ossidasi (GOD), una flavoproteina di origine batterica preparata commercialmente da Aspergillus niger, il glucosio viene ossidato ad acido gluconico con produzione stechiometrica di H2O2 Glu + O2 + H2O 速 Glu-COOH + H2O2 la reazione della GOD viene accoppiata alla perossidasi (POD). L H2O2 viene scissa dalla POD in presenza di un accettore di O2 che si trasforma in un derivato colorato, la cui quantit viene determinata colorimetricamente (Assorbanza). Come accettori cromogenici di O2 vengono utilizzati derivati benzotiazolinici (ABTS) , oppure fenolo unitamente a 4- aminofenazone.
  • 14. La determinazione enzimatica della glicemia mediante GOD 竪 una metodica utilizzata nei sistemi di analisi automatizzata, gli Auto-Analyzers, che consentono di analizzare in successione numerosi campioni, prelevati automaticamente da una serie di contenitori. Sul metodo enzimatico la GOD-POD si basa anche luso di speciali cartine poste in commercio con nomi diversi Destrostix, Clinistix, B.M-test glucosio le quali bagnate con il campione da esaminare assumono colorazioni di diversa intensit, e raffrontate ad una scala cromatica standard permettono una lettura diretta ed immediata della concentrazione di glucosio nel campione. Sono utilizzate per la determinazione della glicosuria.
  • 16. Sono anche di uso comune piccoli strumenti dedicati, che si possono considerare come dei biosensori selettivi per il glucosio, con i quali 竪 possibile rilevare molto rapidamente il valore della glicemia; vengono utilizzati correntemente e personalmente dai soggetti diabetici. Definizione di Biosensore: 竪 un dispositivo analitico che utilizza un mediatore biologico per rilevare selettivamente e con molta sensibilit, analiti chimici o biologici. Ci嘆 viene solitamente ottenuto accoppiando il mediatore biologico ad un opportuno sistema di trasduzione, il quale converte la risposta biochimica in un segnale fisico quantificabile e processabile.
  • 18. Componenti di un Biosensore Biorecettore Trasduttore Processore Analita: microorganismi, oligonucleotidi, metaboliti, antigeni, anticorpi, proteine, enzimi, ioni. Biorecettore: microorganismi, recettori, antigeni, anticorpi, enzimi, tessuti, oligonucleotidi. Trasduttore: elettrochimico (intensit di corrente, potenziale, conducibilit), ottico (assorbanza), colorimetrico (temperatura), acustico (frequenza), piezoelettrico (frequenza di vibrazione).
  • 19. Utilizzano come biorecettore glucosio ossidasi alcuni lettori ottici, che sfruttando su striscie reattive la reazione della glucosio ossidasi/POD, permettono di determinare lintensit della colorazione formatasi e calcolare immediatamente il valore della glicemia. Nelle striscie sono fissati la glucosio ossidasi, la perossidasi ed il reattivo cromogeno
  • 21. Altri stumenti, come AccuCheck, sfruttano un enzima diverso ed un metodo diverso di rilevazione dei risultati. Lenzima 竪 la glucosio ossidasi che ossida il glucosio a gluconolattone. Per la rilevazione dei risultati si utilizza un trasduttore elettrochimico amperometrico; . GOD Glucosio + O2 H2O2 + acido gluconico i sensori amperometrici riescono a misurare la variazione della pressione parziale di ossigeno che viene consumato con la riduzione al catodo o l'ossidazione di H2O2 all'anodo . I sensori amperometrici pi湛 sviluppati per lanalisi del glucosio sono quelli in cui un anodo di platino polarizzato a circa 600mV rispetto ad un elettrodo di riferimento Elettrodi di Clark modificati Un apparecchio basato su questo tipo di misura 竪 prodotto e
  • 22. Sensori amperometrici Elettrodo AgAgcl A KCl Reazione del glucosio provoca una riduzione della presione parziale di O2 che viene misurata con lelettrodo di Clark Elettrodo Clark: corrente proporzionale alla pressione parziale di O2 Page 40 Elettrodo Pt Membrana O2 Permeabile Strato Enzimatico Campione sangue
  • 23. Esochinasi: Glu + ATP > Glu-6P + ADP Glu-6P deidrogenasiGlu-6P + NADP > 6P-gluconato + NADPH
  • 24. di NADPH (338nm) Dosaggio della Glicemia Esochinasi/Glu6P deidrogenasi
  • 25. Insulina Ormone peptidico (51 AA, PM = 5807 Da);Liberazione del peptide C con formazione di Insulina (2 catene; a = 30 AA + b = 21 AA), legate da 2 ponti disolfuro);Metodo di determinazione: Immunometrico (Ab monoclonali);Valori di riferimento = 6-100 mU/L;Test funzionali = TTGV = somministrare per i.v. 0,5mg/kg glucosio e misurare linsulina in fase 1 (1-3-5-10 min): la somma dellinsulina ad 1 e a 3 min 竪 > 100 mU/L in condizioni normali.
