Titolo completo: Il database dei periodici elettronici dell’Unione europea: un'esperienza di cooperazione a livello nazionale. Milano, 4 marzo 2011 Francesco Garza - CDE dell'Università Statale di Milano
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Il database dei periodici elettronici dell’Unione europea
1. IL DATABASE
dei PERIODICI ELETTRONICI
dell’UNIONE EUROPEA:
un’esperienza di cooperazione a
livello nazionale
Milano, 4 marzo 2011
Francesco Garza
(CDE Università degli Studi di Milano)
con la collaborazione di Magda Sanna
(Università degli Studi di Sassari)
2. 50 anni d’Europa
Più di cinquant’anni
d’Europa
Cinque decenni di
attività legislativa,
amministrativa,
politica e diplomatica
→ produzione di
milioni di documenti
3. 50 anni d’Europa
Comunicare l’Europa
rendere accessibile ai
cittadini i propri documenti
per ragioni:
• istituzionali
• contingenti
• di consenso
5. EU e-journal database
Il progetto
offrire un rapido e facile accesso
ai periodici elettronici dell’UE
Consultazione
• liste alfabetiche
• parole chiave
• istituzioni UE
• ISSN
• classificazione Eur-Op
Target
studenti, docenti universitari ma
anche pubblico generico
Titoli
inserimento di un numero cospicuo di titoli in lingua italiana o inglese
Gruppo di lavoro
coordinatore del progetto: 1 CDE (Magda Sanna - CDE Sassari )
supporto informatico: 1 (Andrea Melis - Università di Sassari)
prima fase implementata da: 5 CDE (Francesco Garza - CDE Milano Statale, Marina
Marcorin - CDE Trento, Giancarla Marzoli - CDE Urbino, Giuliano Sorbaioli - CDE
Perugia, Laura Testoni - CDE Genova)
aggiornamenti bimestrali a cura di: 3 CDE (Francesco Garza - CDE Milano Statale,
Magda Sanna - CDE Sassari, Stefania Tesser - CDE Venezia)
6. EU e-journal database
Inizio del progetto
• lista statica di titoli
• titoli ricercabili dal sistema di classificazione
EUR-OP
• integrazione con altre fonti (ECLAS,
organismi o istituzioni UE, DG, altri archivi di
periodici)
7. EU e-journal database
Sviluppo del progetto
• scelta delle etichette per la
maschera database
• controllo dei dati bibliografici
(titolo, ISSN, periodicità,
consistenza)
• standardizzazione nome delle istituzioni e
agenzie dell’UE
• controllo dei link
• cancellazione o correzione di dati obsoleti
• Informazioni per il campo “Note”
8. EU e-journal database
Lavoro a distanza
• contatti e scambio
informazioni via e-mail
• password per l’immissione
dei dati
• guida online
• inserimento dei dati e controllo sistematico
del database
9. EU e-journal database
Cosa abbiamo fatto
• test e aggiornamento di 244 titoli
• verifica della forma delle intestazioni per ente
autore
• inserimento dei titoli inglesi, se esistenti
• creazione del campo “Note”, che dà
informazioni su lingua, contenuto e
periodicità della rivista
• creazione dell’help online
• messa in linea del database
10. EU e-journal database
Vantaggi
• unico punto d’accesso ai periodici UE
• diverse modalità di ricerca
• informazioni supplementari
(campo”Note”)
• condivisione del lavoro in rete
• presenza dell’help online
• continuo aggiornamento e implementazione
del DB
• rilevanza del progetto a livello internazionale
(Dublino, Varsavia, Barcellona 2007 – Bruxelles 2008)
11. EU e-journal database
Criticità
• molti link sono cambiati a causa di modifiche
ai siti delle diverse DG
• alcuni archivi non sono più disponibili
• mancanza di alcuni ISSN nelle pubblicazioni
• alcuni periodici hanno cambiato
titolo più volte
• manutenzione del DB
(testing bimestrale)
16. EU e-journal database
In futuro …
• possibile interfaccia in inglese
• aggiornamento dati
• implementazione del database con
l’inserimento di nuovi titoli
17. EU e-journal database
Conclusioni:
nella maggior parte dei casi lo staff dei CDE è
composto da una sola persona
per cui solo lavorando in rete, condividendo
esperienze e competenze, siamo in grado di:
• scambiare best practice per ottenere migliori
risultati
• realizzare progetti di più vasta portata
• offrire migliori servizi ad un numero maggiore
di cittadini
• creare servizi personalizzati a livello locale
• contenere i costi