Si tratta di uno studio bibliografico circa la relazione tra il microbiota gastrointestinale e la malnutrizione, intesa sia come malnutrizione che come obesit.
4. Progressiva diversificazione del microbiota
Parto
Naturale
Microbiota dominato da
Lactobacillus, Prevotella
e Atopobium (ceppi
caratteristici della flora
vaginale della madre).
Cesareo
Microbiota iniziale pi湛
simile a quello presente
sulla pelle della madre,
dove gli Stafilococchi
sono prevalenti.
5. Progressiva diversificazione del microbiota
Parto Allattamento
Al seno
Prevalenza di Bifidobacte-rium
(60-90% della flora
fecale) rispetto ai batteri
lattici (>1%), diminuzione del
pH e uninibizione della flora
putrefattiva a vantaggio di
quella fermentativa.
Artificiale
microflora risulta mista e
complessa, molto simile a
quella di un soggetto adulto,
in cui sono presenti
Bifidobatteri, Enterobatteri,
Lattobacilli, Bacteroides,
Clostridi, Enterococchi e
Streptococchi.
7. Progressiva diversificazione del microbiota
Parto Allattamento Svezzamento e
Alimentazione
Microflora delladulto:
Complessa, abbondante e piuttosto stabile nel tempo
9. Funzioni del microbiota
gastrointestinale
Funzione Metabolica
Digestione dei carboidrati (detta anche fermentazione) non digeribili dalluomo
(come cellulosa, emicellulosa, pectine, gomme e amido non digeribile) ad opera degli
enzimi batterici con la conseguente produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA) e
gas (H2, CO2, metano, idrogeno solforato);
Digestione di peptidi e proteine (detta anche putrefazione), costituiti da elastina,
collagene alimentare, enzimi pancreatici, mucina, cellule epiteliali sfaldate e batteri
lisati porta;
Produzione di vitamine, come lacido pantotenico (vitamina B5 o vitamina W), la
biotina (vitamina H), la piridossina (vitamina B6) e la riboflavina (vitamina B2).
10. Funzione Protettiva
Effetto fisico di barriera che impedisce ladesione e la penetrazione tissutale di
patogeni e sostanze nocive;
Immuno-modulazione: aumento della risposta anticorpale specifica e regolazione
della produzione di citochine pro- e anti-infiammatorie;
Immuno-sorveglianza: controlla le infezioni;
Immuno-tolleranza: impedisce lo sviluppo di allergie.
I meccanismi di protezione possono comprendere il legame competitivo con recettori
delle cellule epiteliali intestinali e la competizione nellutilizzo di substrati, la
produzione di sostanze antimicrobiche (batteriocine, ammonio, H2O2),
labbassamento del pH luminale.
Funzione Trofica
Proliferazione e differenziazione delle cellule epiteliali;
Maturazione e stimolazione del sistema immunitario intestinale (di fondamentale
importanza, gi nelle fasi precoci della vita, per lo sviluppo dei sistemi
immunoregolatori).
11. Principali cause di alterazione della flora
batterica intestinale
Alterazioni anatomiche
Atrofia gastrica
Diverticoli
Stenosi e ostruzioni
Alterazioni della motilit
Sclerosi sistemica progressiva
Neuropatia diabetica
Pseudo-ostruzione intestinale
Accelerato svuotamento gastrico
Incontinenza valvola ileo-cecale
Alterazioni post-chirurgiche
Ansa cieca
Resezioni gastriche e intestinali
Resezioni valvola ileo-cecale
By-pass digiuno-ileale
Altre condizioni
Malnutrizione
Immunodeficienza
Et avanzata
Prolungate terapie con antisecretori
Terapie antibiotiche
Stress
12. Il microbiota e lobesit:
alcune evidenze
Rilevante aumento di peso in topi germ-free
precedentemente colonizzati con un campione di
microbiota prelevato da colture fecali di topi obesi
(Backhed F. et al., 2004).
Significativa differenza nella composizione
della flora intestinale di topi geneticamente
obesi (ob/ob) e topi normopeso: riduzione del
50% dellabbondanza dei Bacteroidetes con
un proporzionale incremento dei Firmicutes
nei soggetti obesi rispetto ai normopeso (Ruth
E.L., et al. 2005).
13. Il microbiota e lobesit:
alcune evidenze
Indipendentemente dal genoma
obeso dei topolini, una dieta ricca di
grassi opera una diminuzione della
percentuale di Bacteroidetes, men-tre
aumentano i Firmicutes e i
Proteobacteria (Hildebrandt M.A. et
al., 2009).
Lobesit 竪 stata associata sia ad una
ridotta diversit microbica che ad una
rappresentazione alterata delle specie
batteriche (Turnbaugh P.J. et al., 2009).
14. Meccanismi dazione: le ipotesi
1. Particolari ceppi batterici sarebbero in grado di fermentare le fibre
indigeribili e i prodotti di questa fermentazione intestinale sarebbero degli
acidi grassi a catena corta (Short-Chain Fatty Acids, SCFAs) come acetato,
propionato e butirrato che verrebbero poi assorbiti dalla mucosa intestinale
per essere utilizzati per la sintesi de novo di lipidi o glucosio. Gli SCFAs
fornirebbero cos狸 un ulteriore fonte di energia per il corpo, che si
stimerebbe essere pari al 10% del consumo calorico giornaliero;
2. A particolari ceppi batterici della flora gastrointestinale vengono attribuite
propriet pro-infiammatorie e anti-infiammatorie che potrebbero
contribuire allo sviluppo dellobesit;
3. La flora intestinale e i suoi prodotti (es.: lipopolisaccaridi [LPS] e SCFAs)
potrebbero regolare lespressione genica dellospite (es.: geni che codificano
per enzimi coinvolti nellossidazione degli acidi grassi).