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Microbiota e Malnutrizione 
Giulia Rovea 
Matr. 1057472 
Corso di Nutrizione e 
Patologie Gastroenteriche
Le comunit microbiche associate al 
corpo umano
Il microbiota gastrointestinale 
1 kg di peso 
1013-1014 cellule batteriche 
14 famiglie 
45 generi 
400-500 specie
Progressiva diversificazione del microbiota 
Parto 
 Naturale 
Microbiota dominato da 
Lactobacillus, Prevotella 
e Atopobium (ceppi 
caratteristici della flora 
vaginale della madre). 
 Cesareo 
Microbiota iniziale pi湛 
simile a quello presente 
sulla pelle della madre, 
dove gli Stafilococchi 
sono prevalenti.
Progressiva diversificazione del microbiota 
Parto Allattamento 
 Al seno 
Prevalenza di Bifidobacte-rium 
(60-90% della flora 
fecale) rispetto ai batteri 
lattici (>1%), diminuzione del 
pH e uninibizione della flora 
putrefattiva a vantaggio di 
quella fermentativa. 
 Artificiale 
microflora risulta mista e 
complessa, molto simile a 
quella di un soggetto adulto, 
in cui sono presenti 
Bifidobatteri, Enterobatteri, 
Lattobacilli, Bacteroides, 
Clostridi, Enterococchi e 
Streptococchi.
Progressiva diversificazione del microbiota 
Parto Allattamento Svezzamento e 
Alimentazione
Progressiva diversificazione del microbiota 
Parto Allattamento Svezzamento e 
Alimentazione 
Microflora delladulto: 
Complessa, abbondante e piuttosto stabile nel tempo
Microbiota e Malnutrizione
Funzioni del microbiota 
gastrointestinale 
Funzione Metabolica 
 Digestione dei carboidrati (detta anche fermentazione) non digeribili dalluomo 
(come cellulosa, emicellulosa, pectine, gomme e amido non digeribile) ad opera degli 
enzimi batterici con la conseguente produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA) e 
gas (H2, CO2, metano, idrogeno solforato); 
 Digestione di peptidi e proteine (detta anche putrefazione), costituiti da elastina, 
collagene alimentare, enzimi pancreatici, mucina, cellule epiteliali sfaldate e batteri 
lisati porta; 
 Produzione di vitamine, come lacido pantotenico (vitamina B5 o vitamina W), la 
biotina (vitamina H), la piridossina (vitamina B6) e la riboflavina (vitamina B2).
Funzione Protettiva 
 Effetto fisico di barriera che impedisce ladesione e la penetrazione tissutale di 
patogeni e sostanze nocive; 
 Immuno-modulazione: aumento della risposta anticorpale specifica e regolazione 
della produzione di citochine pro- e anti-infiammatorie; 
 Immuno-sorveglianza: controlla le infezioni; 
 Immuno-tolleranza: impedisce lo sviluppo di allergie. 
I meccanismi di protezione possono comprendere il legame competitivo con recettori 
delle cellule epiteliali intestinali e la competizione nellutilizzo di substrati, la 
produzione di sostanze antimicrobiche (batteriocine, ammonio, H2O2), 
labbassamento del pH luminale. 
Funzione Trofica 
 Proliferazione e differenziazione delle cellule epiteliali; 
 Maturazione e stimolazione del sistema immunitario intestinale (di fondamentale 
importanza, gi nelle fasi precoci della vita, per lo sviluppo dei sistemi 
immunoregolatori).
Principali cause di alterazione della flora 
batterica intestinale 
Alterazioni anatomiche 
 Atrofia gastrica 
 Diverticoli 
 Stenosi e ostruzioni 
Alterazioni della motilit 
 Sclerosi sistemica progressiva 
 Neuropatia diabetica 
 Pseudo-ostruzione intestinale 
 Accelerato svuotamento gastrico 
 Incontinenza valvola ileo-cecale 
Alterazioni post-chirurgiche 
 Ansa cieca 
 Resezioni gastriche e intestinali 
 Resezioni valvola ileo-cecale 
 By-pass digiuno-ileale 
Altre condizioni 
 Malnutrizione 
 Immunodeficienza 
 Et avanzata 
 Prolungate terapie con antisecretori 
 Terapie antibiotiche 
 Stress
Il microbiota e lobesit: 
alcune evidenze 
Rilevante aumento di peso in topi germ-free 
precedentemente colonizzati con un campione di 
microbiota prelevato da colture fecali di topi obesi 
(Backhed F. et al., 2004). 
