3. Evoluzione
I Poriferi, o spugne, sono un
gruppo di esseri viventi
appartenente al regno degli
animali.
Si ritiene che gli animali
derivino tutti da un unico
antenato protista e che le
spugne ben presto si
separarono dalla linea
evolutiva principale.
5. Classificazione
Il Phylum dei Poriferi si divide in tre grandi classi:
 Calcispongiae (Spugne calcaree)
 Hyalospongiae (Spugne vitree)
 Demospongiae (Spugne silicee)
 Sclerospongiae (Spugne coralline con scheletro di aragonite)
6. Le spugne: gli animali più semplici
I poriferi sono animali semplici, asimmetrici, perforati
da molti pori che vivono in ambienti per lo più marini e
sono sessili allo stadio adulto.
Si nutrono di minuscole particelle di cibo, batteri o
protisti che separano dall’acqua per filtrazione.
7. La nutrizione
Le spugne più semplici hanno
struttura a forma di vaso o a
fascio di tubi e presentano
una larga cavità centrale
chiamata spongocele e una
parte corporea attraversata da
centinaia di piccoli pori.
Particolari cellule, che
rivestono la cavità centrale,
trattengono e digeriscono le
particelle di cibo sospese
nell’acqua che, insieme alle
sostanze di rifiuto, viene
espulsa dall’apertura centrale.
8. La riproduzione
RIPRODUZIONE
Asessuata per
gemmazione: sulla
superficie della spugna si
formano delle piccole
protuberanze che poi si
staccano e si fissano al
substrato per creare nuovi
individui.
Sessuata: produce
spermatozoi e cellule-
uovo. La larva, cioè
l’embrione prodotto dalla
fecondazione, è
trasportata dalla corrente
fin quando si attacca al
fondale, per svilupparsi in
un nuovo individuo.
9. Pori: piccoli
canali da cui entra
l’acqua.
Struttura delle spugne
Coanociti: cellule
flagellate che
muovendosi provocano
il flusso d’acqua
all’interno della
spugna.
Amebociti: partecipano
alla digestione del cibo,
distribuiscono i materiali
nutritivi e si differenziano i
gameti.
Spicole: sono fatte di
silice o di carbonato di
calcio. Fungono da
impalcatura e sono un
deterrente contro i
predatori.
Osculo: Apertura
superiore da cui
defluisce l’acqua
filtrata.
Spongocele: spazio
interno della spugna
11. Produzione spugne a Lampedusa
La spugna, che è in realtà un animale la
cui struttura porosa viene comunemente
utilizzata per i bagni, è una specie di
scheletro al cui interno trovano rifugio
miliardi di piccolissimi animaletti. Una
volta che le spugne vengono raccolte in
mare, per poter essere usate devono subire
un processo di lavorazione che si articola
in diverse fasi.
Prima di tutto vengono distese all'ombra
finchè non avranno espulso il loro carico di
microrganismi, quindi vengono inserite in
sacchi di tela e immerse nell'acqua di mare
per 24 ore, in modo da pulirle. Trascorso
questo tempo, e dopo una prima
asciugatura, si procede a batterle
energicamente con dei bastoni per
consentire l'uscita di qualsiasi impuritÃ
residua. A questo punto vengono raccolte
in collane e poste ad asciugare
completamente: sono pronte quando
assumono un colore tendente al marrone.
http://www.originalitaly.it/it/editoriali/a-la-lavorazione-delle-
spugne-a-lampedusa