I dati del fenomeno migratorio e l’emergenza rifugiati nel mediterraneo
“Lampedusa Berlin, Travel journal” project
Europe for Citizens Program – Strand2: Democratic engagement and civic participation
Fondazione ForTeS -. Siena
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I dati del fenomeno migratorio e l’emergenza rifugiati nel mediterraneo
1. I dati del fenomeno migratorio e
l’emergenza rifugiati nel Mediterraneo
“Lampedusa Berlin, Travel journal” project
Europe for Citizens Program – Strand2: Democratic
engagement and civic participation
First project meeting, January 16th
2017 – Palermo
This project has been funded with support the Europe for Citizens
programme of the European Union. This communication reflects the
views only of the author, and the Commission cannot be held
responsible for any use which may be made of the information
contained therein.
Elena Canestrari
Asinitas
3. 65.3 milioni di migranti forzati nel mondo65.3 milioni di migranti forzati nel mondo
A causa di persecuzioni, conflitti, violenza generalizzata e
violazioni di diritti umani.
Questo dato è 5.8 milioni in più dell’anno precedente.
21,3 milioni di rifugiati
40,8 milioni di sfollati interni
3,2 milioni di richiedenti asilo
21,3 milioni di rifugiati
40,8 milioni di sfollati interni
3,2 milioni di richiedenti asilo
20152015 Il numero dei migranti forzati nel mondo
ha toccato livelli mai raggiunti
Il numero dei migranti forzati nel mondo
ha toccato livelli mai raggiunti
Rifugiati nel mondo
Fonte: Unhcr “Global Trends 2015”
5. Alla fine del 2005 in
media 6 persone nel
mondo sono state
costrette a lasciare la
loro casa. Dieci anni
dopo, in 2015, 24
persone al minuto,
qualcosa come 34000
al giorno, sono state
costrette a lasciare la
loro casa.
Rifugiati nel mondo
Fonte: Unhcr “Global Trends 2015”
6. 2015 L’Unione Europea affronta “la crisi dei rifugiati”
Ma ancora 9 su 10 persone trovano protezione nei paesi
del sud del mondo
• Asia 29,7 milioni di migranti forzati + 5,7 milioni of di
rifugiati palestinesi sotto il protettorato delle Nazioni Unite
(Unrwa), e risiedono in Giordania, Libano, Siria, Gaza e la
Cisgiordania
• Africa 20,3 milioni
• Centro e Sud America 7,7 milioni
• Europa 5,5 milioni
• Nord America 715,000
Fonte: Dossier Statistico 2016, IDOS
Rifugiati nel mondo
9. Emergenza rifugiati nel Mediterraneo
•Nel 2010 le persone arrivate con barconi improvvisati,
erano solo 9,700;
•Nel 2011 con l’inizio della primavera araba (la fine del
2010) e specialmente con la caduta del regime di Geddafi e
la sua morte (Ottobre 2011) il numero aumentò fino a
70,000.
Il numero dei migranti e dei rifugiati che sono entrati in
Unione Europea negli ultimi cinque anni è notevolmente
aumenato.
Il numero dei migranti e dei rifugiati che sono entrati in
Unione Europea negli ultimi cinque anni è notevolmente
aumenato.
Fonte: UNHCR
10. Emergenza rifugiati nel mediterrraneo
• Nel 2014 (con la stabilizzazione dell’intera area),
sono sbarcati nelle spiagge europee 220,000
persone, un numero tre volte più alto dell’anno
precedente.
• 2015 e 2016 hanno superato ancora i numeri
precedenti raggiungendo più di 1 milione
Stiamo affrontando uno storico e
importantissimo fenomeno sociale
Fonte: UNHCR “Global Trends 2015”
12. fonte:Unhcr: Report Sep 2016 IDOS p. 120
Emergenza rifugiati nel mediterrraneo
1,014,973 2015
303,838 2016
(January to September)
1,014,973 2015
303,838 2016
(January to September)
ARRIVI IN MARE
14. Emergenza rifugiati nel mediterrraneo
Rotta balcanica
Prima del 2015 la rotta balcanica giocava un ruolo
abbastanza marginale, ma dalla primavera all’estate
2015, iniziano a crescere i numeri degli sbarchi in
Grecia: passano dagli 8,000 arrivi di marzo agli
108,000 in agosto.
