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Digital Learning 
Simona Carta 
PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE 
UNIT DIDATTICA 1
Cosa significa 
Progettare la formazione 
multimediale?
Cosa si intende per 
Apprendimento 
significativo?
Parole, parole, parole
Contenuto monomediale 
Riporta le informazioni in un unico formato di 
presentazione, come, ad esempio, con sole parole.
Contenuto in 
forma monolitica 
notevole sforzo di 
concentrazione
Parole e immagini 
[] 
Pi湛 popolare del "Manuale 
di economia domestica 
celeste 
[] pi湛 discusso della trilogia di 
bestseller filosofici di Oolon Colluphyd 
"Dove ha sbagliato Dio []
Contenuto multimediale 
Riporta le informazioni in pi湛 formati di 
presentazione, affiancando alle parole, ad esempio, 
anche materiale illustrativo.
Parole e immagini 
contribuiscono ad 
avviare il processo 
di acquisizione di 
concetti e idee
Parole 
per i passaggi pi湛 
formali, le parti 
descrittive, le azioni 
da compiere
Immagini 
per uninformazione 
dinsieme, intuitiva, 
pi湛 naturale
Parole, immagini e 
http://www.youtube.com/watch?v=9zYqu6egyCw
y x 
z k 
r 
t 
j 
i 
Rappresentazioni 
verbali 
Rappresentazioni 
visive
Apprendimento significativo 
Processo di acquisizione delle informazioni e di 
integrazione nel sistema di conoscenze, mediante la 
costruzione di un modello mentale.
y x 
z k 
r 
t 
j 
i 
Rappresentazioni 
verbali 
Rappresentazioni 
visive
Che cos竪 la 
Dissonanza cognitiva?
Il processo di apprendimento provoca uno stato di forte 
disarmonia, di 束dissonanza cognitiva損, dovuta al fatto che il 
nuovo modello 束intacca損 gradualmente quello esistente.
Dissonanza cognitiva 
L. Festinger
Resistenza allapprendimento 
Livello di 
束consonanza損 del 
vecchio modello 
Quantit 
e qualit delle 
informazioni
Resistenza allapprendimento 
Livello di 
束consonanza損 del 
vecchio modello 
Quantit 
e qualit delle 
informazioni
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Quaestio 
Caso 
negativo 
Reductio ad 
absurdum 
Sic et non
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Caso 
negativo 
Reductio ad 
absurdum 
Quaestio Sic et non 
Per lesposizione di un sistema teorico in casi di BASSA 
resistenza allapprendimento
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Quaestio 
Reductio ad 
absurdum 
Sic et non 
Caso 
negativo 
Per lesposizione di un sistema di informazioni in casi di 
resistenza allapprendimento MEDIO-ALTA
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Reductio ad 
absurdum 
Caso 
negativo 
Quaestio Sic et non 
Per lanalisi di due teorie e il superamento della prima in casi 
di MEDIA resistenza allapprendimento
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Caso 
negativo 
Quaestio 
Reductio ad 
absurdum 
Sic et non 
Per la critica della teoria A in casi con livello massimo di 
dissonanza e ALTA resistenza allapprendimento
Sic et non
Resistenza allapprendimento 
Livello di 
束consonanza損 del 
vecchio modello 
Quantit 
e qualit delle 
informazioni
https://www.youtube.com/watch?v=_u3BRY2RF5I 
Esempio
Teoria cognitiva dellapprendimento multimediale 
(Richard E. Mayer)
Decodifica delle informazioni: 
 2 canali sensoriali 
 Capacit di elaborazione limitata
 Selezione e riorganizzazione delle particelle di informazioni che 
compongono il messaggio multimediale 
 Capacit di elaborazione limitata
 Integrazione con i sistemi di conoscenza precedenti 
 Eventuale aggiornamento dei modelli mentali 
preesistenti
Cosa si intende per 
Multimedia Learning?
Multimedia Learning 
Per multimedia learning si intende il processo di 
apprendimento (in termini sia di acquisizione di 
informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da 
un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di 
materiale in formato sia verbale sia grafico.
