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LINFORMAZIONE NELLERA DIGITALE
Uscire dalla bolla e difendersi dal rumore
Alessandra Rucci
Dirigente Scolastico IIS Savoia Benincasa  PhD in Scienze dellEducazione
束[]con il Web 2.0 竪 arrivata linformazione 2.0, e forse la societ 2.0.
Che non sembra precisamente un passo avanti. []Perch辿 una parte
ormai molto consistente dellinformazione disponibile in rete 竪 del tutto
inaffidabile. In unepoca in cui i cittadini sono chiamati a decidere, o
almeno a farsi unopinione, su tematiche che sempre pi湛 spesso
richiedono competenze scientifiche di base, la diffusa presenza di
informazioni fuorvianti mina il senso profondo della democrazia. Perch辿
una persona che non disponga di strumenti efficaci per distinguere
linformazione corretta dalla bufala, dalla leggenda metropolitana,
potr trovarle entrambe credibili, preferendo la seconda alla prima.
[] la tanto celebrata democrazia dellinformazione in rete potrebbe
mettere in profonda crisi la relazione tra informazione e conoscenza
acquisita, favorendo i meccanismi della disinformazione. Con buona
pace di chi aveva auspicato la nascita di una nuova era
dellinformazione.
Carlo Cattaneo, giornalista
OPINIONE PUBBLICA
Agenda Setting Opinione Pubblica
束In conseguenza dellazione dei giornali, della televisione, di altri mezzi di
informazione, il pubblico 竪 consapevole o ignora, d attenzione oppure trascura,
enfatizza o neglige elementi specifici degli scenari pubblici. [] La gente tende a
includere o escludere dalle proprie conoscenze ci嘆 che i media includono o
escludono損
E. F. Shaw, 1979
DISINTERMEDIAZIONE
Da One to Many a Many to Many
E il trionfo della democrazia della rete di cui Wikipedia 竪 forse
lesempio pi湛 elementare. Crolla la figura dellopinion leader
classico, del giornalista, dellesperto, perch辿 tutti noi ci
trasformiamo in emittenti.
Tutti noi possiamo produrre e condividere contenuti,
distribuire la nostra visione della realt 束worldwide損, senza
filtri, senza controllo.
In tutto questo limportanza della qualit delle informazioni,
su cui si costruisce la visione di un determinato fenomeno,
rischia di uscirne fortemente compromessa.
W. Quattrociocchi, Misinformation, 2016
CULTURA CONVERGENTE
E una cultura in cui convivono nuovi e vecchi
media, con esiti imprevedibili tra
potere/interessi dei produttori e consumatori
CULTURA PARTECIPATIVA
In cui non esiste pi湛 netta separazione fra chi
produce informazioni e chi le consuma.
Esistono partecipanti che agiscono e
interagiscono in base a regole che nessuno
conosce pienamente
LESEMPIO DEI POLITICI
IL LATO B DELLA MEDAGLIA
Bufale, leggende metropolitane,
disinformazione, complottismo,
hate speech
sono colpa del web?
Tra il 2012 e il 2013 viene studiato il
comportamento di 2 milioni e 300
mila utenti di due categorie di pagine
Facebook (narrazione mainstream e
narrazione alternativa) con gli
strumenti della sociologia
computazionale.
Lobiettivo 竪 comprendere i
determinanti cognitivi e sociali che
soggiacciono ai processi di viralit
delle informazioni e i meccanismi di
formazione delle opinioni nel
cyberspazio.
VEDIAMO CIO CHE VOGLIAMO VEDERE, CREDIAMO A CIO IN CUI VOGLIAMO CREDERE
Ovvero
FUNZIONIAMO CON IL CONFIRMATION BIAS
Assumiamo per vere
informazioni aderenti al
nostro sistema di credenze
Le credenze pregresse
diventano predominanti nella
ricerca di nuove informazioni
Questo 竪 il funzionamento del
nostro sistema cognitivo, dentro e
fuori dal web
IL PENSIERO COMPLOTTISTA
Una societ stravolta da una grave crisi finanziaria,
delusa dalle risposte inadeguate della politica,
perde certezze e cerca di identificare capri
espiatori, cause, nemici da combattere.
