1. LA SINDROME DI
X FRAGILE
Con la collaborazione di
http://fragilexsyndrome.blogspot.com/
Sushila Comper
Massimo Turrini
2. Sindrome di X Fragile
Causata d una strozzatura sul braccio lungo del cromosoma
C t da t t lb i l d l
X che modifica la funzionalit di un gene (FMR1)
Questa mutazione del DNA 竪 data da una ripetizione
della t i
d ll terzina di basi nucleotidiche CGG (Citosina,
b i l tidi h (Cit i
Guanina, Guanina) superiore alle 200 volte
Sindrome che pi湛 frequentemente causa Ritardo Mentale
Ereditario
E dit i
Circa 1 caso su 4.000 nei maschi e 1 su 6.000 nelle femmine
(che hanno due cromosomi X)
1ddonna su 259 竪 portatrice
t ti
Una madre portatrice di premutazione rischia per il 50% di
avere figli maschi affetti e del 50% di avere femmine con
mutazione completa delle quali solo la met affette
Quando la premutazione 竪 trasmessa dal padre rimane stabile.
cescoli.blogspot.com
3. Caratteristiche fisiche
Tratti tipici
I pi湛 espressi:
Viso stretto ed allungato
Fronte mandibolare prominente
Orecchie basse con padiglioni grandi
> 8 anni nei maschi macroorchidismo (testicoli ingrossati)
I meno espressi:
Palato ogivale
Affollamento dentario
Ipotonia
Iperestensibilit alle articolazioni
Piede piatto
Prolasso della valvola mitrale www.wikipedia.it
N.B. non tutti i tratti tipici si manifestano in medesima misura
p
4. Caratteristiche cognitive
Maschi
LIVELLO Q.I.
Identificate 3 TIPOLOGIE geneticamente distinte di http://fragilexsyndr
ome.blogspot.com/
maschi:
1. Gruppo pi湛 esteso con mutazione completa
(ripetizioni CGG > 200 completamente metilate).
Ritardo M t l t M d
Rit d Mentale tra Moderato e Grave
t G
2. Gruppo pi湛 piccolo con X fragile in forma mosaico
(non tutte le cellule presentano geni con mutazione)
mutazione).
Tendenzialmente hanno punteggi Q.I. pi湛 elevati
rispetto al gruppo precedente
3.
3 Gruppo esiguo che manifesta un pattern inusuale
G i h if t tt i l
(CGG > 200 ma metilazione parziale). Gli individui
mostrano livelli di Q.I. nella norma o leggermente
sotto
5. PUNTI DI DEBOLEZZA
Attenzione
p
Iperattivit
Elaborazione sequenziale dellinformazione
Memoria di lavoro ad alto controllo
PUNTI DI FORZA
Elaborazione simultanea
Abilit quotidiane
6. LINGUAGGIO
Eloquio di di t ( i ti i i
El i disordinato (ripetizioni,
confusioni, aritmie)
digressioni, revisioni
Conversazione poco fluente
Ecolalia
Frasi incomplete
Difficolt di articolazione
7. Femmine
Il grado di compromissione 竪 di tt
d i i direttamentet
proporzionale alla quantit di cellule in cui
竪 attivo il cromosoma X normale in
rapporto a quelle con lX mutato
lX
A differenza dei maschi, migliori abilit
verbali, ma peggiori abilit visuo-spaziali
b li i i bilit i i li
www.xfragile.it
8. Caratteristiche del Comportamento
e Rischio Psicopatologico
In entrambi i sessi:
Iperattivit
Iperatti it
Impulsivit
Difficolt di attenzione
Comportamenti di tipo autistico o simili (in
minoranza dei casi)
9. Emanuele: 7 anni e 5 mesi Elena: 17 anni e 2 mesi
Caratteristiche Fisiche: faccia Caratteristiche Fisiche: ipostaturalit,
rotonda, radice del naso ridotta circonferenza cranica, viso
schiacciata, bocca larga, allungato con fronte alta, orecchie
p g
padiglioni auricolari ampi e a
p g
grandi, gonfiezza intorno agli occhi.