Multimedia Learning 
Per multimedia learning si intende il processo di 
apprendimento (in termini sia di acquisizione di 
informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da 
un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di 
materiale in formato sia verbale sia grafico.
Avvio del processo di 
apprendimento: 
Selezione delle 
informazioni sulle 
quali concentrarsi
Cosa si intende per 
Carico Cognitivo?
Teoria del carico cognitivo di John Sweller
Carico cognitivo 
Per carico cognitivo si intende il carico cui 竪 sottoposta la 
memoria di lavoro durante il processo di elaborazione delle 
informazioni. 
Si distingue in tre tipologie: intrinseco, estraneo e 
pertinente.
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Frittata semplice 
INGREDIENTI 
 6 uova 
 sale 
 prezzemolo triturato 
 40 grammi di burro
Frittata semplice 
Battete 6 uova con una presa di sale ed un pizzico di prezzemolo 
triturato. 
Fate sciogliere in padella al fuoco circa 40 grammi di burro, poi 
versatevi le uova, fatele scorrere sul fondo della padella e mischiate 
un p嘆, appena preso colore, date un colpo colla mano al manico della 
padella, facendo voltare la frittata.
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Cassata siciliana 
INGREDIENTI 
1 pan di Spagna di 26 cm di diametro 
Per il ripieno 
 1 kg di ricotta di pecora 
 200 g di zucchero a velo 
 1/2 dl di rum 
 120 g di canditi tritati 
 120 g di cioccolato fondente tritato 
Per la pasta al pistacchio 
 60 g di pistacchio tritato finemente 
 150 g di mandorle tritate finemente 
 50 g di zucchero a velo 
 2 cucchiai di rum 
Per lo sciroppo al rum 
 2 dl di acqua 
 50 g di zucchero semolato 
 1/2 dl di rum 
Per la decorazione 
 450 g di fondant (oppure 200 g di 
ricotta lavorata con 20 g di zucchero a 
velo) 
 2 cucchiai di gelatina dalbicocche 
 frutta candita a piacere
Cassata siciliana 
Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, 
quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, 
sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la 
pellicola, conservatela in frigo 12 ore. 
Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo 
zucchero a velo e il rum. 
Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti lacqua con lo 
zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, 
mettetele una accanto allaltra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) 
bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la 
ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo. 
Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e 
pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o 
con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni 
rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta 
candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Carico cognitivo intrinseco 
Dipende dalla difficolt insita nellinformazione (numero di 
concetti e complessit delle relazioni)
Cassata siciliana 
Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, 
quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, 
sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la 
pellicola, conservatela in frigo 12 ore. 
Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo 
zucchero a velo e il rum. 
Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti lacqua con lo 
zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, 
mettetele una accanto allaltra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) 
bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la 
ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo. 
Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e 
pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o 
con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni 
rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta 
candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Carico cognitivo estraneo 
Generato dal modo in cui sono progettati i contenuti didattici
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Carico cognitivo pertinente 
Dovuto allimpegno adoperato per apprendere in maniera 
significativa
Per una comunicazione 
efficace 竪 indispensabile 
 mantenere alto il carico 
cognitivo pertinente 
 ridurre il carico cognitivo 
intrinseco 
 tendere a eliminare il 
carico cognitivo estraneo
Luso della multimedialit 
deve agevolare: 
1. la selezione del materiale 
verbale e iconico 
2. lorganizzazione del 
materiale selezionato in 
modelli mentali coerenti 
3. lintegrazione di queste 
rappresentazioni verbali e 
visive con il sistema di 
conoscenze gi acquisito
Come si progetta una 
Presentazione 
Multimediale?
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Principi del Multimedia 
Learning 
 Multimedialit 
 Contiguit spaziale 
 Contiguit temporale 
 Coerenza 
 Modalit 
 Ridondanza 
 Personalizzazione 
 Segmentazione e formazione 
pre-corso 
 Differenze personali
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale
Multimedialit 
Si apprende di pi湛 dalle parole combinate con la 
grafica (immagini statiche, animazioni o video), 
che dalle sole parole!
Multimedialit 
Le parti del fiore 
Il fiore 竪 generalmente composto dal calice, dalla corolla, dagli 
stami e dal pistillo. 
