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Installazione ambiente sviluppo Python
su Raspberry con Ubuntu-mate
A cura dell’Ing. Buttolo Marco

Fasi preparatorie
Come primo passo, procurarsi una Raspberry PI3 e una microSD da almeno 8Gb.
Successivamente immettere la microSD nell’apposito alloggio come viene mostrato in figura sotto stante.

Fasi preparatorie
Installare UBUNTU-MATE dal seguente sito:
http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-mate/releases/18.04.2/release/
UBUNTU-MATE è una versione della distribuzione Linux UBUNTU
particolarmente ottimizzata a livello di interfaccia grafica (grafica
MATE).
Una volta scaricato file ISO, usare il tool denominato
Win32DiskWriter scaricabile gratuitamente dal seguente sito:
https://sourceforge.net/projects/win32diskimager/

Fasi preparatorie
Avviare il tool Win32DiskWriter come amministratore di
sistema, come viene mostrato in figura a lato. Comparirà a
video una interfaccia piuttosto semplice. Selezionare il file ISO
del sistema operativo ubuntu-mate, selezionare l’unità della
memory card microSD e scrivere.
Step 1
Step 2
Step 3

Fasi preparatorie
Una volta completata la fase di scrittura sulla microSD del
sistema operativo, è possibile inserirla nell’apposito alloggio
della RaspBerry.
Una volta inserita, stando attenti al verso di inserimento, è
possibile accendere la RaspBerry collegando il cavo USB per
l’alimentazione.
Seguire le istruzioni guidate di configurazione del sistema
operativo
Alloggio SD

Configurazione ambiente di sviluppo
Una volta installato il sistema operativo ed opportunamente
configurato, se tutto è andato bene comparirà il desktop
mostrato a lato.
La prima cosa da fare è quello di aprire il terminale ed inserire i
comandi necessari per creare la nostra cartella su cui andremo
a sviluppare in Python. Tale cartella la chiameremo
«programmazione».

Una volta aperto il terminale, digitare il comando PWD (Print
Working Directory) per essere sicuri di essere nella cartella
Home/nomePC (es Home/PC-BUTTOLO).
Successivamente digitare il comando mkdir per creare la
directory voluta:
mkdir programmazione
Successivamente entrare nella cartella creata:
cd programmazione

Per prima cosa, verificare se python è installato. Basta digitare il comando
python (l’interprete) da prompt dei comandi. Se comparirà a video il
prompt di Python con il simbolo >>> allora Python è installato.
Successivamente, verificare che si abbiano tutti i repository del caso in
locale. Per quanto riguarda i repository, in Ubuntu ci sono 4 repository di
default:
MAIN -> repository per software free ed opensource per sviluppatori
Ubuntu
UNIVERSE -> per software free ed open source per la community Ubuntu
RESTRICTED -> per software sotto licenza e device drivers
MULTIVERSE -> tutti i software sotto licenza
Per aggiungere i repository in locale digitare nel terminale:
sudo add-apt-repository main
sudo add-apt-repository universe
sudo add-apt-repository restricted
sudo add-apt-repository multiverse

Successivamente installare la libreria pymssql per poter
lavorare con i database di casa Microsoft (MS SQL Server).
Per tale installazione si può sfruttare l’utility PIP (). Bisogna
prima installarla:
Sudo apt-get install python-pip
Una volta conclusa l’installazione è possibile installare la
libreria pymssql, come mostrato a lato.

Una volta installata la libreria è possibile utilizzarla. Di seguito
viene mostrato come creare un semplice file Python ed
eseguirlo. Nella cartella programmazione, creare un file
chiamato test.py (un programma Python chiamato «test»). E’
possibile creare tale file da desktop, cliccando con il tasto
destro del mouse in modo che possa comparire a video il
menu dove poter aprire il file sorgente con un editor
opportuno.

Primo test Python
Una volta creato il file è possibile aprirlo con un editor per la
programmazione. Per esempio è possibile sfruttare l’editor
PLUMA come mostrato nella figura a lato.
E’ possibile sfruttare altri editor come per esempio
NOTEPAD++.
Di seguito viene mostrato il codice di esempio del programma
test.py:

Breve sintesi dei comandi
APT = Advanced Packaging Tool -> gestore standard dei
pacchetti software per la distribuzione Debian, ma di fatto usato su
tutte le distribuzioni.
DPKG = Debian Package -> altro gestore di pacchetti per Debian.
APT è in grado di gestire le varie dipendenze dei pacchetti in fase di
installazione/rimozione del software.
Comandi:
1) sudo apt-get update -> è un comando che permette di
scaricare la lista aggiornata dei pacchetti e le nuove versioni
disponibili nelle nuove repository.
2) sudo apt-get clean -> comando che permette di pulire la cache
locale dei pacchetti

Breve sintesi dei comandi
sudo apt-get autoremove –y -> comando che rimuove tutti i
pacchetti obsoleti e quindi, di fatto, non più utilizzati.
sudo apt-get dist-upgrade-y -> è il comando migliore in
quanto scarica ed installa i pacchetti, dipendenze, ed
eventualmente il kernel aggiornato.

Primo esempio di connessione db SqlServer se server PC Windows
Digitare il frammento di codice mostrato a lato e provare ad
avviarlo. Tale programma permette di inserire un record in una
tabella presente su un database SQL Server opportunamente
installato e configurato su un server di database con sistema
operativo Microsoft Windows 10. Il database di chiama test e
la tabella si chiama prova.

Installazione e configurazione SQL Server
Sul PC con installato il sistema operativo Windows 10,
installare Microsoft SQL Server e l’mabiente grafico di gestione
(Microsoft Maganement studio). Il pacchetto è scaricabile
dall’apposito sito proposto a lato.
Una volta installato, entrare nel server con il management
studio, e creare un database chiamato «test».

Creare una tabella denominata «prova», come mostrato a lato.
A questo punto, abilitare l’utente «sa» che sta per System
Administrator. Una volta abilitato è necessario chiaramente
dagli l’abilitazione.

Una volta data l’abilitazione, cliccare su OK e riavviare il server.
Provare a loggarsi con l’utente «sa» e con la password
opportunamente settata nel precedente passo.
Nelle proprietà del server selezionare la voce «autorizzazioni»
ed impostare, come mostrato nella successiva slide, accesso
con utente autenticato.

A questo punto salvare il tutto premendo OK e riavviare il
server.
Se tutto è andato a buon fine, è necessario abilitare tale utente
anche per accessi da remoto come nel nostro caso (da client
Raspberry).
Per prima cosa, entrare nei servizi di Microsoft ed abilitare il
servizio denominato SQL Server Browser come viene mostrato
nella slide successiva.

Successivamente, entrare sempre nelle proprietà del server e
verificare che sia abilitato l’accesso da remoto, come viene
mostrato di sotto:

Test di connessione-sorgente completo

Altre domande?
Per maggiori chiarimenti potete contattarmi all’indirizzo mail seguente: mbuttolo@libero.it

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Installazione ambientepython ubuntumate

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