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articoli/Aliprandi  2016/1/11  10:31  page 139  #139
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Il progetto JurisWiki
Qualche informazione di background
sulla prima piattaforma aperta per linformazione giuridica
SIMONE ALIPRANDI
SOMMARIO: 1. Da cosa nasce lidea di JurisWiki  2. Tecnologie utilizzate e moda-
lit di organizzazione del database  3. La gestione del copyright: una piattaforma
davvero open  4. La gestione della privacy nelle sentenze. Un nodo intricato
JurisWiki 竪 una piattaforma collaborativa e open per linformazione giu-
ridica, grazie alla quale i provvedimenti giurisdizionali nonch辿 i relativi com-
menti e massime sono raccolti in un unico contenitore virtuale liberamente
fruibile via web senza vincoli di copyright o barriere di accesso come richieste
di registrazione o sottoscrizione di abbonamenti.
Si tratta di un database aperto e basato sul crowdsourcing, nel senso che
chiunque pu嘆 caricare nuove sentenze (oltre alle centinaia di migliaia gi in-
serite dallo staff del sito e dai parser automatici installati sulla piattaforma);
ma si tratta anche di un wiki a cui gli utenti possono contribuire perfezio-
nando e commentando i provvedimenti, scrivendo massime, aggiungendo
annotazioni e inserendo link ad altri provvedimenti o testi legislativi.
JurisWiki 竪 un progetto personale di chi scrive, avvocato da sempre impe-
gnato nel settore delle nuove frontiere del diritto dautore e dellopen licen-
sing. Il sito 竪 online uf鍖cialmente dal 21 aprile 2015 ed 竪 attualmente ancora
in una fase sperimentale (beta), in attesa di consolidare alcuni aspetti sia tec-
nici che giuridici. In questi paragra鍖 cercheremo di mettere in luce i retrosce-
na che hanno portato allideazione di questa piattaforma e le problematiche
tecniche e giuridiche incontrate nello sviluppo.
1. DA COSA NASCE LIDEA DI JURISWIKI
Lidea nasce da due constatazioni empiriche fondamentali: la crescente di-
sponibilit di giurisprudenza liberamente accessibile in rete e la conseguente
tendenza degli utenti a cercare sentenze sul web attraverso i comuni motori
di ricerca (e non pi湛 solo attraverso servizi specializzati).
 LA. 竪 avvocato e dottore di ricerca. Nellaprile del 2015 ha lanciato JurisWiki, la pri-
ma piattaforma open e condivisa per linformazione giuridica. Il suo sito professionale 竪
www.aliprandi.org. Questo articolo 竪 rilasciato nei termini della licenza Creative Com-
mons Attribution-ShareAlike 4.0 International (testo integrale della licenza disponibile su:
https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/).
Informatica e diritto, Vol. XXIII, 2014, n. 2, pp. 139-143
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Bisogna infatti registrare che sono ormai numerosissimi i provvedimenti
messi regolarmente online dalle stesse corti sui loro siti istituzionali, a partire
dalla Corte Costituzionale che ha messo liberamente a disposizione lintero
archivio (dal 1956 ad oggi) digitalizzato in un formato standard (XML) che
ne consente una facile ripubblicazione sul web. Vi sono poi i siti della Cor-
te dei Conti e della giustizia amministrativa (Consiglio di Stato e Tribunali
amministrativi regionali); inoltre da qualche tempo anche il CED della Cor-
te di Cassazione ha aperto parzialmente (solo gli ultimi cinque anni) il suo
ItalGiure. Oltre a questi siti istituzionali vi sono ormai una miriade di siti
di informazione giuridica o anche semplici blog di avvocati, commercialisti
e altri professionisti in cui vengono pubblicati i testi delle sentenze. Ricor-
diamo infatti che, per effetto dellart. 5 della legge sul diritto dautore, i testi
delle sentenze (come di tutti gli atti uf鍖ciali della pubblica amministrazione)
non sottostanno ad alcuna privativa e sono quindi in pubblico dominio per
loro stessa natura.
