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ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI DITALIA

                                                                      SEZIONE DI LUNGRO




                                              27 GENNAIO: IL GIORNO DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio 1945, gli Alleati aprono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Il mondo conosce la banalit del male,
espressione usata da Hannah Arendt che descrive benissimo le atrocit del nazifascismo. A 67 anni di distanza, numerosi sono i fatti di
cronaca che hanno ancora come oggetto il razzismo, la xenofobia ed il rifiuto delle differenze (vd. la strage di Firenze del 13 dicembre
scorso). Nel Giorno della Memoria, ricorrenza istituita dal parlamento italiano il 20 luglio 2000, con legge n. 211, si vogliono ricordare tutte
le vittime della Shoah: ebrei, omosessuali, oppositori politici, rom, malati di
mente, portatori di handicap ed altri ancora. Purtroppo ancora oggi il
negazionismo, la corrente di pensiero che tende a minimizzare se non negare
la Shoah, cavalca, cos come negli anni 30 del secolo ventesimo, la crisi
economica di unEuropa che si sente ferita e sotto assedio. Appare
indispensabile, quindi, ricordare per non ripetere gli errori del passato. Lo
studio della Storia serve a questo. Come afferm Giambattista Vico, ci che
si ripresenta nella storia  dovuto al fatto che ad epoche di civilt possono
seguire epoche di "ritornata barbarie".
Durante la dittatura fascista, anche in Calabria furono internati molti ebrei 1.
La maggior parte di essi fu allocata nel campo di internamento di
Ferramonti, localit nel comune di Tarsia. Il campo fu costruito tra il
giugno ed il settembre del 1940 per volere del regime: apr precisamente il
20 giugno del 1940, quando arrivarono i primi ebrei. Il responsabile del                 Latroce insegna dellingresso di Auschwitz
campo, Paolo Salvatore,  ricordato come un uomo dal grande senso di umanit, cos come il maresciallo del campo, Gaetano Marrari.
Ferramonti, quindi, fu un campo anomalo, in quanto si distinse per le migliori condizioni di vita degli internati, seppure nel tragico
quadro italiano ed europeo dinaudita violenza ed atrocit.

                                                        GLI EBREI INTERNATI A LUNGRO

A Lungro, paese che accolse secoli prima altri rifugiati, gli albanesi che fuggivano dallinvasione turca, trovarono rifugio molti ebrei. Di
essi si riportano le notizie biografiche a disposizione:

     ADLER Simon, nato a Karpathalas (Ungheria) il 14 maggio 1881. Il 25 luglio 1940 fu internato nel campo di concentramento
     dell'Abbadia di Piastra in Urbisaglia (Macerata) dove rimase sino al 24 settembre dello stesso anno. Nell'ottobre 1942 risulta internato
     insieme alla moglie nel comune di Lungro.
     BRUCHFELD Max, nato a Landau (Germania) il 20 gennaio 1889, celibe, commerciante, apolide, ebreo di nascita. Fu internato a
     Ferramonti l11 marzo 1941. Il 25 ottobre 1942 fu trasferito nel comune di Lungro.
     FRIEDMANN Isacco, nato a Brody (Polonia) il 16 gennaio 1914, celibe, medico, apolide, ebreo di nascita. Fu internato il 7 luglio
     1940. Il 29 settembre dello stesso anno si trova a Ferramonti da dove fu trasferito a Lungro. Il 2 giugno 1942 torn nel campo di
     Tarsia.
     GERSTNER Jenny, nata a Bamberg (Germania) il 29 ottobre 1906, nubile, casalinga, polacca, ebrea di nascita. Fu internata a
     Ferramonti dove furono inviati anche il fratello Lieber e il padre, insieme ai quali, il 27 novembre 1941, fu trasferita nel comune di
     Lungro.
     GERSTNER Lieber, nato a Cracovia il 29 novembre 1900, ebreo polacco. Fu internato a Ferramonti il 21 luglio 1940, da dove il 27
     novembre 1941 fu trasferito insieme al padre e alla sorella Jenny nel comune di Lungro. Risulta a Lungro ancora nell'ottobre 1942.
     GERSTNER Moses Kirsch, nato a Kracovia il 28 gennaio 1876 (1875), commerciante, polacco, ebreo di nascita. In data 29
     settembre 1940 risulta a Ferramonti dove furono internati anche i figli Lieber e Jenny. Fu trasferito nel comune di Lungro dove
     furono inviati anche i figli.
     HALPERN Chaje Sure, nata a Suczawa (Romania) il 21 ottobre 1873 (21 ottobre 1886), coniugata con Harlig Szulim, casalinga,
     polacca, ebrea di nascita. Nell'ottobre 1942 si trova internata insieme al marito nel comune di Lungro.
     HARLIG Szulim, nato a Saluwka il 12 novembre 1876, prete ("rabbi"), cittadinanza polacca, ebreo di nascita. Nell'ottobre 1942 si
     trova internato insieme alla moglie nel comune di Lungro, dove spesso insegnava ai figli degli internati.
     IAWORSKA Ciana, nata a Leopoli il 19 febbraio 1893, nubile, pellicciaia, cittadinanza polacca, ebrea di nascita. Risulta internata
     nel comune di Lungro nel dicembre 1941.
     KIESLING Maria, coniugata con Adler Simon. Nell'ottobre 1942 risulta nel comune di Lungro insieme al marito.