,g g
basso impianto, fronte ampia. Si evidenzia iperlassit dei legamenti.
Caratteristiche Cognitive: RM Caratteristiche Cognitive: RM
grave, problemi di attenzione e moderato (QI 44, EM 6;4), nessuna
linguaggio che non permettono discrepanza tra livelli di QI verbale e
unaccurata analisi tramite di performance, linguaggio rapido e
strumenti, linguaggio di circa 20
, g gg impulsivo, ma con morfosintassi
p ,
parole con intelligibilit scarsa per carente, il suo vocabolario 竪
via della sua tendenza a sbavare equiparabile a quello di una bambina
ed ecolalia. di 10 anni (linguaggio punto di forza
Caratteristiche Comportamentali: rispetto a EM)
forte dipendenza dalladulto, Caratteristiche Comportamentali:
controllo sfinterico non ancora Somministrando VABS si evidenzia
raggiunto, iperattivit motoria, un livello di funzionamento adattivo
forte labilit attentiva, presenza di pari a quello di una ragazza di 13
stereotipie. anni e 7 mesi. Buone abilit
Competenze Adattive: equiparabili quotidiane pari a quelle di una
ad un bambino di 2 anni. ragazza di 15 anni e 11 mesi
10. www.specialchild.com
i l hild www.cdlsusa.org
dl www.corneliadelange.com
li d l www.corneliadelange.com
li d l
La i d
L sindrome di
.
Cornelia De Lange
Con la collaborazione di
Baldan Micol, Concina Eleonora e Crema Caterina
11. Introduzione
Patologia malformativa presente dalla nascita
Identificata nel 1913 da Brachmann e riconosciuta per la
p
prima volta dalla pediatra olandese Cornelia De Lange
nel 1933 (sindrome di Cornelia De Lange o Brachmann
de Lange)
g )
Incidenza 1:40.000 nati vivi
Rischio di trasmissione inferiore all1%
www.wikipedia.it
13. Aspetti somatici
www.specialchild.com
Impianto dei capelli basso
Irsutismo
Ciglia lunghe e folte
Naso piccolo e corto
www.corneliadelange.org
Labbra sottili, commessure labiali rivolte verso il basso
,
Talvolta gravi malformazioni agli arti superiori (assenza di una o pi湛 dita,
riduzione completa dellarto)
Possibili problemi alle articolazioni: ipotonia, rigidit e spasticit
P ibili bl i ll ti l i i i t i i idit ti it
www.cdlsusa.org
14. Sviluppo cognitivo
Ampia variabilit nello sviluppo intellettivo
Kline, Stanley, Belevich, Brodsky, Barr e
y y
Jackson (1993): 38 individui (et compresa tra i
2 e i 19 anni)
) QI tra 30 e 86
Traiettoria del QI diminuisce dallinfanzia
all adolescenza
alladolescenza
15. Sviluppo cognitivo
Punti di forza
Memoria visuospaziale
p
Organizzazione percettiva
Motricit fine
Punti di debolezza
Abilit attentive
Abilit linguistiche
16. Sviluppo comunicativo e
linguistico
S il
Sviluppo ritardato ( i
it d t (prime parole i t
l intorno ai 18/24
i
mesi)
N
Numerosi i di id i h
i individui hanno assenza completa d l
l t del
linguaggio o successivamente producono un
numero limitato di vocaboli bisillabici
produzione inferiore alla comprensione:
- errori articolazioni
i ti l i i
- sostituzioni
