1. Evento Koha: abstract relatori
Software open source per la gestione di biblioteche: ragioni, opportunit e
aspetti organizzativi
Giovanna Frigimelica, Universit degli Studi di Cagliari
Gli elementi tecnici, politici e organizzativi ai quali prestare attenzione nell'analisi costi-benefici per la
(re)informatizzazione di una biblioteca sono molteplici. Questo processo deve considerare anche
l'adozione di un gestionale non proprietario. Sfatando il mito che "free" significa gratis, si sottolineano i
punti principali della filosofia del movimento open source e software libero, punti che sono in comune con
la mission e i valori delle biblioteche. I business model adottati garantiscono anche nel nostro settore
assistenza su questi prodotti, ovviando al problema dell'assenza di competenze informatiche in ambito
umanistico. La presenza di forti comunit di utilizzatori, infine, permette alle biblioteche e ai bibliotecari di
essere sia "clienti" sia attori nella crescita e sviluppo dei gestionali open source.
Koha un open-source a confronto con luniverso dei software di gestione
dei cataloghi bibliografici
Giovanni Ciccaglioni, Istituto Centrale per il Catalogo Unico (Iccu)
Come e perch辿 scegliere un I.L.S. open source? Come svilupparlo, adattandolo a biblioteche diverse per
dimensioni, compiti istituzionali e disponibilit di risorse, umane ed economiche? In questo contributo
verranno messe a fuoco queste domande, partendo da un'esperienza condotta sul campo, tra il settembre
2010 e il gennaio 2011. Nel corso dell'esposizione si dar altres狸 conto delle riflessioni teoriche sul tema,
che animavano il dibattito tra gli addetti ai lavori a quell'altezza cronologica, in Italia e all'estero. Uno degli
obiettivi di questa esposizione 竪 ribadire la necessit, per tutte le istituzioni che intendono migrare verso
tali sistemi, di una adeguata riflessione, che coniughi analisi sul campo e riflessione metodologica, al fine di
scegliere lo strumento pi湛 adatto alle proprie esigenze.
Strategie di migrazione da un ILS commerciale a un ILS open source
Stefano Bargioni, Biblioteca Pontificia Universit della S.Croce, Roma
La modifica del gestionale di una biblioteca 竪 un evento sempre preceduto da impegnativi momenti
decisionali ed accompagnato dall'impiego di ingenti risorse umane ed economiche. Ogni aspetto del
progetto 竪 di carattere manageriale, coinvolge direttamente la direzione della biblioteca, eventuali livelli
decisionali superiori e indirettamente lo staff. L'esperienza accumulata in progetti di questo tipo raramente
viene condivisa in pubblico, soprattutto a causa dei risvolti commerciali sempre molto particolari. Una
migrazione verso un software open source permette invece di essere analizzata e discussa sotto i suoi vari
aspetti.
Nell'intervento verranno presentate in particolare le decisioni prese riguardo alla scelta tra l'outsourcing e
la soluzione in proprio, all'estrazione e all'analisi dei dati da migrare, alla generazione di dati mancanti o
all'adattamento, fino agli aspetti di comunicazione interna. In conclusione verranno illustrate le differenze
principali riscontrate nella conduzione della biblioteca tra la modalit commerciale e la modalit open
source.
2. Il Meta Opac Pisano compie 10 anni, prospettive e sviluppi
Giuseppe Romano, CNR Pisa
Il MOP (Meta Opac Pisano), ancora oggi, a 10 anni dalla sua realizzazione, 竪 il punto di accesso comune ai
cataloghi on-line pi湛 richiesto della realt bibliotecaria pisana. Il MOP 竪 nato formalmente nel gennaio del
2003 con la firma, da parte dei Rettori delle tre Universit pisane (Universit, SNS e SSSUP) e del Presidente
del CNR, di un protocollo che ne definisce le finalit e l'organizzazione. Alla base della sua costituzione 竪
stata la convinzione che esistessero a Pisa le condizioni e le potenzialit per sviluppare un servizio di elevata
qualit in grado di utilizzare al meglio le risorse disponibili e le nuove opportunit che si aprivano con lo
sviluppo dell'informatizzazione e delle reti.
