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LENOE un comune italiano di 14.323 abitanti della provincia
di Brescia in Lombardia. Centro di importanza agricola
ed industriale, 竪 stato luogo di ritrovamenti di epoca
Longobarda e dell'Abbazia. Il territorio 竪 caratterizzato
da un paesaggio prevalentemente agricolo, tipico della
Bassa Bresciana. Il clima 竪 quello tipico della pianura
Padana: l'estate 竪 calda e afosa con qualche
temporale, mentre l'inverno 竪 freddo e nebbioso con
qualche nevicata, spesso anche di media entit. Le
precipitazioni sono abbastanza ben distribuite nel
corso dell'anno, assumendo caratteri temporaleschi in
estate e nevosi in inverno. La ventilazione 竪 pressoch辿
assente.
LO STEMMA DEL COMUNE DI LENO
Lo stemma 竪 uno dei primi elementi che caratterizzano lidentit di un
Comune; le connotazioni simboliche in esso contenute definiscono le
qualit di una comunit e di un territorio. Nellarchivio storico comunale 竪
conservato linventario compilato tra il 1740 e il 1754 dallarchivista Angelo
Maria Franchi, allinterno del quale 竪 contenuta una relazione in cui  tra
le altre cose  si descrive cos狸 il nobile stemma di Leno, costituito da
magnanimo lion rampante, sormontato da aurea stella, fa comprendere
lantica nonch辿 moderna sua generosit e splendore. Il leone 竪 uno degli
animali pi湛 nobili del blasone; in araldica simboleggia il coraggio, lanimo
nobile, la difesa coraggiosa, la gratitudine, la contemplazione, il vincitore
clementeLa stella 竪 simbolo delle mente rivolta a Dio, di finezza
danimo, fama, nobilt illustre. Il bozzetto allegato alla domanda
podestarile del 12 agosto 1931, presenta lo scudo argenteo a pera
riccamente ornato a fogliami, al leone rampante rivoltato alla sinistra
araldica (la nostra destra), sormontato dalla stella aurea a 8 punte.
LUOGHI DI INTERESSE PUBBLICO
- Il Teatro, di recente costruzione, 竪 un luogo in cui si
svolgono diverse manifestazioni, quali per esempio
le premiazioni degli studenti meritevoli, inoltre si pu嘆
assistere a spettacoli, proiezioni di film di diverso
genere. Il teatro si trova accanto al Comune e a lato
della chiesa. Ci sono anche diversi parchi in giro per
il paese.
- Ippodromo, parco comunale intitolato a Gino Vaia
(illustre abitante di Leno), dove molti abitanti si
ritrovano per svolgere attivit sportiva, per
incontrarsi e trascorrere del tempo insieme, magari
facendo dei pic-nic e, soprattutto durante la stagione
estiva, si organizzano feste e manifestazioni di vario
genere.
LUOGHI DI STUDIO E DI CULTURA
Nel nostro paese, ci sono diversi istituti di ogni
ordine e grado: scuola dellinfanzia, scuola
primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola
secondaria di secondo grado con moltissimi
indirizzi di studio e tutte con numerosi studenti e
docenti.
Inoltre, a Leno, si trova una grande e ben fornita
biblioteca, luogo molto frequentato, soprattutto
dagli studenti, nel pomeriggio, per ricerche e per
studio, in rigoroso silenzio.
LUOGHI DI CULTO
La Chiesa di Leno 竪 situata nel cuore del
paese. E di grandi dimensioni e domina la
piazza centrale. E intitolata a due santi, i
Santissimi Pietro e Paolo. E decorata e
corredata da molte statue e da splendide
vetrate colorate. A fianco si erge un grande
campanile, che ogni giorno scandisce le
ore e ricorda le messe.
VILLA BADIA
Eretta sulle rovine del monastero longobardo di san Benedetto, soppresso e demolito nel 1783, fu
commissionata dai fratelli Alessandro e Giovanni Dossi di Brescia che, allinizio del 1800, vi costruirono la
residenza di campagna per la famiglia, come testimonia ancora oggi una lapide muraria posizionata su di
un lato delledificio.
