4. Il plasma 竪 il liquido in cui sono sospese le cellule
del sangue. Il plasma 竪 ottenuto dal sangue a cui si
aggiunge un anticoagulante, es. citrato o eparina. Il
sangue viene quindi centrifugato per separare il
plasma dalle cellule.
Per ottenere il siero, il sangue viene lasciato
coagulare, e poi centrifugato per separare la fase
liquida dalla parte corpuscolare. Rispetto al
plasma, il siero non contiene alcune proteine della
coagulazione , principalmente il fibrinogeno
5. DIABETE
MANCATA FUNZIONE DELLA
INSULINA
IPERGLICEMIA (alta concentrazione di
glucosio nel sangue)
GLICOSURIA (glucosio nelle urine)
6. Tipo di diabete Patogenesi Manifestaz. cliniche Trattamento
Insulino-
Dipendente
(IDDM)
o Tipo I
Distruzione autoimmune
cellule 硫 (autoanticorpi
anti-insulina/cell. 硫 nel 95%
dei casi)
Deficit insulinico assoluto
(risp. a glucagone):
gluco-neogenesi e lipolisi
chetosi
Poliuria
polidipsia
polifagia
dimagrimento
chetosi acidosi
Coma chetoacidosico
Insulina, dieta, attivit
fisica, monitoraggio
glicemia:
auto-test 3xdie
glicemia a digiuno
Hb glicosilata ogni 4-
6
mesi
Insulino-
indipendente
(NIDDM)
o Tipo II
Insulino-resistenza associata
a ridotta secrez. insulinica
Deficit insulinico relativo
(no chetoacidosi)
Asintomatico, esordio
graduale (faticabilit,
infezioni ricorrenti,
storia di diabete
gestazionale)
No chetosi
Coma iperosmolare
non acidosico
Ipoglicemizzanti orali
o insulina; dieta,
regolare attivit fisica,
monitoraggio:
auto-test
glicemia a digiuno
Hb glicosilata ogni 4-
6
mesi
7. Definizione del diabete di tipo I
(diabete mellito )
Il diabete mellito viene definito dalla presenza di una
iperglicemia cronica, secondaria a un difetto di
produzione e/o di azione dellinsulina.
Liperglicemia cronica induce una serie di complicanze
sistemiche che interessano in particolare occhi, reni,
sistema cardiovascolare e sistema nervoso.
8. I markers del metabolismo glicidico
Glicemia
Variazioni fisiologiche (a digiuno 70-110 mg/dl; aumento post-
prandiale, generalmente < 140 mg/dl; diminuzione con lesercizio
fisico)
Glicosuria
Definizione: presenza di glucosio nelle urine
Generalmente patologica, si verifica quando viene superata la soglia
di riassorbimento renale del glucosio (circa 180 mg/dl)
Se abbondante determina aumento del volume urinario poliuria
(diuresi > 2500 cc/24h circa )
Emoglobina glicosilata (HbA1c)
Frazione dellemoglobina capace di legare il glucosio, utilizzata come
marker dei valori medi di glicemia nelle ultime settimane
12. nella reazione catalizzata dalla glucosio ossidasi (GOD), una
flavoproteina di origine batterica preparata commercialmente
da Aspergillus niger, il glucosio viene ossidato ad acido
gluconico con produzione stechiometrica di H2O2
1 Glu + O2 + H2O Glu-COOH + 1 H2O2
la reazione della GOD viene accoppiata alla perossidasi
(POD). L H2O2 viene scissa dalla POD in presenza di un
accettore di O2 che si trasforma in un derivato colorato, la cui
quantit viene determinata colorimetricamente (Assorbanza).
Come accettori cromogenici di O2 vengono utilizzati derivati
benzotiazolinici (ABTS) , oppure fenolo unitamente a 4-
aminofenazone.
1 H2O2 H2O + 遜 O2 遜 O2 +ABTS 1 ABTS-O
14. La determinazione enzimatica della glicemia mediante GOD 竪
una metodica utilizzata nei sistemi di analisi automatizzata, gli
Auto-Analyzers, che consentono di analizzare in successione
numerosi campioni, prelevati automaticamente da una serie
di contenitori.