Da questo primo dato, legato appunto alla crescente disponibilit in rete
di giurisprudenza, deriva un secondo dato: sono sempre di pi湛 i giuristi e in
generale i professionisti interessati a questi contenuti (quindi intendiamo an-
che commercialisti, consulenti del lavoro, consulenti 鍖scali, giornalisti, do-
centi di diritto, etc.) che si af鍖dano a motori di ricerca generici (Google,
Yahoo...) per reperire questi documenti, vuoi per la gratuit, vuoi per la sem-
plicit duso, vuoi per la maggiore famigliarit acquisita con questi strumen-
ti. Ovviamente le grandi banche dati proprietarie curate e aggiornate dalle
principali case editrici specializzate, per completezza e af鍖dabilit, restano
ancora il principale punto di riferimento in questo settore. Ci嘆 nonostante,
non si pu嘆 negare che vi sia anche una buona fetta di utenza che si accontenta
di una ricerca pi湛 generica e che comunque non intende versare il costo di
abbonamenti (a volte molto oneroso).
JurisWiki si inserisce proprio nel solco tracciato da questi due dati cer-
cando di fornire uno strumento pi湛 ef鍖ciente rispetto ad un motore di ri-
cerca generico e di offrire uno spazio aperto in cui i giuristi possono condi-
videre liberamente e con approccio collaborativo massime e commenti alle
sentenze.
2. TECNOLOGIE UTILIZZATE E MODALIT DI ORGANIZZAZIONE DEL
DATABASE
Larchitettura di JurisWiki 竪 sviluppata in Ruby, linguaggio tra i pi湛 avan-
zati ed ef鍖cienti per un progetto di questo tipo.
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Il motore interno di JurisWiki 竪 basato su tecnologie di ricerca speci鍖ca-
mente pensate per i testi giuridici e permette quindi di organizzare i docu-
menti secondo standard pi湛 chiari e precisi.
Uno dei problemi incontrati in fase di progettazione 竪 stato proprio las-
senza di standard univoci e riconosciuti a livello internazionale per la catalo-
gazione e il tagging semantico dei provvedimenti giurisdizionali.
La scelta 竪 stata comunque quella di predisporre il database in modo da
isolare cinque metadati essenziali, cio竪 le informazioni che rendono un prov-
vedimento giurisdizionale certamente e univocamente individuato:
1. la corte o tribunale che ha emesso il provvedimento;
2. il tipo di provvedimento (sentenza, ordinanza, decreto);
3. la data di emissione del provvedimento (pi湛 precisamente la data del
deposito in cancelleria);
4. il numero identi鍖cativo attribuito al provvedimento dalla cancelleria;
5. la lingua in cui 竪 scritto il provvedimento (ricordiamoci infatti che in
Trentino-Alto Adige e Valle dAosta vengono emessi documenti uf鍖-
ciali in lingue diverse dallitaliano).
Questi cinque metadati essenziali vanno anche a comporre lURL del
provvedimento, che rimane quindi stabile e immodi鍖cabile per sempre.
Oltre a questi metadati essenziali vi 竪 la possibilit di arricchire ulterior-
mente il database con altri dati aggiuntivi, come ad esempio il numero di ruo-
lo del procedimento, la sezione della corte o tribunale, il nome del giudice
che ha 鍖rmato il provvedimento, la data delludienza in cui il provvedimento
竪 stato assunto e 鍖rmato dal giudice.
Inoltre, in prospettiva, quando la community degli utenti si consolider,
il tutto verr completato e arricchito dai commenti e dalle massime caricate,
nonch辿 dalla classi鍖cazione (tagging) proposta dagli utenti stessi.
3. LA GESTIONE DEL COPYRIGHT: UNA PIATTAFORMA DAVVERO OPEN
Lapproccio di tutto il progetto 竪 open, concetto che  come noto  im-
plica qualcosa di pi湛 della semplice gratuit. Daltronde, il web in buona
parte 竪 gi di per s辿 gratuito, ma spesso i titolari dei siti non sono particolar-
mente chiari nella gestione del copyright sui contenuti, arrivando alla situa-
zione paradossale di imporre, attraverso strani disclaimer e termini duso,
vincoli aggiuntivi alla riproduzione dei contenuti rispetto a quelli normal-
mente imposti dalla legge. E ci嘆 accade anche nel caso di documenti  come
appunto i provvedimenti giurisdizionali  che nascono liberi dai vincoli del
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142 Informatica e diritto / Note e discussioni
copyright; nonch辿 su alcuni siti istituzionali che hanno dei termini duso del
tutto irragionevoli e spesso contrari alle nuove norme sullinformazione del
settore pubblico e sul cosiddetto open by default.