Della costruzione della villa sono pochi i documenti giunti fino a noi; i fratelli Dossi dovettero erigere una
residenza adatta al proprio rango, collocata in una posizione privilegiata al centro del paese. Alla fine
1800, la Villa sub狸 una profonda ristrutturazione, cambiando radicalmente il suo aspetto.
Verso la met del 1900 la Villa fu frazionata in pi湛 parti e pass嘆 a diversi proprietari.
Oggi 竪 di propriet di Cassa Padana e ospita, oltre alla Fondazione Dominato Leonense, il Corpo
musicale V. Capirola e lAss. Culturale e Teatrale CaraMella.
E un polo culturale vivo e aperto a tutta la cittadinanza, un nuovo modo di fare cultura, un luogo dove
c竪 partecipazione e si raccolgono e si elaborano progetti di promozione culturale.
STORIA DELL'ABBAZIA DI LENO
L'abbazia di Leno, o Badia leonense, era
un antico complesso monastico benedettino,
fondato nel 758 dal re longobardo Desiderio
nel territorio dell'attuale comune di Leno,
nella Bassa Bresciana. Abbattuta per volere
della Repubblica di Venezia nel 1783, oggi
dell'antica abbazia rimangono solo frammenti
lapidei, conservati in larga parte nel museo
bresciano di Santa Giulia, mentre in loco
sono stati rinvenuti dei tumuli grazie agli
scavi archeologici tenutisi nel 2003 dalla
Sovrintendenza per i beni archeologici della
Lombardia.
ATTIVIT COMMERCIALI
A Leno ci sono molti ristoranti di
diverso genere, per soddisfare i gusti
di tutti: per esempio, Locanda,
Eldorado, Osteria degli Amici, Oasi,
Sabidi, Cosmopolitan, ecc.
Ci sono anche diversi bar, come il
Baretto, lAstoria, il Tuga, lImpero, il
Commercio, ed inoltre un paio di
gelaterie.
Vi sono molti negozi: abbigliamento,
ottici, calzature...
SOCIET SPORTIVE
Leno 竪 molto attivo dal
punto di vista atletico.
Infatti, vi sono molte ed
importanti societ
sportive: Rugby Bassa
Bresciana, Handball Leno
e REAL LENO CALCIO,
che in passato 竪 stato
affiliato a molte societ
professionistiche, note a
livello nazionale, quali
Juventus e Milan.
LE FRAZIONI
Le frazioni di Leno sono Milzanello, Castelletto e Porzano.
Milzanello 竪 un piccolo villaggio agricolo di antica origine. Divenne per la prima volta frazione di Leno su ordine di
Napoleone, ma gli austriaci annullarono la decisione poco dopo il loro arrivo nel 1816 con il Regno Lombardo-Veneto. Dopo
l'unit d'Italia il paese crebbe fortemente da quattrocento a milleseicento abitanti. Il fascismo decise la soppressione del
comune unendolo definitivamente a Leno.
Il nome di Castelletto deriverebbe da un piccolo castello costruito nel XV secolo.  noto anche come contrada di San
Vittore, per la presenza di una chiesetta o di un oratorio dedicato a Papa Vittore I. Nel medioevo il territorio, coperto da
quattro grandi boschi (Massago, Rotino, Squadretto e Salvello), apparteneva all'abbazia di Leno, che lo cedette nel 1297 al
comune di Leno. Parte del territorio fu di propriet di famiglie signorili, fra cui i Gambara, i Trussi (che costruirono il castello
che d il nome alla frazione) e i Manerba. All'inizio del XIX secolo sul territorio esistevano una cascina fortezza e un
agglomerato di case dette i "Fienili". Il borgo si 竪 sviluppato nel XX secolo, con la costruzione di una scuole elementari
(1910), materne (1940) e un oratorio.
Il nome di Porzano trova la propria origine nei possedimenti della famiglia romana Porcia, da cui "fundus Porcianus". Si
estende sulla cosiddetta fascia delle resorgive. Risulta essere stato abitato fin dai tempi pi湛 remoti, gi dall'Et del Bronzo.