1
  La presenza degli ebrei nella zona di Lungro  molto antica. Ad Altomonte erano cos numerosi da Ad Altomonte, essi erano co numerosi da abitare in
una propria contrada, chiamata ?Giudecca?. La comunit giudaica  attestata, per la prima volta, nella Colletta del 1268-1269. Secondo questa fonte,
infatti, due fuochi ebraici sono tassati in quegli anni, a Brahalla, per 15 tar. Nel 1276, invece, la Cedula Subventionis tassa gli ebrei per 3 tar e 12 grani.
La presenza giudaica, ad un certo punto, non fu pi tollerata a Brahalla se  vero che, prima del 1510, alcuni ebrei dovettero emigrare a Castrovillari, ove
era presente un grande comunit, cos come a Rossano, Bisignano e Reggio Calabria. Il toponimo ?Giudecca?, presente in alcune mappe del XVIII sec.,
si riferisce quindi non alla presenza fisica degli ebrei, ma alla loro precedente frequentazione del territorio. La presenza di ben due comunit allogene
nello stesso territorio, gli ebrei e gli albanesi, fu quindi possibile grazie alla lungimiranza dei governi di Filippo Sangineto prima ed, in seguito, dei
Sanseverino (secc. XII-XVI).
KUZNITZKI Bertoldo, nato a Illowo (Germania) il 6 dicembre 1891, coniugato con Wollenberg Felcitas, commerciante, apolide,
       ebreo di nascita. Nel giugno 1940, dalla Germania ripar con la famiglia a Trieste dove fu arrestato. Successivamente fu internato a
       Casoli (Chieti), poi a Lungro dove, nel maggio 1941, fu raggiunto dalla moglie e dal figlio Rolf Manfred.
       KUZNITZKI Rolf Manfred, di Bertoldo e di Wollenberg Felicitas, nato a Elbing
       (Germania) il 12 maggio 1929. Nel giugno 1940, dalla Germania ripar con i
       genitori a Trieste dove il padre fu arrestato. Nel maggio 1941, insieme alla madre,
       raggiunse il padre a Lungro che lasci per Ferramonti subito dopo la liberazione del
       campo, insieme ai genitori.
       LEISER Alice, nata a Berlino (Germania) il 12 luglio 1914, coniugata con Nejman
       Abramo. Nell'ottobre 1942 risulta internata nel comune di Lungro insieme al marito.
       LENKOWICZ Isidoro, nato a Cracovia (Polonia) il 20 ottobre 1899, celibe,
       commerciante, apolide, ebreo di nascita. Fuggito dalla Galizia nel 1938. Nell'ottobre
       1942 risulta a Lungro.
       NEJMAN Abramo, nato a Loder il 16 gennaio 1902, coniugato con Laiser Alice,
       commerciante, apolide, ebreo di nascita. Il 29 settembre 1940 risulta nel campo di
       Ferramonti. Il 19 dicembre 1941 si trova internato nel comune di Lungro dove
       risulta ancora nell'ottobre 1942 insieme alla moglie.
       NOTOWICZ Henny, nata il 3 aprile 1930. Fu internata nel comune di Lungro e a
       Ferramonti con i genitori. Rifugiata a Fort Ontario, Oswego (New York) nell'agosto
       1944.
       NOTOWICZ Maria, nata il 14 aprile 1908, coniugata con Notowicz Oskar,
       internata nel comune di Lungro e a Ferramonti con il marito e la figlia Henny.
       Rifugiata a Fort Ontario, Oswego (New York) nell'agosto 1944.
       NOTOWICZ Oskar, nato a Lucrow il 22 (20) febbraio 1900, coniugato con
       Notowicz Maria, commerciante, apolide, ebreo di nascita. Nell'ottobre 1942 risulta
       internato nel comune di Lungro con la moglie e la figlia Henny. Fu pure a Ferramonti. Rifugiato a Fort Ontario, Oswego (New York)
       nell'agosto 1944.
       REBHUN Guglielmo, fu Rodolfo e di Tramber Francesca, nato a Leopoli il 5 ottobre 1907, celibe, medico, cittadinanza polacca,
       ebreo di nascita. Internato nel campo di Ferramonti il 27 gennaio 1941, fu trasferito nel comune di Lungro il 21 marzo successivo,
       dove nel 1942, tramite la Delasem, gli pervennero alcuni vaglia postali. A Lungro, il 15 giugno 1944, partecip alla seduta per la
       ricostituzione della locale Loggia massonica "Giorgio Skanderbegh" di cui per alcuni anni fu segretario. Rimase per diverso tempo
       ancora nel paesino e il 7 luglio 1952 spos una donna del luogo, Emma Laurito.
       WOLLENBERG Felicitas, nata a Thorn (Germania) il 25 agosto 1893, coniugata con Bertoldo Kuznitzki. Nel giugno 1940, dalla
       Germania ripar con la famiglia a Trieste dove il marito fu arrestato. Rimase a Trieste con il figlio Rolf Manfred sino al maggio 1941
       allorch, su sua domanda, ottenne di raggiungere il marito a Lungro, insieme al figlio.