Significativa differenza nella composizione 
della flora intestinale di topi geneticamente 
obesi (ob/ob) e topi normopeso: riduzione del 
50% dellabbondanza dei Bacteroidetes con 
un proporzionale incremento dei Firmicutes 
nei soggetti obesi rispetto ai normopeso (Ruth 
E.L., et al. 2005).
Il microbiota e lobesit: 
alcune evidenze 
Indipendentemente dal genoma 
obeso dei topolini, una dieta ricca di 
grassi opera una diminuzione della 
percentuale di Bacteroidetes, men-tre 
aumentano i Firmicutes e i 
Proteobacteria (Hildebrandt M.A. et 
al., 2009). 
Lobesit 竪 stata associata sia ad una 
ridotta diversit microbica che ad una 
rappresentazione alterata delle specie 
batteriche (Turnbaugh P.J. et al., 2009).
Meccanismi dazione: le ipotesi 
1. Particolari ceppi batterici sarebbero in grado di fermentare le fibre 
indigeribili e i prodotti di questa fermentazione intestinale sarebbero degli 
acidi grassi a catena corta (Short-Chain Fatty Acids, SCFAs) come acetato, 
propionato e butirrato che verrebbero poi assorbiti dalla mucosa intestinale 
per essere utilizzati per la sintesi de novo di lipidi o glucosio. Gli SCFAs 
fornirebbero cos狸 un ulteriore fonte di energia per il corpo, che si 
stimerebbe essere pari al 10% del consumo calorico giornaliero; 
2. A particolari ceppi batterici della flora gastrointestinale vengono attribuite 
propriet pro-infiammatorie e anti-infiammatorie che potrebbero 
contribuire allo sviluppo dellobesit; 
3. La flora intestinale e i suoi prodotti (es.: lipopolisaccaridi [LPS] e SCFAs) 
potrebbero regolare lespressione genica dellospite (es.: geni che codificano 
per enzimi coinvolti nellossidazione degli acidi grassi).
Il microbiota nella sottonutrizione
Conclusioni 
Alterazioni 
del 
microbiota
Conclusioni 
Alterazioni 
del 
microbiota
Grazie per lattenzione 
Giulia Rovea 
Matr. 1057472 
Corso di Nutrizione e 
Patologie Gastroenteriche

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Microbiota e Malnutrizione

  • 1. Microbiota e Malnutrizione Giulia Rovea Matr. 1057472 Corso di Nutrizione e Patologie Gastroenteriche
  • 2. Le comunit microbiche associate al corpo umano
  • 3. Il microbiota gastrointestinale 1 kg di peso 1013-1014 cellule batteriche 14 famiglie 45 generi 400-500 specie
  • 4. Progressiva diversificazione del microbiota Parto Naturale Microbiota dominato da Lactobacillus, Prevotella e Atopobium (ceppi caratteristici della flora vaginale della madre). Cesareo Microbiota iniziale pi湛 simile a quello presente sulla pelle della madre, dove gli Stafilococchi sono prevalenti.
  • 5. Progressiva diversificazione del microbiota Parto Allattamento Al seno Prevalenza di Bifidobacte-rium (60-90% della flora fecale) rispetto ai batteri lattici (>1%), diminuzione del pH e uninibizione della flora putrefattiva a vantaggio di quella fermentativa. Artificiale microflora risulta mista e complessa, molto simile a quella di un soggetto adulto, in cui sono presenti Bifidobatteri, Enterobatteri, Lattobacilli, Bacteroides, Clostridi, Enterococchi e Streptococchi.
  • 6. Progressiva diversificazione del microbiota Parto Allattamento Svezzamento e Alimentazione
  • 7. Progressiva diversificazione del microbiota Parto Allattamento Svezzamento e Alimentazione Microflora delladulto: Complessa, abbondante e piuttosto stabile nel tempo
  • 9. Funzioni del microbiota gastrointestinale Funzione Metabolica Digestione dei carboidrati (detta anche fermentazione) non digeribili dalluomo (come cellulosa, emicellulosa, pectine, gomme e amido non digeribile) ad opera degli enzimi batterici con la conseguente produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA) e gas (H2, CO2, metano, idrogeno solforato); Digestione di peptidi e proteine (detta anche putrefazione), costituiti da elastina, collagene alimentare, enzimi pancreatici, mucina, cellule epiteliali sfaldate e batteri lisati porta; Produzione di vitamine, come lacido pantotenico (vitamina B5 o vitamina W), la biotina (vitamina H), la piridossina (vitamina B6) e la riboflavina (vitamina B2).