Rimase un comune autonomo sino al 1927. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, si assiste ad un notevole sviluppo di attivit
artigianali e industriali nell'ambito metalmeccanico e chimico.

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Il comune di Leno

  • 1. LENOE un comune italiano di 14.323 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. Centro di importanza agricola ed industriale, 竪 stato luogo di ritrovamenti di epoca Longobarda e dell'Abbazia. Il territorio 竪 caratterizzato da un paesaggio prevalentemente agricolo, tipico della Bassa Bresciana. Il clima 竪 quello tipico della pianura Padana: l'estate 竪 calda e afosa con qualche temporale, mentre l'inverno 竪 freddo e nebbioso con qualche nevicata, spesso anche di media entit. Le precipitazioni sono abbastanza ben distribuite nel corso dell'anno, assumendo caratteri temporaleschi in estate e nevosi in inverno. La ventilazione 竪 pressoch辿 assente.
  • 2. LO STEMMA DEL COMUNE DI LENO Lo stemma 竪 uno dei primi elementi che caratterizzano lidentit di un Comune; le connotazioni simboliche in esso contenute definiscono le qualit di una comunit e di un territorio. Nellarchivio storico comunale 竪 conservato linventario compilato tra il 1740 e il 1754 dallarchivista Angelo Maria Franchi, allinterno del quale 竪 contenuta una relazione in cui tra le altre cose si descrive cos狸 il nobile stemma di Leno, costituito da magnanimo lion rampante, sormontato da aurea stella, fa comprendere lantica nonch辿 moderna sua generosit e splendore. Il leone 竪 uno degli animali pi湛 nobili del blasone; in araldica simboleggia il coraggio, lanimo nobile, la difesa coraggiosa, la gratitudine, la contemplazione, il vincitore clementeLa stella 竪 simbolo delle mente rivolta a Dio, di finezza danimo, fama, nobilt illustre. Il bozzetto allegato alla domanda podestarile del 12 agosto 1931, presenta lo scudo argenteo a pera riccamente ornato a fogliami, al leone rampante rivoltato alla sinistra araldica (la nostra destra), sormontato dalla stella aurea a 8 punte.
  • 3. LUOGHI DI INTERESSE PUBBLICO - Il Teatro, di recente costruzione, 竪 un luogo in cui si svolgono diverse manifestazioni, quali per esempio le premiazioni degli studenti meritevoli, inoltre si pu嘆 assistere a spettacoli, proiezioni di film di diverso genere. Il teatro si trova accanto al Comune e a lato della chiesa. Ci sono anche diversi parchi in giro per il paese. - Ippodromo, parco comunale intitolato a Gino Vaia (illustre abitante di Leno), dove molti abitanti si ritrovano per svolgere attivit sportiva, per incontrarsi e trascorrere del tempo insieme, magari facendo dei pic-nic e, soprattutto durante la stagione estiva, si organizzano feste e manifestazioni di vario genere.
  • 4. LUOGHI DI STUDIO E DI CULTURA Nel nostro paese, ci sono diversi istituti di ogni ordine e grado: scuola dellinfanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado con moltissimi indirizzi di studio e tutte con numerosi studenti e docenti. Inoltre, a Leno, si trova una grande e ben fornita biblioteca, luogo molto frequentato, soprattutto dagli studenti, nel pomeriggio, per ricerche e per studio, in rigoroso silenzio.
  • 5. LUOGHI DI CULTO La Chiesa di Leno 竪 situata nel cuore del paese. E di grandi dimensioni e domina la piazza centrale. E intitolata a due santi, i Santissimi Pietro e Paolo. E decorata e corredata da molte statue e da splendide vetrate colorate. A fianco si erge un grande campanile, che ogni giorno scandisce le ore e ricorda le messe.