                                            TESTIMONIANZA DI ROLF MANFRED KUZNITZKI

(A Lungro) eravamo 18 stranieri insieme a circa una dozzina di cittadini italiani che erano stati confinati perch antifascisti. Lungro era uno
dei tanti luoghi di confino utilizzati dal regime fascista per isolare i dissidenti. Il "confinamento" aveva caratteristiche molto pi umane ri-
                                                 spetto all'internamento nei campi di concentramento tedeschi, ma le condizioni erano dure. La
                                                 paura per la sopravvivenza, la rimozione delle comodit abituali, l'isolamento dal mondo, la
                                                 scarsit sempre crescente dell'alimento, lestremo bisogno di mezzi finanziari costituivano una
                                                 forma di tortura molto dura. (...) Un altro inquilino da lungo tempo dell'Hotel Roma era un
                                                 medico austriaco, il dottor Rebhun (...). Per ordine del governo fascista non gli era permesso
                                                 di esercitare la professione medica, ma ha servito da medico ufficioso alla comunit degli
                                                 internati. Un giorno mia madre e io siamo andati da lui per problemi alla pelle. Ci ha visitati
                                                 brevemente e ha esclamato: "Signora, mi sembra che avete i pidocchi!". () Un dentista
                                                 ambulante veniva nel paese solo due volte all'anno, aveva due rimedi per tutti i dolori:
                                                 "uccidere" il nervo che faceva male o tirare il dente senza anestetico. L' arrivo in confino del
                                                 giovane dottor F. rappresent per il paese cento anni di progresso nella pratica della medicina.
                                                 (...) Presto fu frustrato dal divieto della sua professione medica, soprattutto perch vedeva che
                                                 la gente del paese aveva urgente bisogno dei suoi servizi. Non poteva resistere alle richieste
                                                 della gente, pertanto risolse il problema non accettando compensi in moneta, bens accettando
                                                 regali alimentari che allora venivano distribuiti ai confinati e ai pi poveri del paese. La sua
                                                 professione andava bene e le richieste del suo aiuto crescevano sempre pi. Ci, naturalmente,
                                                 caus un forte rancore tra i medici anziani e si parl di segnalarlo alle autorit. (...) Oltre al
                                                 gruppo di ebrei, nel paese vi erano i confinati italiani per motivi politici. Mario Balzanelli era
                                                 stato condannato perch a capo del partito comunista a Milano. (...) Lui e mio padre sono
                                                 diventati buoni amici e spesso camminavano insieme quando mia madre non aveva voglia di
                                                 uscire. I due uomini camminavano sottobraccio, stile europeo, e raccontavano storie della loro
   La Famiglia Kuznitzki a Lungro insieme        vita. Sembrava che condividessero le stesse idee dal punto di vista sociale, ma non da quello
   al confinato politico Mario Balzanelli        politico. Mario era convinto che il comunismo fosse la soluzione dei problemi mondiali, mio
                                                 padre, capitalista convinto, difendeva le sue idee (...)2.
                                                                                                                                          a cura di
                                                                                                       Gianfranco Castiglia - Domenico Cortese


2
    L. FALBO, Non solo Ferramonti. Ebrei internati in provincia di Cosenza (1940-1943), Pellegrini, Cosenza, 2010, pp. 88-92.

