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DINAMICHE ECONOMICHE ALLA FINE
DELLA REPUBLICA E NEL PERIODO
IMPERIALE
Grazie a varie fonti storiche ormai si possono ricostruire le dinamiche sociali ed economiche di
Roma nel periodo imperiale. Le città di questo periodo avevano istituzioni amministrative,una
classe dirigente e una struttura urbanistica che prevedeva le funzioni essenziali . La maggior
parte delle città nonostante si trovassero in luoghi diversi avevano alcuni caratteri comuni:
avevano un foro,edifici per le assemblee,luoghi di mercato,templi e teatri. Nelle città romane
dell’età imperiale si celebravano giochi,spettacoli e altre attività di interesse generale ma
nonostante questo periodo di splendore non mancavano problemi nella società romana.
LA SOCIETA ELITE E I CETI UMILI
Nella società imperiale nonostante la campagna occupasse due terzi della
popolazione,partecipava solo marginalmente allo sviluppo civile ed economico. L’unico modo
per le persone come i contadini,e gli artigiani di poter entrare nella strada delle magistrature
locali come il decurionato o di poter accedere all’ordine equestre tra diventare un veterano
combattendo e prestando a Roma un servizio di circa 20 anni.
DINAMICHE ECONOMICHE PRIMA DELLA
MORTE DI CESARE
Nonostante le numerose guerre civili del periodo imperiale con
cesare l’economia di Roma era fiorente,ne è una prova
l’aspetto monumentale dell’epoca,infatti cesare adopero molti
proletari per la realizzazione di molte opere pubbliche:iniziò
infatti vari lavori che interessarono il foro,avviò alcuni
grandiosi interventi idraulici(come il controllo del flusso del
Tevere) e fece costruire la prima grande biblioteca pubblica
romana. Inoltre diede inizio all’urbanizzazione dei territori
sottomessi facendo costruire strade e acquedotti ad arcate. In
Gallia la forma delle città che erano spesso nate da grandi
accampamenti militari era quadrata o rettangolare, con due
strade principali(il cardo e il decumano)che si incrociavano ad
angolo retto;attorno a queste due strade vi era un fitto reticolo
di strade minori parallele alle 2 strade di riferimento.
Tipico acquedotto romano che sfrutta
gli archi per scaricare il peso e utilizzare
Meno materiale possibile
Come doveva essere la prima
biblioteca
Pubblica dell’impero romano

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Dinamiche economiche nel periodo imperiale

  • 1. DINAMICHE ECONOMICHE ALLA FINE DELLA REPUBLICA E NEL PERIODO IMPERIALE Grazie a varie fonti storiche ormai si possono ricostruire le dinamiche sociali ed economiche di Roma nel periodo imperiale. Le città di questo periodo avevano istituzioni amministrative,una classe dirigente e una struttura urbanistica che prevedeva le funzioni essenziali . La maggior parte delle città nonostante si trovassero in luoghi diversi avevano alcuni caratteri comuni: avevano un foro,edifici per le assemblee,luoghi di mercato,templi e teatri. Nelle città romane dell’età imperiale si celebravano giochi,spettacoli e altre attività di interesse generale ma nonostante questo periodo di splendore non mancavano problemi nella società romana. LA SOCIETA ELITE E I CETI UMILI Nella società imperiale nonostante la campagna occupasse due terzi della popolazione,partecipava solo marginalmente allo sviluppo civile ed economico. L’unico modo per le persone come i contadini,e gli artigiani di poter entrare nella strada delle magistrature locali come il decurionato o di poter accedere all’ordine equestre tra diventare un veterano combattendo e prestando a Roma un servizio di circa 20 anni.
  • 2. DINAMICHE ECONOMICHE PRIMA DELLA MORTE DI CESARE Nonostante le numerose guerre civili del periodo imperiale con cesare l’economia di Roma era fiorente,ne è una prova l’aspetto monumentale dell’epoca,infatti cesare adopero molti proletari per la realizzazione di molte opere pubbliche:iniziò infatti vari lavori che interessarono il foro,avviò alcuni grandiosi interventi idraulici(come il controllo del flusso del Tevere) e fece costruire la prima grande biblioteca pubblica romana. Inoltre diede inizio all’urbanizzazione dei territori sottomessi facendo costruire strade e acquedotti ad arcate. In Gallia la forma delle città che erano spesso nate da grandi accampamenti militari era quadrata o rettangolare, con due strade principali(il cardo e il decumano)che si incrociavano ad angolo retto;attorno a queste due strade vi era un fitto reticolo di strade minori parallele alle 2 strade di riferimento.
  • 3. Tipico acquedotto romano che sfrutta gli archi per scaricare il peso e utilizzare Meno materiale possibile Come doveva essere la prima biblioteca Pubblica dell’impero romano