Articolo pubblicato su The Procurement Magazine (novembre/dicembre 2018)
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Il supply chain risk manager: un cercatore di aghi
1. RISK ANALYSIS AND MANAGEMENT
#
Chiara
Zaccariotto
Chiara Zaccariotto, Office manager in
Anra. Laureata in Scienze Umanistiche
per la comunicazione, 竪 giornalista
pubblicista e Risk manager certificata
Ferma Rimap.
diventano le interdipendenze tra le
imprese, i paesi e i mercati, che ormai
in un mondo globalizzato sono
incalcolabili. Le strategie per ridurre i
rischi legati alla supply chain esistono e
vanno dallattenta analisi delle referenze
e dello storico del fornitore che si sceglie
alla diversificazione, cio竪 lavere almeno
due fornitori per una stessa componente
(il che dimezza lesposizione e la
dipendenza dal singolo).
Ma ci sono anche pericoli che dipendono
da terze parti, oppure che derivano da
eventi non prevedibili, come le catastrofi
naturali o le manifestazioni climatiche
estreme. Nel 2004, la Sony condusse
unefficace campagna natalizia per il
lancio della PlayStation 2. La supply
chain funzion嘆 perfettamente e lazienda
riusc狸 a realizzare in tempo tutti gli ordini;
il problema si present嘆 quando una
V
i 竪 mai capitato di mettervi
a preparare una torta, e
solo dopo aver mescolato
farina, zucchero e lievito
accorgervi che non avete
le uova, o il burro? Oppure
di montare ogni singolo pezzo di una
lampada da tavolo Ikea, e solo alla fine
rendervi conto che non potete terminare
il lavoro perch辿 non avete comprato la
lampadina? Dimenticanze comprensibili
perch辿 fa parte della natura umana
sbagliare che possono anche strappare
un sorriso (dopo il fastidio iniziale ) e
che non incidono pi湛 di tanto sulla nostra
quotidianit. Ma cosa succede (perch辿
succede) quando lintoppo non riguarda
un individuo, ma una grande impresa e
una svista o una scelta sbagliata possono
causare fermi produttivi di giorni e danni
economici per milioni di euro?
IL VOLO NON SI CONCLUDE CON
LATTERRAGGIO
Uno dei casi storici pi湛 raccontati 竪
quello del Boeing Dreamliner 787, che
avrebbe dovuto debuttare sul mercato nel
2007 con tempi di produzione da record.
Lambizioso obiettivo del colosso spaziale
statunitense era quello di creare laereo
pi湛 leggero e tecnologico al mondo,
grazie alluso di materiali diversi rispetto
ai modelli precedenti e alla sostituzione
di alcuni comandi pneumatici e idraulici
con lelettronica. Per arrivare allobiettivo,
la Boeing rivoluzion嘆 in fretta parte
della propria rodata catena di fornitura,
oltre ad alcuni processi di montaggio.
fu costretta a chiudere la produzione
nella sua fabbrica di assemblaggio in
Galles del Nord per limpossibilit di
ricevere le componenti necessarie.
IL RISK MANAGEMENT, DALLE
FARFALLE AGLI URAGANI
La presenza di relazioni e interdipendenze
tra diverse imprese determina, lungo
la supply chain, il cosiddetto effetto-
correlazione, cio竪 ogni azione o
performance di unazienda genera
potenzialmente, a monte e a valle della
supply chain, conseguenze a cascata che
coinvolgono le imprese fino al mercato
finale. Unefficace ed efficiente gestione
delle relazioni lungo la catena di fornitura
deve quindi tendere al monitoraggio
sistematico della componente di rischio
che pu嘆 compromettere il perseguimento
degli obiettivi.
Il supply chain
risk manager:
un cercatore di aghi
loro lanalisi delle deviazioni inaspettate
rispetto alla normale gestione della
catena di fornitura e le conseguenze
negative da esse generate. In questo
modo, pur considerando il rischio come
fonte di disturbo, lanalisi del rischio
si estende a tutti gli eventi sfavorevoli
che minacciano il raggiungimento degli
obiettivi di gestione della supply chain.
in questo complesso contesto
che diventa centrale la figura del
risk manager. Analizzare i nodi, le
interrelazioni tra i fornitori, quelle tra
questi e lambiente in cui opera lazienda,
individuare le possibili criticit, capire
come ogni singolo elemento influisce
sul perseguimento degli obiettivi
strategici complessivi, con lobiettivo
finale di garantire la reattivit di fronte
agli imprevisti e, quindi, la continuit
operativa. , in sintesi, il non facile
compito a cui il risk manager si trova
davanti, consapevole che citando la
famosa teoria di Lorenz elaborata nel
1972 束Il battito dali di una farfalla in
Brasile pu嘆 provocare un uragano in
Texas損. Ossia tradotto gli incidenti
sono il risultato finale di una catena
di fattori, e anche un evento piccolo e
apparentemente poco significativo pu嘆
trasformarsi in un problema importante.