La finanza, le banche, i poteri forti, big pharma,
sono entit vaghe che agiscono in segreto, il loro
operato 竪 difficile da dimostrare
束Sfiducia e incertezza producono diffidenza,
rigetto di un quadro che riteniamo insoddisfacente
a rispondere ai nostri dubbi e alla nostra sete di
risposte, per questo si dubita anche, e soprattutto,
della cosiddetta informazione ufficiale.損
(W. Quattriciocchi)
OMOFILIA E POLARIZZAZIONE
Tendiamo a circondarci di persone affini
Nei social siamo esposti ai loro contenuti che
influenzano la nostra percezione
Diminuisce la possibilit di ascoltare voci
discordanti
Il dibattito viene sostituito da un processo di
mutua condiscendenza
Le nostre opinioni si
radicalizzano sempre pi湛
Si creano piccole enclave
fortemente omogenee e in
lotta luna con laltra
La rete non ha causato il fenomeno ma lo ha
amplificato
Cookie, algoritmi e camere delleco
Grazie a Internet, ai cookie, agli algoritmi che
favoriscono ricerche personalizzate su Google, ai
news feed su Facebook, ai suggerimenti di
amicizia , alladesione ai gruppi o pagine da
seguire  sulla base dei interessi e di quello che
pi湛 frequentemente cerchiamo  e, ancora, grazie
alle liste su Twitter , ognuno di noi pu嘆 scegliere
di vivere in un mondo virtuale tagliato su misura
per s辿.
Un clan, una trib湛, una comunit in cui prende
vita il fantasma di Narciso; dove ognuno 竪 Narciso
di se stesso.
(W. Quattrociocchi)
COME RICONOSCERE UNA FALSA NOTIZIA
 Vaghezza e difficolt a verificare
alcuni dati
 Linguaggio emotivo/aggressivo
 Comparazione retorica
 Domande retoriche
 Instillare il dubbio
 Dati non corretti o volutamente falsi
 Invito a condividere
BUFALE E TROLL
Da W. Quattrociocchi, Misinformation. Guida alla societ dellinformazione e della credulit
EFFICACIA DEL DEBUNKING
 Chi crede nelle teorie del complotto si identifica per contrasto e per
opposizione a chi crede nelle verit ufficiali (Sheeple = Sheep-People)
 Le verit ufficiali per il complottista sono un grande inganno
 Se si fa debunking promuovendo la verit ufficiale come un dogma in
opposizione al pensiero complottista (che 竪 di per s辿 dogmatico) il
ricevente non sar predisposto allascolto
 Nella dinamica del contrasto la credenza si radicalizza (effetto backfire)
SOLUZIONI?
Occorre uno sforzo collettivo mirato alla formazione di un pensiero complesso, analitico e consapevole
Quando lio perde lopportunit del NOI, tutta la societ diventa pi湛 debole e meno creativa
Sergio Mattarella
TRIBU ARRABBIATE
Si interagisce principalmente in gruppi omologhi
E lo si fa principalmente per esprimere stati danimo negativi
Informazione nell'era digitale

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  • 1. LINFORMAZIONE NELLERA DIGITALE Uscire dalla bolla e difendersi dal rumore Alessandra Rucci Dirigente Scolastico IIS Savoia Benincasa PhD in Scienze dellEducazione
  • 2. 束[]con il Web 2.0 竪 arrivata linformazione 2.0, e forse la societ 2.0. Che non sembra precisamente un passo avanti. []Perch辿 una parte ormai molto consistente dellinformazione disponibile in rete 竪 del tutto inaffidabile. In unepoca in cui i cittadini sono chiamati a decidere, o almeno a farsi unopinione, su tematiche che sempre pi湛 spesso richiedono competenze scientifiche di base, la diffusa presenza di informazioni fuorvianti mina il senso profondo della democrazia. Perch辿 una persona che non disponga di strumenti efficaci per distinguere linformazione corretta dalla bufala, dalla leggenda metropolitana, potr trovarle entrambe credibili, preferendo la seconda alla prima. [] la tanto celebrata democrazia dellinformazione in rete potrebbe mettere in profonda crisi la relazione tra informazione e conoscenza acquisita, favorendo i meccanismi della disinformazione. Con buona pace di chi aveva auspicato la nascita di una nuova era dellinformazione. Carlo Cattaneo, giornalista
  • 3. OPINIONE PUBBLICA Agenda Setting Opinione Pubblica 束In conseguenza dellazione dei giornali, della televisione, di altri mezzi di informazione, il pubblico 竪 consapevole o ignora, d attenzione oppure trascura, enfatizza o neglige elementi specifici degli scenari pubblici. [] La gente tende a includere o escludere dalle proprie conoscenze ci嘆 che i media includono o escludono損 E. F. Shaw, 1979
  • 4. DISINTERMEDIAZIONE Da One to Many a Many to Many E il trionfo della democrazia della rete di cui Wikipedia 竪 forse lesempio pi湛 elementare. Crolla la figura dellopinion leader classico, del giornalista, dellesperto, perch辿 tutti noi ci trasformiamo in emittenti. Tutti noi possiamo produrre e condividere contenuti, distribuire la nostra visione della realt 束worldwide損, senza filtri, senza controllo. In tutto questo limportanza della qualit delle informazioni, su cui si costruisce la visione di un determinato fenomeno, rischia di uscirne fortemente compromessa. W. Quattrociocchi, Misinformation, 2016
  • 5. CULTURA CONVERGENTE E una cultura in cui convivono nuovi e vecchi media, con esiti imprevedibili tra potere/interessi dei produttori e consumatori CULTURA PARTECIPATIVA In cui non esiste pi湛 netta separazione fra chi produce informazioni e chi le consuma. Esistono partecipanti che agiscono e interagiscono in base a regole che nessuno conosce pienamente
  • 7. IL LATO B DELLA MEDAGLIA Bufale, leggende metropolitane, disinformazione, complottismo, hate speech sono colpa del web?