Il calice protegge tutte le altri parti del fiore. 
La corolla 竪 formata da petali di vario colore. 
Allinterno della corolla si trovano gli stami, filamenti sottili 
costituiti da una parte superiore ingrossata. 
Al centro del fiore si trova il pistillo simile a un piccolo fiasco.
Le parti del fiore 
Multimedialit 
Corolla 
Calice 
Stami 
Pistillo 
Petalo
1. Multimedialit 
Si apprende di pi湛 dalle parole combinate con la grafica (immagini 
statiche, animazioni o video), che dalle sole parole!
Grafica 
per lapprendimento
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva 
 Statica 
 Dinamica
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva 
 Decorativa 
 Figurativa 
 Mnemonica 
 Organizzativa 
 Relazionale 
 Trasformativa 
 Interpretativa
Decorativa 
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva 
Decorativa
Figurativa 
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Mnemonica 
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Organizzativa 
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Organizzativa 
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Relazionale 
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Trasformativa 
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Interpretativa 
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
 Aspetto 
 Funzione 
comunicativa 
 Funzione 
cognitiva 
 Interazione con i 
processi di 
apprendimento
Contiguit spaziale 
Le parole e le immagini correlate vanno 
posizionate vicine le une alle altre.
Inserisci celle 
Con il pulsante Inserisci 
celle puoi: 
 inserire celle, righe o 
colonne nel foglio o nella 
tabella di lavoro; 
 aggiungere un foglio alla 
cartella di lavoro. 
1 
1 
Contiguit spaziale
Inserisci celle 
Con il pulsante Inserisci 
celle puoi: 
 inserire celle, righe o 
colonne nel foglio o nella 
tabella di lavoro; 
 aggiungere un foglio alla 
cartella di lavoro. 
1 
1 
Split attention
2. Contiguit spaziale 
Le parole e le immagini correlate vanno posizionate vicine le une 
alle altre.
Eye-tracking test
Contiguit temporale 
Le animazioni a video e la corrispondente 
descrizione in audio vanno presentate nello 
stesso momento.
Le parti del fiore 
Petalo 
Corolla 
Calice 
Stami 
Pistillo 
Contiguit temporale
3. Contiguit temporale 
Le animazioni a video e la corrispondente descrizione in audio 
vanno presentate nello stesso momento.
Esempio
Coerenza 
Nella presentazione multimediale devono essere 
veicolati solamente contenuti coerenti con 
lobiettivo didattico in questione.
Le parti del fiore 
Coerenza 
Calice 
Gambo 
Corolla 
Petalo
Le parti del fiore 
Calice 
Gambo 
Corolla 
Petalo 
Seductive detail
Le parti del fiore 
Coerenza 
Calice 
Corolla 
Gambo Petalo
4. Coerenza 
Nella presentazione multimediale vanno veicolati solamente 
contenuti coerenti con lobiettivo didattico in questione.
https://www.youtube.com/watch?v=WwbNszdrMjY 
Esempio
Esempio
Modalit 
Le informazioni vanno distribuite in maniera 
equilibrata tra canale visivo e canale uditivo, 
privilegiando la narrazione audio per la 
trasmissione delle parole.
Per volare una mongolfiera sfrutta un 
semplice principio della fisica: il 
principio di Archimede. 
In base a questo principio, un corpo 
parzialmente o interamente immerso 
in un fluido (in questo caso 
latmosfera) riceve una spinta dal 
basso verso l'alto pari al peso del 
fluido da esso spostato. 
Modalit
TRASCRIZIONE AUDIO: 
Per volare una mongolfiera sfrutta un semplice principio della fisica: il principio di Archimede. In 
base a questo principio, un corpo parzialmente o interamente immerso in un fluido (in questo caso 
latmosfera) riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido da esso spostato. 
Modalit
5. Modalit 
Le informazioni vanno distribuite in maniera equilibrata tra canale visivo e 
canale uditivo, privilegiando la narrazione audio per la trasmissione delle 
parole.
Esempio
Ridondanza 
La stessa informazione non va presentata in 
formati diversi: meglio descrivere le immagini con 
parole in audio, che con testi a video.
