Il resoconto di un’esperienza per creare nuovo valore e innovazione attraverso una più ampia collaborazione e condivisione di valori, visione e obiettivi tra soggetti, liberi professionisti dell’architettura e dell’ingegneria di tutti i settori, non certo abituati, come la maggior parte degli italiani, a fare squadra e a farlo su scala geografica ampia.
Nessuna “pubblicità” o celebrazione perché non c’è nulla da celebrare, se non un impegno in corso difficile ma inderogabile se si vuol far nascere o rilanciare qualcosa di nuovo.
Del resto “… non è la specie più forte a sopravvivere, né la più intelligente, ma quella più pronta al cambiamento” (C. Darwin)
3. L’INSIEME E’ MAGGIORE
Costruttori
DELLA SOMMA DELLE PARTI… Roberto GALLERANI
Esperienze di collaborazione e far rete tra ingegneri e architetti Ingegnere, libero professionista
l
Architetti
l
Ingegneri
N
el mondo cambiato e che cambia continua- Tutti i giorni lo vediamo…
mente è ormai evidente la necessità di svilup- e lo vedremo sempre più
pare collaborazione e condivisione e, con esse,
nuove forme di attività professionale ed offerta Il mondo e con esso, il mercato e la società, sono sem-
di servizi. Collaborare è uno sforzo culturale di condi- pre più complessi ed ogni intervento ha un carattere di
visione di valori e di obiettivi e, nello stesso tempo, è crescente multidisciplinarità. Sempre più anche in pro-
immaginare e organizzare nuove modalità e strumen- getti di carattere urbanistico apparentemente limitati,
ti per lavorare insieme, anche a distanza, cercando di vi è un concorso di numerosissime esperienze e com-
comprendere ciò che il mondo ci chiede e generare così petenze che coinvolgono architetti, ingegneri struttu-
nuove proposte di valore. risti, esperti di impiantistica e sistemi a diversi livelli
Ogni processo di cambiamento è difficile e sofferto e energia, sistemi informatici di controllo e monitoraggio,
questo non lo è meno degli altri. In questo articolo una sistemi di comunicazione, domotica, competenze di
breve sintesi degli aspetti che ci conducono al cambia- project management, capacità di controllo di gestione
mento e una storia, tra le tante possibili, di una volon- del progetto e via dicendo.
terosa sperimentazione di questo cambiamento. Sia
chiaro sin d’ora che non vuole essere la celebrazione di La complessità crescente di questi processi di progetta-
nulla perché non vi è nulla da celebrare, se non lo sfor- zione è poi influenzata da un’accelerazione dei cambia-
zo di cercare di trovare, a fatica, nuove vie per essere menti tecnologici in ogni settore e dai comportamenti
professionisti. Lo spirito è quello di raccontare un’espe- sociali che da essa derivano. E’ innegabile infatti che
rienza, con le sue difficoltà, le soluzioni trovate per ora molte tecnologie consentono e consentiranno sempre
e anche qualche risultato, allo scopo di portare qualche più di sostituire lavoro umano con lavoro automatizzato
idea, se ritenuta utile, auspicando che in futuro tra molti (robot, software, ecc). Molte attività considerate in pas-
di noi le iniziative di aggregazione aumentino e si orga- sato parte delle competenze di un professionista oggi
nizzino sempre meglio e con risultati crescenti. tendono a diventare così “routinarie” da poter essere
automatizzate, rendendole servizi direttamente fruibili
dall’utente finale e uscendo quindi dalla sfera di com-
I
IL MONDO IN CUI LAVOREREMO
4_2012
petenza professionale. Gli esperti chiamano questo fe-
(...ma già lavoriamo) nomeno “polarizzazione occupazionale” che, tradotto,
significa uno spostamento dell’occupazione verso figu-
I
ANNO LXVII
La maggior parte di noi, ingegnere o architetto che sia, re professionali che siano in grado di offrire ai commit-
già da diversi anni ha avuto la possibilità di percepire i tenti un sempre maggiore valore aggiunto e quindi una
profondamenti cambiamenti in corso nel mondo e nel capacità di saper intervenire su scenari progettuali ed
mercato. Questi cambiamenti si riflettono direttamente economici di crescente complessità.
