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NASIRIYAH
12 novembre 2003 - 2013

prof. Vincenzo Cremone
Nasiriyah (Irak) 12 novembre 2003
19 italiani (12 Carabinieri, 5 Militari dell'Esercito del
contingente di pace delle Forze Armate Italiane e 2 civili)
hanno trovato la morte in un attentato kamikaze.
Tenente Massimiliano FICUCIELLO
Luogotenente Enzo FREGOSI
Aiutante Giovanni CAVALLARO
Aiutante Alfonso TRINCONE
Maresciallo Capo Alfio RAGAZZI
Maresciallo Capo Massimiliano BRUNO
Maresciallo Daniele GHIONE
Maresciallo Filippo MERLINO
Maresciallo Silvio OLLA
Vice Brigadiere Giuseppe COLETTA

Vice Brigadiere Ivan GHITTI
Appuntato Domenico INTRAVAIA
Carabiniere Scelto Horatio MAIORANA
Carabiniere Scelto Andrea FILIPPA
Caporal Maggiore Emanuele FERRARO
Caporale Alessandro CARRISI
Caporale Pietro PETRUCCI
Dottor Stefano ROLLA
Signor Marco BECI

prof. Vincenzo Cremone
Giuseppe Coletta

prof. Vincenzo Cremone
 Il vice brigadiere Giuseppe Coletta
aveva 38 anni.
 Era nato ad Avola (SR) nel 1965,
sposato con Margherita Caruso.
 Da anni prestava servizio a San
Vitaliano (Napoli) nella "terra dei
fuochi, chiamata cos狸 a causa dei
rifiuti tossici abusivi presenti in quella
zona che stanno causando tante morti
per cancro.
prof. Vincenzo Cremone
Giuseppe e Margherita hanno avuto il
loro primogenito Paolo, che 竪 morto di
leucemia a 6 anni.
prof. Vincenzo Cremone
La morte di Paolo, pur causando un
forte dolore in famiglia, non
scoraggi嘆 n辿 fece cadere nella
depressione i due genitori ma fu
fonte di ispirazione per il pap.
Infatti,
dopo
quella
tragica
esperienza, si impegn嘆 in tante
missioni di pace soprattutto a favore
dei bambini.
prof. Vincenzo Cremone
Questo fu il motivo che
fu conosciuto come

prof. Vincenzo Cremone
Dedic嘆 ai bambini, piagati
dalla guerra, l'amore che non
pot辿 dare al suo piccolo
Paolo. Sono centinaia le foto
che lo ritraggono circondato
da bambini in Albania,
Kosovo, Bosnia e poi Iraq.
prof. Vincenzo Cremone
1999-2000 in Albania

prof. Vincenzo Cremone
2001-2002 in Bosnia

prof. Vincenzo Cremone
luglio-novembre 2003 Nasiriyah - Iraq

prof. Vincenzo Cremone
luglio-novembre 2003 Nasiriyah - Iraq

prof. Vincenzo Cremone
Quel carabiniere riusciva a fare arrivare
dallItalia container di giocattoli, cioccolato,
medicinali,
attrezzi
per
la
scuola,
omogeneizzati, latte in polvere, soluzione
fisiologica per neonati e - proprio a Nasiriyah le incubatrici che mancavano.
E Margherita, la
moglie, dallItalia
provvedeva
seguendo le sue
istruzioni.

prof. Vincenzo Cremone
Era il 12 novembre del 2003. Margherita teneva in braccio
Maria, la figlia di 2 anni, da poche ore sapeva che il marito
era tra i morti del sanguinoso attentato in Iraq.
Davanti alle telecamere dei giornalisti
che affollavano la sua casa apre il
Vangelo e legge queste parole: 束Se
amate quelli che vi amano che merito
avete? Amate i vostri nemici e pregate
per i vostri persecutori損. La nostra vita
竪 tutta qua dentro diceva a se stessa e
ai giornalisti indicando il Vangelo.
Una prova che Margherita, 33 anni
soltanto, aveva gi dovuto affrontare:
quando il suo primo bambino, Paolo,
era morto di leucemia. prof. Vincenzo Cremone
La sua storia ha colpito molti.  la storia di una donna
dal coraggio inesauribile. Una donna provata, piegata,
ma non vinta dal dolore, capace di reggere allurto della
tragica morte del marito, trovando la forza del perdono
per i suoi assassini e il coraggio di mettere in piedi
unassociazione di solidariet, 束Bussate e vi sar
aperto損, per portare aiuti al popolo iracheno, per
portare aiuti alle famiglie da cui venne il kamikaze che
uccise suo marito.

prof. Vincenzo Cremone
Questa storia ci fa capire che il dolore si
supera dando un significato alla vita.

