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le pagine dei ragazziFoto:©cirodelia-Fotolia.com
Cari ragazzi, sapete che man-
giare verdura fa bene alla sa-
lute? Ok, ammettiamolo: non solo
lo sapete benissimo, ma forse vi
sarete anche stancati di sentirvelo
dire. In effetti, però, è proprio così:
gli ortaggi contengono tantissimi
elementi nutrizionali che sono fon-
damentali per un’alimentazione
sana e corretta e, di conseguenza,
essi sono i migliori amici di un’ot-
tima forma fisica in grado di soste-
nerci in ogni momento (facile o
difficile) della nostra vita: dal gio-
co allo studio, dal sonno allo sport.
I nostri amici ortaggi sono un
po’ come noi: ognuno è unico e di-
verso dagli altri, per aspetto e carat-
teristiche. E non tutti crescono nel-
lo stesso periodo.Anzi, ogni stagio-
ne ha la sua semina e ogni mese ha
il suo ortaggio. Che ne dite di pro-
vare con noi a coltivarne qualcuno?
Il 22 aprile è la Giornata mondiale
per la Terra: l’orto ecologico può
segnare l’inizio del vostro impegno
a favore del nostro pianeta!
Innanzitutto ecco gli ingre-
dienti obbligatori:
- terreno per orto: indispensabi-
le per la crescita degli ortaggi;
- acqua: è vita ed è importante
non sprecarla e non bagnare più
del dovuto il terreno! Infatti, se
è troppa può impedire la cresci-
ta della pianta e quindi lo svilup-
Diventate dei piccoli orticoltori:
ecco cosa seminare in primavera
po dell’ortaggio. Per questo, per
innaffiare, è preferibile utilizzare
uno spruzzino e rispettare i tempi
e le quantità di acqua necessarie;
- semi: sono i nostri elementi
preziosi; distribuiteli nel modo
corretto dando loro il giusto
spazio per crescere. Per questo
potete consultare l’etichetta
della confezione che li contiene
o chiedere ai grandi esperti del
settore, gli orticoltori;
- luce: lasciate il vostro piccolo
orto esposto all’aria aperta e al-
la luce del sole;
- cura, pazienza e passione:
senza queste non cresce nulla!
Perfetto, ci siamo: ora potete
davvero intraprendere la strada per
diventare dei buoni orticoltori. Ri-
cordate: ogni coltura ha bisogno
del clima adatto e dell’ambiente
idoneo. Non penserete di racco-
gliere i meloni in inverno?!
Quindi, cosa potete seminare ad
aprile nel vostro piccolo orto do-
mestico? Beh, tanto per comincia-
re: lattughino, ravanello, rucola!
70 VITA IN CAMPAGNA 4/2016
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© 2016 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
Ecco cosa occorre (1): due sca-
tole per scarpe che non utilizzate
più; un sacchetto di terriccio per
orto; semi di lattughino, ravanello
e rucola; spruzzino/nebulizzatore.
Sicuramente vi chiederete come
possano essere adatte delle scatole
di cartone: rappresentano un buon
modo sia per riutilizzare un rifiuto,
la scatola, sia per seguire una rego-
la importantissima, cioè quella di
non bagnare troppo le piantine!
Procedimento:
- riempite le due scatole di terric-
cio (circa due terzi) (2) e livel-
late il terreno con la mano (sen-
za pigiare troppo!);
- con le dita tracciate due linee
leggere (3), distanziate dai bor-
di lunghi della scatola: le due
linee devono essere distanti tra
loro almeno 10 cm;
- iniziate a seminare (4) ravanello
e lattughino nella prima scatola,
lungo le file, con le seguenti
modalità: in una fila, gruppi di 3
semi di ravanello a distanza di
1 cm tra un gruppetto e l’altro;
lungo l’altra fila, piano piano,
come quando si sala, mettete i
semi di lattughino;
- seminate nella seconda scatola,
sempre lungo le fila, rucola e
lattughino, con le seguenti mo-
dalità: seminate lungo la riga,
piano piano, come quando si
sala, i semi di lattughino in una
fila e i semi di rucola nell’altra;
Nessuno conosce veramente
l’origine del pesce d’aprile
Sarà capitato anche a voi, nel primo giorno di aprile, di trovarvi ap-
piccicato alla schiena un pesciolino di carta (A). Il pesce d’aprile,
lo sanno tutti, è uno scherzo che si fa proprio in quel giorno, ma
perché uno scherzo e, soprattutto, perché un pesce?
