1. Gli EROI contro la MAFIA
Io ho assistito a una strage mafiosa, per un pelo sono salvo. E mi sono salvato perch辿 sono
rimasto al bancone del bar della sparatoria invece di avvicinarmi a colui che mi aveva invitato
al tavolo e venne crivellato di colpi. Era un capo mafioso e io non lo sapevo! La borghesia col
suo silenzio 竪 stata complice: ha fatto sempre finta di non sapere.
(Andrea Camilleri)
2. Le ricorrenze
Le ricorrenze sono celebrazioni, dedicate a persone o ad avvenimenti che si
susseguono ogni anno.
Grazie alle ricorrenze possiamo ricordare ci嘆 che 竪 accaduto nel passato per
richiamare alla memoria uomini e donne che hanno lottato contro la mafia e che
hanno sacrificato la propria vita, per la libert e la giustizia dello Stato; tra i tanti
eroi possiamo citare: Pippo Fava, Pasquale Almerico, Cosimo Cristina, De Mauro,
Cesare Terranova, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella, Rocco Chinnici,
Falcone e Borsellino
www.giuseppelumia.it/201
4/pippo-fava-credeva-nel-
giornalismo-che-apre-gli-
occhi/
notizie.tiscali.it/cronaca/art
icoli/De-Mauro-Cassazione-
ucciso-dalla-mafia-00001/
Fava De Mauro
it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Albert
o_dalla_Chiesa
Dalla Chiesa
it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Falcone
Falcone
it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Borsell
ino
Borsellino
3. GIUSEPPE FAVA
stato il secondo intellettuale a essere ucciso da cosa nostra dopo
Giuseppe Impastato. Nel 1980 gli venne affidata la direzione del
Giornale del Sud per嘆 dopo diverso tempo, a causa dei contenuti
espliciti contro le organizzazioni mafiose, il direttore decise di
licenziarlo.
Cos狸 rimasto senza lavoro, da l狸 a poco insieme ai suoi
collaboratori fond嘆 una cooperativa, dalla quale ogni settimana
veniva pubblicata una rivista I Siciliani. Fava lavorava con degli
studenti che insieme a lui decisero di lottare contro la mafia.
Divent嘆 subito una delle esperienze decisive per il movimento
antimafia. Le inchieste della rivista diventarono un caso politico e
giornalistico.
Pur sapendo che quello che stesse facendo non andava bene alla
mafia, continu嘆 imperterrito.
6. MAURO DE MAURO
De Mauro era un pugliese di cinquantanni che lavorava presso il giornale
comunista 束LOra損 ed era un autore di clamorose inchieste sulla mafia. Le sue
idee politiche erano molto diverse rispetto a quelle di Fava, infatti era
militante di destra e combatteva per la Repubblica di Sal嘆.
Pur avendo due pensieri politici differenti, i due giornalisti conducevano una
vita molto simile, unidentica caparbiet nel non rassegnarsi alle censure del
potere lottando contro le organizzazioni mafiose mettendo in pericolo la loro
stessa vita.
Del resto un giornalista antimafia, come loro, era consapevole di essere nel
mirino di Cosa Nostra.
Le conseguenze riguardanti le sue indagini antimafia arrivarono ben presto: la
sera del 16 settembre del 1970, tre uomini si fecero trovare davanti casa sua
e quando lui arriv嘆, lo invitarono ad entrare in macchina con loro. Quella fu
lultima volta che De Mauro venne visto. Probabilmente quel famoso 16
settembre fu anche il giorno della sua morte.
7. 束Nel momento in cui sta per passare ad un altro giornale, egli stringe in punto l'affare
sensazionale, la soluzione del mistero che nessuno prima di lui ha potuto risolvere o
ha avuto il coraggio di affrontare. Forse appunto la droga, forse la soluzione della
tragica morte di Enrico Mattei. Alla vigilia di questo colpo sensazionale egli scompare,
come se fosse stato letteralmente cancellato dalla Terra. Probabilmente anche De
Mauro, quando quelle tre ombre umane gli si accostarono per invitarlo a risalire sulla
sua auto, credette di andare ad un appuntamento segreto. Certamente conosceva
qualcuno di quei tre e non immagin嘆 che lo stesse portando a morire.損
Giuseppe Fava, Mafia. Da Giuliano Dalla Chiesa,1984
internetepolitica.blogosfere.it/post/411214/o
micidio-de-mauro-sentenza-ucciso-perche-
sapeva-troppo-sulla-morte-dolosa-di-enrico-
mattei
8. CARLO ALBERTO DALLA CHIESA
Figlio di un generale dei carabinieri, laureato in
giurisprudenza e successivamente anche in scienze
politiche, entr嘆 all'Arma durante la seconda guerra
mondiale e partecip嘆 alla Resistenza.
dopo la guerra combatt竪 il banditismo prima in
Campania e poi in Sicilia. Durante la sua vita
affront嘆 vittoriosamente il terrorismo e cerc嘆 di
entrare alla loggia P2 per scoprirne i vari segreti
anche se la sua domanda di iscrzione non fu mai
accettata per paura che potesse entrare come
'infiltrato'.
Grazie alla sua lotta contro le Brigate Rosse e ai
centinaia di interrogatori diede inizio ad una
mappa dell'occulto.
Successivamnte venne trasferito a Palermo come
prefetto.
9. "Rispetto agli altri che erano caduti prima di lui, egli aveva in pi湛 un prestigio mistico, ma
soprattutto stava per avere in pugno gli strumenti giuridici, le armi decisive per condurre la
lotta fino in fondo: quei superpoteri che incredibilmente lo stato continuava negargli e che
tuttavia alla fine avrebbe dovuto cedergli. Dalla Chiesa commise un solo errore. Di vanit.
Gli piaceva trasformare la lotta in guerra aperta. Tutto questo contro un avversario che era
sempre sottoterra. La guerra contro un tale nemico 竪 oscura e senza gloria e infinitamente
pi湛 terribile, di ogni altra"
Da 束I Siciliani損, 1983
Queste sono le parole usate da Fava per raccontare la tragica storia di Dalla Chiesa, una delle
tante che si sono susseguite nel corso di quegli anni colmi di sangue e di sofferenze.
Con la sua passione e la sua caparbiet, Dalla Chiesa and嘆 in contro alla morte. Come disse lo
stesso Fava la mafia, temendolo, decise di ucciderlo nel modo pi湛 banale e con una semplicit
quasi illusoria:
il 3 settembre del 1982 mentre si trovava in macchina con sua moglie seguia dalla vettura di
sicurezza con a bordo il suo agente, le due macchine furono affiancate da dei motorini e da
una BMV che iniziarono a sparare fino ad ucciderli.