  • 8. Tra il 2012 e il 2013 viene studiato il comportamento di 2 milioni e 300 mila utenti di due categorie di pagine Facebook (narrazione mainstream e narrazione alternativa) con gli strumenti della sociologia computazionale. Lobiettivo 竪 comprendere i determinanti cognitivi e sociali che soggiacciono ai processi di viralit delle informazioni e i meccanismi di formazione delle opinioni nel cyberspazio.
  • 9. VEDIAMO CIO CHE VOGLIAMO VEDERE, CREDIAMO A CIO IN CUI VOGLIAMO CREDERE Ovvero FUNZIONIAMO CON IL CONFIRMATION BIAS Assumiamo per vere informazioni aderenti al nostro sistema di credenze Le credenze pregresse diventano predominanti nella ricerca di nuove informazioni Questo 竪 il funzionamento del nostro sistema cognitivo, dentro e fuori dal web
  • 10. IL PENSIERO COMPLOTTISTA Una societ stravolta da una grave crisi finanziaria, delusa dalle risposte inadeguate della politica, perde certezze e cerca di identificare capri espiatori, cause, nemici da combattere. La finanza, le banche, i poteri forti, big pharma, sono entit vaghe che agiscono in segreto, il loro operato 竪 difficile da dimostrare 束Sfiducia e incertezza producono diffidenza, rigetto di un quadro che riteniamo insoddisfacente a rispondere ai nostri dubbi e alla nostra sete di risposte, per questo si dubita anche, e soprattutto, della cosiddetta informazione ufficiale.損 (W. Quattriciocchi)
  • 11. OMOFILIA E POLARIZZAZIONE Tendiamo a circondarci di persone affini Nei social siamo esposti ai loro contenuti che influenzano la nostra percezione Diminuisce la possibilit di ascoltare voci discordanti Il dibattito viene sostituito da un processo di mutua condiscendenza Le nostre opinioni si radicalizzano sempre pi湛 Si creano piccole enclave fortemente omogenee e in lotta luna con laltra La rete non ha causato il fenomeno ma lo ha amplificato
  • 12. Cookie, algoritmi e camere delleco Grazie a Internet, ai cookie, agli algoritmi che favoriscono ricerche personalizzate su Google, ai news feed su Facebook, ai suggerimenti di amicizia , alladesione ai gruppi o pagine da seguire sulla base dei interessi e di quello che pi湛 frequentemente cerchiamo e, ancora, grazie alle liste su Twitter , ognuno di noi pu嘆 scegliere di vivere in un mondo virtuale tagliato su misura per s辿. Un clan, una trib湛, una comunit in cui prende vita il fantasma di Narciso; dove ognuno 竪 Narciso di se stesso. (W. Quattrociocchi)
  • 13. COME RICONOSCERE UNA FALSA NOTIZIA Vaghezza e difficolt a verificare alcuni dati Linguaggio emotivo/aggressivo Comparazione retorica Domande retoriche Instillare il dubbio Dati non corretti o volutamente falsi Invito a condividere
  • 14. BUFALE E TROLL Da W. Quattrociocchi, Misinformation. Guida alla societ dellinformazione e della credulit
  • 15. EFFICACIA DEL DEBUNKING Chi crede nelle teorie del complotto si identifica per contrasto e per opposizione a chi crede nelle verit ufficiali (Sheeple = Sheep-People) Le verit ufficiali per il complottista sono un grande inganno Se si fa debunking promuovendo la verit ufficiale come un dogma in opposizione al pensiero complottista (che 竪 di per s辿 dogmatico) il ricevente non sar predisposto allascolto Nella dinamica del contrasto la credenza si radicalizza (effetto backfire) SOLUZIONI? Occorre uno sforzo collettivo mirato alla formazione di un pensiero complesso, analitico e consapevole Quando lio perde lopportunit del NOI, tutta la societ diventa pi湛 debole e meno creativa Sergio Mattarella
  • 16. TRIBU ARRABBIATE Si interagisce principalmente in gruppi omologhi E lo si fa principalmente per esprimere stati danimo negativi