I
sull’attività quotidiana di noi tutti ed ancor più sul futuro
729
nostro e dei nostri giovani. Un altro aspetto di cui dobbiamo tener conto è la con-
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4. correnza sempre più globale. Nei prossimi anni, anche condizione di non “inquinare” le finalità e il governo del-
per le figure e le professionalità più avanzate, aumente- la Società Professionale con interessi legati alla propo-
rà la concorrenza proveniente dagli altri paesi, in primo sizione e alla vendita di prodotti o proposte commerciali
luogo dell’Unione Europea ma anche dall’esterno. Le svincolate dalla priorità della relazione fiduciaria con il
politiche stesse dell’UE stanno spingendo verso logi- proprio cliente.
che di mobilità nello scenario continentale, attraverso
la definizione di standard, anche nel campo dell’edu- “Fare rete” quindi come effetto di una collaborazione
cazione, di linguaggio, classificazione di competenze e più stretta, finalizzata e organizzata ad aumentare la
collaborazione. Tali spinte, la riduzione della domanda gamma, la qualità, la copertura del territorio e il valore
e la maggior circolazione e mobilità stessa dei profes- del servizio e della proposta.
sionisti tenderanno ad aumentare sempre più l’oppor-
tunità (necessità) di cercare ed avere clienti e collabo-
razioni su scala geografica, nazionale, europea o anche UN PROGETTO PUO’ NASCERE
più estesa. DAL “BASSO”
La necessità di esperienze e competenze sempre più Io sono ingegnere dell’informazione e, come ingegne-
ampie, da applicare su scala geografica crescente e con re, mi piace affrontare un problema complesso con
un’attenzione costante al cambiamento e al migliora- metodo “top down”. Scomporlo fino ad ottenere una
mento continuo, richiedono per forza di cose il ricorso suddivisione in sottoproblemi chiaramente relazionati
ad un approccio fortemente collaborativo, in grado di tra di loro ed efficacemente affrontabili in modo mo-
superare l’inevitabile limitazione del singolo o del pic- dulare attraverso un lavoro coordinato di gruppo. Pur-
colo gruppo, Studio o Soc. di Ingegneria che sia. troppo il mondo in cui lavoriamo ed il tipo di problemi
che dobbiamo affrontare cambiano continuamente, a
La multidiscplinarità, sempre più aperta anche verso volte troppo rapidamente, e se si aspetta troppo tempo
altre categorie professionali come commercialisti, av- quando si arriva in fondo a un progetto può essere già
vocati, o anche professionisti non regolati da Ordini o cambiato tutto di nuovo. Questo non è la rinuncia o ad-
Albi istituzionali, diverrà sempre più essenziale. dirittura il “ripudio” di un approccio valido per un’ampia
classe di applicazioni. Tuttavia in situazioni di cambia-
mento e variazione fortemente accelerati, laddove non
“Fare rete”, non solo una frase di moda esistono ancora solide esperienze e un chiaro quadro
di riferimento (normativo, metodologico, di risultati ,
Diventa fondamentale il superamento dei limiti culturali ecc ) allora, piuttosto che arrivare, sia pur con metodo,
italiani, prima ancora che della nostra categoria, legati lunghi rispetto ai vincoli di tempestività impostici dai
a diffidenza, sospetto e che limitano la capacità di inve- tempi oppure restar fermi, smarriti di fronte alla og-
stire, sia pur sempre con una inevitabile dose di rischio, gettiva complessità sistemica del problema, preferisco
sulle relazioni alla base della creazione di collaborazio- applicare un approccio “bottom up”. Nel mio campo, in
ne. Da tempo si parla e si legge spesso di “far rete”. particolare nella progettazione di software per le PMI,
“Fare rete” intanto è un processo che, nel coinvolgere lo si chiama frequentemente operare per “prototipizza-
anche i professionisti, non deve escludere a priori le im- zioni successive”, e si è costretti ad impiegarlo quan-
prese. E’ di questi ultimi mesi l’importante discussione do il quadro da affrontare è complesso e al contempo
in corso sulle norme, non ancora attuate, relative alle il committente non è, per diverse ragioni, in grado di
Società di Servizi Professionali multidisciplinari. Certa- permetterci di comprendere a pieno tutti gli elementi
mente devono essere preservati degli equilibri che non necessari per una buona progettazione “top down”.
