Articolo che sottolinea il ruolo attivo e concreto della formazione professionale al supporto di politiche sociali, quali ad esempio quella per le pari opportunità
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Il contributo della formazione al rispetto della diversità
1. Giovanni Primavera EMPOWER DEPRIVED LEARNERS –
giovanniprimavera@ialemiliaromagna.it
www.empower-deprived-learners.eu Making learning more attractive for low-level educated adults
through introduction of self-organised learning.
A transfer system into three different European societies
2007 LLP-LdV/TOI/2007/NO/165.013
IL CONTRIBUTO DELLA FORMAZIONE AL RISPETTO DELLA
DIVERSITA’
Come salvaguardare il principio della diversità: valorizzare stili ed
esigenze individuali
Malcom Knowles può essere considerato uno dei più noti studiosi dell’apprendimento
degli adulti.
Punto di partenza del suo modello è la considerazione degli adulti come learners
(soggetti in apprendimento) con le loro specifiche prospettive individuali.
L’obiettivo dell’insegnamento-apprendimento viene definito come progressiva
acquisizione di autonomia da parte degli individui, sia per svolgere i ruoli propri delle
diverse fasi della vita (bisogno di imparare), sia per imparare ad imparare (self directed
learning).
Knowles formula una teoria dell’apprendimento degli adulti tenendo conto degli
esperimenti e delle ricerche sulle caratteristiche specifiche che presentano i soggetti
adulti ed identifica le peculiarità del modello andragogico rispetto a quello pedagogico
sulle base di sei presupposti (core principles) che caratterizzano l’adulto:
Il bisogno di conoscere: gli adulti sentono l'esigenza di sapere perché occorra
apprendere qualcosa ed a cosa possa servire.
Il concetto di sé: il concetto di sé nell'adulto è vissuto come dimensione
essenzialmente autonoma, di conseguenza, se l'adulto si trova in una
situazione in cui non gli è concesso di autogovernarsi, sperimenta una tensione
tra quella situazione e il proprio concetto di sé: la sua reazione tende a divenire
di resistenza.
Il ruolo dell'esperienza precedente: nell'educazione dell'adulto ha un ruolo
essenziale l'esperienza, che diventa una base sempre più ampia a cui
rapportare ed integrare i nuovi apprendimenti. L'esperienza porta le persone ad
essere sempre più diverse l'una dall'altra: perfino lo stile cognitivo cambia per
effetto delle esperienze fatte.
2. La disponibilità ad apprendere: l'adulto ha una disponibilità ad imparare mirata,
cioè rivolta solo a ciò di cui sente il bisogno. Gli adulti sono disponibili ad
apprendere ciò che hanno bisogno di sapere e di saper fare per far fronte
efficacemente alla situazione della loro vita reale.
L'orientamento verso l'apprendimento: l'orientamento verso l'apprendimento
negli adulti è centrato sulla vita reale; infatti essi apprendono nuove
conoscenze, capacità di comprensione, abilità, valori, atteggiamenti molto più
efficacemente quando sono presentati nel contesto della loro applicazione alle
situazioni reali. La prospettiva è quella di un’immediata applicazione di quanto
appreso.
Motivazione: le motivazioni più potenti sono le pressioni interne: il desiderio di
una maggiore soddisfazione nel lavoro, l'auto-stima, la qualità della vita.
Benchè da adulti si risponda ad alcuni moventi esterni (lavoro migliore,
promozioni, retribuzione più alta), le motivazioni più potenti sono le pressioni
interne, le cosiddette “motivazioni intrinseche”.
Knowles illustra come l'applicazione di tali presupposti implichi un nuovo modello di
progettazione e conduzione di programmi di formazione degli adulti, nonché una
nuova figura di docente.
Il modello formulato si connota come un modello “di processo”, cioè un modello che
fornisce procedure e risorse per aiutare i discenti ad acquisire informazioni e abilità.
In questo modello vengono delineati alcuni aspetti cardine, tra cui, centrali, vi sono:
La condivisione del progetto (contratto di apprendimento): un aspetto della
prassi formativa che infatti differenzia più nettamente la scuola pedagogica
("insegnare") da quella andragogica ("facilitare l'apprendimento") è il ruolo del
discente nella pianificazione. Una delle scoperte fondamentali della ricerca
applicata sul comportamento degli adulti è che le persone tendono a sentirsi
impegnate in una decisione o in un’attività in diretta proporzione alla loro
partecipazione o influenza sulla sua progettazione e sul processo decisionale
che la riguarda.
La Diagnosi dei bisogni di apprendimento: un bisogno di apprendimento può essere
definito come la discrepanza o il divario esistente tra le competenze definite nel
modello e il loro livello di sviluppo attuale nei discenti. Secondo l'andragogia, l'elemento
critico nella valutazione di questi divari è la percezione che gli stessi discenti hanno
della discrepanza tra la situazione attuale e quella che vogliono (ed hanno bisogno di)
raggiungere. Il passo conclusivo è quindi la formulazione degli obiettivi scelti dal
discente stesso in quanto rispondenti ai bisogni formativi auto-diagnosticati.
Knowles mette esplicitamente in discussione la tradizionale distribuzione di ruoli di
potere tra i famosi vertici del triangolo committente-formatore-partecipante.
Propone il coinvolgimento diretto, anzi assegna un ruolo decisionale ai soggetti
dell’apprendimento in tutte le fasi del processo, a cominciare dalla determinazione
degli obiettivi. Rivaluta tra le risorse dell’apprendimento, aspetti scontati come
l’esperienza, ma anche altri che lo sono di meno come lo stato emotivo ed
affettivo degli individui, le loro reciproche interazioni e quelle con il contesto
tanto di lavoro quanto di vita.
La posizione di Knowles, ove applicata coerentemente, rivoluziona di fatto la prassi
formativa tradizionale, ancora largamente diffusa, in una formazione rivolta all’uomo e
alla donna interi; all’individuo in rapporto risolto con il suo lavoro, certo, ma anche
3. individuo carico di una sua propria storia, di una sua esperienza, di sue idee
convinzioni esperienze, di affetti bisogni motivazioni interessi e perché no, doveri.
Il progetto è stato finanziato col supporto della Commissione Europea.
Questo articolo riporta il punto di vista del solo autore – IAL CISL Emilia
Romagna - e la Commissione Europea non può essere ritenuta responsabile per
qualsiasi utilizzo che possa esser fatto delle informazioni qui contenute.
Per maggiori informazioni su questo tema o per programmare un’intervista, per favore contattare il coordinatore
Giovanni Primavera all’indirizzo e-mail giovanniprimavera@ialemiliaromagna.it