- omissione di suoni
17. Caratteristiche comportamentali e di
personalit
Notevole variabilit comportamentale
Prestazioni nel comportamento adattivo inferiori
p
a quanto atteso dal QI
Non raramente sono presenti tratti autistici
(stereotipie, comportamenti auto/etero
lesionistici)
Alcuni individui sono passivi
18. Sviluppo sociale
Disagio nel rapportarsi agli altri
p
Iperattivit
Scarsa capacit di concentrazione
Atteggiamenti di opposizione
Problemi nel ritmo sonno-veglia
Per alcuni individui: discreti livelli di autonomia e
cura personale
19. Educazione e Trattamento
B
Buona percentuale di miglioramento negli
t l i li t li
individui che usufruiscono di attivit abilitative
mirate
Interventi logopedici spesso produttivi
I t
Interventi comportamentali
ti t t li
In ogni caso sono necessari trattamenti
multifunzionali, monitorati attraverso valutazioni
neuropsicologiche
i l i h
21. Ricerche considerate
(1) Ricerca condotta da Fiori Lanfranchi Moalli
Fiori, Lanfranchi,
e Vianello (2008)
(2) Ricerca condotta da Fini, Franzoni,
Lanfranchi e Vianello (2008)
www.corneliadelange.org
22. Ricerche considerate
11 individui di et compresa tra i 5 anni e 5 mesi
e i 17 anni e 6 mesi (6 maschi e 5 femmine)
affetti dalla sindrome di Cornelia De Lange
Analisi riguardo ad intelligenza, linguaggio
g g g gg
recettivo e produttivo, abilit visuospaziali,
capacit adattive e apprendimento scolastico
23. Strumenti per la raccolta dei dati
SCALE WECHSLER per lanalisi delle
competenze cognitive
TEST DI PRIMO LINGUAGGIO (TPL) per le
competenze linguistiche
VINELAND Adaptive Behaviour Scale per
l analisi
lanalisi delle competenze adattive
24. Funzionamento
F i t
cognitivo www.oltrepensiero.it
QI nella norma: 2 partecipanti
Funzionamento intellettivo limite: 1
partecipante
Ritardo mentale lieve: 2 partecipanti
Ritardo mentale moderato: 2 partecipanti
Ritardo mentale grave: 3 partecipanti
Ritardo mentale molto grave: 1 partecipanti
Notevole variabilit rispetto alla
p
compromissione intellettiva
25. Prestazioni linguistiche
Prestazioni linguistiche coerenti con il QI:
3 partecipanti (2 part con QI nella norma e 1
partecipante con FIL)
P
Presenza di carenze li
linguistiche: 6
i ti h
partecipanti
Li
Linguaggio verbale quasi o d l t tt
i b l i del tutto
assente: 2 partecipanti
Prestazioni linguistiche mediamente i f i i a
P t i i li i ti h di t inferiori
quelle intellettive generali.
Prestazioni di produzione inferiori a quelle di
comprensione.
26. Competenze adattive
Competenze adattive inferiori alle prestazioni
intellettive in tutti i casi
In alcuni soggetti sono presenti anche
comportamenti disadattivi come:
-stereotipie
-comportamenti aggressivi e
comportamenti
auto aggressivi
www.corneliadelange.org
27. Prestazioni scolastiche
Confronto effettuato in 6 casi su 11
Prestazioni di apprendimento in linea con le
prestazioni cognitive
cognitive.