pregiudichino il “ruolo di garanzia”, nei confronti del “Bello” o “brutto” che sia quando oggettivamente non vi
committente, del servizio professionale. Le imprese, o siano altre condizioni, l’alternativa sarebbe solo quella
per meglio dire alcune categorie di imprese, possono del non fare, rimanendo fermi in un’attesa pericolosa.
apportare risorse, una diversa visione e un contributo in Questo processo è ovviamente rischioso e deve esse-
genere utili per lo sviluppo di servizi su scala globale, a re ben governato per non diventare “prototipizzazione
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5. permanente” ma, intanto che lo si porta avanti, se c’è si iscrissero subito nel breve giro di due mesi. Incontri
collaborazione trasparente e consapevole tra tutte le svolti in tutti i principali capoluoghi italiani che, nel far
parti coinvolte, produce nel suo corso nuove esperienze incontrare colleghi, culture e linguaggi diversi, fecero
e informazioni utili a indirizzare proficuamente verso un emergere una serie di esigenze e valori comuni, in mol-
obiettivo, via via sempre più chiaro. te parti inaspettati e in opposta tendenza con molti degli
stereotipi della libera professione:
• desiderio e volontà di collaborazione e aggregazione
INNESCO E PROPAGAZIONE… • eticità nella Comunità professionale e nel rapporto
con la Società ed il mercato
Nel luglio 2009 il nostro ente di previdenza INARCASSA • attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale
avviò un’iniziativa denominata INARCOMMUNITY che, • determinazione all’innovazione ed alla qualità
dalle parole del Presidente e del Vice-presidente di al- • intento di promuovere un nuovo ruolo ed un valore
lora dell’ente, aveva il seguente scopo: della Comunità professionale, basato sulla messa in
comune delle esperienze e delle competenze
Paola Muratorio (Presidente): • l’esigenza di disporre di strumenti per facilitare la
“… aumentare la visibilità del professionista, creargli collaborazione anche a distanza
nuove opportunità di business attraverso una migliore • formazione, condivisione di informazioni, esperienze,
conoscenza della domanda di lavoro, dalle gare agli ap- competenze, pratiche, idee e strumenti per reti dina-
palti e concorsi, e infine far crescere il suo know how pro- miche di collaborazione professionale”, nella società
fessionale grazie all’innovazione e allo scambio di cono- e nel mercato
scenze tra colleghi generate dall’interazione via web…”
Iniziativa all’inizio “governata” dall’alto, dovette ben presto
Mauro Di Martino (Vice-presidente): fare i conti con la naturale varietà delle esigenze toccate,
“…innovazione e collaborazione…. idee necessarie a ri- con l’estrema mutevolezza di opinioni ed idee che si andava-
svegliare lo spirito di corpo e la voglia di fare rete di una no creando e confrontando rapidamente e, col tempo, diven-
categoria abituata a lavorare in solitudine, ognuno entro ne sempre più un fenomeno influenzato dal basso e legato
le mura del proprio studio mentre la concorrenza globale alla ricerca e alla sperimentazione continua di esperienze e
deve spingere verso l’aggregazione, verso la messa in co- forme di collaborazione.
mune dell’enorme patrimonio di saperi che caratterizza
la nostra categoria, e verso la consapevolezza che uniti si Ad oggi, pur con l’ombra di una insufficiente partecipazione
riesce a tutelare meglio la professione …” (circa 7000 iscritti), essa getta una luce attraverso alcune
iniziative di gruppi di lavoro che han fatto nascere laboratori
Anche se l’iniziativa sollevò quasi da subito una serie per la comunicazione dell’essere e fare la libera professio-
di critiche e polemiche, in merito all’impiego di risorse ne, per la generazione di nuove idee di business e per la
economiche dell’Ente per destinazioni non specificata- costruzione di strumenti di incontro per relazioni, informa-
mente e direttamente riferibili a previdenza e assisten- zioni, idee e progetti.