  • 29. Alterazioni biochimiche dei tessuti secondarie alliperglicemia cronica Glicosilazione di numerosi proteine cellulari e extra-cellulari Emoglobina glicosilata e fruttosamina circolanti (markers di equilibrio glicemico) Glicosilazione di collagene e proteine a lunga vita con formazione di complessi AGE che alterano la matrice vascolare contribuiscono a microangiopatia /glomerulopatia. Stress ossidativo Aumentata produzione di ione superossido a livello della catena respiratoria mitocondriale, di radicali liberi disfuzione endoteliale che favorisce lateroma e le sue complicanze. Aumentata produzione di sorbitolo (via dei polioli) Glucosio sorbitolo poco diffusibile rigonfiamento cellulare osmotico es: cataratta
  • 30. Le complicanze del diabete La microangiopatia diabetica Alterazioni specifiche del microcircolo retinopatia, nefropatia e neuropatia diabetiche La macroangiopatia diabetica Ateromatosi precoce e diffusa complicanze cardiovascolari Altre complicanze Aumentata sensibilit alle infezioni Cataratta Piede diabetico
  • 31. La microangiopatia diabetica 1. La RETINOPATIA diabetica Retinopatia semplice proliferativa Altre complicanze visive: glaucoma, cataratta.. oftalmopatia diabetica complessa con calo del visus 2. La NEFROPATIA diabetica Glomerulopatia diabetica IRC progressiva Fattori aggravanti: macroangiopatia e ipertensione 3. La NEUROPATIA diabetica Patogenesi mista: microangiopatia + danni metabolici diretti (polioli, alterazioni della mielina)
  • 32. Emoglobina A1 + glucosio Emoglobina glicosilata A1c (non enzimatica)
  • 34. Presentazione clinica del diabete di tipo 1 Rappresenta < 10 % dei casi di diabete Una patologia dell et evolutiva essenzialmente bambini e adolescenti, pi湛 raramente adulti giovani (90 % < 20 anni) Tipicamente magri Con laumento dellobesit infantile fino a 20-25 % dei nuovi casi sono obesi Esordio tipicamente subacuto/acuto Subacuto: poliurodipsia, dimagrimento Acuto: cheto-acidosi
  • 35. Fisiopatologia del diabete di tipo 1 La carenza insulinica determina lincapacit delle cellule (in particolare adipose e muscolari) ad utilizzare il glucosio, con 2 conseguenze immediate: 1. Accumulo di glucosio nel plasma iperglicemia marcata superamento della soglia renale di riassorbimento glicosuria poliuria 2. Utilizzo di fonti alternative di energia Riserve lipidiche perdita di massa grassa Riserve proteiche perdita di massa magra (muscolare) Nella cheto-acidosi diabetica si associano carenza insulinica e iperproduzione di glucagone dimagrimento
  • 36. Tipo di diabete Patogenesi Manifestaz. cliniche Trattamento Insulino- Dipendente (IDDM) o Tipo I Distruzione autoimmune cellule b (autoanticorpi anti-insulina/cell. b nel 95% dei casi) Deficit insulinico assoluto (risp. a glucagone): 足足 gluco-neogenesi e lipolisi 速 chetosi Poliuria polidipsia polifagia dimagrimento chetosi 速 acidosi Coma chetoacidosico Insulina, dieta, attivit fisica, monitoraggio glicemia: auto-test 3xdie glicemia a digiuno Hb glicosilata ogni 4- 6 mesi Insulino-indipendente (NIDDM) o Tipo II Insulino-resistenza associata a ridotta secrez. insulinica Deficit insulinico relativo (no chetoacidosi) Asintomatico, esordio graduale (faticabilit, infezioni ricorrenti, storia di diabete gestazionale) No chetosi Coma iperosmolare non acidosico Ipoglicemizzanti orali o insulina; dieta, regolare attivit fisica, monitoraggio: auto-test glicemia a digiuno Hb glicosilata ogni 4- 6 mesi
  • 37. Fisiopatologia del diabete di tipo 2 Caratterizzato da 2 elementi essenziali Insulino-resistenza: inadeguata utilizazione del glucosio da parte delle cellule, che non rispondono normalmente alla stimolazione insulinica; il difetto pu嘆 essere di tipo pre-recettoriale, recettoriale o post-recettoriale. Difetto della b-cellula: anche se inizialmente relativo (la secrezione insulinica 竪 a lungo conservata), 竪 ormai ammesso che linsorgenza del diabete di tipo 2 竪 legata a una produzione di insulina insufficiente a compensare la resistenza insulinica
  • 38. Fattori di rischio per il diabete di tipo 2 Il diabete di tipo 2 竪 il pi湛 frequente (> 90 % dei casi di diabete) Tipicamente caratteristico dell et matura (> 40 anni), interessa pazienti sempre pi湛 giovani Fattori di rischio Familiarit ++ (ereditariet multigenica) Et Obesit Stile di vita: alimentazione e sedentariet Patologie associate (frequenti) Dislipidemia, sindrome metabolica..
  • 41. MMIICCRROOIINNFFUUSSOORREE Pompa per linfusione di insulina, costituita da: COMPUTER che consente la programmazione di 48 diverse velocit di infusione SISTEMA DI INFUSIONE: pistone siringa che eroga insulina (analogo ad azione rapida) in un piccolo catetere di Teflon da posizionare sottocute mediante un ago introduttore rimovibile