The History of Istrian refugees at the Sorting Centre Udine 1945-1960. The refugees camps from Istria and Dalmatia since 1945 in Tuscany, by Elio Varutti
5. Dopo il giorno 8 settembre 1943, data della comunicazione
pubblica dellarmistizio tra gli alleati angloamericani e il
governo italiano di Badoglio, inizia lesodo di italiani dalla
Dalmazia, da Fiume e dallIstria.
25 aprile 1945 Fine II Guerra mondiale. Festa della
Liberazione.
10 febbraio 1947 Trattato di pace di Parigi, Diktat. Terre
adriatiche perse a favore della Jugoslavia. Nasce il TLT.
C竪 lesodo per evitare le violenze degli iugoslavi, come luccisione
nelle foibe (voragini del Carso). Gli iugoslavi sono spinti dal sentimento
di vendetta per le atrocit patite nella guerra fascista e per la pulizia
etnica voluta da Tito.
5 ottobre 1954 Memorandum di Londra. Trieste torna allItalia 26.10.1954.
10 novembre 1975 Trattato di Osimo. Confini orientali definitivi.
18. Il maresciallo Harzarich laveva regalata a mio zio dice la signora
Marisa Roman, nata a Parenzo nel 1929 che si chiamava Gino
Privileggi, per ricordare suo fratello Carlo Alberto Privileggi, finito tra le
vittime riesumate dalla foiba di Vines dai pompieri di Pola.
Fu proprio Harzarich ad esumare i corpi degli italiani dIstria, gettati
nella foiba dai partigiani iugoslavi.
Scoprire la campana
dallarme del camion
dei pompieri del
maresciallo Arnaldo
Harzarich non 竪 cosa
di tutti i giorni. Si
trova a Tricesimo,
provincia di Udine, a
villa Berlam.
Intervista del 2014
19. Mio pap non mi ha mai parlato dellesodo ha detto Graziella
Dainese, nata a Rovigo nel 1951 ed oggi residente a Portogruaro, in
provincia di Venezia el me diseva de star zita anche se vedeva
carabinieri o polizia, lui gaveva sempre paura e dopo la mia maestra alle
elementari g da el tema sulla famiglia e mi g嘆 scrito quel che savevo,
alora la maestra g ciamado i genitori che se g rabiado con mi.
I genitori della professoressa Graziella Dainese sono Elvira Casarsa, nata
a Parenzo nel 1928, jera el Regno dItalia, oggi in casa di riposo
Francescon a Portogruaro e Franco Leo Dainese, nato a San Michele al
Tagliamento nel 1924 e morto a Gorizia nel 1987. Era perito agrario e ha
lavorato in diversi zuccherifici.
Graziella Dainese e sua madre
Elvira Casarsa a Parenzo nel 2013
20. Dainese e Casarsa fuggirono da
Parenzo dopo el ribalton, ossia
quando che riva i titini e i la fa da
paroni. Elvira e Franco si
conoscevano, ma non erano sposati.
Franco Dainese nel 1946 si
trasferisce da certe zie di Loreo, in
provincia di Rovigo, mentre Elvira
Casarsa, dopo lassenso allopzione per
lItalia da parte delle autorit jugoslave,
datato il 3 maggio 1948, parte in piroscafo
il successivo 20 ottobre.
Luciano Guaita, direttore del CSP di Udine, il 29 ottobre 1948 consegna
a ogni profugo della famiglia Casarsa un sussidio straordinario di 500
lire dalla Direzione Centrale dellAssistenza Post Bellica, dipendente
dal Ministero dellInterno. Poi li destina al Centro Raccolta Profughi di
Lucca, dove stanno per un anno e mezzo. Lamore sgorga nel Campo
Profughi toscano: Evira e Franco, che gi si conoscevano, si sposano il
12 settembre 1949, nella parrocchia di San Frediano a Lucca.
22. Parte posteriore del
"Passaporto provvisorio"
dei componenti della
famiglia Casarsa di
Parenzo, profughi istriani
che passano per Cittanova
(timbro di Novigrad, in
alto a destra) per il
Campo del Silos di
Trieste (timbro tondo in
basso) e per il Centro di
Smistamento Profughi di
Udine (timbro in alto a
sinistra). Destinazione:
CRP di Lucca.
23. Riconoscimento della
qualifica di "profugo" per
Luigi Casarsa, nato a
Parenzo, rilasciato dalla
Prefettura di Lucca il 24
settembre 1949.
Il documento 竪 emesso
nel 1958, per uso
burocratico.
Collezione Elvira Anita Casarsa,
nata a Parenzo; residente a
Portogruaro (VE). Intervista di
Elio Varutti del 28 novembre 2015
alla signora Graziella Dainese
(Rovigo 1951), a Portogruaro.
25. Irma Gramatica, all'anagrafe Maria Francesca Gramatica (Fiume,
25.11.1867 Tavarnuzze (FI), 14.10.1962), attrice italiana.
Ester Mazzoleni
(Sebenico, 12 marzo 1883
Palermo, 17 maggio
1982) 竪 stata un soprano
italiano.