za, essa ha avuto il merito di fare da innesco ad alcuni Nel 2010 in un’iniziativa, denominata “Dream & Learn”, di
importanti fatti ed esperienze successive. presentazione e confronto di progetti di attività in collabo-
razione, furono presentate proposte sia di business che no-
Innanzitutto non è stato solo un social network profes- profit, tutte comunque caratterizzate dalla condivisione di
sionale, ma anche e soprattutto occasione di incontri quei valori emersi sin dal 2009 nei primi incontri territoriali.
fisici tra moltissimi degli oltre 2500 partecipanti che vi Per molti dei partecipanti e per altri che furono coinvol-
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6. ti successivamente, quel momento determinò l’avvio di un stema di fiducia” anche tra il mercato e le reti professio-
processo finalizzato a concretizzare nella realtà un’idea di nali operative nate dal lavoro comune
business o un progetto sociale. • Definire regole e modalità di lavoro distribuito tra i pro-
fessionisti, ivi compreso delle forme contrattuali standard
condivise di immediata adozione, per regolare il rapporto
LA PROPAGAZIONE… nei gruppi di lavoro e con committenti esterni
UN ESEMPIO TRA GLI ALTRI… • Sviluppare un metodo e un “sistema di fiducia” tra i pro-
fessionisti
E’ da questo contesto e queste esperienze che nell’au- • Strumenti informatici per consentire la collaborazione e il
tunno del 2010 viene costituita, come Associazione, Ar- coordinamento a distanza via internet
chingstudio. La spinta e l’impulso del gruppo fondatore • Modalità di circolazione delle informazioni, delle opinioni
di ingegneri e architetti, è quello di accelerare l’attività e delle idee atte a facilitare il miglioramento continuo e la
in comune finalizzata alla creazione di nuove opportu- manutenzione delle competenze
nità professionali che traggano un rinnovato impulso,
di fronte alla crescente crisi e le difficoltà di operare in Un lavoro assai articolato per sostenere l’idea iniziale di
modo tradizionale. un contenitore condiviso di valori, organizzazione, metodo,
cultura, linguaggio e strumenti, questi ultimi nel senso più
I valori comuni fondanti sono quelli nati dall’originale esteso del termine (informatici, contrattuali, regolamenta-
esperienza comune: ri, contrattuali, ecc.), finalizzati a consentire la creazione, la
• collaborazione paritetica aperta e propositiva proposta e la facilitazione dell’esecuzione di servizi profes-
• trasparenza sionali più ampi e integrati da parte di gruppi di professio-
• sostenibilità economica, ambientale e sociale nisti organizzati sul territorio in modo capillare, in grado di
• attenzione al ruolo di garanzia nei confronti del com- sfruttare a pieno le competenze anche se a distanza e pronti
mittente a generare opportunità anche attraverso forme di organiz-
zazione dinamica e flessibile come i Raggruppamenti Tem-
La visione è quella di favorire l’attività comune e la comu- poranei di Professionisti (RTP) o altre forme di aggregazione
nicazione trasparente tra le persone, puntando al potenzia- contrattuale.
mento degli strumenti di collaborazione in rete.
In pratica si trattò sin da subito di pensare di operare su di-
versi fronti [elenco A]: LE DIFFICOLTA’ DA AFFRONTARE…
• Sviluppare una comunicazione in grado di creare un “si-
Lo sviluppo degli intendimenti di collaborazione rias-
sunti prima ha inevitabilmente portato a un confronto
e alla ricerca di una visione ed un metodo comune su
diversi elementi, sia di carattere strategico che pratico.