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Giorno della memoria - 27 gennaio

  • 1. ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI DITALIA SEZIONE DI LUNGRO 27 GENNAIO: IL GIORNO DELLA MEMORIA Il 27 gennaio 1945, gli Alleati aprono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Il mondo conosce la banalit del male, espressione usata da Hannah Arendt che descrive benissimo le atrocit del nazifascismo. A 67 anni di distanza, numerosi sono i fatti di cronaca che hanno ancora come oggetto il razzismo, la xenofobia ed il rifiuto delle differenze (vd. la strage di Firenze del 13 dicembre scorso). Nel Giorno della Memoria, ricorrenza istituita dal parlamento italiano il 20 luglio 2000, con legge n. 211, si vogliono ricordare tutte le vittime della Shoah: ebrei, omosessuali, oppositori politici, rom, malati di mente, portatori di handicap ed altri ancora. Purtroppo ancora oggi il negazionismo, la corrente di pensiero che tende a minimizzare se non negare la Shoah, cavalca, cos come negli anni 30 del secolo ventesimo, la crisi economica di unEuropa che si sente ferita e sotto assedio. Appare indispensabile, quindi, ricordare per non ripetere gli errori del passato. Lo studio della Storia serve a questo. Come afferm Giambattista Vico, ci che si ripresenta nella storia dovuto al fatto che ad epoche di civilt possono seguire epoche di "ritornata barbarie". Durante la dittatura fascista, anche in Calabria furono internati molti ebrei 1. La maggior parte di essi fu allocata nel campo di internamento di Ferramonti, localit nel comune di Tarsia. Il campo fu costruito tra il giugno ed il settembre del 1940 per volere del regime: apr precisamente il 20 giugno del 1940, quando arrivarono i primi ebrei. Il responsabile del Latroce insegna dellingresso di Auschwitz campo, Paolo Salvatore, ricordato come un uomo dal grande senso di umanit, cos come il maresciallo del campo, Gaetano Marrari. Ferramonti, quindi, fu un campo anomalo, in quanto si distinse per le migliori condizioni di vita degli internati, seppure nel tragico quadro italiano ed europeo dinaudita violenza ed atrocit. GLI EBREI INTERNATI A LUNGRO A Lungro, paese che accolse secoli prima altri rifugiati, gli albanesi che fuggivano dallinvasione turca, trovarono rifugio molti ebrei. Di essi si riportano le notizie biografiche a disposizione: ADLER Simon, nato a Karpathalas (Ungheria) il 14 maggio 1881. Il 25 luglio 1940 fu internato nel campo di concentramento dell'Abbadia di Piastra in Urbisaglia (Macerata) dove rimase sino al 24 settembre dello stesso anno. Nell'ottobre 1942 risulta internato insieme alla moglie nel comune di Lungro. BRUCHFELD Max, nato a Landau (Germania) il 20 gennaio 1889, celibe, commerciante, apolide, ebreo di nascita. Fu internato a Ferramonti l11 marzo 1941. Il 25 ottobre 1942 fu trasferito nel comune di Lungro. FRIEDMANN Isacco, nato a Brody (Polonia) il 16 gennaio 1914, celibe, medico, apolide, ebreo di nascita. Fu internato il 7 luglio 1940. Il 29 settembre dello stesso anno si trova a Ferramonti da dove fu trasferito a Lungro. Il 2 giugno 1942 torn nel campo di Tarsia. GERSTNER Jenny, nata a Bamberg (Germania) il 29 ottobre 1906, nubile, casalinga, polacca, ebrea di nascita. Fu internata a Ferramonti dove furono inviati anche il fratello Lieber e il padre, insieme ai quali, il 27 novembre 1941, fu trasferita nel comune di Lungro. GERSTNER Lieber, nato a Cracovia il 29 novembre 1900, ebreo polacco. Fu internato a Ferramonti il 21 luglio 1940, da dove il 27 novembre 1941 fu trasferito insieme al padre e alla sorella Jenny nel comune di Lungro. Risulta a Lungro ancora nell'ottobre 1942. GERSTNER Moses Kirsch, nato a Kracovia il 28 gennaio 1876 (1875), commerciante, polacco, ebreo di nascita. In data 29 settembre 1940 risulta a Ferramonti dove furono internati anche i figli