2. sul decreto finanziamento pubblico ai partiti
1 Il decreto abolisce davvero
il finanziamento pubblico ai partiti?
Sì. Il decreto prevede la totale abolizione
del finanziamento pubblico diretto e dei rimborsi elettorali.
3. sul decreto finanziamento pubblico ai partiti
2 In quanto tempo?
I contributi pubblici ai partiti politici vengono ridotti
in modo graduale e progressivo fino alla totale abolizione.
I rimborsi saranno tagliati del 25% nel 2014,
del 50% nel 2015, del 75% nel 2016,
e azzerati completamente nel 2017.
4. sul decreto finanziamento pubblico ai partiti
3
Quali sono gli altri temi toccati
dal decreto?
Il decreto detta le regole per i contributi volontari e indiretti
e per la trasparenza e la democrazia interna ai partiti.
5. sul decreto finanziamento pubblico ai partiti
4
In che modo si finanzierà la politica?
Attraverso contributi privati comunque non superiori
a 100mila euro l’anno e il 2 per mille della denuncia dei redditi.
In mancanza di una indicazione il 2 per mille rimarrÃ
nelle casse dello Stato.
6. sul decreto finanziamento pubblico ai partiti
Contributi privati
Due per mille
Non potranno essere maggiori di 100 mila euro all'anno.
Non potranno essere effettuati in contanti e dovranno
essere tracciabili e identificabili.
I partiti dovranno trasmettere alla Presidenza
della Camera un elenco dei contributi, corredato
di documentazione contabile, entro 3 mesi dalla
percezione, pena un multa da 2 a 6 volte l'ammontare
non dichiarato. I partiti avranno l'obbligo di allegare
ai propri bilanci anche quelli delle sedi regionali
e delle fondazioni e associazioni controllate.
È stabilita una detrazione di imposta del 26% - come
quella prevista per le Onlus - sulle erogazioni liberali
di persone fisiche e giuridiche comprese
tra i 30 e i 30mila euro.
A partire dal 2014 il contribuente potrà destinare
il 2 per mille della propria Irpef in favore di un unico
partito, tra quelli inseriti nell'apposita sezione
del registro nazionale.
7. sul decreto finanziamento pubblico ai partiti
5 Cosa si intende
per democrazia interna?
I partiti politici vengono definiti come "libere associazioni"
attraverso le quali i cittadini concorrono
con "metodi democratici" a determinare la politica nazionale,
come stabilito dall’art. 49 della Costituzione.
Per usufruire dei benefici previsti dalla legge,
i partiti devono dotarsi di uno statuto che rispetti i principi
della Costituzione e dell'ordinamento dell'Unione europea.
8. sul decreto finanziamento pubblico ai partiti
6
Cos'è il registro nazionale
dei partiti politici?
Viene istituito il registro nazionale dei partiti, che consente
l'accesso ai contributi volontari in regime di sgravio fiscale
e al 2 per mille dell'Irpef.
9. sul decreto finanziamento pubblico ai partiti
7
Donne: promozione della paritÃ
di accesso alle cariche elettive
In attuazione dell’articolo 51 della Costituzione,
le donne dovranno costituire almeno il 40 per cento
dei candidati nelle liste per le cariche elettive:
i partiti che non garantiranno tale norma
verranno sanzionati con multe.
10. sul decreto finanziamento pubblico ai partiti
8 Più trasparenza
I tesorieri dei partiti, anche se non parlamentari,
saranno tenuti alle stesse disposizioni di pubblicitÃ
sulle informazioni patrimoniali e reddituali
degli eletti in Parlamento. Tutti gli eletti negli organismi
rappresentativi nazionali e territoriali dovranno
rendere pubblico ogni contributo ricevuto da persone fisiche
e giuridiche superiore ai 5 mila euro,
oltre al proprio stato patrimoniale ed economico.