Nessuno conosce la risposta. C’è chi dice che le usanze di que-
sto giorno siano da mettere in relazio-
ne con lo zodiaco e con il passaggio
dal segno dei Pesci a quello dell’Arie-
te; secondo altri si rifanno a una burla
organizzata ai danni di alcuni pescato-
ri che, incautamente, avevano gettato
le reti troppo presto, senza riuscire a
prendere nemmeno un pesce.
Secondo una delle tesi più accreditate
l’espressione «pesce d’aprile» va fatta
risalire al XVI secolo in Francia, quando
si attua il passaggio dal vecchio calen-
dario (che festeggiava il capodanno tra
il 25 marzo e il 1° aprile) a quello attuale (che lo sposta al 1° gen-
naio): il 1° di aprile ci si scambiava pacchi regalo vuoti per far ca-
pire che la vecchia festività era ormai superata!
Eppure noi ci divertiamo ancora tanto a ritagliare i nostri pesci di
carta, non è vero?
Anastasia Malacarne
- coprite i semi con un leggero
strato di terriccio ed esercitate
una lieve pressione sul terriccio
appena aggiunto;
- riempite lo spruzzino/nebulizza-
tore di acqua e spruzzate/nebu-
lizzate abbondantemente (5). È
importante ricordare che non è
necessario bagnare tutti i giorni
poiché il terreno trattiene acqua
che le giovani radici sono in gra-
do di assorbire. Pertanto, dopo
due giorni circa toccate il terre-
no e, se sentite che è secco, ne-
bulizzate ancora un po’. Ripete-
te l’operazione nei giorni suc-
cessivi;
- mettete le scatole all’aperto, al-
la luce del sole ma protette dal-
la pioggia.
- Dopo qualche giorno (qui dopo
9 giorni) vedrete già spuntare le
piantine (6)! Potrete raccoglie-
re il lattughino e il ravanello
dopo circa 35-40 giorni, la ru-
cola dopo circa 50 giorni.
Foto dell’autrice Stefania Pendezza
VITA IN CAMPAGNA 4/2016 71
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Foto: © Patryssia - Fotolia.com
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Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue
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Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali
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Diventate dei piccoli orticoltori: ecco cosa seminare in primavera

  • 1. le pagine dei ragazziFoto:©cirodelia-Fotolia.com Cari ragazzi, sapete che man- giare verdura fa bene alla sa- lute? Ok, ammettiamolo: non solo lo sapete benissimo, ma forse vi sarete anche stancati di sentirvelo dire. In effetti, però, è proprio così: gli ortaggi contengono tantissimi elementi nutrizionali che sono fon- damentali per un’alimentazione sana e corretta e, di conseguenza, essi sono i migliori amici di un’ot- tima forma fisica in grado di soste- nerci in ogni momento (facile o difficile) della nostra vita: dal gio- co allo studio, dal sonno allo sport. I nostri amici ortaggi sono un po’ come noi: ognuno è unico e di- verso dagli altri, per aspetto e carat- teristiche. E non tutti crescono nel- lo stesso periodo.Anzi, ogni stagio- ne ha la sua semina e ogni mese ha il suo ortaggio. Che ne dite di pro- vare con noi a coltivarne qualcuno? Il 22 aprile è la Giornata mondiale per la Terra: l’orto ecologico può segnare l’inizio del vostro impegno a favore del nostro pianeta! Innanzitutto ecco gli ingre- dienti obbligatori: - terreno per orto: indispensabi- le per la crescita degli ortaggi; - acqua: è vita ed è importante non sprecarla e non bagnare più del dovuto il terreno! Infatti, se è troppa può impedire la cresci- ta della pianta e quindi lo svilup- Diventate dei piccoli orticoltori: ecco cosa seminare in primavera po dell’ortaggio. Per questo, per innaffiare, è preferibile utilizzare uno spruzzino e rispettare i tempi e le quantità di acqua necessarie; - semi: sono i nostri elementi preziosi; distribuiteli nel modo corretto dando loro il giusto spazio per crescere. Per questo potete consultare l’etichetta della confezione che li contiene o chiedere ai grandi esperti del settore, gli orticoltori; - luce: lasciate il vostro piccolo orto esposto all’aria aperta e al- la luce del sole; - cura, pazienza e passione: senza queste non cresce nulla! Perfetto, ci siamo: ora potete davvero intraprendere la strada per diventare dei buoni orticoltori. Ri- cordate: ogni coltura ha bisogno del clima adatto e dell’ambiente idoneo. Non penserete di racco- gliere i meloni in inverno?! Quindi, cosa potete seminare ad aprile nel vostro piccolo orto do- mestico? Beh, tanto per comincia- re: lattughino, ravanello, rucola! 70 VITA IN CAMPAGNA 4/2016 4 1 3 2 © 2016 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
