Intervento di Carlo Molinari durante l'evento "Dalla Green alla Blue Economy - Scenari e prospettive in tema di Sostenibilità e Responsabilità Sociale d'Impresa" organizzato da Asseprim il 19 maggio 2011
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Il nesso tra Sostenibilità, Responsabilità di Impresa e Servizi Professionali - Carlo Molinari
1. 19 maggio 2011 – Milano
Associazione Servizi Professionali per le Imprese
Unione Commercio, Turismo, Servizi e Professioni
Incontro con Gunter Pauli
Comunicazione a cura di Carlo Molinari
Consigliere Asseprim -Ingegnere Energetico- Albo di Milano
Partner NewEsco Srl -Associato Bridge Kennedy Srl
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3. «E' comune defetto degli uomini, non fare conto,
nella bonaccia della tempesta
bonaccia, tempesta.
(N. Machiavelli)»
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4. Il profitto come «vitello d’oro» dell’economia classica.
Fino ai nostri giorni, i temi su cui focalizzare attenzione, sforzi
e obiettivi di persone, organizzazioni e nazioni sono stati
l’interesse economico, il profitto: il «vitello d’oro» che
giustifica e illumina ogni azione economica umana.
Questa è la retorica dell’economia classica impostata ai tempi del
dell economia
«Laissez faire» , la «mano libera» che tutto sistema, di Adam Smith
e colleghi, filosofie allora inattaccabili e che hanno improntato
positivamente lo sviluppo economico del mondo.
Ma a quei tempi il globo era «grandissimo» rispetto alle
potenzialità di comunicazione, spostamento, modifiche
ambientali del genere umano, che contava pochi membri
dotati di mezzi tecnici ingenui.
Con l’evoluzione delle società tecnologiche, tutto è cambiato e negli
ultimi 30 anni sono accadute cose che ci h
lti i i d t h i hanno resi consapevoli
i li
che il nostro «mondo» è piccolo e sperso nel cosmo e le sue
risorse, che al tempo di Adam Smith si consideravano illimitate,
sono invece esauribili.
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5. Il Profitto, da solo, è un buona guida ?
Più recentemente, siamo stati tutti «toccati» dall’incredibile
«corto circuito» tra una finanza, basata su assunti
economici inconsistenti ma mirante alla massimizzazione
del profitto per «i mandanti» .
Altri eventi eccezionali , anche naturali ci hanno fatto
riflettere su tutti i limiti della nostra cultura
dell’efficienza produttiva, nel cui bilancio mettevamo
solo molti dati collegati ai valori economici monetari, e
solo da poco nei bilanci sociali cenni al valore
poco, sociali, valore,
difficile da valutare, delle esternalità, positive o
negative.
Ora, se persone, aziende, istituti finanziari e stati si
comportano da «isole», indirizzate solo ad un profitto
immediato e circoscritti ai conti economici delle singole
attività,
attività non connesse tra loro accade che la complessità
loro,
derivante dalla globalizzazione, spinge l’economia
produttiva, ad essere indirizzata solo dai parametri contabili
tradizionali , oggi necessariamente insufficienti a descrivere
la complessità (es. il PIL)
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6. Responsabilità nelle mani dell’umanità
Nel caso questa tendenza non muti , come genere non
avremo scampo , nonostante la nostra scienza e tecnica e
trascineremo con noi le altre specie animali evolute.
Inoltre oggi l’ambiente sta mostrando la sua fragilità rispetto al
potenziale distruttivo umano i cui membri per ora continuano ad
umano,
aumentare e di conseguenza la loro pressione su ogni parte del
nostro pianeta azzurro.
Oggi siamo veramente consapevoli che il mondo è piccolo,
finito, e sperso nel cosmo, ed è responsabilità nostra non
renderlo inadatto alla nostra stessa sopravvivenza.
( Rapa Nui)
http://www.youtube.com/watch?v=XZAL5IqZGZA&feature=email
La politica economica che deve emergere deriva dalla
convinzione che, nella visione «Responsabile», il profitto
economico non sia l’unico parametro di valorizzazione e
obiettivo di impresa, persona e stato.
p p
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7. Profitto, responsabilità, sostenibilità
La teoria economica che le società evolute stanno faticosamente
cercando (anche per trasmetterla a quelle in vds) deve coniugare
la realtà produttiva e di mercato con il suo proprio meccanismo di
mercato,
investimenti, ammortamenti e rendimenti, con la valorizzazione in
positivo ed in negativo delle esternalità prodotte dalle attività
umane.
Essa deve evolversi rispetto ai primi approcci, emersi sulla
base dei primi shock (Seveso, petrolio, incidenti nucleari), di
tutela socio-ambientale a mezzo leggi, indicatori, incombenze
burocratiche,
burocratiche che l’imprenditore anche responsabile vede
l’imprenditore, responsabile,
come lacci e costi e sforzi organizzativi non commisurati ai
risultati effettivi.
Certo che il quadro normativo deve essere aggiornato, ma
q gg
l’obiettivo è integrare l’economia classica con l’economia delle
esternalità cioè il valore per gli stakehoder dell’uso sostitutivo delle
risorse che l’impresa utilizza nei suoi affari.