26. Quanti sono i profughi italiani dIstria, di Fiume
e della Dalmazia?
350 mila, secondo padre Flaminio Rocchi, 1990.
250 mila, secondo Raoul Pupo 2005.
230 mila, secondo Amedeo Colella, relazione del
24.02.1956. Ritiene che il 15% della popolazione
sfugga al censimento stimando in 270.000 i profughi
istriani e dalmati. Opera Assistenza Profughi Giuliani
e Dalmati.
ROBERTA FIDANZIA ANGELO GAMBELLA, Il censimento dei profughi adriatici nelle carte dellOpera Assistenza Profughi Giuliani e
Dalmati, Rivista di Storia e Cultura del Mediterraneo, 2, 2013.
Quanti sono gli infoibati?
4-5 mila, secondo Guido Rumici, 2010.
28. Dislocazione Profughi giuliano dalmati in Italia
PROGRAMMA EDILIZIO
Centro Nord 136.116 11.157 in Lombardia
12.624 in Piemonte
18.174 nel Veneto
65.942 in Friuli Venezia Giulia
Sud e isole 11.175
totale 147.291
Fonte: Opera Profughi, Piano abitativo
29. Un altro dato scatur狸 da uno studio su circa 85.000 profughi, da cui si
deduce che oltre 1/3 scelsero di stare nelle grandi citt (Trieste, Roma,
Genova, Venezia, Napoli, Firenze, ecc.). Opera Profughi, tuttavia, non
manc嘆 di appoggiare le comunit che elessero loro domicilio le province
meridionali d'Italia. L'esperimento pi湛 rilevante si ebbe in Sardegna,
nelle localit di Fertilia, dove trovarono sistemazione oltre 600 profughi.
Il programma alloggiativo dell'Opera Profughi ebbe maggior sviluppo in
quelle localit dove risultava pi湛 consistente l'affluenza dei profughi:
Pescara, Taranto, Sassari, Catania, Messina, Napoli, Brindisi. Gli sforzi
dell'ente si concentrarono verso quelle zone che permettevano una
reintegrazione possibile del profugo e dove era pi湛 gradito il domicilio
sia per ragioni economiche sia per ragioni sentimentali e umane. I
programmi edilizi pi湛 importanti sul territorio nazionale italiano furono
varati a Roma (Villaggio Giuliano-Dalmata), Trieste, Brescia, Milano,
Torino, Varese e Venezia. Qui il programma abitativo dell'Opera arriv嘆 a
realizzare circa 2.000 case, a Trieste 3.000 e in provincia di Modena fu
realizzato un organizzato Villaggio San Marco a Fossoli di Carpi per
accogliere soprattutto i profughi dalla zona B dell'Istria.
30. La poetessa Lina Galli (Parenzo
1899 Trieste 1993 assieme a
Fulvio Tomizza (Materada di
Umago, Istria, 1935 - Trieste 1999),
scrittore di frontiera
Poetessa, pubblicista, saggista e
appassionata di ricerche
etnologiche, Anita Forlani 竪 nata a
Fiume nel 1930.
31. Centri Raccolta Profughi in Toscana
1. Marina di Massa, dal 1947, fucilate degli anarchici, sommossa
femminile. 束Siamo arrivati a Marina di Massa e ci han messo in un angolino
con tre materassi distesi per terra損. Franco S.
2. Migliarino Pisano, rischio inondazione alle tende, evacuazione a
Tirrenia
3. Marina di Carrara
4. Forte dei Marmi (Lucca)
5. Tirrenia (Pisa)
6. Calambrone (Pisa)
7. Carrara
8. Lucca, si riempie di sfollati garfagnini e versiliesi, chiude nel 1956
9. Coltano (Pisa)
10. Arena Pisana, San Giuliano Terme (Pisa)
11. Livorno, citt che accolse profughi friulani nel 1917
12. Firenze, Manifattura Tabacchi, Via Guelfa 束Al campo di Firenze c'era la
mensa... Si andava con una pignatta e si prendeva: eri in quattro in famiglia, e
ti davano quattro porzioni, quattro panini, quattro mele. E questo era cos狸 a
Firenze. Che a Firenze siamo stati tre o quattro mesi損. Luigi P.
13. Laterina, (Arezzo)
14. Siena
32. Myriam Andreatini Sfilli, Flash di una giovinezza vissuta tra i cartoni,
copertina di Michele Iurlo. [Trieste], Alcione, 2000. Racconto nel
Campo Profughi di Firenze, allestito alla ex Manifattura Tabacchi.
La Manifattura, per
grande parte opera
dellIng. Pier Luigi
Nervi 竪 una delle pi湛
significative espressioni
del patrimonio
industriale del nostro
paese.
Il complesso, inaugurato
nel 1941, si 竪 mantenuto
nella sua interezza
(Italia Nostra).