  • 2. Ecco cosa occorre (1): due sca- tole per scarpe che non utilizzate più; un sacchetto di terriccio per orto; semi di lattughino, ravanello e rucola; spruzzino/nebulizzatore. Sicuramente vi chiederete come possano essere adatte delle scatole di cartone: rappresentano un buon modo sia per riutilizzare un rifiuto, la scatola, sia per seguire una rego- la importantissima, cioè quella di non bagnare troppo le piantine! Procedimento: - riempite le due scatole di terric- cio (circa due terzi) (2) e livel- late il terreno con la mano (sen- za pigiare troppo!); - con le dita tracciate due linee leggere (3), distanziate dai bor- di lunghi della scatola: le due linee devono essere distanti tra loro almeno 10 cm; - iniziate a seminare (4) ravanello e lattughino nella prima scatola, lungo le file, con le seguenti modalità: in una fila, gruppi di 3 semi di ravanello a distanza di 1 cm tra un gruppetto e l’altro; lungo l’altra fila, piano piano, come quando si sala, mettete i semi di lattughino; - seminate nella seconda scatola, sempre lungo le fila, rucola e lattughino, con le seguenti mo- dalità: seminate lungo la riga, piano piano, come quando si sala, i semi di lattughino in una fila e i semi di rucola nell’altra; Nessuno conosce veramente l’origine del pesce d’aprile Sarà capitato anche a voi, nel primo giorno di aprile, di trovarvi ap- piccicato alla schiena un pesciolino di carta (A). Il pesce d’aprile, lo sanno tutti, è uno scherzo che si fa proprio in quel giorno, ma perché uno scherzo e, soprattutto, perché un pesce? Nessuno conosce la risposta. C’è chi dice che le usanze di que- sto giorno siano da mettere in relazio- ne con lo zodiaco e con il passaggio dal segno dei Pesci a quello dell’Arie- te; secondo altri si rifanno a una burla organizzata ai danni di alcuni pescato- ri che, incautamente, avevano gettato le reti troppo presto, senza riuscire a prendere nemmeno un pesce. Secondo una delle tesi più accreditate l’espressione «pesce d’aprile» va fatta risalire al XVI secolo in Francia, quando si attua il passaggio dal vecchio calen- dario (che festeggiava il capodanno tra il 25 marzo e il 1° aprile) a quello attuale (che lo sposta al 1° gen- naio): il 1° di aprile ci si scambiava pacchi regalo vuoti per far ca- pire che la vecchia festività era ormai superata! Eppure noi ci divertiamo ancora tanto a ritagliare i nostri pesci di carta, non è vero? Anastasia Malacarne - coprite i semi con un leggero strato di terriccio ed esercitate una lieve pressione sul terriccio appena aggiunto; - riempite lo spruzzino/nebulizza- tore di acqua e spruzzate/nebu- lizzate abbondantemente (5). È importante ricordare che non è necessario bagnare tutti i giorni poiché il terreno trattiene acqua che le giovani radici sono in gra- do di assorbire. Pertanto, dopo due giorni circa toccate il terre- no e, se sentite che è secco, ne- bulizzate ancora un po’. Ripete- te l’operazione nei giorni suc- cessivi; - mettete le scatole all’aperto, al- la luce del sole ma protette dal- la pioggia. - Dopo qualche giorno (qui dopo 9 giorni) vedrete già spuntare le piantine (6)! Potrete raccoglie- re il lattughino e il ravanello dopo circa 35-40 giorni, la ru- cola dopo circa 50 giorni. Foto dell’autrice Stefania Pendezza VITA IN CAMPAGNA 4/2016 71 5 A 6 Foto: © Patryssia - Fotolia.com © 2016 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
  • 3. Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera. Edizioni L’Informatore Agrario www.vitaincampagna.it