In alcuni casi (3 su 11) attenzione e
concentrazione sono inferiori allEM
all EM
www.corneliadelange.org
28. La sindrome di Rett
Con la 571290
collaborazione di 585681
Chiara Carlon
Sara Stevan
www.airett.it
29. UN PO' DI STORIA....
Descritta da Andreas Rett nel 1966 www. jorgemanzo.googlepages.com
2 pazienti con tratti autistici + Ritardo mentale
Il Rett Sindrome Diagnostic Criteria Working Group
(1988)
Formul嘆 criteri di supporto e di esclusione per la
diagnosi clinica
DSM IV (1994)
Sindrome di Rett inserita nel DSM IV tra i
disturbi pervasivi dello sviluppo
1999
Scoperta la principale causa genetica:
mutazione del gene MECP2
30. Sindrome differenziata da quella
au s ca
autistica: vi so o tratti d au s o co
sono a di autismo con
ritardo mentale grave
Prevalenza: 1/10.000 15.000 femmine
Solo femmine (O'Brien e Yule) )
Casi rarissimi maschi (Occhipinti)
A tti ti i
Aspetti genetici:
Mutazione del gene MECP2 del cromosoma X
30 diverse mutazioni del gene MECP2
31. SVILUPPO FISICO E MOTORIO
(* criteri diagnostici del 1988)
1) Primi 6 mesi
)
Circonferenza cranica normale alla nascita
Decelerazione della crescita del cranio fra i
5 mesi e i 4 anni
Sviluppo psicomotorio apparentemente
normale
2) 6 - 12 mesi
Decelerazione dello sviluppo
Ipotonia
Scarso interesse per l'apprendimento e
attivit ludiche
32. 3) 12 - 18 mesi
Rapida regressione
Rallentamento della crescita del cranio
Frequenti disturbi del sonno, crisi di pianto, urla,
comportamenti autolesionistici
Auto-isolamento di tipo autistico
p
Sviluppo motorio gravemente compromesso:
movimenti stereotipati delle mani
perdita uso finalizzato delle stesse
Problemi gravi della deambulazione
Comparsa di atassia/aprassia del tronco
Compromissione grave del linguaggio espressivo e
recettivo
Problemi nell' alimentazione
Spesso ritardo di crescita e peso scarso
Regressione dello sviluppo comunicativo-inguistico
33. 4) 2;3 - 10 anni
Fase di plateau
Diminuzione dei tratti di tipo autistico
5) Dopo I 10 anni
Deterioramento motorio e debolezza fisica
(scoliosi)
( li i)
Possibili progressi a livello della
comunicazione,
com nica ione dello s il ppo sociale e
sviluppo
dell'autonomia personale
In 3 casi su 4 convulsioni focali e generalizzate
34. SVILUPPO COGNITIVO
Ritardo mentale grave o gravissimo
(assenza del pensiero simbolico intelligenza
senso motoria)
Non vengono utilizzati test
g
Osservazione diretta o con interviste e
q p p
questionari proposti a familiari e
operatori socio-sanitari.
Si considerano le fasi dell'intelligenza
g
senso motoria (10-18 mesi).
Uso delle prime forme di pensiero
espresso attraverso frasi di almeno due
parole o attraverso il pensiero simbolico
o l'imitazione differita
35. SVILUPPO COMUNICATIVO O
LINGUISTICO
Linguaggio verbale spesso assente o limitato a
poche parole: pre verbale
pre-verbale
SVILUPPO SOCIALE E RISCHIO
PSICOPATOLOGICO
Infanzia: Frequenti sbalzi d'umore. Possibili stati
d'ansia acuta e comportamenti autolesionistici
d' i t t ti t l i i ti i
Fino a 10 anni sviluppo sociale e autonomia
personale particolarmente compromessi ci
compromessi,
possono essere dei miglioramenti. Tratti autistici
tendono a diminuire.
Adolescenza: miglioramento della comunicazione
non verbale (contatto visivo, capacit di
( , p
riconoscimento delle persone)
36. RICERCHE CONDOTTE IN ITALIA
Anna 13 anni Elena 18 anni Silvia 24 anni
ASPETTI SOMATICI No microcefalia No microcefalia Sviluppo motorio
quasi normale fino
p
No epilessia Si deambulazione ai 12 18 mesi;
12-18
Si uso funzionale delle regressione
mani notevole dai 6 anni
Si epilessia No epilessia
SVILUPPO EM 18-24 mesi EM < 15-18 mesi EM 15-18 mesi
COGNITIVO
Si linguaggio simbolico No uso del pensiero No uso del pensiero
simbolico simbolico
SVILUPPO Produzione frasi di 2-3 No linguaggio verbale No linguaggio