35. Me ricordo del Campo profughi de Firenze, un
vecio fabricado vodo e adibido ai profughi; jera
i divisori coi cartoni e le sorelle Zanetti le xe
stade cos狸 per qualche anno. [竪 la ex Manifattura
Tabacchi di Firenze].
I aveva messo profughi italiani de lIstria perfin
ne le Cappelle Medicee, perch辿 no jera posto.
Nei primi anni Cinquanta jera tanti profughi a
Firenze, mi li g嘆 visti, perch辿 da Forl狸, dove con
mio marito e i fioi jerimo esuli da Fiume,
andavo a trovar le mie zie Zanetti .
Ha raccontato Miranda Brussich vedova
Conighi, nata a Pola nel 1919 e morta a Ferrara
nel 2013.
36. Laterina (Arezzo) 1951 - Profughi partecipanti a una processione all'interno del campo. In
primo piano bambini e bambine con i vestiti della Prima Comunione. Dietro di loro una statua
con l'effigie della Madonna, portata a spalla da alcuni uomini. Si nota, insieme a quella dei
profughi, la presenza di un sacerdote e di un carabiniere partecipante alla cerimonia.
37. Centro Raccolta Profughi, Laterina 1949, processione delle donne.
Notare il fazzoletto devozionale delle anziane
38. Classe di studenti al CRP di Lucca, 1951. Si riconoscono, davanti al
maestro, Mafalda Giovanutti assieme ad altre tre sorelle, tra cui Anna
Maria, a destra. Rimasero in campo dal 1948 al 1951.
40. CRP Lucca, anni 1946-1947 circa, famiglia Andretti, tra cui Mario Andretti (Montona,
28 febbraio 1940) pilota automobilistico italiano naturalizzato statunitense, attivo sia
negli Stati Uniti sia in Europa. Campione del mondo 1978.
41. CRP di Migliarino Pisano, provincia di Pisa, 1949; fonte: Shamira
Franceschi, Livorno, 2014
42. Nonno Checo al CRP di
Migliarino Pisano, fonte:
Shamira Franceschi,
Livorno 2014
Il primo uomo da dx 竪 il bisnonno
Checo, il bambino inginocchiato 竪 lo zio
Giannino, sulla sinistra la zia Maricci e
la figlia. fonte: Shamira Franceschi, Livorno 2014
44. Tona Bertotto, a sx, con ragazze del Campo Profughi di Migliarino
Pisano 1949, Shamira Franceschi, Livorno 2014
45. CRP
Migliarino
Pisano, 10
aprile 1950,
Matrimonio in
Campo
Profughi. Gino
Beltramini
(Aiello) e
Maria
Maracich
(Veglia,
Regno dei
Serbi, Croati e
Sloveni, 27
marzo 1926).
Dal 1929:
Jugoslavia.
M. Maracich, Il viaggio di
Meri, Codroipo,
Beltramini, 2013.
46. CRP Migliarino Pisano, 10.04.1950. Matrimonio in Campo Profughi,
Don Mario Maracich. 束Prima notte di nozze in baracca. Vestito prestato
da unaltra sposa di Aiello. I sandali erano miei, vecchi e con i buchi,
mia sorella mi tirava gi湛 il vestito, cos狸 no se vedeva i busi. Anche i
guanti erano vecchi. Per mio fratello fui la prima sposa損.
47. 19.03.1949 束Riabbracciai la mia famiglia. Mio
fratello Mario era in seminario a Pisa.
Arrivarono a Udine al Centro di Smistamento
Profughi. Quello fu il giorno pi湛 bello della mia
vita損.
束10.04.1950 - Ci sposammo nella baracca del
Campo Profughi di Migliarino Pisano. Eravamo in
17 in una baracca.
Il menu era: minestra in brodo, tre polli arrosto
regalati dalla gente di Aiello, cavolfiori e piselli,
al posto della torta biscotti.
Uno del Campo suonava la fisarmonica [Checo,
testimonianza di Shamira Franceschi, 2014], cera
un piazzale e ballavamo tutti, tanto non cera
niente per cena!
Alle 10 di sera tolsero la luce e tutti a nanna!損.
49. Giorno del Ricordo 2015
allIstituto Stringher di
Udine - Fontanini e
Varutti, in piedi. Poi,
seduti tra il pubblico, la
professoressa Marioni,
accanto a Anna Maria Zilli,
dirigente scolastico dello
Stringher e l'onorevole
Pietro Fontanini,
presidente della Provincia
di Udine.
(fotografie di Giorgio
Gorlato)
50. Udine 07.02.2015 - Silvio
Cattalini, esule da Zara,
riferisce dei 54
bombardamenti sulla sua
citt.
In basso: l'Auditorium
dello Stringher affollato
mentre l'onorevole
Fontanini accenna alla sua
presenza in Parlamento,
nel 2004, quando fu votata
la legge istitutiva del
Giorno del Ricordo.
(fotografie di Giorgio
Gorlato)
51. Pola 1947, esodo italiano sulla neve
FINE, e grazie per lattenzione !