Lieber e Jenny. Fu trasferito nel comune di Lungro dove furono inviati anche i figli. HALPERN Chaje Sure, nata a Suczawa (Romania) il 21 ottobre 1873 (21 ottobre 1886), coniugata con Harlig Szulim, casalinga, polacca, ebrea di nascita. Nell'ottobre 1942 si trova internata insieme al marito nel comune di Lungro. HARLIG Szulim, nato a Saluwka il 12 novembre 1876, prete ("rabbi"), cittadinanza polacca, ebreo di nascita. Nell'ottobre 1942 si trova internato insieme alla moglie nel comune di Lungro, dove spesso insegnava ai figli degli internati. IAWORSKA Ciana, nata a Leopoli il 19 febbraio 1893, nubile, pellicciaia, cittadinanza polacca, ebrea di nascita. Risulta internata nel comune di Lungro nel dicembre 1941. KIESLING Maria, coniugata con Adler Simon. Nell'ottobre 1942 risulta nel comune di Lungro insieme al marito. 1 La presenza degli ebrei nella zona di Lungro molto antica. Ad Altomonte erano cos numerosi da Ad Altomonte, essi erano co numerosi da abitare in una propria contrada, chiamata ?Giudecca?. La comunit giudaica attestata, per la prima volta, nella Colletta del 1268-1269. Secondo questa fonte, infatti, due fuochi ebraici sono tassati in quegli anni, a Brahalla, per 15 tar. Nel 1276, invece, la Cedula Subventionis tassa gli ebrei per 3 tar e 12 grani. La presenza giudaica, ad un certo punto, non fu pi tollerata a Brahalla se vero che, prima del 1510, alcuni ebrei dovettero emigrare a Castrovillari, ove era presente un grande comunit, cos come a Rossano, Bisignano e Reggio Calabria. Il toponimo ?Giudecca?, presente in alcune mappe del XVIII sec., si riferisce quindi non alla presenza fisica degli ebrei, ma alla loro precedente frequentazione del territorio. La presenza di ben due comunit allogene nello stesso territorio, gli ebrei e gli albanesi, fu quindi possibile grazie alla lungimiranza dei governi di Filippo Sangineto prima ed, in seguito, dei Sanseverino (secc. XII-XVI).
  • 2. KUZNITZKI Bertoldo, nato a Illowo (Germania) il 6 dicembre 1891, coniugato con Wollenberg Felcitas, commerciante, apolide, ebreo di nascita. Nel giugno 1940, dalla Germania ripar con la famiglia a Trieste dove fu arrestato. Successivamente fu internato a Casoli (Chieti), poi a Lungro dove, nel maggio 1941, fu raggiunto dalla moglie e dal figlio Rolf Manfred. KUZNITZKI Rolf Manfred, di Bertoldo e di Wollenberg Felicitas, nato a Elbing (Germania) il 12 maggio 1929. Nel giugno 1940, dalla Germania ripar con i genitori a Trieste dove il padre fu arrestato. Nel maggio 1941, insieme alla madre, raggiunse il padre a Lungro che lasci per Ferramonti subito dopo la liberazione del campo, insieme ai genitori. LEISER Alice, nata a Berlino (Germania) il 12 luglio 1914, coniugata con Nejman Abramo. Nell'ottobre 1942 risulta internata nel comune di Lungro insieme al marito. LENKOWICZ Isidoro, nato a Cracovia (Polonia) il 20 ottobre 1899, celibe, commerciante, apolide, ebreo di nascita. Fuggito dalla Galizia nel 1938. Nell'ottobre 1942 risulta a Lungro. NEJMAN Abramo, nato a Loder il 16 gennaio 1902, coniugato con Laiser Alice, commerciante, apolide, ebreo di nascita. Il 29 settembre 1940 risulta nel campo di Ferramonti. Il 19 dicembre 1941 si trova internato nel comune di Lungro dove risulta ancora nell'ottobre 1942 insieme alla moglie. NOTOWICZ Henny, nata il 3 aprile 1930. Fu internata nel comune di Lungro e a Ferramonti con i genitori. Rifugiata a Fort Ontario, Oswego (New York) nell'agosto 1944. NOTOWICZ Maria, nata il 14 aprile 1908, coniugata con Notowicz Oskar, internata nel comune di Lungro e a Ferramonti con il marito e la figlia Henny. Rifugiata a Fort Ontario, Oswego (New York) nell'agosto 1944. NOTOWICZ Oskar, nato a Lucrow il 22 (20) febbraio 1900, coniugato con Notowicz Maria, commerciante, apolide, ebreo di nascita. Nell'ottobre 1942 risulta internato nel comune di Lungro con