Eppure, secondo un report pubblicato nel
2018 dal Business Continuity Institute e
ripreso da Anra (Associazione nazionale
risk manager e responsabili assicurazioni
aziendali), tra le maggiori minacce
percepite globalmente dalle imprese ci
sono il malfunzionamento dei sistemi IT
e i cyber risk, gli eventi climatici estremi,
seguiti dalla perdita di professionisti di
talento e dallinterruzione delle reti di
trasporto.
I rischi pi湛 strettamente legati alla
supply chain, quali ad esempio quelli
riguardanti i fornitori, loutsourcing e la
globalizzazione, non compaiono tra le
principali preoccupazioni, segno dunque
che molto deve ancora essere fatto
per sensibilizzare le imprese e far loro
capire che, per garantire la continuit
del loro business, vale la pena anche
di cercare lago nel pagliaio (perch辿
almeno un ago, metaforicamente, c竪
sempre).
Un atto di coraggio probabilmente non
supportato da adeguate verifiche, visti
gli sviluppi successivi. I primi intoppi
arrivarono a causa della difettosit di
alcuni elementi di fissaggio provenienti,
appunto, da uno dei nuovi fornitori, e
furono seguiti da problemi di perdite
di carburante, da episodi di incendio
a causa di batterie al litio difettose
(a seguito dei quali, nel 2013, molte
compagnie aeree decisero di lasciare a
terra per alcuni mesi tutti i loro 787) e, in
ultimo, da problemi di ghiaccio nei motori
nel 2016. Le ripercussioni in termini
operativi, economici e soprattutto
reputazionali, per il rilievo che ebbe la
vicenda sulla stampa, misero seriamente
in difficolt un colosso come la Boeing,
ed 竪 quindi facilmente comprensibile
come i rischi legati alla supply chain,
quando colpiscono aziende di dimensioni
minori, ne possano seriamente
compromettere la sopravvivenza.
IL PIANO B NECESSARIO (MA NON
SEMPRE FUNZIONA)
Pi湛 complessa 竪 la filiera, maggiore
竪 la sua vulnerabilit, perch辿 ogni
elemento rappresenta un nodo, un punto
di esposizione al rischio per lazienda.
Ogni punto deve essere presidiato e
monitorato con strumenti adeguati
e, se si stima che sia potenzialmente
soggetto a criticit, occorre valutare
un piano di continuit da rendere
immediatamente operativo in caso
di emergenza. una procedura tanto
pi湛 necessaria quanto pi湛 numerose
di Chiara Zaccariotto
petroliera si aren嘆 nel canale di Suez,
bloccando di conseguenza i cargo che
dalla Cina trasportavano le console e
portando a un tracollo delle vendite, che
nei giorni successivi diminuirono del 90%.
La Sony riusc狸 ad attivare un piano b,
ricorrendo al noleggio di aerei cargo russi
per concludere il trasporto ma, nella
maggioranza dei casi, non fu possibile
consegnare la merce entro il periodo
delle festivit.
Un altro caso, che per settimane
ebbe risonanza mediatica in Europa,
fu leruzione del vulcano islandese
Eyjafjallajokull nellaprile del 2010, che
paralizz嘆 i trasporti aerei del continente
per giorni e blocc嘆 loperativit di
numerose aziende, tra cui la Airbus, che
Il risk management nella supply chain
consiste sostanzialmente nel controllo,
nella prevenzione del rischio e nelluso
di strumenti finanziari per ridurne ed
eliminarne effetti e conseguenze.
importante sottolineare che lapplicazione
del processo di Rm allinterno della
supply chain non deve orientarsi al solo
obiettivo di gestione delle crisi nei casi di
business disruptions, ma 竪 necessario
cercare di implementare una gestione
sistematica di tutti i rischi che gravano
quotidianamente sulla supply chain. In
tal senso, in relazione alle strategie di
riduzione del rischio, 竪 possibile definire
la vulnerabilit come la combinazione
di fonti e fattori di rischio che possono
causare conseguenze negative nella
supply chain. Tale definizione unisce tra