In particolare i soci sono stati messi alla prova su alcuni
temi importanti:
• diversità culturale
• risorse e partecipazione
• approccio “top down” vs “bottom up”
• motore di business o attore del business
• le altre professionalità
La “diversità culturale”, anche tra ingegneri e architetti, è
assai maggiore di quanto si possa immaginare. E questo
non solo per una differenza culturale e di approccio che si
traduce in molti casi in una più spiccata creatività e fles-
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7. sibilità da parte degli architetti a fronte di una maggiore modulari attraverso cui le RTP e le aggregazioni degli asso-
metodicità e senso organizzativo degli ingegneri. Quando si ciati possano operare sul mercato. In questo modo, anche in
parla di ingegneri occorre infatti considerare anche coloro presenza di poche risorse disponibili, lo sforzo di costruire
che nello svolgere attività nel campo dell’automazione in- collaborazione, fiducia, regole, strumenti risulta maggior-
dustriale, dell’informatica e delle telecomunicazioni, hanno mente motivato da un obiettivo concreto e dal possibile ri-
maturato nella loro vita esperienze di impresa con visioni torno dell’applicazione delle attività. L’impegno forte si tra-
di attività sul mercato molto orientate a concetti di “servi- sferisce nel coordinamento tra i diversi gruppi di lavoro, nel
zio pacchettizzato” con una forte tendenza a individuare mantenere un filo conduttore comune orientato a costruire
elementi di standardizzazione e riproponibilità, in relazio- una standardizzazione di un metodo e strumenti comuni.
ne a precise valutazioni di mercato orientate allo stabilire il
“chi” destinatario di una proposta, il “cosa” e il “come” della Con “motore di business o attore del business” intendo il
proposta e il “perché” una proposta dovrebbe essere consi- dualismo tra due anime. L’essere mero “motore di busi-
derata un valore da parte del “chi”. Questo porta a punti di ness”, ossia contenitore, quasi incubatore, di un patrimonio
vista ed approcci diversi, a un’espressione e un linguaggio in comune tra gli associati che gli stessi impiegano per es-
assai differenti e, infine, a delle logiche che oscillano tra il sere loro stessi attori di business, contando su un fattore
considerare i servizi professionali solo in base al rapporto di integrazione maggiore e su una riconoscibilità più ampia
qualità/quantità di tempo necessario, e il considerarli come a livello di Associazione, oppure diventare “attore del busi-
un qualcosa da derivare con processo inverso da una valu- ness” secondo una logica molto più di impresa che tende a
tazione delle esigenze del mercato su cui confezionare la concentrare sul contenitore tutti gli elementi distintivi di un
proposta migliore e più semplice per i risultati da ottenere e “brand”, un “marchio” a tutti gli effetti, venendo a costituire
le esigenze di gestione del processo. La ricerca della com- di fatto una “societa di servzi professionali”. Caso per caso,
prensione e della condivisione dei diversi punti di vista, oltre in altre situazioni, la scelta può risultare diversa, nel nostro
ad essere uno sforzo da mettere in conto, offre però anche l’estrema varietà dei partecipanti, geografica, di esperienze
il vantaggio di arrivare in molti casi a nuove visioni, spesso e competenze, visioni e punti di vista ci ha suggerito un pro-
non convenzionali. cedere graduale che inizia dall’essere “motore di business”.
Lo sforzo in questo caso è quello di concepire le azioni e
Come in ogni nuova esperienza, anche “risorse e partecipa- le scelte valutando e tenendo aperta anche la possibilità di
zione” costituiscono un elemento critico. Senza una minima passare in un futuro, più o meno prossimo, ad “attore del
disponibilità si rischia il fallimento con qualunque approc- business”.
cio. La partecipazione e la disponibilità di risorse (umane ed
economiche) sono figlie di una comunicazione chiara e tra- Nel corso delle diverse iniziative intraprese, un altro aspetto
sparente degli intendimenti e di un modo di operare il qua- che ha iniziato ad emergere è quello dell’opportunità offerta
le, pur dotandosi di un’organizzazione e regole, mantenga dalla partecipazione di “altre professionalità”. La possibilità
aperti canali di conversazione con i partecipanti e il mondo infatti di introdurre un maggior grado di completezza e di
esterno, creando nel tempo quella maggior relazione e vici- valore per il cliente attraverso competenze più ampie, di ca-
nanza alla base di una condivisione motivata. rattere giuridico, fiscale, finanziario, ecc, sta portando gra-
dualmente alla valutazione di un ampliamento delle forme
L’approccio, “top down” o “bottom up”, porta ad un’altro di aggregazione e dei contenuti delle proposte di servizio.