Sul metodo enzimatico la GOD-POD si basa anche luso di
speciali cartine poste in commercio con nomi diversi
Destrostix, Clinistix, B.M-test glucosio le quali bagnate
con il campione da esaminare assumono colorazioni di
diversa intensit, e raffrontate ad una scala cromatica
standard permettono una lettura diretta ed immediata della
concentrazione di glucosio nel campione. Sono utilizzate per
la determinazione della glicosuria.
16. Sono anche di uso comune piccoli strumenti dedicati,
che si possono considerare come dei biosensori
selettivi per il glucosio, con i quali 竪 possibile rilevare
molto rapidamente il valore della glicemia; vengono
utilizzati correntemente e personalmente dai soggetti
diabetici.
Definizione di Biosensore: 竪 un dispositivo analitico
che utilizza un mediatore biologico per rilevare
selettivamente e con molta sensibilit, analiti chimici o
biologici. Ci嘆 viene solitamente ottenuto accoppiando il
mediatore biologico ad un opportuno sistema di
trasduzione, il quale converte la risposta biochimica in
un segnale fisico quantificabile e processabile.
20. Altri stumenti, come AccuCheck, sfruttano un enzima
diverso ed un metodo diverso di rilevazione dei risultati.
Lenzima 竪 la glucosio ossidasi che ossida il glucosio a
gluconolattone. Per la rilevazione dei risultati si utilizza un
trasduttore elettrochimico amperometrico;
.
GOD
Glucosio + O2 H2O2 + acido gluconico
i sensori amperometrici riescono a misurare la variazione della
pressione parziale di ossigeno che viene consumato con la
riduzione al catodo o l'ossidazione di H2O2 all'anodo .
I sensori amperometrici pi湛 sviluppati per lanalisi del glucosio
sono quelli in cui un anodo di platino polarizzato a circa 600mV
rispetto ad un elettrodo di riferimento
Elettrodi di Clark modificati
21. Sensori amperometrici
Elettrodo
AgAgcl
A
KCl
Reazione del glucosio
provoca una riduzione della
presione parziale di O2 che
viene misurata con
lelettrodo di Clark
Page 40
Elettrodo
Pt
KCl
Membrana O2
Permeabile
Strato Enzimatico
Elettrodo Clark: corrente
proporzionale alla
pressione parziale di O2
Campione sangue
24. Insulina
Ormone peptidico (51 AA, PM = 5807 Da);Liberazione del peptide
C con formazione di Insulina (2 catene; a = 30 AA + b = 21 AA),
legate da 2 ponti disolfuro);Metodo di determinazione:
Immunometrico (Ab monoclonali);Valori di riferimento = 6-100
mU/L;Test funzionali = TTGV = somministrare per i.v. 0,5mg/kg
glucosio e misurare linsulina in fase 1 (1-3-5-10 min): la somma
dellinsulina ad 1 e a 3 min 竪 > 100 mU/L in condizioni normali.
28. Alterazioni biochimiche dei tessuti
secondarie alliperglicemia cronica
Glicosilazione di numerosi proteine cellulari e extra-cellulari
Emoglobina glicosilata e fruttosamina circolanti (markers di equilibrio glicemico)
Glicosilazione di collagene e proteine a lunga vita con formazione di complessi
AGE (Advanced Glycation End-products) che alterano la matrice vascolare
contribuiscono a microangiopatia /glomerulopatia.
Stress ossidativo
Aumentata produzione di ione superossido a livello della catena respiratoria
mitocondriale, di radicali liberi
disfuzione endoteliale che favorisce lateroma e le sue complicanze.
Aumentata produzione di sorbitolo (via dei polioli)
Glucosio sorbitolo poco diffusibile rigonfiamento cellulare osmotico
es: cataratta
29. Le complicanze del diabete
La microangiopatia diabetica
Alterazioni specifiche del microcircolo
retinopatia, nefropatia e neuropatia diabetiche
La macroangiopatia diabetica
Ateromatosi precoce e diffusa complicanze cardiovascolari
Altre complicanze
Aumentata sensibilit alle infezioni
Cataratta
Piede diabetico
30. La microangiopatia diabetica
1. La RETINOPATIA diabetica
Retinopatia semplice proliferativa
Altre complicanze visive: glaucoma, cataratta..
