Questo report 竪 stato prodotto da NUS Consulting Group e ha scopo solamente informativo. Le previsioni economiche e di mercato e dei prezzi contenute nel documento sono basate su nostre valutazioni alla data del presente documento e sono soggette a cambiamenti senza preavviso. Nessuna parte di questo documento pu嘆 essere copiata, duplicata o distribuita senza un consenso scritto da parte di Nus Consulting Group.
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"Il cosidetto rimbalzo del gatto morto"
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Questo report 竪 stato prodotto da NUS Consulting Group e ha scopo solamente informativo. Le previsioni economiche e di mercato e dei prezzi
contenute nel documento sono basate su nostre valutazioni alla data del presente documento e sono soggette a cambiamenti senza preavviso.
Nessuna parte di questo documento pu嘆 essere copiata, fotocopiata o duplicata in nessun modo e per nessuno scopo o distribuita a nessuna
persona diversa dagli impiegati, direttore o destinatari autorizzati senza un consenso scritto da parte di Nus Consulting Group.
News Flash
Il cosidetto Rimbalzo del gatto morto
09 ottobre 2015
2. - 2 -
Durante il periodo estivo i prezzi del petrolio sono diminuiti costantemente raggiungendo i loro minimi in
agosto: $38.50/barile per il WTI e $43.5/barile per il Brent. Il calo dei prezzi 竪 stato causato innanzitutto
dalla presa di coscienza da parte del mercato delleccesso di offerta presente rispetto alla domanda (pari
a circa da 1.5 a 2.5 mbp/g) e dal fatto che nessuno dei principali fornitori internazionali (Stati Uniti, Russia,
o Arabia Saudita) aveva intenzione di tagliare la produzione. I prezzi si sono ripresi bruscamente allinizio
di settembre e, fino ad ora, si sono mossi in un range abbastanza ristretto: il WTI fra i $44-$47 al barile e
il Brent fra i $47-$50 al barile. Il primo elemento catalizzatore di questa ripresa sono stati i dati del
Dipartimento Americano per lEnergia (EIA) che mostravano come la produzione petrolifera avesse toccato
il suo picco per poi iniziare a diminuire. Alcuni giorni fa i prezzi benchmark hanno superato i range sopra
menzionati a causa dellintervento dellesercito russo (sia per via aeree sia per via navale) nel conflitto
siriano. Ora con i prezzi del petrolio del 25% superiori rispetto ai minimi recenti, ci si chiede sempre pi湛
spesso se questa recente ripresa sia sostenibile o sia una situazione temporanea causata dagli speculatori
che cercano di coprire le loro posizioni corte.
Pi湛 in generale ci si sta chiedendo se si tratta del cosiddetto dead cat bounce che tradotto in italiano
significherebbe il rimbalzo del gatto morto che 竪 una frase che circola negli ambienti di trading da diversi
anni che indica un rimbalzo tecnico che non interrompe la tendenza ribassista primaria, 竪 un rimbalzo che
va sempre contestualizzato e che potrebbe anche essere esteso e violento ma sempre frazionale rispetto
al movimento che l'ha generato.
Nellultima settimana non 竪 cambiato molto sui mercati per quanto riguarda i fondamentali. vero che la
produzione petrolifera USA ha subito un calo marginale, scendendo dal picco di 9.61 allinizio di giugno
ad un minimo di 9.09 nellultima settimana di settembre. Tuttavia i dati sono risultati inaffidabili e, a nostro
avviso, inconcludenti. Infatti ieri la EIA ha pubblicato i dati produttivi relativi alla prima settimana di ottobre
e la produzione 竪 aumentata di 76.000 bp/g fino a 9.17 mbp/g. Inoltre, nonostante il modesto recente
declino della produzione statunitense, le scorte USA continuano ad aumentare. Lungo la prima settimana
di ottobre le scorte petrolifere commerciali USA si sono attestate a 461 milioni di barili, circa 100 milioni di
barili al di sopra del livello dello scorso anno, quantit mai viste in 80 anni di registrazioni.
Osservando il mercato al di fuori degli Stati Uniti, i fondamentali sono altrettanto ribassisti. Secondo i report
recenti la produzione petrolifera russa a settembre ha toccato i 10.74 mbp/g (un nuovo record dellera
post-sovietica) e lArabia Saudita ha continuato a pompare petrolio in eccesso per 10 mbp/g
(probabilmente mantenendosi stabile a 10.3 mbp/g) a settembre. Non solo, anche altri player importanti
hanno aumentato la loro produzione (per esempio la produzione irachena 竪 aumentata di circa 3.0 mbp/g
nel 2014 a 4.0 mbp/g negli ultimi mesi) o intendono farlo (per esempio lIran ha in programma di
aumentare la produzione e vendere le scorte di petrolio grazie allannullamento delle sanzioni a seguito
dellaccordo sul nucleare stretto con le P5+1). In base a quanto detto finora 竪 chiaro che i mercati mondiali
(che affrontano in generale una crescita economica lenta o in rallentamento) restano fisicamente sovra
forniti e questa situazione continuer nel futuro prossimo.
Sembra che il recente aumento dei prezzi dellenergia sia stato guidato da un insieme di fattori. In primo
luogo la convinzione che la produzione di petrolio shale dovr diminuire significativamente nei prossimi
mesi. Questa teoria si basa su questo ragionamento: i finanziamenti per le societ produttrici di petrolio
shale stanno rapidamente azzerandosi portando un crollo significativo del numero dei pozzi operativi e,
di conseguenza, la diminuzione materiale della produzione 竪 dietro langolo. Quanto detto finora 竪 vero,
tuttavia il risultato previsto 竪 tuttaltro che scontato. evidente che gli elevati livelli produttivi dellOPEC (e
della Russia) stiano saturando il mercato, portando un calo dei prezzi e sottoponendo le societ
indipendenti USA produttrici di shale ad una fortissima pressione. Non 竪 chiaro per嘆 che i produttori
indipendenti statunitensi di shale andranno semplicemente in bancarotta. per嘆 altres狸 probabile che altri
operatori pi湛 grandi e meglio finanziati (come le major integrate) potrebbero sfruttare questa opportunit
per acquisire i produttori shale pi湛 piccoli (o meno capitalizzati) ad un prezzo decisamente basso.
