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Editor's Notes

• #2: Buongiorno, sono David Casalini e sono fondatore e amministratore delegato di StartupItalia!, da 4 anni la più grande piattaforma italiana dedicata a studenti, sviluppatori, imprenditori e investitori ma anche imprese tradizionali che compongono l’ecosistema delle startup e dell’innovazione in Italia. Oggi le nostre pagine sono lette da oltre 1 milione di persone ogni mese e comprendono 50mila iscritti alla newsletter e oltre 500mila persone tra Facebook, Instagram, LinkedIn e Twitter. Dal 2015 organizziamo lo StartupItalia! Open Summit, il più grande evento dedicato all’ecosistema startup italiano con oltre 200 speaker da tutto il mondo e oltre 10mila partecipanti.
• #3: Quando si parla di investimenti VC, i cosiddetti Fondi di Venture Capital, in Europa ci si mettono subito le mani nei capelli. I numeri di ecosistemi come quello americano e cinese sono sempre lontani anni luce. Ma il problema vero è che da quando come StartupItalia registriamo quelli del nostro Paese sono lontani anni luce anche quelli di economie più vicine alla nostra come Francia, Spagna o Germania. Numeri che obbiettivamente non hanno senso se paragonati a PIL, ricerca e sviluppo o qualità delle nostre università. Per darvi un idea a sinistra vedete gli investimenti negli Stati Uniti che hanno ormai raggiunto i 100 miliardi l’anno e proprio accanto la crescita esponenziale degli investimenti cinesi in VC
• #4: Eppure come spesso accade basta cambiare leggermente prospettiva e chiedersi ad esempio quali sono i tassi di crescita come valori di investimento e come numeri di round rispetto al resto del mondo? I tassi di crescita, i volumi di investimenti VC e il numero di round superiori a 2 Milioni di Euro in Europa sono il doppio che in USA e Asia.
• #5: Crescita supportata non solo dal VC ma anche dal Corporate Venture Capital, in certi casi a scapito del mondo degli Angel Investor che però sta già recuperando tramite piattaforme di crowdfunding come Ourcrowd o l’italiana Mamacrowd.
• #6: E così se continuiamo a scavare scopriamo che il 2018 è record di investimenti VC secondo Dealroom.co, uno dei più importanti indici europei per questo tipi di transazioni che analizza quasi 6.000 round (il doppio di pitchbook o CBinsights), con 28 Miliardi di Euro di investimenti tra Europa e Israele, il più alto di sempre anche se preso escludendo Israele e il Biotech, a loro volta a livelli da record.
• #7: Gli investitori VC continuano a scommettere sulle startup europee ad un ritmo record, ma soprattutto le scommesse stanno dando i loro frutti: le exit sostenute da VC in Europa hanno superato i 100 miliardi di euro, non così lontano dagli Stati Uniti dove hanno un valore di 140 miliardi di euro nonostante ci siano 8 volte più investimenti
• #8: Nonostante però il trend dei mega round, da 200 fino a 500 Milioni di Euro, dove purtroppo nonostante Prima.it da 100 Milioni di Euro dello scorso anno ancora non si vedono italiane nella top 10 che rappresenta l’11% degli investimenti totali. Nessuna impresa italiana nemmeno tra gli unicorni, quelle startup valutate cioè almeno 1 Miliardo di Euro.
• #9: l’Italia entra finalmente nel radar di questo tipo di report, decima nella classifica di Dealroom.co e addirittura ottava se consideriamo solo i paesi dell’Unione Europea UK, Germania, Francia e Israele sommate insieme rappresentano ancora quasi il 70% del totale degli investimenti. ma finalmente l’Italia entra nel radar, decima nella classifica di Dealroom.co e addirittura ottava se consideriamo solo i paesi dell’Unione Europea.