la moglie e la figlia Henny. Fu pure a Ferramonti. Rifugiato a Fort Ontario, Oswego (New York) nell'agosto 1944. REBHUN Guglielmo, fu Rodolfo e di Tramber Francesca, nato a Leopoli il 5 ottobre 1907, celibe, medico, cittadinanza polacca, ebreo di nascita. Internato nel campo di Ferramonti il 27 gennaio 1941, fu trasferito nel comune di Lungro il 21 marzo successivo, dove nel 1942, tramite la Delasem, gli pervennero alcuni vaglia postali. A Lungro, il 15 giugno 1944, partecip alla seduta per la ricostituzione della locale Loggia massonica "Giorgio Skanderbegh" di cui per alcuni anni fu segretario. Rimase per diverso tempo ancora nel paesino e il 7 luglio 1952 spos una donna del luogo, Emma Laurito. WOLLENBERG Felicitas, nata a Thorn (Germania) il 25 agosto 1893, coniugata con Bertoldo Kuznitzki. Nel giugno 1940, dalla Germania ripar con la famiglia a Trieste dove il marito fu arrestato. Rimase a Trieste con il figlio Rolf Manfred sino al maggio 1941 allorch, su sua domanda, ottenne di raggiungere il marito a Lungro, insieme al figlio. TESTIMONIANZA DI ROLF MANFRED KUZNITZKI (A Lungro) eravamo 18 stranieri insieme a circa una dozzina di cittadini italiani che erano stati confinati perch antifascisti. Lungro era uno dei tanti luoghi di confino utilizzati dal regime fascista per isolare i dissidenti. Il "confinamento" aveva caratteristiche molto pi umane ri- spetto all'internamento nei campi di concentramento tedeschi, ma le condizioni erano dure. La paura per la sopravvivenza, la rimozione delle comodit abituali, l'isolamento dal mondo, la scarsit sempre crescente dell'alimento, lestremo bisogno di mezzi finanziari costituivano una forma di tortura molto dura. (...) Un altro inquilino da lungo tempo dell'Hotel Roma era un medico austriaco, il dottor Rebhun (...). Per ordine del governo fascista non gli era permesso di esercitare la professione medica, ma ha servito da medico ufficioso alla comunit degli internati. Un giorno mia madre e io siamo andati da lui per problemi alla pelle. Ci ha visitati brevemente e ha esclamato: "Signora, mi sembra che avete i pidocchi!". () Un dentista ambulante veniva nel paese solo due volte all'anno, aveva due rimedi per tutti i dolori: "uccidere" il nervo che faceva male o tirare il dente senza anestetico. L' arrivo in confino del giovane dottor F. rappresent per il paese cento anni di progresso nella pratica della medicina. (...) Presto fu frustrato dal divieto della sua professione medica, soprattutto perch vedeva che la gente del paese aveva urgente bisogno dei suoi servizi. Non poteva resistere alle richieste della gente, pertanto risolse il problema non accettando compensi in moneta, bens accettando regali alimentari che allora venivano distribuiti ai confinati e ai pi poveri del paese. La sua professione andava bene e le richieste del suo aiuto crescevano sempre pi. Ci, naturalmente, caus un forte rancore tra i medici anziani e si parl di segnalarlo alle autorit. (...) Oltre al gruppo di ebrei, nel paese vi erano i confinati italiani per motivi politici. Mario Balzanelli era stato condannato perch a capo del partito comunista a Milano. (...) Lui e mio padre sono diventati buoni amici e spesso camminavano insieme quando mia madre non aveva voglia di uscire. I due uomini camminavano sottobraccio, stile europeo, e raccontavano storie della loro La Famiglia Kuznitzki a Lungro insieme vita. Sembrava che condividessero le stesse idee dal punto di vista sociale, ma non da quello al confinato politico Mario Balzanelli politico. Mario era convinto che il comunismo fosse la soluzione dei problemi mondiali, mio padre, capitalista convinto, difendeva le sue idee (...)2. a cura di Gianfranco Castiglia - Domenico Cortese 2 L. FALBO, Non solo Ferramonti. Ebrei internati in provincia di Cosenza (1940-1943), Pellegrini, Cosenza, 2010, pp. 88-92.