Luigi 竪 indeciso. Ha valutato tutte le possibili 
soluzioni e ora 竪 davanti a un bivio. 
Ridondanza 
Cosa fare? 
TRASCRIZIONE AUDIO: 
Luigi 竪 indeciso. 
Ha valutato tutte le possibili 
soluzioni e ora 竪 davanti a un 
bivio. 
Cosa fare? 
Parlare con Mario, il suo 
responsabile, oppure risolvere il 
problema da solo? 
Risolvere il 
problema da solo 
Parlare con Mario, 
il suo responsabile
Cosa fare? 
TRASCRIZIONE AUDIO: 
Luigi 竪 indeciso. 
Ha valutato tutte le possibili 
soluzioni e ora 竪 davanti a un 
bivio. 
Cosa fare? 
Parlare con Mario, il suo 
responsabile, oppure risolvere il 
problema da solo? 
Risolvere il 
problema da solo 
Parlare con Mario, 
il suo responsabile 
Ridondanza
https://www.youtube.com/watch?v=2_AMEAnWyRk&list=PL 
Mo9vqiZPs0RQa_kypIS3tchANZa-MJGO 
Esempio
6. Ridondanza 
La stessa informazione non va presentata in formati diversi: 
meglio descrivere le immagini con parole in audio, che con testi a 
video.
7. Personalizzazione 
 Stile di conversazione informale 
 Voce reale 
 Agenti virtuali
8. Segmentazione e formazione pre-corso 
 Porzioni di contenuto 
 Prerequisiti
9. Differenze personali 
Effetti positivi di una presentazione multimediale per discenti con 
poche conoscenze
Cosa significa 
Progettare la formazione 
multimediale?
G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO GET. GUIDA ALLEDUCATION TECHNOLOGY. 
INFORMATICA E MULTIMEDIALIT PER EDUCATORI E PROFESSIONISTI DELLA FORMAZIONE, 
COLLANA MANUALI DEL SAPERE, MAGGIOLI EDITORE, 2013 
G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO, .GET+ SLIDE DESIGN. 7 REGOLE PER CREARE 
PRESENTAZIONI EFFICACI, 2014 (PER IOS, ANDROID E WINDOWS) 
P. CHANDLER, J. SWELLER, COGNITIVE LOAD THEORY AND THE FORMAT OF INSTRUCTION, 
COGNITION AND INSTRUCTION, 8, PP. 293-332, 1991 
R. C. CLARK, C. LYONS, GRAPHICS FOR LEARNING. PROVEN GUIDELINES FOR PLANNING, DESIGNING, AND 
EVALUATING VISUALS IN TRAINING MATERIALS (SECOND EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 2012 
R. C. CLARK, R. E. MAYER, E-LEARNING AND THE SCIENCE OF INSTRUCTION. PROVEN GUIDELINES FOR 
CONSUMERS AND DESIGNERS OF MULTIMEDIA LEARNING (THIRD EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 
2011 
R. E. MAYER, MULTIMEDIA LEARNING, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, NEW YORK 2001 
J. NOVAK, LAPPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO: LE MAPPE CONCETTUALI PER CREARE E USARE LA 
CONOSCENZA, ERICKSON, TRENTO 2001 
PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE 
Bibliografia
Digital Learning 
simona.carta@wemole.com 
PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE 
UNIT DIDATTICA 1

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  • 7. Parole e immagini [] Pi湛 popolare del "Manuale di economia domestica celeste [] pi湛 discusso della trilogia di bestseller filosofici di Oolon Colluphyd "Dove ha sbagliato Dio []
  • 8. Contenuto multimediale Riporta le informazioni in pi湛 formati di presentazione, affiancando alle parole, ad esempio, anche materiale illustrativo.
  • 9. Parole e immagini contribuiscono ad avviare il processo di acquisizione di concetti e idee
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  • 15. y x z k r t j i Rappresentazioni verbali Rappresentazioni visive
  • 16. Che cos竪 la Dissonanza cognitiva?