Questo è stata alla base degli accordi di Kyoto Cancun (la
Kyoto, Cancun,
prossima UN Climate Change Conference
Bonn, Germany 6 - 17 June 201 20-20-20)
http://unfccc.int/2860.php
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8. Responsabilità per la Sostenibilità
La ricerca di nuovi paradigmi economici, deve tener conto
della complessità derivante dalla globalizzazione, e delle
esigenze dell’economia produttiva, con il suo meccanismo di
investimenti e rendimenti
rendimenti, non congruenti con aspetti
«creativi» ☺ di una finanza che falsi i valori.
Solo così la metodologia può permeare il «comune
sentire» delle masse e far si che la propensione del
«popolo» spinga le politiche di chi governa verso un
modo di operare diverso: una «normalità» diversa
nell operare,
nell’operare che metta le risorse naturali nello stesso
«paniere» di quelle tecniche ed economiche.
Questo è il nesso tra RESPONSABILITA’ e
SOSTENIBILITA :
SOSTENIBILITA’: abbinare la parola «sostenibile» alla
parola «sviluppo» rappresenta il nuovo limite del successo
dell’intelligenza umana, ed è un limite epocale, in quanto ha
come l’obiettivo che l’utilizzo delle risorse sia in qualche
modo reversibile ed è la più grande sfida che l’umanità si
sia mai trovata a raccogliere.
La posta in gioco è essere o non essere lemmings ? ☺)
http://www.youtube.com/watch?v=vF_E10e4Bzo&feature=related
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9. Proposte, network e stimoli culturali
p ,
ASSEPRIM ritiene che parlare di Sviluppo sostenibile alle
persone che operano nelle imprese e compongono le
organizzazioni, abbia un importante effetto educativo, e
spinga a capire che la soluzione non è esclusivamente nelle
mani di chi governa e di gruppi di potere.
Siamo i f tti certi che i comportamenti singoli, «atomici» di
Si infatti ti h t ti i li t i i
ognuno possano contribuire a formare una cultura, determinare il
consenso e essere stimolo ad una nuova tendenza politica avviata
alla salvaguardia del pianeta
Partecipando tutti possono documentarsi sulla sostenibilità,
in particolare oggi cercando e promuovendo nuove filosofie
«Eco-Eco» come i primis quella che G t P li presenterà
E E in i i ll h Gunter Pauli t à
tra qualche minuto
La nuova economia BLU teorizzata e messa in pratica da
BLU,
Gunter Pauli, ci offre un concreta possibilità di agire in questo
senso, senza perdere di vista l’aspetto del profitto, che
contengono il concetto di integrazione tra economia ed ecologia,
con obiettivo «3P» (people,profit & planet).
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10. Si parte da micro-comportamenti responsabili di impresa
p p p p
per la pubblicità privilegiare mezzi che non generano inquinamento,
per ogni e-mail cancellare il testo pervenuto e non applicare allegare
allegati file pesanti (green IT)
(green-IT),
spegnere sempre le luci in ufficio se non sono necessarie,
scegliere auto meno pesanti ed evitare le potenze di status e non
necessarie
per i mezzi per l’autoparco preferire ai bassi consumi, evitando
all’inutilità di pesi e accessori inutili,
usare carta riciclata o che garantisca la rigenerazione delle foreste
(es. FSC-Forest
(es FSC Forest Stewadrship Council)Council),
moderare le temperature di condizionamento e riscaldamento negli
uffici mantenendole ai minimi di legge o anche al di sotto,
trattare al meglio le persone e gestire adottare orari di lavoro tali da
evitare limitare lo stress a loro per gli ingorghi di da traffico,
non costringere i dipendenti a orari e ferie che creino sovraffollamenti
e sprechi
diminuire l’uso di cibi che producono sprechi estinzione di animali o
l uso sprechi,
inquinamento
Sostenere ogni attività che non provochi sprechi
Verificare e monitorare i consumi di energia
fare analisi di sostenibilità per la scelta dei fornitori
…… 10
11. Si può fare tanta strada!
Facciamoci compagnia nel cammino verso un mondo delle
F i i i l i d d ll
imprese dei servizi più sostenibile
Asseprim : http://www.asseprim.it/
Lemmings: http://www.youtube.com/watch?v=vF_E10e4Bzo&feature=related
Rapa Nui : http://www.youtube.com/watch?v=UQBp6z4j704&feature=related
Unione CTSP Milano : http://www.unionemilano.it/landing/index.php
Web tv della Cciaa Milano : http://www.youimpresa.it
Grazie a tutti
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12. Servizi, sistemi ed iniziative per la Sostenibilità Responsabile
, p p
Ing Carlo Molinari
Consigliere Asseprim
monitoraggio dei consumi energetici
Ingegnere Energetico- Albo di Milano
ingmolinari@virgilio.it energy management
334 66 04 136
Partner N E
P t NewEsco S l
Srl auditing di processi di governance della
Pzza.Bertarelli 3 Milano responsabilità
carlo.molinari@newesco.it
www.newesco.it
B S
Associato Bridge Kennedy Srl
Via Puccini, 3 Milano
carlo.molinari@bridgekennedy.it
http://www.bridgekennedy.it/
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