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42° Corso Transplant Procurement Management
CASERTA 3-6 OTTOBRE 2017
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI
DONAZIONE
LINDA BENNARDI
Servizio di Psicologia Medica e Psicoterapia per i Trapianti
Immunogenetica e Biologia dei trapianti
AOU Città della Salute e della Scienza di Torino
Linda Bennardi
I passi che i familiari dovrebbero poter compiere
accompagnati dagli operatori sanitari sono solo 9.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
1) I familiari dovrebbero poter sviluppare una fiducia
di fondo negli operatori sanitari, sentendosi accolti e
sostenuti sin dal primo contatto con i medici e con gli
infermieri.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
2) I familiari dovrebbero apprendere la notizia della
morte potendo contare sulla funzione di “ausilio
dell'io” degli operatori sanitari.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
3) I familiari dovrebbero poter iniziare ad accettare la
realtà della morte contando su un contenimento
emotivo delle reazioni di angoscia e su un
riconoscimento delle loro difficoltà emotive.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
4) I familiari potrebbero essere aiutati ad individuare
e a risolvere anche problemi pratici.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
5) I familiari dovrebbero essere aiutati a comprendere
la realtà insolita ed inquietante della morte encefalica.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
6) ….e devono poter
dire addio al defunto
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
Gli operatori sanitari, dopo essersi accertati che la
realtà della morte sia stata assunta come una
certezza dai familiari.....
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
7) ...potranno parlare della possibilità del prelievo di
organi, spiegando ai familiari aventi diritto che la
legge chiede loro di farsi portavoce della volontà del
defunto.
Nel caso in cui tale volontà non sia nota, gli operatori
sanitari possono accompagnare il familiare a
prendere una decisione congrua con l'ipotetica
volontà del defunto.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
8) Ai familiari non aventi diritto bisognerebbe spiegare
che la legge prescrive che si proceda al prelievo degli
organi a meno che non venga prodotta una dichiarazione
di contrarietà del defunto.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
9) Gli operatori sanitari possono dare informazioni sulla
natura delle Liste Attive Trapianti e possono dare
informazioni sulle circostanze del prelievo con tatto, in
modo esauriente, ma senza dettagli cruenti.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
Linda Bennardi
Se è possibile bisognerebbe evitare allusioni sulla
sopravvivenza di una parte della vita del defunto nel
ricevente.
Gli organi sono oggetti appartenuti e non parte della
soggettività.
LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE

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  • 2. Linda Bennardi I passi che i familiari dovrebbero poter compiere accompagnati dagli operatori sanitari sono solo 9. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 3. Linda Bennardi 1) I familiari dovrebbero poter sviluppare una fiducia di fondo negli operatori sanitari, sentendosi accolti e sostenuti sin dal primo contatto con i medici e con gli infermieri. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 4. Linda Bennardi 2) I familiari dovrebbero apprendere la notizia della morte potendo contare sulla funzione di “ausilio dell'io” degli operatori sanitari. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 5. Linda Bennardi 3) I familiari dovrebbero poter iniziare ad accettare la realtà della morte contando su un contenimento emotivo delle reazioni di angoscia e su un riconoscimento delle loro difficoltà emotive. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 6. Linda Bennardi 4) I familiari potrebbero essere aiutati ad individuare e a risolvere anche problemi pratici. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 7. Linda Bennardi 5) I familiari dovrebbero essere aiutati a comprendere la realtà insolita ed inquietante della morte encefalica. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 8. Linda Bennardi 6) ….e devono poter dire addio al defunto LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 9. Linda Bennardi Gli operatori sanitari, dopo essersi accertati che la realtà della morte sia stata assunta come una certezza dai familiari..... LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 10. Linda Bennardi 7) ...potranno parlare della possibilità del prelievo di organi, spiegando ai familiari aventi diritto che la legge chiede loro di farsi portavoce della volontà del defunto. Nel caso in cui tale volontà non sia nota, gli operatori sanitari possono accompagnare il familiare a prendere una decisione congrua con l'ipotetica volontà del defunto. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 11. Linda Bennardi 8) Ai familiari non aventi diritto bisognerebbe spiegare che la legge prescrive che si proceda al prelievo degli organi a meno che non venga prodotta una dichiarazione di contrarietà del defunto. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 12. Linda Bennardi 9) Gli operatori sanitari possono dare informazioni sulla natura delle Liste Attive Trapianti e possono dare informazioni sulle circostanze del prelievo con tatto, in modo esauriente, ma senza dettagli cruenti. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE
  • 13. Linda Bennardi Se è possibile bisognerebbe evitare allusioni sulla sopravvivenza di una parte della vita del defunto nel ricevente. Gli organi sono oggetti appartenuti e non parte della soggettività. LA RELAZIONE D'AIUTO E L'INTERVISTA DI DONAZIONE