COMUNICATIVO E parole verbale
LINGUISTICO
37. La sindrome di Williams
Con la collaborazione di
Late Matilda
Miozzi Eliana
38. Sindrome di Williams-Beuren
Williams-
Disordine multisistema, a livello:
medico
cognitivo
comportamentale
motorio
Incidenza: 1/10.000-20.000 nati
Diagnosticata mediante FISH (Fluorescence
In Situ Hybridization)
39. Aspetti genetici
Causata da microdelezione localizzata sul
braccio lungo del cromosoma 7 (regione
q11.23)
www.sindromediwilliams.org
Coinvolge il gene che codifica per lelastina
40. Caratteristiche tipiche non evidenti fino a 18-
24 mesi
Con lo sviluppo i lineamenti diventano pi湛
grossolani
4 mesi 30 mesi 11 anni 18 anni
www.sindromediwilliams.org
41. Caratteristiche mediche
Periodo neonatale e crescita:
Gravidanza regolare parto oltre termine
regolare,
Peso basso alla nascita
Scarso accrescimento
Anomalie cardiache (80% dei casi), soprattutto:
casi)
SVAS (stenosi Alterazioni patologiche
sovravalvolare aortica)
l l ti ) delle arterie polmonari
Controlli cardiologici frequenti
42. Caratteristiche muscoloscheletriche:
Articolazioni ipersensibili
Basso tono muscolare
Dolore alle gambe e crampi
Anomalie nellandatura
Difficolt di coordinazione motoria grossa e fine
Deviazioni della colonna vertebrale
Clinodattilia del quinto dito della mano
q
43. Caratteristiche gastro-intestinali:
Coliche,
Coliche difficolt nellalimentarsi reflusso e
nell alimentarsi,
vomito (70% dei casi) scarso accrescimento
Ipercalcemia idiomatica (15% dei casi) dolori
addominali e costipazione
e renali:
Elevata frequenza urinaria ed enuresi (50% dei
casi)
)
Problemi renali (18% dei casi)
44. Anomalie del tessuto connettivo
Anomalie oculari, soprattutto:
Strabismo
Ipermetropia
Tortuosit dei vasi retinici
Anomalie uditive:
Ipersensibilit al suono
45. Aspetti cognitivi e linguistici
Rit d mentale lieve o moderato :
Ritardo t l li d t
QI medio 50-60, ma profilo intellettivo altalenante
Punti di forza:
linguaggio
memoria uditiva a breve termine
riconoscimento di volti
intelligenza sociale
abilit musicali
Punti di debolezza:
Compiti visuo-spaziali
47. Area verbale:
S il
Sviluppo l t d l li
lento del linguaggio i et prescolare
i in t l
Aspetti tipici: sviluppo grammaticale
Aspetti atipici: mancanza di gesti comunicativi
A tti ti i i ti i ti i
Comprensione pi湛 limitata dellespressione
E
Espressione grammaticalmente corretta, complessa
i ti l t tt l
e fluente, ma prolissa e pseudo-matura
Vocabolario ben sviluppato ma usato in modo
sviluppato,
inappropriato
48. Area visuospaziale:
Difficolt nei compiti visuo-percettivo
Es: compiti di costruzione, puzzle
Difficolt percettivo-motorie
Es: disegno disorganizzato
www.sindromediwilliams.org
g
Danni nellelaborazione globale, non quella locale
Difficolt nellorientamento spaziale
Difficolt nella memoria visuo-spaziale
49. Caratteristiche comportamentali:
funzionamento adattivo
Punti di forza:
Abilit di C
Comunicazione
i i
Abilit di Socializzazione
Punti di debolezza:
Abilit relative alla vita quotidiana
Es: lavarsi, vestirsi, mangiare
50. Caratteristiche comportamentali: aspetti
sociali e di personalit
Caratteristiche:
Aspetti positivi:
Amichevoli
Affettuosi
Comprensivi
Altruisti
Aspetti negativi:
Bassa tolleranza alla frustrazione
Forte impulsivit
Fatica a rispettare i turni di interazione
51. Caratteristiche comportamentali:
comportamenti disadattivi e psicopatologie
Predisposizione a:
M if t i i di esternazione
Manifestazioni t i
Iperattivit
Problemi
P bl i di attenzione
tt i
Impulsivit
Disobbedienza
Difficolt di concentrazione
Sbalzi dumore
52. Problemi nella regolazione delle funzioni corporee
di base
Enuresi
Difficolt nelladdormentarsi e nel mantenere il
sonno
Problemi di alimentazione
Problemi di interiorizzazione
Ansia
Ossessioni
Preoccupazioni
Paure