La strategia di riferimento 竪 stata l'estensione della collaborazione tra le biblioteche ad un ampio ventaglio
di attivit e settori particolarmente vitali quali l'aggiornamento e la conservazione delle raccolte, l'accesso
alle pubblicazioni elettroniche, la circolazione e lo scambio dei documenti, la formazione e l'aggiornamento
del personale, l'elaborazione di strumenti informativi comuni. Anche se nato dall'iniziativa degli Enti su
citati il Sistema, in armonia con la sua natura, 竪 stato fin da subito aperto a tutte le biblioteche cittadine e
non che ne condividano la filosofia e le finalit. Al MOP afferiscono tre importanti cataloghi di Rete, quello
della realt territoriale provinciale, quelle universitario e della Scuola Normale, del locale polo SBN e
molteplici realt di biblioteche ecclesiastiche, scolastiche, dell'associazionismo e specialistiche. Nella
relazione verranno indicati inoltre gli Opac resi disponibili e accessibili e i valori tratti dalle statistiche di
accesso da parte degli utenti e dei meta motori di ricerca. Infine verr presentata la nuova funzione di
access server eterogeneo che permette linterrogazione di Opac anchessi eterogenei, come per esempio
Koha, Clavis, Sebina, etc., estendendo lutilizzo dellinterfaccia MOP. Seguir, infine, una breve analisi dei
possibili futuri sviluppi.
Ladozione di Koha in una biblioteca specialistica
Franco Bertolucci e Fabio Tiana, Biblioteca Franco Serantini, Pisa
La Biblioteca Franco Serantini 竪 un centro di documentazione specializzato in storia sociale e
contemporanea. Oggi ha un patrimonio di circa 40mila volumi, 4500 periodici e numeri unici e un
complesso e ricco patrimonio archivistico. La Biblioteca ha avviato linformatizzazione del proprio catalogo
nel 1993 aderendo al Sistema Bibliotecario Toscano (SBT), iniziando la catalogazione del materiale librario
mediante lapplicativo TECA del software per la gestione dei dati CDS/ISIS.
La distribuzione del software, che era basata sul presupposto della gratuit, adottava una strategia di tipo
decentrato e la Regione Toscana si proponeva come distributrice per la biblioteche di propria competenza,
nellambito del Programma automazione biblioteche toscane (A.BI.TO.). Anche limplementazione di
pacchetti applicativi rispondeva ad una logica decentrata, tanto che, spesso, sono stati prodotti da gruppi di
utenti, pi湛 o meno formalmente organizzati: la Biblioteca Serantini allepoca aveva adottato ISIS/TECA e
ISIS/SETE.
Negli ultimi anni la Biblioteca ha avviato una ricerca per l'aggiornamento tecnologico e informatico, con
l'obiettivo di gestire in maniera integrata e online il proprio catalogo. La scelta si 竪 subito orientata verso le
soluzioni open source, in particolare Koha. Dopo un periodo dedicato allo studio del software e alla messa a
punto della migrazione a UNIMARC dei record bibliografici, nel maggio 2012 Koha 竪 stato adottato
ufficialmente.
Inizialmente sono state realizzate delle personalizzazioni che favorissero la piena operativit per la
catalogazione, cui sono seguite delle modifiche all'aspetto dell'OPAC, mentre al momento 竪 in sviluppo
l'integrazione con il discovery tool Omeka, per la presentazione delle collezioni digitali della Biblioteca
Franco Serantini.
3. Le Biblioteche del lavoro della CGIL. Una rete in costruzione
Elena Bianchi, Biblioteca della Camera del Lavoro di Rimini
La presentazione del catalogo delle Biblioteche del lavoro elencher, inizialmente, le strutture CGIL
aderenti al progetto (Centro di documentazione e Archivio storico CGIL Toscana, Associazione rete archivi
storici CGIL Emilia Romagna, Fondazione valore lavoro onlus di Pistoia - CGIL Pistoia, Archivio della Camera
del lavoro territoriale CGIL Reggio Emilia, Associazione P. Pedrelli Archivio storico della Camera del lavoro
metropolitana di Bologna, Archivio della Camera del lavoro territoriale CGIL Rimini) per poi ripercorrere le
tappe che hanno portato sia alla costituzione del gruppo che alladozione di Koha.
Verr spiegata lorganizzazione concreta del gruppo sottolineando lapporto tecnico del CESI di Reggio
Emilia e il contributo di Calogero Governali dal punto di vista biblioteconomico e della formazione stessa.
Si proceder con alcuni dati sulla situazione del catalogo, sulla presenza dei record bibliografici concessici
dalla Biblioteca Lama per il pregresso e sullimplementazione del medesimo alla luce degli sviluppi al
programma richiesti ad Hyperborea, con particolare riferimento alle ultime integrazioni sulle liste di
autorit e alla catalogazione delle monografie a pi湛 livelli.
Contestualmente saranno descritte alcune caratteristiche tecniche peculiari, come ad esempio la cattura
delle immagini delle copertine dei libri gi presenti in rete e la possibilit di collegare ai record bibliografici
files di testo o immagini.