  • 10. Funzione Protettiva Effetto fisico di barriera che impedisce ladesione e la penetrazione tissutale di patogeni e sostanze nocive; Immuno-modulazione: aumento della risposta anticorpale specifica e regolazione della produzione di citochine pro- e anti-infiammatorie; Immuno-sorveglianza: controlla le infezioni; Immuno-tolleranza: impedisce lo sviluppo di allergie. I meccanismi di protezione possono comprendere il legame competitivo con recettori delle cellule epiteliali intestinali e la competizione nellutilizzo di substrati, la produzione di sostanze antimicrobiche (batteriocine, ammonio, H2O2), labbassamento del pH luminale. Funzione Trofica Proliferazione e differenziazione delle cellule epiteliali; Maturazione e stimolazione del sistema immunitario intestinale (di fondamentale importanza, gi nelle fasi precoci della vita, per lo sviluppo dei sistemi immunoregolatori).
  • 11. Principali cause di alterazione della flora batterica intestinale Alterazioni anatomiche Atrofia gastrica Diverticoli Stenosi e ostruzioni Alterazioni della motilit Sclerosi sistemica progressiva Neuropatia diabetica Pseudo-ostruzione intestinale Accelerato svuotamento gastrico Incontinenza valvola ileo-cecale Alterazioni post-chirurgiche Ansa cieca Resezioni gastriche e intestinali Resezioni valvola ileo-cecale By-pass digiuno-ileale Altre condizioni Malnutrizione Immunodeficienza Et avanzata Prolungate terapie con antisecretori Terapie antibiotiche Stress
  • 12. Il microbiota e lobesit: alcune evidenze Rilevante aumento di peso in topi germ-free precedentemente colonizzati con un campione di microbiota prelevato da colture fecali di topi obesi (Backhed F. et al., 2004). Significativa differenza nella composizione della flora intestinale di topi geneticamente obesi (ob/ob) e topi normopeso: riduzione del 50% dellabbondanza dei Bacteroidetes con un proporzionale incremento dei Firmicutes nei soggetti obesi rispetto ai normopeso (Ruth E.L., et al. 2005).
  • 13. Il microbiota e lobesit: alcune evidenze Indipendentemente dal genoma obeso dei topolini, una dieta ricca di grassi opera una diminuzione della percentuale di Bacteroidetes, men-tre aumentano i Firmicutes e i Proteobacteria (Hildebrandt M.A. et al., 2009). Lobesit 竪 stata associata sia ad una ridotta diversit microbica che ad una rappresentazione alterata delle specie batteriche (Turnbaugh P.J. et al., 2009).
  • 14. Meccanismi dazione: le ipotesi 1. Particolari ceppi batterici sarebbero in grado di fermentare le fibre indigeribili e i prodotti di questa fermentazione intestinale sarebbero degli acidi grassi a catena corta (Short-Chain Fatty Acids, SCFAs) come acetato, propionato e butirrato che verrebbero poi assorbiti dalla mucosa intestinale per essere utilizzati per la sintesi de novo di lipidi o glucosio. Gli SCFAs fornirebbero cos狸 un ulteriore fonte di energia per il corpo, che si stimerebbe essere pari al 10% del consumo calorico giornaliero; 2. A particolari ceppi batterici della flora gastrointestinale vengono attribuite propriet pro-infiammatorie e anti-infiammatorie che potrebbero contribuire allo sviluppo dellobesit; 3. La flora intestinale e i suoi prodotti (es.: lipopolisaccaridi [LPS] e SCFAs) potrebbero regolare lespressione genica dellospite (es.: geni che codificano per enzimi coinvolti nellossidazione degli acidi grassi).
  • 15. Il microbiota nella sottonutrizione
  • 18. Grazie per lattenzione Giulia Rovea Matr. 1057472 Corso di Nutrizione e Patologie Gastroenteriche