fondamentale confronto. Una buona logica ingegneristica
vorrebbe che si analizasse per bene tutto lo scenario com-
plessivo, sino a confezionare un “piano strategico” generale
per lo sviluppo dell’iniziativa su ognuno dei punti elenca-
ti in [elenco A]. La scelta fatta in Archingstudio è invece al
momento quella di non ragionare in senso troppo astratto
e teorico per studiare e creare i mezzi per facilitare e sup-
portare attività professionali in rete, ma di cercare di indi-
viduare delle attività e dei servizi precisi per il mercato e
la società, cercando di definire dei “pacchetti di soluzione”
81
8. re una gamma di servizi finalizzati alla riqualificazione
degli immobili ed alla gestione del fascicolo degli stes-
si. L’iniziativa in corso ha un carattere innovativo che
deriva dalla volontà di conciliare qualità e sostenibilità
con un approccio al mercato dei servizi più in linea con
le attuali evoluzioni, sfruttando al massimo la capil-
larità derivante dalla vasta presenza sul territorio dei
membri dell’Associazione, la professionalità e la capa-
cità produttiva derivante da un approccio collaborativo
e di rete, la tempestività e la connettività offerta dagli
strumenti del web.
Strumenti…
ALCUNI RISULTATI
Regole e strumenti contrattuali
Attività e servizi
Allo scopo di regolare il funzionamento dei gruppi di la-
Bandi e concorsi voro, anche in relazione alla riservatezza di eventuali
Membri di Archingstudio si sono più volte organizzati in attività o risultati dello stesso, sono state predisposte
forma di aggregazione temporanea, con la condivisione regole e forme contrattuali standard per la partecipa-
di una denominazione e un processo di comunicazione zione. La creazione di RTP o di aggregazioni profes-
comune, per partecipare a bandi e concorsi, mettendo sionali in genere può avvenire attraverso moduli con-
a comun fattore i propri profili secondo le regole e le trattuali predisposti. Le modalità di collaborazione tra i
modalità standard di collaborazione costruite insieme gruppi di lavoro le aggregazioni professionali sul campo
nell’Associazione. e i clienti vengono regolate, secondo i valori e la visione
dell’Associazione, da accordi contrattuali predefiniti.
Team Design Factory
Il gruppo di lavoro si è costituito allo scopo di sviluppare Strumenti informatici
pacchetti di servizi orientati a: La limitatezza delle risorse disponibili ha spinto al
• Concept design e risoluzione del target di obiettivo massimo nella direzione del “necessario e sufficiente”,
per soluzioni spaziali e funzionali sfruttando al meglio l’impiego degli strumenti web di-
• Progettazione esecutiva e industrializzazione di pro- sponibili in funzione delle reali esigenze operative.
dotto
• Consulenze gestionali e di prodotto Ad eccezione del sito ufficiale collocato in web hosting
esterno e realizzato mediante il sistema di Content
Inizialmente era stato concepito unicamente come “uf- Management System Joomla, tutta l’infrastruttura di
ficio virtuale in outsourcing” in grado di affiancare l’uf- gestione dei calendari, dei documenti, dell’intranet di
ficio tecnico dell’azienda produttrice, fornendo tutte le servizio interno dei soci è realizzata attraverso il com-
competenze non sempre necessarie in azienda e che plesso di servizi in cloud di Google Apps. Google Apps,
sarebbe antieconomico mantenere. Nel tempo, anche oltre a supportare il portale intranet dei servizi inter-
attraverso collaborazioni con un’azienda Veneta attiva ni, permette di rendere disponibili in forma pubblica i
nel campo del design per interni, sono nate delle aggre- profili degli associati e la comunicazione dell’Associa-
gazioni professionali con il fine di realizzare prodotti di zione sotto forma di blog. Nell’ambito dei servizi intra-
design per il mercato finale. net blog, moduli di sondaggio e forum di discussione
assicurano diversi canali di conversazione per l’infor-
Team Progetto Casa mazione, lo scambio e la gestione di opinioni e idee.
