1. IL TESTO GIORNALISTICO
Lucia Pillastrini, Alice Mariotti, Sara de Santis,
Federica Catarra, Manuela Grossi, Rodolfo Maestri.
2. 7 aprile 2009 - ore 23:27 - (ANSA) Sono 235 le vittime
del terremoto che ha colpito l'Abruzzo, stando a un
nuovo bilancio del centro di coordinamento dei
soccorsi all'Aquila. Sono 17 mila, secondo quest'ultimo
bilancio, le persone assistite e un migliaio i feriti.
4. Il sisma che ha squassato la notte
I danni, la paura, la solidariet¨¤
Le prime avvisaglie nella serata di domenica, poi la
"botta" mortale.
Il Consiglio dei ministri stanzia subito 30 milioni. "Poi
arriveranno gli altri fondi".
Da la Repubblica, Carlo Ciavoni, 6 Aprile 2009
5. ROMA - La maledizione del terremoto ¨¨ arrivata in piena notte, alle 3.32, come un "castigo"
improvviso e spietato. Un'autentica punizione, nascosta a 5 chilometri di profondit¨¤ e a
circa poco pi¨´ di un chilometro dal centro dell'Aquila, che ha sprigionato la sua violenza
inaudita contro centinaia di migliaia di persone che ancora dormivano e radendo al suolo
decine di migliaia di case, infrastrutture, monumenti, edifici storici, ospedali, universit¨¤. Il
bilancio ¨¨ di 150 morti finora accertati, oltre 1.500 i feriti, settantamila le persone che
hanno dovuto abbandonare le case inagibili che sono circa il 50 per cento. Poi, nel tardo
pomeriggio, a complicare le cose una violenta grandinata e un acquazzone si sono abbattuti
sulla zona colpita dal sisma. Il governo ha proclamato lo stato di emergenza nazionale e ha
stanziato 30milioni come primo intervento. Altri fondi strutturali saranno stanziati quando
sar¨¤ pi¨´ chiara l'entit¨¤ dei danni. Tra questi, annuncia lo stesso premier, alcune centinaia di
milioni di euro che arriveranno dal fondo catastrofi dell'Unione Europea.
"La pi¨´ grave sciagura del millennio", l'ha definita Guido Bertolaso, che ha distrutto ventisei
paesi abruzzesi e messo fuori uso scuole, strade, linee telefoniche, condotte d'acqua. Servizi
che, per fortuna, sono stati quasi subito riattivati - almeno in parte - grazie anche
all'intervento efficace della Protezione civile. Un'efficienza che per¨° non sembra abbia
riguardato il meccanismo dell'informazione, che ha penalizzato molti cittadini colpiti dal
sisma i quali - a quanto pare - non sono stati messi in condizione di sapere dove e a chi
rivolgersi per le prime necessit¨¤.
6. I paesi colpiti. Sono - oltre a l'Aquila - Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio
Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio ne Vestini e i centri
dell'Altopiano delle Rocche. La situazione pi¨´ drammatica ¨¨ nel capoluogo e in alcune
delle sue frazioni come Onna, rasa quasi completamente al suolo, e Paganica, dove le
persone rimaste sotto le macerie si contano a decine. Ma ¨¨ il centro storico dell'Aquila
ad aver sub¨¬to i danni di maggiore rilievo, con numerosi crolli, moltissimi edifici
lesionati e alcuni palazzi crollati completamente. Crolli che hanno coinvolto anche la
Casa dello Studente e alcuni edifici dell'universit¨¤.
Le avvisaglie. Erano le 22.20 quando due scosse sono state avvertite nella provincia di
Firenze, la prima in tutto il territorio, nel Mugello in particolare e poi nel Valdarno e
nel capoluogo. L'epicentro - avevano detto le strutture della Provincia preposte al
controllo del territorio - era stato di magnitudo 4,6 e sarebbe stato localizzato
nell'Appennino Forlivese, tra Forl¨¬, Imola e Marradi, tra gli 80 e i 120 chilometri di
profondit¨¤. Alle 22.48 ¨¨ stata registrata una seconda scossa di magnitudo 2.3, stesso
epicentro. Ma la Sala operativa della Protezione Civile della Provincia di Firenze aveva
subito detto che non c'erano danni a cose o persone. Un'altra scossa, di entit¨¤
leggermente inferiore, ¨¨ stata avvertita dalla popolazione dell'Aquila a mezzanotte e
quaranta, dopo quella delle 22.45. Non sono stati segnalati danni a persone o a
cose, ma molti cittadini erano gi¨¤ in strada strada. D'altra parte, negli ultimi
mesi, l'aquilano era gi¨¤ stato toccato da un centinaio di scosse, una ventina delle quali
tra i 2 e i 3.9 gradi della scala Mercalli.
8. Il censimento e i sentimenti
Postato il 10 ottobre, 2011
Ho appena finito di compilare il questionario relativo al censimento 2011. Alla
voce alloggio ho barrato la casella che prevede fra le opzioni anche ¡°baracca¡±.
Il map (modulo abitativo provvisorio) in cui abito (nuovo villaggio di Onna ) ¨¨
certamente meglio di una baracca ma non c¡¯era un¡¯altra opzione utilizzabile.
Poi ho indicato che l¡¯alloggio, dai 40 ai 50 metri quadrati, ¨¨ gratis (nel senso
che non si paga l¡¯affitto, almeno finora) ed ¨¨ di propriet¨¤ del Comune (anche
se la cosa non ¨¨ cos¨¬ certa visto il caos burocratico in cui siamo all¡¯Aquila).
Il censimento chiede poi se un anno fa abitavo nello stesso alloggio (s¨¬) e se
anche cinque anni fa abitavo nello stesso alloggio. Cinque anni fa ero a casa
mia, con tutta la mia famiglia. Dal sei aprile 2009 non ci sono n¨¦ l¡¯una n¨¦
l¡¯altra. Nostalgia, malinconia, amarezza , dolore, lacrime. Ma sul questionario
Istat non c¡¯¨¨ spazio per i sentimenti.
Giornale locale, Il Centro, Giustino Parisse