Semplice, veloce, attrattiva, connessa e in rete: ecco perché la città di Gallarate può vincere la sfide della produzione, a patto di puntare sulla rete e sostenere l'innovazione delle piccole e medie imprese
3. I NUMERI DEL CAMBIAMENTO - TOTALE IMPRESE ATTIVE PROVINCIA DI VARESE 2017: 78.178
5. Il differenziale ancora negativo tra 2017 e 2016
è imputabile a più fattori
1) Persistente sofferenza dei consumi nel mercato interno
2) Mancata introduzione delle innovazioni (macchinari, competenze,
prodotti) richieste dalle aziende a monte della filiera
3) Cessazioni di imprese storiche nelle quali non sono avvenuti passaggi
generazionali o riconversioni adeguate a rispondere alle esigenze dei
nuovi mercati
4) Cessazioni dovute alle persistenti difficoltà di accesso al credito per le
piccole e piccolissime imprese
7. Fascia di età degli addetti (grafico in percentuale)
per ditta con sede a Gallarate
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
56 o più
46-55 anni
36-45 anni
26-35 anni
19-25 anni
18 o meno
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato Imprese Varese
8. Aperture anno per settore 2010/2017 (Osservatorio Confartigianato Imprese Varese)
Delle aziende oggi attive, il 5% è aperta da un anno, il 6% da due, il 50% oltre dieci
EVIDENZA: ELEVATO TURNOVER
Anno apertura Anzianità aziendale TOTALE %su totale
2017 0 285 5%
2016 1 335 6%
2015 2 319 6%
2014 3 303 5%
2013 4 275 5%
2012 5 221 4%
2011 6 227 4%
2010 7 196 4%
2009 8 200 4%
2008 9 183 3%
2007 10 221 4%
Prima del 2007 10+ 2806 50%
Su aziende oggi attive, suddivisione per anno di apertura - Fonte Registro Imprese –
COMUNE DI GALLARATE
9. Le conseguenze del cambiamento
CATEGORIA DIPENDENTI
Grande impresa ≥ 250
Media impresa < 250
Piccola impresa < 50
Micro impresa < 10
Le Mpmi, su scala nazionale, numericamente rappresentano il 99% circa del totale delle imprese attive in Italia
11. LE PROSPETTIVE
Pmi artigiane e industriali: DOVE DOBBIAMO ANDARE?
• qualificazione e riqualificazione professionale
• introduzione nuove professionalità
• economie di filiera
• Incremento delle performances produttive e infrastrutturali (fisiche e digitali)
• avvicinamento ai poli della ricerca e dello sviluppo
• espansione su mercati esteri
• revisione procedure interne e di sistema (interazione Pa/aziende di servizio)
• apertura nuove imprese di produzione e/o innovative
13. AZIONI CENTRO STORICO AREE INDUSTRIALI AREE DISMESSE
Mantenimento attività X X
Rafforzamento attività X X
Inserimento player esterni
X
Attività di filiera X X
Centri di formazione X X X
Rafforzamento servizi
e infrastrutture digitali
X X
Manifattura urbana X X
Coworking X
Mobilità sostenibile X X
Collegamento poli d’attrazione X X X
15. Analisi situazione attuale/criticità
• Pmi settore manifatturiero attive nelle lavorazioni su prodotti non finiti per le grandi aziende
• Aziende storiche insediate nelle aree del centro o nelle aree esterne (carpenterie metalliche, falegnamerie, ecc)
• Problematiche emerse con le modifiche ad alcune zone omogenee di nuovi strumenti urbanistici a svantaggio di
alcune aziende;
• Problematiche emerse relative ai cambi d’uso, ampliamenti dell’esistente che “congelano” l’azienda e rallentano lo
sviluppo;
• La maggior parte delle Pmi del settore manifatturiero opera in fabbricati non di proprietà (incertezza economica,
specie in fase di avvio attività), e qualsiasi modifica al fabbricato esistente è subordinata al consenso del proprietario
del fabbricato. In questo caso l’imprenditore che vuole crescere è più interessato ad abbandonare e a cambiare sede
piuttosto che a investire nel miglioramento di tali fabbricati
Incentivare gli spostamenti in aree più idonee dando la possibilità all’imprenditore di investire, incentivando i
raggruppamenti di imprese (per esempio in forma cooperativa) e rendendo anche l’area attrattiva per imprese
provenienti dall’esterno, in ottica di filiera produttiva
16. AREE DISMESSE
Area stazione | Casermone Aeronautica | Ospedale | Scuola via Bottini
Il recupero di aree e fabbricati dismessi è oneroso, soprattutto se in capo a Pmi. La bonifica
dei terreni, le verifiche strutturali, gli interventi necessari per rendere tali fabbricati conformi
alle classi energetiche imposte dalle norme, gli oneri per eventuali cambi d’uso da
corrispondere al Comune, e la realizzazione di una rete di infrastrutture (fisiche e digitali)
adeguate a supporto delle attività produttive rappresentano gli ostacoli più complessi da
superare, anche a causa del difficile coordinamento tra le parti e delle tempistiche
eccessivamente dilatate
Velocizzazione procedure
Garanzia tempi e regole certi
27. Attivazione canali di dialogo e confronto rapidi con la Pa
Coordinamento reti tra grandi player industriali/finanziari e Pmi
Avvio di analisi di scenario interdisciplinari (associazioni/professionisti/enti pubblici)
finalizzate a formalizzare le prospettive di sviluppo dei comparti
32. 3. Rafforzamento cargo Malpensa
4. Sviluppo attività HT e incremento attrattività città metropolitana
5. Potenziamento attività Hupac
6. Rafforzamento sinergie di sistema (filiera-formazione) con Busto Arsizio
settori tessile, meccanica e logistica
34. 7. Nuove infrastrutture
- FERRO: collegamento MXP T2 - Linea Rfi Sempione
- GOMMA: variante alla SS341 dallo svincolo di Pedemontana (Bretella
di Gallarate) alla Boffalora-Malpensa (Variante di Samarate), a sud di
Malpensa