Il gruppo di lavoro si è costituito allo scopo di riconcepi- Google+, la piattaforma social network di Google, am-
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9. plia ulteriormente le potenzialità di conversazione at- Occorre invertire il processo di relazione tra le persone
traverso l’uso appropriato delle cerchie di utenti, e lo portandolo dal sospetto verso gli altri che si dirada nel
strumento integrato di web meeting hangout permette, tempo, alla fiducia, sia pur controllata, che resta sino a
senza costi aggiuntivi, di effettuare riunioni su internet prova contraria, facendo emergere la relazione umana
fino ad un massimo di dieci partecipanti, condividen- come uno dei diversi fattori di rischio da gestire, al pari
do audio, video/webcam e, se necessario, il contenuto degli altri, nella costruzione di un processo professionale
dello schermo del pc di uno a turno dei partecipanti. imprenditoriale.
L’uso dei dispositivi mobili (smartphone e tablet) viene
integrato anche attraverso le funzionalità di sincro- In ogni caso occorre partire dal mercato per capire il me-
nizzazione di Google Drive che, ad esempio, permette glio possibile di cosa esso abbia realmente bisogno in ter-
di mantenere aggiornati, anche offline, documenti e ca- mini di servizi e modalità di erogazione e fruizione, man-
lendari. tenendo il fuoco sui continui cambiamenti che avvengono.
Le attività interne di gestione, organizzazione e quelle Ampliamento e integrazione di competenze ed esperienze
di progetto per e con i clienti che comportano un plan- in una logica di multidisciplinarità conduce alla “Societa di
ning strutturato di processi e azioni, il loro monitorag- servizi multiprofessionali”, saldamente basata su concetti
gio e la gestione di documenti, conversazioni analitica- di “ruolo di garanzia”, relazione fiduciaria con il commit-
mente distribuite nelle varie fasi, viene oggi effettuato tente, qualità e sostenibilità.
mediante il servizio in cloud Zoho project. Funzionalità
di allineamento automatico tra i documenti archiviati in La consapevolezza delle grandi difficoltà che vi sono non
Zoho project e i propri PC ne permettono la disponibilità possono e non devono scoraggiare, in quanto sono supera-
anche se scollegati da internet bili e sono in grado di portare a un salto di qualità per noi
stessi, per il mercato e la società.
Osservato che questi sono i principali ma non gli uni-
ci strumenti utilizzati, occorre precisare che data l’e-
strema variabilità delle tecnologie e delle esigenze sia Riferimenti
dell’Associazione che delle aggregazioni professionali
operative, occorre mantenere un occhio attento al mer- 1. Video ADA CHANNEL – DEDALO Puntata 11 del 12.09.2012
cato e alle continue evoluzioni, sempre alla ricerca del Daniele Grandesso imprenditore e socio Archingstudio
miglioramento continuo. descrive l’Associazione nell’ambito delle attività nel
campo del design industriale
http://youtu.be/9btXJqgxwR8
CONCLUSIONI 2. GREENBUILDING 2011 e ARCHINGSTUDIO
http://www.archingstudio.org/resources/pdf/GREENBU-
Il risultato dell’esperienza in corso in Archingstudio ILDING2011ArticoloV002_01.pdf
porta ad alcune considerazioni riassuntive. h t t p s : / / w w w. f a c e b o o k . c o m / n o t e . p h p ? n o t e _
id=10150268147541068
Il collaborare e “fare rete” implica necessariamente la http://archingstudionews.blogspot.it/2011/04/tutti-i-col-
condivisione di valori, visione e missione, andando assai leghi-architetti-e-ingegneri.html
al di là del concetto tradizionale di collaborazione basa- 3. ARCHINGSTUDIO su LINKEDIN
to sull’indicare o raccomandare ad un proprio cliente un http://www.linkedin.com/company/archingstudio
valido e fidato collega, aspettandosi poi lo stesso da lui. 4. ARCHINGSTUDIO su FACEBOOK
Collaborare e “far rete” significa arrivare a concepire un https://www.facebook.com/massi3860
obiettivo comune di servizi su cui, insieme, suddividersi 5. SITO ARCHINGSTUDIO
investimenti, impegni, rischio e risultati. http://www.archingstudio.org/
6. ARCHINGSTUDIO – Area pubblica informazioni e blog
Occorre instaurare un rapporto paritetico tra i partecipanti pubblico
basato su apertura, trasparenza e fiducia. https://sites.google.com/a/archingstudio.org/areasoci/
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