JurisWiki ha invece una policy di gestione del copyright molto pi湛 chiara.
Come emerge dallapposita pagina copyright, i testi delle sentenze vengono
chiaramente dichiarati come documenti in pubblico dominio; a tal proposito
basti ricordare il dettato dellarticolo 5 della legge italiana sul diritto dautore
(legge 633/1941), secondo cui ai testi degli atti uf鍖ciali dello Stato e delle am-
ministrazioni pubbliche, sia italiane che straniere, non si applicano privative
di propriet intellettuale e dunque sono public domain by law.
Per quanto riguarda invece i contenuti creati dagli utenti (cio竪 massime e
commenti), la piattaforma applica di default una licenza Creative Commons
Attribution-ShareAlike 4.0 International. Gli utenti, registrandosi alla piat-
taforma, accettano i relativi termini duso nei quali 竪 prevista una speci鍖ca
clausola di accettazione di questo status di copyright.
Si noti poi che anche il diritto sui generis, che in un sito come questo pu嘆
avere un peso essenziale, viene rilasciato in ottica open.
In鍖ne, i diritti dautore sui contenuti originali, sulla veste e interfaccia gra-
鍖ca, sullarchitettura del sito, nonch辿 il diritto sui generis sul database sono di
Simone Aliprandi e sono anchessi regolati dalla licenza Creative Commons
Attribution  Share Alike 4.0 International.
4. LA GESTIONE DELLA PRIVACY NELLE SENTENZE. UN NODO INTRI-
CATO
Rispetto al nodo del copyright, il nodo della privacy invece 竪 indubbia-
mente pi湛 delicato da dipanare ed 竪 tuttora irrisolto perch辿 non esiste anco-
ra un solido consenso sui criteri da adottare per lanonimizzazione di questi
documenti.
La normativa di riferimento [che ho provato a ricostruire nellarticolo
Privacy e sentenze: un quadro che non quadra (neanche per la Cassazio-
ne) uscito sul sito MySolutionPost.it il 16 ottobre 2014] ha le sue principali
radici negli articoli 51 e 52 del Codice Privacy (d.lgs. 196/2003), oltre che
nellarticolo 734-bis Codice Penale, e consta di alcune indicazioni che si pos-
sono dedurre da provvedimenti del Garante Privacy e da apposite linee guida
emesse nel 2010 (allepoca di Franco Pizzetti).
Inutile negare (come in realt alcuni giuristi ingenuamente fanno) che il
quadro giuridico emergente non risulti di facile e cristallina interpretazione,
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S. Aliprandi / Il progetto JurisWiki: qualche informazione di background ... 143
attesa anche lassenza di solida giurisprudenza su questi temi (almeno 鍖nora).
Una situazione che non sembra destinata ad uscire facilmente e agilmente dal-
lo stallo se consideriamo leventualit paradossale per cui il Garante (organo
extracostituzionale di creazione relativamente recente) potrebbe trovarsi a
dover giudicare sulla Corte di Cassazione (massimo rappresentante del pote-
re giurisdizionale) emettendo un provvedimento impugnabile di fronte alla
Cassazione stessa.
Tutto ci嘆 ovviamente non ha reso serene le decisioni relative alla proget-
tazione e messa online del sito JurisWiki.
Tra laltro, molti colleghi giuristi esperti di privacy hanno fatto notare in
pi湛 occasioni e in pi湛 sedi che spesso sono gli stessi siti istituzionali delle cor-
ti a non rispettare le indicazioni del Garante, creando cos狸 sia una generale
percezione di incertezza del diritto (hanno pi湛 peso le scelte della Cassazione
o le indicazioni del Garante?) sia una scomoda situazione per progetti come
JurisWiki che, per certi versi, non fanno altro che ripubblicare asetticamente
ci嘆 che viene esposto dai siti istituzionali. La scomodit di questa situazione
si aggrava se pensiamo che in alcuni casi lordinamento giuridico prevede san-
zioni penali e non solo amministrative (come possono essere quelle irrogate
dalle autorit garanti) a carico non solo di colui per per primo diffonde i dati
personali ma anche di tutti coloro che successivamente li diffondono.