Capire che tutto ha un senso e questo
senso bisogna cercarlo e trovarlo.

prof. Vincenzo Cremone

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Giuseppe e Margherita Coletta

  • 1. NASIRIYAH 12 novembre 2003 - 2013 prof. Vincenzo Cremone
  • 2. Nasiriyah (Irak) 12 novembre 2003 19 italiani (12 Carabinieri, 5 Militari dell'Esercito del contingente di pace delle Forze Armate Italiane e 2 civili) hanno trovato la morte in un attentato kamikaze. Tenente Massimiliano FICUCIELLO Luogotenente Enzo FREGOSI Aiutante Giovanni CAVALLARO Aiutante Alfonso TRINCONE Maresciallo Capo Alfio RAGAZZI Maresciallo Capo Massimiliano BRUNO Maresciallo Daniele GHIONE Maresciallo Filippo MERLINO Maresciallo Silvio OLLA Vice Brigadiere Giuseppe COLETTA Vice Brigadiere Ivan GHITTI Appuntato Domenico INTRAVAIA Carabiniere Scelto Horatio MAIORANA Carabiniere Scelto Andrea FILIPPA Caporal Maggiore Emanuele FERRARO Caporale Alessandro CARRISI Caporale Pietro PETRUCCI Dottor Stefano ROLLA Signor Marco BECI prof. Vincenzo Cremone
  • 4. Il vice brigadiere Giuseppe Coletta aveva 38 anni. Era nato ad Avola (SR) nel 1965, sposato con Margherita Caruso. Da anni prestava servizio a San Vitaliano (Napoli) nella "terra dei fuochi, chiamata cos狸 a causa dei rifiuti tossici abusivi presenti in quella zona che stanno causando tante morti per cancro. prof. Vincenzo Cremone
  • 5. Giuseppe e Margherita hanno avuto il loro primogenito Paolo, che 竪 morto di leucemia a 6 anni. prof. Vincenzo Cremone
  • 6. La morte di Paolo, pur causando un forte dolore in famiglia, non scoraggi嘆 n辿 fece cadere nella depressione i due genitori ma fu fonte di ispirazione per il pap. Infatti, dopo quella tragica esperienza, si impegn嘆 in tante missioni di pace soprattutto a favore dei bambini. prof. Vincenzo Cremone
  • 7. Questo fu il motivo che fu conosciuto come prof. Vincenzo Cremone
  • 8. Dedic嘆 ai bambini, piagati dalla guerra, l'amore che non pot辿 dare al suo piccolo Paolo. Sono centinaia le foto che lo ritraggono circondato da bambini in Albania, Kosovo, Bosnia e poi Iraq. prof. Vincenzo Cremone
  • 9. 1999-2000 in Albania prof. Vincenzo Cremone
  • 10. 2001-2002 in Bosnia prof. Vincenzo Cremone
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  • 13. Quel carabiniere riusciva a fare arrivare dallItalia container di giocattoli, cioccolato, medicinali, attrezzi per la scuola, omogeneizzati, latte in polvere, soluzione fisiologica per neonati e - proprio a Nasiriyah le incubatrici che mancavano. E Margherita, la moglie, dallItalia provvedeva seguendo le sue istruzioni. prof. Vincenzo Cremone
  • 14. Era il 12 novembre del 2003. Margherita teneva in braccio Maria, la figlia di 2 anni, da poche ore sapeva che il marito era tra i morti del sanguinoso attentato in Iraq. Davanti alle telecamere dei giornalisti che affollavano la sua casa apre il Vangelo e legge queste parole: 束Se amate quelli che vi amano che merito avete? Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori損. La nostra vita 竪 tutta qua dentro diceva a se stessa e ai giornalisti indicando il Vangelo. Una prova che Margherita, 33 anni soltanto, aveva gi dovuto affrontare: quando il suo primo bambino, Paolo, era morto di leucemia. prof. Vincenzo Cremone
  • 15. La sua storia ha colpito molti. la storia di una donna dal coraggio inesauribile. Una donna provata, piegata, ma non vinta dal dolore, capace di reggere allurto della tragica morte del marito, trovando la forza del perdono per i suoi assassini e il coraggio di mettere in piedi unassociazione di solidariet, 束Bussate e vi sar aperto損, per portare aiuti al popolo iracheno, per portare aiuti alle famiglie da cui venne il kamikaze che uccise suo marito. prof. Vincenzo Cremone
  • 16. Questa storia ci fa capire che il dolore si supera dando un significato alla vita. Capire che tutto ha un senso e questo senso bisogna cercarlo e trovarlo. prof. Vincenzo Cremone