La autorità dei paesi balcani sono stati colti impreparati
Così come l’Unione Europea
fonte: UNHCR data, available at: http://data.unhcr.org/mediterranean/regional.php.
17. Morti registrate nel Mediterraneo nel 2016 :
Fonte OIM 6th
January 2017
- Mediterraneo occidentale 69
- Mediterraneo centrale 4576
- Mediterraneo orientale 434
Emergenza rifugiati nel mediterrraneo
Morti nel Mediterraneo 2015: 3770
(77% nel Mediterraneo Centrale)
MORTI TOTALI 2016
5079 + 34% comparato al 2015
MORTI TOTALI 2016
5079 + 34% comparato al 2015
18. Emergenza rifugiati nel mediterrraneo
La porta del rischio
La porta è la barca che mi porta in Europa.
Una volta quella porta si è chiusa e sono tornato in Africa.
Dopo per fortuna la porta si è aperta e sono arrivato in Europa.
La barca è una porta.
Deq, Somalia
20. I principali paesi di origine dei migranti che arrivano in
Europa sono Siria, Afghanistan, Eritrea, Nigeria and
Somalia.
Ma altri paesi sono stati aggiunti a questa lista anche se con
numeri minori: Sudan, Gambia, Senegal, Ghana, Mali.
Le ragioni sono sempre le stesse: instabilità interna ai limiti
della guerra civile, la presenza di gruppi islamici
radicalizzati, povertà estrema.
(From an article by Fabio Colombo on ww.lenius.it http://www.lenius.it/perche-stanno-arrivando-cosi-tanti-migranti-in-
europa/).
Perché partono?
21. Siria
• La Siria è devastata da una guerra civile che dura da
cinque anni, da cui semplicemente le persone scappano.
Da quando è iniziato il conflitto nel 2011, più di 200,000
persone sono morte e 11 milioni sono stati costretti a
lasciare le loro case.
• Di questi, circa 7.000.000 sono ancora in Siria, mentre 4
milioni hanno lasciato il paese.
Perché partono?
Fonte: Fabio Colombo on ww.lenius.it http://www.lenius.it/perche-stanno-
arrivando-cosi-tanti-migranti-in-europa/).
22. Siria
•La grande maggioranza della dispora sirana è in Turchia
(2 milioni di persone), Libano (1 milione) e Giordania
(600,000).
•Altri rifugiati siriani sono sparpagliati tra l’Iraq e l’Egitto,
o sono per strada verso l’Europa. Nel 2016 sono arrivati in
EU, 126 000 Siriani, il 43% del totale degli arrivi nel 2015
Perché partono?
Source: Fabio Colombo on ww.lenius.it http://www.lenius.it/perche-stanno-
arrivando-cosi-tanti-migranti-in-europa/).
23. Afghanistan
Il paese ancora non è stabile. Dopo l’inizio della guerra nel
2001, la nazione è entrata in una profonda crisi nel 2014.
La nuova instabilità politica, seguita dai risultati incerti
delle elezioni di giugno 2014, ha dato nuova forza ai
Taliban, che hanno aumentato i loro attacchi sulla
popolazione civile (+ 24% paragonati al 2013).
Perché partono?
fonte: Fabio Colombo on ww.lenius.it http://www.lenius.it/perche-stanno-
arrivando-cosi-tanti-migranti-in-europa/).
24. Afghanistan
•I problemi cronici del paese: abusi delle forze di
sicurezza (incluso un massiccio uso della tortura), minacce
alla libertà di espressione, negazione dei diritti delle
donne.
•Più di 700,000 Afgani sono sfollati dentro il proprio
paese, circa 2.5 milioni hanno lasciato l’Afghanistan, di
questi la maggioranza vive in Iran e Pakistan.
•35,000 di Afgani sono arrivati in Europa (quasi tutti in
Grecia) in 2015.
Perché partono?