  • 6. VILLA BADIA Eretta sulle rovine del monastero longobardo di san Benedetto, soppresso e demolito nel 1783, fu commissionata dai fratelli Alessandro e Giovanni Dossi di Brescia che, allinizio del 1800, vi costruirono la residenza di campagna per la famiglia, come testimonia ancora oggi una lapide muraria posizionata su di un lato delledificio. Della costruzione della villa sono pochi i documenti giunti fino a noi; i fratelli Dossi dovettero erigere una residenza adatta al proprio rango, collocata in una posizione privilegiata al centro del paese. Alla fine 1800, la Villa sub狸 una profonda ristrutturazione, cambiando radicalmente il suo aspetto. Verso la met del 1900 la Villa fu frazionata in pi湛 parti e pass嘆 a diversi proprietari. Oggi 竪 di propriet di Cassa Padana e ospita, oltre alla Fondazione Dominato Leonense, il Corpo musicale V. Capirola e lAss. Culturale e Teatrale CaraMella. E un polo culturale vivo e aperto a tutta la cittadinanza, un nuovo modo di fare cultura, un luogo dove c竪 partecipazione e si raccolgono e si elaborano progetti di promozione culturale.
  • 7. STORIA DELL'ABBAZIA DI LENO L'abbazia di Leno, o Badia leonense, era un antico complesso monastico benedettino, fondato nel 758 dal re longobardo Desiderio nel territorio dell'attuale comune di Leno, nella Bassa Bresciana. Abbattuta per volere della Repubblica di Venezia nel 1783, oggi dell'antica abbazia rimangono solo frammenti lapidei, conservati in larga parte nel museo bresciano di Santa Giulia, mentre in loco sono stati rinvenuti dei tumuli grazie agli scavi archeologici tenutisi nel 2003 dalla Sovrintendenza per i beni archeologici della Lombardia.
  • 8. ATTIVIT COMMERCIALI A Leno ci sono molti ristoranti di diverso genere, per soddisfare i gusti di tutti: per esempio, Locanda, Eldorado, Osteria degli Amici, Oasi, Sabidi, Cosmopolitan, ecc. Ci sono anche diversi bar, come il Baretto, lAstoria, il Tuga, lImpero, il Commercio, ed inoltre un paio di gelaterie. Vi sono molti negozi: abbigliamento, ottici, calzature...
  • 9. SOCIET SPORTIVE Leno 竪 molto attivo dal punto di vista atletico. Infatti, vi sono molte ed importanti societ sportive: Rugby Bassa Bresciana, Handball Leno e REAL LENO CALCIO, che in passato 竪 stato affiliato a molte societ professionistiche, note a livello nazionale, quali Juventus e Milan.
  • 10. LE FRAZIONI Le frazioni di Leno sono Milzanello, Castelletto e Porzano. Milzanello 竪 un piccolo villaggio agricolo di antica origine. Divenne per la prima volta frazione di Leno su ordine di Napoleone, ma gli austriaci annullarono la decisione poco dopo il loro arrivo nel 1816 con il Regno Lombardo-Veneto. Dopo l'unit d'Italia il paese crebbe fortemente da quattrocento a milleseicento abitanti. Il fascismo decise la soppressione del comune unendolo definitivamente a Leno. Il nome di Castelletto deriverebbe da un piccolo castello costruito nel XV secolo. noto anche come contrada di San Vittore, per la presenza di una chiesetta o di un oratorio dedicato a Papa Vittore I. Nel medioevo il territorio, coperto da quattro grandi boschi (Massago, Rotino, Squadretto e Salvello), apparteneva all'abbazia di Leno, che lo cedette nel 1297 al comune di Leno. Parte del territorio fu di propriet di famiglie signorili, fra cui i Gambara, i Trussi (che costruirono il castello che d il nome alla frazione) e i Manerba. All'inizio del XIX secolo sul territorio esistevano una cascina fortezza e un agglomerato di case dette i "Fienili". Il borgo si 竪 sviluppato nel XX secolo, con la costruzione di una scuole elementari (1910), materne (1940) e un oratorio. Il nome di Porzano trova la propria origine nei possedimenti della famiglia romana Porcia, da cui "fundus Porcianus". Si estende sulla cosiddetta fascia delle resorgive. Risulta essere stato abitato fin dai tempi pi湛 remoti, gi dall'Et del Bronzo. Rimase un comune autonomo sino al 1927. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, si assiste ad un notevole sviluppo di attivit artigianali e industriali nell'ambito metalmeccanico e chimico.