  • 17. Il processo di apprendimento provoca uno stato di forte disarmonia, di 束dissonanza cognitiva損, dovuta al fatto che il nuovo modello 束intacca損 gradualmente quello esistente.
  • 19. Resistenza allapprendimento Livello di 束consonanza損 del vecchio modello Quantit e qualit delle informazioni
  • 20. Resistenza allapprendimento Livello di 束consonanza損 del vecchio modello Quantit e qualit delle informazioni
  • 21. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Quaestio Caso negativo Reductio ad absurdum Sic et non
  • 22. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Caso negativo Reductio ad absurdum Quaestio Sic et non Per lesposizione di un sistema teorico in casi di BASSA resistenza allapprendimento
  • 24. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Quaestio Reductio ad absurdum Sic et non Caso negativo Per lesposizione di un sistema di informazioni in casi di resistenza allapprendimento MEDIO-ALTA
  • 26. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Reductio ad absurdum Caso negativo Quaestio Sic et non Per lanalisi di due teorie e il superamento della prima in casi di MEDIA resistenza allapprendimento
  • 28. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Caso negativo Quaestio Reductio ad absurdum Sic et non Per la critica della teoria A in casi con livello massimo di dissonanza e ALTA resistenza allapprendimento
  • 30. Resistenza allapprendimento Livello di 束consonanza損 del vecchio modello Quantit e qualit delle informazioni
  • 32. Teoria cognitiva dellapprendimento multimediale (Richard E. Mayer)
  • 33. Decodifica delle informazioni: 2 canali sensoriali Capacit di elaborazione limitata
  • 34. Selezione e riorganizzazione delle particelle di informazioni che compongono il messaggio multimediale Capacit di elaborazione limitata
  • 35. Integrazione con i sistemi di conoscenza precedenti Eventuale aggiornamento dei modelli mentali preesistenti
  • 36. Cosa si intende per Multimedia Learning?
  • 37. Multimedia Learning Per multimedia learning si intende il processo di apprendimento (in termini sia di acquisizione di informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di materiale in formato sia verbale sia grafico.
  • 38. Multimedia Learning Per multimedia learning si intende il processo di apprendimento (in termini sia di acquisizione di informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di materiale in formato sia verbale sia grafico.
  • 39. Avvio del processo di apprendimento: Selezione delle informazioni sulle quali concentrarsi
  • 40. Cosa si intende per Carico Cognitivo?
  • 41. Teoria del carico cognitivo di John Sweller
  • 42. Carico cognitivo Per carico cognitivo si intende il carico cui 竪 sottoposta la memoria di lavoro durante il processo di elaborazione delle informazioni. Si distingue in tre tipologie: intrinseco, estraneo e pertinente.
  • 44. Frittata semplice INGREDIENTI 6 uova sale prezzemolo triturato 40 grammi di burro
  • 45. Frittata semplice Battete 6 uova con una presa di sale ed un pizzico di prezzemolo triturato. Fate sciogliere in padella al fuoco circa 40 grammi di burro, poi versatevi le uova, fatele scorrere sul fondo della padella e mischiate un p嘆, appena preso colore, date un colpo colla mano al manico della padella, facendo voltare la frittata.
  • 47. Cassata siciliana INGREDIENTI 1 pan di Spagna di 26 cm di diametro Per il ripieno 1 kg di ricotta di pecora 200 g di zucchero a velo 1/2 dl di rum 120 g di canditi tritati 120 g di cioccolato fondente tritato Per la pasta al pistacchio 60 g di pistacchio tritato finemente 150 g di mandorle tritate finemente 50 g di zucchero a velo 2 cucchiai di rum Per lo sciroppo al rum 2 dl di acqua 50 g di zucchero semolato 1/2 dl di rum Per la decorazione 450 g di fondant (oppure 200 g di ricotta lavorata con 20 g di zucchero a velo) 2 cucchiai di gelatina dalbicocche frutta candita a piacere
  • 48. Cassata siciliana Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la pellicola, conservatela in frigo 12 ore. Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo zucchero a velo e il rum. Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti lacqua con lo zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, mettetele una accanto allaltra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo. Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
  • 50. Carico cognitivo intrinseco Dipende dalla difficolt insita nellinformazione (numero di concetti e complessit delle relazioni)
  • 51. Cassata siciliana Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la pellicola, conservatela in frigo 12 ore. Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo zucchero a velo e il rum. Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti lacqua con lo zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, mettetele una accanto allaltra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo. Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
  • 54. Carico cognitivo estraneo Generato dal modo in cui sono progettati i contenuti didattici
  • 56. Carico cognitivo pertinente Dovuto allimpegno adoperato per apprendere in maniera significativa
  • 57. Per una comunicazione efficace 竪 indispensabile mantenere alto il carico cognitivo pertinente ridurre il carico cognitivo intrinseco tendere a eliminare il carico cognitivo estraneo
  • 58. Luso della multimedialit deve agevolare: 1. la selezione del materiale verbale e iconico 2. lorganizzazione del materiale selezionato in modelli mentali coerenti 3. lintegrazione di queste rappresentazioni verbali e visive con il sistema di conoscenze gi acquisito
  • 59. Come si progetta una Presentazione Multimediale?