Fonte: Fabio Colombo on ww.lenius.it http://www.lenius.it/perche-stanno-arrivando-
cosi-tanti-migranti-in-europa/).
25. Eritrea
Eritrea soffre i 20 anni di dittatura di Isaias Afewerki,
che obbliga tutti uomini e donne, al servizio militare
obbligatorio e a un regime in cui l’uso della tortura è
quasi perenne, così come le detenzioni arbitrarie, le
sparizioni e gli omicidi di stato.
Why they come?
Source: Fabio Colombo on ww.lenius.it http://www.lenius.it/perche-stanno-arrivando-
cosi-tanti-migranti-in-europa/).
26. Nigeria affronta dal 2002 la pesante presenza del radicale
gruppo islamista di Boko Haram, attivo principalemte nel
nord del paese, con rapimenti, bombardamenti e attacchi
armati .
Perché partono?
Fonte: Fabio Colombo on ww.lenius.it http://www.lenius.it/perche-stanno-arrivando-cosi-
tanti-migranti-in-europa/).
Nigeria
27. Somalia
Somalia sta affrontando ininterrotamente una guerra civile
dal 1991 che ha promosso lo sviluppo di un forte gruppo
armato islamista, Al-Shabab, che è arrivato a controllare
grandi parti del paese, è stato protgonista di numerosi
attacchi. Somalia è una delle nazioni più povere del mondo:
81% dei suoi abitanti è considerato povero.
Perché partono?
fonte: Fabio Colombo on ww.lenius.it http://www.lenius.it/perche-stanno-
arrivando-cosi-tanti-migranti-in-europa/).
29. Dall'inizio del 2016, le domande complessive sono
state 1.171.138, il 6% in meno rispetto allo stesso
periodo del 2015
Cosa succede nei paesi di arrivo
Fonte: Asylum Quartely Report EUROSTAT- 14 december 2016
http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Asylum_quarterly_report
30. Cosa succede nei paesi di arrivo
Questi 5 stati membri insieme contano quasi il 90% delle
richieste in Europa
Il più alto numero di richieste di asilo politico nel terzo
quadrimestre del 2016 è stato registrato in Germania
(con più di 237.400 richieste di asilo, il 66% del totale delle
richieste negli altri paesi dell’UE),
Segue l’Italia (34 600, il 10%),
La Francia (20 000, il 6%),
La Grecia (12 400, il 3%)
Il Regno Unito (9 200, il 3%).
Fonte: Asylum Quartely Report EUROSTAT- 14 december 2016
http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Asylum_quarterly_report
32. I 10 principali paesi di origine delle persone
che arrivano in mare in Italia
Cosa succede nei paesi di arrivo
Fonte: Unhcr “Italy Updated Novembre 2016”
Nigeria
Eritrea
Guinea
Cote D’Avoire
Gambia
Senegal
Mali
Sudan
Bangladesh
Somalia
33. Risultati delle richieste di asilo politico
in Italia
Source: Cir- Italian Council for Refugees
Cosa succede nei paesi di arrivo
Dinieghi 65%
Rifugiati 3%
Protezione
sussidiaria11%
Protezione
umanitaria 21%
41. “We will all be stronger by buildings bridges instead of walls”
Ban Ki-Moon
cfr. United Nation General Assembly, of the Millennium Summit. Report
of the Secretary- General 21 aprile 2016
42. “Lampedusa Berlin, Travel journal” project
Europe for Citizens Program
Partnes
• Fondazione ForTeS (coordinatore) - Italy
• Sos razzismo italia – Italy
• Sozial.Label E.V. - Germany
• S.O.S. Racismo Gipuzkoa Asociacion - Spain
• Egam-European Grassroots Antiracist Movement Association -
France
• Oltalom Karitativ Egyesulet - Hungary
• Asociatia Tineri Parteneri Pentru Dezvoltarea Societatii Civil -
Romania
• Asinitas Onlus - Italy
• Citizens In Action - Greece
• Towarzystwo Amicus – Poland
This project has been funded with support the Europe for Citizens
programme of the European Union. This communication reflects the views
only of the author, and the Commission cannot be held responsible for any
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