Proprio per questo motivo, JurisWiki ha dovuto cautelativamente con-
gelare tutti provvedimenti della Corte di Cassazione inizialmente prelevati
dal sito www.italgiure.giustizia.it/sncass/ (circa 411 mila documenti, relativi
agli anni dal 2010 al 2015) e pubblicati per pochi giorni sul sito.
Effettivamente un progetto come JurisWiki va inevitabilmente a toccare
e ampli鍖care uno dei principali interrogativi del diritto di Internet: come
trovare un equilibrio tra la possibilit di condividere e accedere alle informa-
zioni e il diritto degli individui di vedere tutelata la loro riservatezza? Come
si usa dire, la coperta 竪 corta e non 竪 possibile mantenere la massima coper-
tura di entrambe le istanze; dunque non resta che arrivare ad una soluzione
di compromesso che possa risultare soddisfacente.

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  • 2. i i articoli/Aliprandi 2016/1/11 10:31 page 140 #140 i i i i i i 140 Informatica e diritto / Note e discussioni Bisogna infatti registrare che sono ormai numerosissimi i provvedimenti messi regolarmente online dalle stesse corti sui loro siti istituzionali, a partire dalla Corte Costituzionale che ha messo liberamente a disposizione lintero archivio (dal 1956 ad oggi) digitalizzato in un formato standard (XML) che ne consente una facile ripubblicazione sul web. Vi sono poi i siti della Cor- te dei Conti e della giustizia amministrativa (Consiglio di Stato e Tribunali amministrativi regionali); inoltre da qualche tempo anche il CED della Cor- te di Cassazione ha aperto parzialmente (solo gli ultimi cinque anni) il suo ItalGiure. Oltre a questi siti istituzionali vi sono ormai una miriade di siti di informazione giuridica o anche semplici blog di avvocati, commercialisti e altri professionisti in cui vengono pubblicati i testi delle sentenze. Ricor- diamo infatti che, per effetto dellart. 5 della legge sul diritto dautore, i testi delle sentenze (come di tutti gli atti uf鍖ciali della pubblica amministrazione) non sottostanno ad alcuna privativa e sono quindi in pubblico dominio per loro stessa natura. Da questo primo dato, legato appunto alla crescente disponibilit in rete di giurisprudenza, deriva un secondo dato: sono sempre di pi湛 i giuristi e in generale i professionisti interessati a questi contenuti (quindi intendiamo an- che commercialisti, consulenti del lavoro, consulenti 鍖scali, giornalisti, do- centi di diritto, etc.) che si af鍖dano a motori di ricerca generici (Google, Yahoo...) per reperire questi documenti, vuoi per la gratuit, vuoi per la sem- plicit duso, vuoi per la maggiore famigliarit acquisita con questi strumen- ti. Ovviamente le grandi banche dati proprietarie curate e aggiornate dalle principali case editrici specializzate, per completezza e af鍖dabilit, restano ancora il principale punto di riferimento in questo settore. Ci嘆 nonostante, non si pu嘆 negare che vi sia anche una buona fetta di utenza che si accontenta di una ricerca pi湛 generica e che comunque non intende versare il costo di abbonamenti (a volte molto oneroso). JurisWiki si inserisce proprio nel solco tracciato da questi due dati cer- cando di fornire uno strumento pi湛 ef鍖ciente rispetto ad un motore di ri- cerca generico e di offrire uno spazio aperto in cui i giuristi possono condi- videre liberamente e con approccio collaborativo massime e commenti alle sentenze. 2. TECNOLOGIE UTILIZZATE E MODALIT DI ORGANIZZAZIONE DEL DATABASE Larchitettura di JurisWiki 竪 sviluppata in Ruby, linguaggio tra i pi湛 avan- zati ed ef鍖cienti per un progetto di questo tipo.
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