3. - 3 -
Inoltre diversi produttori USA di shale hanno profondamente ristrutturato i loro costi e continuato a
implementare nuove e migliori tecnologie per il fracking, abbassando i loro punti di pareggio e quindi
potenzialmente attrezzandosi per resistere alla tempesta in corso. Noi crediamo che i livelli produttivi di
shale USA scenderanno ma che questa diminuzione sar probabilmente meno vistosa rispetto a quanto
previsto sui mercati.
Inoltre qualsiasi diminuzione della produzione USA nei prossimi mesi probabilmente sarebbe compensata
da altri produttori internazionali (come lIran) e avrebbe vita breve poich辿 i produttori shale USA possono
riattivare i pozzi in pochi mesi.
Il secondo tema importante 竪 laumento del rischio geopolitico che si 竪 inasprito nelle ultime settimane,
incrementando cos狸 il rischio di una potenziale interruzione produttiva. Questo cambiamento deve essere
rispecchiato dai prezzi del petrolio. Alcune volte abbiamo affermato che i mercati energetici globali
soffrono di una forma di deficit dellattenzione. In breve, lincapacit di concentrarsi su pi湛 di un tema alla
volta. Per anni abbiamo evidenziato la presenza di diverse e continue tensioni geopolitiche provenienti
soprattutto dal Medio Oriente: la guerra fra Libia e Siria, la crescita e lespansione dellISIS, il conflitto in
Yemen, etc. Tutte queste problematiche sono esistite per un lungo tempo, tuttavia nessuna di queste ha
avuto un impatto concreto (per esempio uninterruzione) sulla fornitura di petrolio verso i mercati
internazionali. Quello che recentemente ha catturato lattenzione dei mercati 竪 stato per嘆 lintervento
diretto della Russia nel conflitto siriano in corso. Il conflitto in Siria 竪 una problematica immensamente
complicata che vede contrapposti il regime di Assad (Sciiti) contro i ribelli siriani (principalmente sunniti) e
lISIS (sunniti). In breve gli USA e lUnione Europea hanno supportato i ribelli con lobiettivo di rimuovere
Assad e umiliare lISIS; mentre lIran ha supportato Assad con lobiettivo di mantenere il Governo e umiliare
lISIS. Questo era lo status quo prima che la Russia intervenisse con le sue forze aeree e navali iniziando a
bombardare e ad attaccare il Paese con i missili, presumibilmente colpendo sia i ribelli sia lISIS. Lobiettivo
russo sembrerebbe quello di supportare e mantenere la sua alleanza con Assad oltre a proteggere le sue
strutture militari in quellarea: il porto navale di Tartus (lunico porto russo nel mediterraneo). Sebbene
lintervento russo si sommi ad una situazione gi complicata, non sembra (almeno finora) che la Russia
intenda fare unincursione su vasta scala a supporto di Assad. Sembra pi湛 probabile che il ruolo russo si
limiter ad interventi aerei e navali per far pendere la bilancia in favore di Assad e portare alla negoziazione
di una soluzione politica o ad uno stallo militare accettabile. Sebbene avere gli eserciti di Russia, USA e UE
in una zona cos狸 vicina sia motivo di preoccupazione, tuttavia sembra che le parti stiano cooperando a
livello militare per evitare un evento indesiderato a livello internazionale. La Siria non 竪 un produttore di
petrolio, la sua rilevanza per i mercati energetici non 竪 legata al conflitto interno quanto piuttosto al rischio
di contagio per le zone limitrofe.
In base a quanto detto sinora, a nostro avviso, la ripresa dei prezzi petroliferi non 竪 una condizione
sostenibile rispetto al recente trend ribassista ma solo uno slancio temporaneo legato alla necessit degli
speculatori di coprire le loro posizioni corte seguendo le notizie considerate di supporto al mercato.
Concentrandosi esclusivamente sui fondamentali, il mercato continua ad avere offerta in eccesso e le
scorte petrolifere nel mondo hanno raggiunto picchi storici. Inoltre lattivit economica globale sia nei
mercati sviluppati sia in quelli emergenti 竪 ancora al di sotto delle previsioni e questo implica che la
domanda continuer ad essere sottotono e incapace di bilanciare gli attuali livelli dellofferta.
Noi continuiamo a credere che le tensioni geopolitiche, soprattutto in Medio Oriente, siano un fattore di
rischio per i mercati. Tuttavia 竪 importante sottolineare che la maggior parte di questi rischi sono presenti
sul mercato dallinizio della primavera araba (2011). Il recente arrivo delle forze russe in Siria 竪 motivo di
preoccupazione per i mercati energetici non perch辿 abbia aggravato le tensioni del conflitto siriano ma
perch辿 potrebbe contagiare unarea pi湛 ampia e quindi le zone limitrofe.
4. - 4 -
Per ulteriori notizie in ambito energetico ed informazioni, resto a Vostra completa disposizione.
Con loccasione porgo i miei migliori saluti.
Claudio Enriquez
Amministratore Delegato
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presente documento e sono soggette a cambiamenti senza preavviso. Nessuna parte di questo documento pu嘆
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