  • 62. Principi del Multimedia Learning Multimedialit Contiguit spaziale Contiguit temporale Coerenza Modalit Ridondanza Personalizzazione Segmentazione e formazione pre-corso Differenze personali
  • 66. Multimedialit Si apprende di pi湛 dalle parole combinate con la grafica (immagini statiche, animazioni o video), che dalle sole parole!
  • 67. Multimedialit Le parti del fiore Il fiore 竪 generalmente composto dal calice, dalla corolla, dagli stami e dal pistillo. Il calice protegge tutte le altri parti del fiore. La corolla 竪 formata da petali di vario colore. Allinterno della corolla si trovano gli stami, filamenti sottili costituiti da una parte superiore ingrossata. Al centro del fiore si trova il pistillo simile a un piccolo fiasco.
  • 68. Le parti del fiore Multimedialit Corolla Calice Stami Pistillo Petalo
  • 69. 1. Multimedialit Si apprende di pi湛 dalle parole combinate con la grafica (immagini statiche, animazioni o video), che dalle sole parole!
  • 71. Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 72. Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva Statica Dinamica
  • 73. Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 74. Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 75. Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 76. Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva Decorativa Figurativa Mnemonica Organizzativa Relazionale Trasformativa Interpretativa
  • 77. Decorativa Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 78. Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva Decorativa
  • 79. Figurativa Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 80. Mnemonica Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 81. Organizzativa Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 82. Organizzativa Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 83. Relazionale Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 84. Trasformativa Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 85. Interpretativa Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva
  • 86. Tipologie di grafica: Aspetto Funzione comunicativa Funzione cognitiva Interazione con i processi di apprendimento
  • 87. Contiguit spaziale Le parole e le immagini correlate vanno posizionate vicine le une alle altre.
  • 88. Inserisci celle Con il pulsante Inserisci celle puoi: inserire celle, righe o colonne nel foglio o nella tabella di lavoro; aggiungere un foglio alla cartella di lavoro. 1 1 Contiguit spaziale
  • 89. Inserisci celle Con il pulsante Inserisci celle puoi: inserire celle, righe o colonne nel foglio o nella tabella di lavoro; aggiungere un foglio alla cartella di lavoro. 1 1 Split attention
  • 90. 2. Contiguit spaziale Le parole e le immagini correlate vanno posizionate vicine le une alle altre.
  • 92. Contiguit temporale Le animazioni a video e la corrispondente descrizione in audio vanno presentate nello stesso momento.
  • 93. Le parti del fiore Petalo Corolla Calice Stami Pistillo Contiguit temporale
  • 94. 3. Contiguit temporale Le animazioni a video e la corrispondente descrizione in audio vanno presentate nello stesso momento.
  • 96. Coerenza Nella presentazione multimediale devono essere veicolati solamente contenuti coerenti con lobiettivo didattico in questione.
  • 97. Le parti del fiore Coerenza Calice Gambo Corolla Petalo
  • 98. Le parti del fiore Calice Gambo Corolla Petalo Seductive detail
  • 99. Le parti del fiore Coerenza Calice Corolla Gambo Petalo
  • 100. 4. Coerenza Nella presentazione multimediale vanno veicolati solamente contenuti coerenti con lobiettivo didattico in questione.