Questa possibilit 竪 molto utile per biblioteche come le nostre che hanno nel loro patrimonio materiali
molto vari da descrivere (volantini, manifesti, foto, ecc. ).
Inoltre si far cenno ai progetti per il futuro che non potranno prescindere da unimplementazione dei
record bibliografici lasciando aperta la strada a ulteriori sviluppi, dettati dalle prevedibili necessit delle
biblioteche di altre funzionalit del programma medesimo.
Lutilizzo nel breve-medio periodo della parte amministrativo-gestionale di Koha (gestione acquisizioni,
prestito, ecc.) attualmente accantonata per privilegiare limplementazione del catalogo da parte delle
strutture aderenti.
In conclusione l'auspicio di nuove adesioni al catalogo da parte di altre biblioteche CGIL.
Da free software a open source. Lesperienza della Biblioteca del Sacro
Convento di Assisi nel passaggio dei dati da CDS/ISIS-IBIS a KOHA
Stefano Cannelli, Centro di Documentazione del Sacro Convento di San Francesco in
Assisi
La Biblioteca del Centro di Documentazione Francescana e la Societ Internazionale di Studi Francescani
hanno sede comune allinterno del Sacro Convento di San Francesco in Assisi. Recentemente hanno migrato
con pieno successo i loro cataloghi (rispettivamente da CDS/ISIS e da CDS/IBIS, free softwares Unesco ormai
non pi湛 funzionanti sui sistemi operativi degli ultimi anni) verso Koha Open Source con standard
catalografico UNIMARC. La migrazione ha interessato complessivamente circa 80.000 records bibliografici
relativi ad un patrimonio di oltre 90.000 volumi.
Lintervento illustra per grandi linee quello che 竪 stato realizzato nel passare da standards indifferenziati e
con particolari strutture dei dati (sempre esportabili secondo quella specifica catalografica che 竪 liso2709)
allUnimarc che 竪 un insieme coerente e rigoroso di specifiche per la rappresentazione dell'informazione
bibliografica definite dall'IFLA.
Questo garantir la piena interazione sia con altre biblioteche che utilizzano Koha e in generale con tutti
quei sistemi bibliotecari che utilizzano questo standard dellIFLA, grazie alla possibilit di importare ed
esportare dati oltre che in UNIMARC ISO 2709 anche in linguaggio XML. A questo si unisce la vantaggio di
aver convertito i nostri cataloghi in una forma agevolmente tramandabile nel tempo.
4. Tecnicamente verranno riportati alcuni esempi di normalizzazione e trasformazione dei campi e sottocampi
del vecchio catalogo che 竪 stata possibile grazie ad una splendida opera di archeologia informatica di cui
Hyperborea si 竪 resa attiva e fattiva partecipe e alla quale va il nostro ringraziamento. Verr inoltre
illustrata la creazione di campi obbligatori in Unimarc partendo dai dati disponibili nel vecchio ISIS
opportunamente recuperati e precisamente incasellati secondo i dettami internazionali. Un ulteriore
ringraziamento per la paziente opera di trasformazione e controllo dei dati bibliografici va anche alla
dott.ssa Francesca Silvestri della S.I.S.F. di Assisi.
La rete delle biblioteche scientifiche del CNR di Padova
Claudio Cavaggion, CNR Padova
Si descrive lattivit di migrazione del servizio di documentazione dell'Area della Ricerca del CNR di Padova
dal sistema DBMS BASIS al sistema Koha. La migrazione, avvenuta nel 2009, ha comportato problemi di
compatibilit dei dati per cui vengono descritte le difficolt incontrate e la situazione attuale.
I cataloghi preesistenti erano sviluppati nel sistema DBMS BASIS su un server DEC VMS e suddivisi in
monografie e periodici.
Si 竪 proceduto alla migrazione soltanto delle monografie con lesportazione dei dati bibliografici dal sistema
DBMS BASIS in formato MARC compatibile (UNIMARC o MARC21) e limportazione nel sistema Koha
mentre per i periodici si 竪 deciso che la gestione venisse demandata al sistema ACNP (Archivi Nazionale dei
Periodici) della Biblioteca dellUniversit di Bologna (CIB).
Per la gestione delle monografie si 竪 deciso per l'utilizzo del software open source Koha, installato e gestito
localmente basato su un sistema operativo Linux, poich辿 Koha essendo in uso in tutto il mondo in
biblioteche di ogni dimensione, risultava essere un sistema completo con funzionalit sia di base che
avanzate e includeva moduli per la gestione della catalogazione, circolazione e acquisizione dei dati
bibliografici. In particolare Koha includeva tra le sue funzionalit laccesso ai dati bibliografici mediante il
sistema OPAC che era un requisito fondamentale.