oftalmopatia diabetica complessa con calo del visus
2. La NEFROPATIA diabetica
Glomerulopatia diabetica IRC progressiva
Fattori aggravanti: macroangiopatia e ipertensione
3. La NEUROPATIA diabetica
Patogenesi mista: microangiopatia + danni metabolici diretti
(polioli, alterazioni della mielina)
33. Presentazione clinica del diabete di tipo 1
Rappresenta < 10 % dei casi di diabete
Una patologia dell et evolutiva essenzialmente
bambini e adolescenti, pi湛 raramente adulti giovani (90
% < 20 anni)
Tipicamente magri
Con laumento dellobesit infantile fino a 20-25 % dei nuovi
casi sono obesi
Esordio tipicamente subacuto/acuto
Subacuto: poliurodipsia, dimagrimento
Acuto: cheto-acidosi
34. Fisiopatologia del diabete di tipo 1
La carenza insulinica determina lincapacit delle
cellule (in particolare adipose e muscolari) ad
utilizzare il glucosio, con 2 conseguenze immediate:
1. Accumulo di glucosio nel plasma iperglicemia marcata
superamento della soglia renale di riassorbimento
glicosuria poliuria
2. Utilizzo di fonti alternative di energia
Riserve lipidiche perdita di massa grassa
Riserve proteiche perdita di massa magra
(muscolare)
Nella cheto-acidosi diabetica si associano carenza
insulinica e iperproduzione di glucagone
dimagrimento
35. insulina circolante in diabete di tipo I trattato =
Insulina esogena + insulina endogena
Come distinguerle?
Insulina esogenaConc. insulina endogena
=
Conc. peptide C
36. Tipo di diabete Patogenesi Manifestaz. cliniche Trattamento
Insulino-
Dipendente
(IDDM)
o Tipo I
Distruzione autoimmune
cellule 硫 (autoanticorpi
anti-insulina/cell. 硫 nel 95%
dei casi)
Deficit insulinico assoluto
(risp. a glucagone):
gluco-neogenesi e lipolisi
chetosi
Poliuria
polidipsia
polifagia
dimagrimento
chetosi acidosi
Coma chetoacidosico
Insulina, dieta, attivit
fisica, monitoraggio
glicemia:
auto-test 3xdie
glicemia a digiuno
Hb glicosilata ogni 4-
6
mesi
Insulino-
indipendente
(NIDDM)
o Tipo II
Insulino-resistenza associata
a ridotta secrez. insulinica
Deficit insulinico relativo
(no chetoacidosi)
Asintomatico, esordio
graduale (faticabilit,
infezioni ricorrenti,
storia di diabete
gestazionale)
No chetosi
Coma iperosmolare
non acidosico
Ipoglicemizzanti orali
o insulina; dieta,
regolare attivit fisica,
monitoraggio:
auto-test
glicemia a digiuno
Hb glicosilata ogni 4-
6
mesi
37. Fisiopatologia del diabete di tipo 2
Caratterizzato da 2 elementi essenziali
Insulino-resistenza: inadeguata utilizazione del glucosio da
parte delle cellule, che non rispondono normalmente alla
stimolazione insulinica; il difetto pu嘆 essere di tipo pre-
recettoriale, recettoriale o post-recettoriale.
Difetto della 硫-cellula: anche se inizialmente relativo (la
secrezione insulinica 竪 a lungo conservata), 竪 ormai ammesso
che linsorgenza del diabete di tipo 2 竪 legata a una produzione
di insulina insufficiente a compensare la resistenza insulinica
38. Fattori di rischio per il diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 竪 il pi湛 frequente (> 90 % dei casi di diabete)
Tipicamente caratteristico dell et matura (> 40 anni), interessa
pazienti sempre pi湛 giovani
Fattori di rischio
Familiarit ++ (ereditariet multigenica)
Et
Obesit
Stile di vita: alimentazione e sedentariet
Patologie associate (frequenti)
Dislipidemia, sindrome metabolica..
41. MICROINFUSOREMICROINFUSORE
Pompa per linfusione
di insulina, costituita da:
COMPUTER che consente
la programmazione di 48
diverse velocit di infusione
SISTEMA DI INFUSIONE: pistone siringa
che eroga insulina (analogo ad azione rapida)
in un piccolo catetere di Teflon da posizionare
sottocute mediante un ago introduttore
rimovibile