  • 103. Modalit Le informazioni vanno distribuite in maniera equilibrata tra canale visivo e canale uditivo, privilegiando la narrazione audio per la trasmissione delle parole.
  • 104. Per volare una mongolfiera sfrutta un semplice principio della fisica: il principio di Archimede. In base a questo principio, un corpo parzialmente o interamente immerso in un fluido (in questo caso latmosfera) riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido da esso spostato. Modalit
  • 105. TRASCRIZIONE AUDIO: Per volare una mongolfiera sfrutta un semplice principio della fisica: il principio di Archimede. In base a questo principio, un corpo parzialmente o interamente immerso in un fluido (in questo caso latmosfera) riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido da esso spostato. Modalit
  • 106. 5. Modalit Le informazioni vanno distribuite in maniera equilibrata tra canale visivo e canale uditivo, privilegiando la narrazione audio per la trasmissione delle parole.
  • 108. Ridondanza La stessa informazione non va presentata in formati diversi: meglio descrivere le immagini con parole in audio, che con testi a video.
  • 109. Luigi 竪 indeciso. Ha valutato tutte le possibili soluzioni e ora 竪 davanti a un bivio. Ridondanza Cosa fare? TRASCRIZIONE AUDIO: Luigi 竪 indeciso. Ha valutato tutte le possibili soluzioni e ora 竪 davanti a un bivio. Cosa fare? Parlare con Mario, il suo responsabile, oppure risolvere il problema da solo? Risolvere il problema da solo Parlare con Mario, il suo responsabile
  • 110. Cosa fare? TRASCRIZIONE AUDIO: Luigi 竪 indeciso. Ha valutato tutte le possibili soluzioni e ora 竪 davanti a un bivio. Cosa fare? Parlare con Mario, il suo responsabile, oppure risolvere il problema da solo? Risolvere il problema da solo Parlare con Mario, il suo responsabile Ridondanza
  • 112. 6. Ridondanza La stessa informazione non va presentata in formati diversi: meglio descrivere le immagini con parole in audio, che con testi a video.
  • 113. 7. Personalizzazione Stile di conversazione informale Voce reale Agenti virtuali
  • 114. 8. Segmentazione e formazione pre-corso Porzioni di contenuto Prerequisiti
  • 115. 9. Differenze personali Effetti positivi di una presentazione multimediale per discenti con poche conoscenze
  • 116. Cosa significa Progettare la formazione multimediale?
  • 117. G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO GET. GUIDA ALLEDUCATION TECHNOLOGY. INFORMATICA E MULTIMEDIALIT PER EDUCATORI E PROFESSIONISTI DELLA FORMAZIONE, COLLANA MANUALI DEL SAPERE, MAGGIOLI EDITORE, 2013 G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO, .GET+ SLIDE DESIGN. 7 REGOLE PER CREARE PRESENTAZIONI EFFICACI, 2014 (PER IOS, ANDROID E WINDOWS) P. CHANDLER, J. SWELLER, COGNITIVE LOAD THEORY AND THE FORMAT OF INSTRUCTION, COGNITION AND INSTRUCTION, 8, PP. 293-332, 1991 R. C. CLARK, C. LYONS, GRAPHICS FOR LEARNING. PROVEN GUIDELINES FOR PLANNING, DESIGNING, AND EVALUATING VISUALS IN TRAINING MATERIALS (SECOND EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 2012 R. C. CLARK, R. E. MAYER, E-LEARNING AND THE SCIENCE OF INSTRUCTION. PROVEN GUIDELINES FOR CONSUMERS AND DESIGNERS OF MULTIMEDIA LEARNING (THIRD EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 2011 R. E. MAYER, MULTIMEDIA LEARNING, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, NEW YORK 2001 J. NOVAK, LAPPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO: LE MAPPE CONCETTUALI PER CREARE E USARE LA CONOSCENZA, ERICKSON, TRENTO 2001 PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE Bibliografia
  • 118. Digital Learning simona.carta@wemole.com PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE UNIT DIDATTICA 1