• #10: L’incremento principale si registra negli investimenti VC in mobilità, robotica e sicurezza e in questo senso i paesi da seguire secondo Dealroom sono proprio Italia, Belgio e Danimarca. Forse proprio perché fino ad oggi sottovalutati rispetto al loro potenziale di imprese.
• #11: Sono invece ancora fintech (finanza, banche e assicurazioni), health (salute) e sviluppo di software enterprise (per le grandi aziende) i 3 settori che capitalizzano di più
• #12: E le Exit? Anno record anche per le exit con 105 Miliardi di Euro di ritorni sugli investimenti, più del doppio dello scorso anno Senza contare quelle in ambito delle biotecnologie. E finalmente si iniziano a vedere anche in Italia, Musement lo scorso anno, Viralize per 16 milioni il mese scorso
• #13: Exit europee guidate anche da un numero impressionante di IPO principalmente in UK e Svezia con il fenomeno Spotify che ha generato quasi 30 Billions
• #14: Sono 133 i milioni di euro raccolti da startup e scaleup italiane in questo primo trimestre 2019. La cifra comprende i round conclusi dalle startup, tre exit importanti – quella di Viralize, Depop e Stamply – e l’equity crowdfunding. La cosa che subito salta all’occhio nel confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso è l’aumento esponenziale degli investimenti. Ma c’è di più. Se nel 2018 da gennaio a marzo erano stati investiti 27 milioni di euro contro gli attuali 133 è interessante anche notare che le operazioni dell’anno scorso erano state simili nel numero 14 contro le 16 registrate oggi. La conclusione è che nei primi 3 mesi del 2019 le operazioni concluse sono state molto più ricche di quelle dell’anno precedente. Tra i round milionari da sottolineare c’è quello di BrumBrum da 20 milioni di euro e l’operazione conclusa da Talent Garden che ha chiuso un aumento di capitale da 44 milioni da investitori tutti italiani Il 2019 si è aperto anche con un ottimo posizionamento degli investimenti del crowdfunding. Sono più di 10 i milioni raccolti con questo strumento, cifra che supera nettamente quello dei primi 3 mesi del 2018 quando la cifra si era fermata a meno di 6 milioni di euro. Tra le campagne del primo trimestre ci siamo pure noi di StartupItalia, ha raccolto per 2,6 milioni di euro con oltre 2.100 partecipanti. A questo aggiungiamo che gli incentivi fiscali per chi investe in startup sono passati dal 30 al 40%, fino al 50% per le imprese che in un’ottica di open innovation decidono di acquisire una startup (e quindi di generare un’exit) Infine la semplificazione, che forse è uno dei punti più forti su cui lavorare con la nascita delle SIS, una forma giuridica molto più snella e molto più in linea con il resto del mondo per le società di investimento in VC nel nostro paese
• #23: Abbiamo costruito questo progetto su 3 pilastri: Creare un publisher di nuova generazione, con una decisa vocazione Video, che diventi il punto di riferimento per l'ecosistema tecnologico e startup italiano Lanciare la più grande digital academy di formazione per le professioni del futuro e la nuova imprenditoria Costruire la principale community italiana che possa riunire startup, aziende e investitori in una piattaforma data driven, uno spazio fisico a Milano e una serie di eventi
• #24: Quando si parla di investimenti VC, i cosiddetti Fondi di Venture Capital, in Europa ci si mettono subito le mani nei capelli. I numeri di ecosistemi come quello americano e cinese sono sempre lontani anni luce. Ma il problema vero è che da quando come StartupItalia registriamo quelli del nostro Paese sono lontani anni luce anche quelli di economie più vicine alla nostra come Francia, Spagna o Germania. Numeri che obbiettivamente non hanno senso se paragonati a PIL, ricerca e sviluppo o qualità delle nostre università. Per darvi un idea a sinistra vedete gli investimenti negli Stati Uniti che hanno ormai raggiunto i 100 miliardi l’anno e proprio accanto la crescita esponenziale degli investimenti cinesi in VC