2. Jan Vermeer, pittore olandese, nasce a Delft il 30 ottobre 1632, secondo di due figli di un mercante d'arte,
tessitore di seta e gestore di una taverna che Jan ha rilevato dopo la morte del padre nel 1655.
La frequentazione, attraverso il padre, di artisti locali e collezionisti, influenza precocemente il ragazzo che, gi
intorno alla met del 1640, comincia la sua formazione artistica.
Nel 1653 sposa una ragazza cattolica da cui avr undici figli e quello stesso anno diventa un maestro nella
corporazione dei pittori di Delft.
Sembra che Jan Vermeer abbia dipinto molto poco e che abbia venduto solo una parte della sua produzione,
dato che la maggior parte dei suoi dipinti erano ancora nelle mani della sua famiglia, quando mor狸.
Tuttavia le sue altre attivit di mercante d'arte e di taverniere gli permisero di sostenere egregiamente la sua
numerosa famiglia fino all'invasione francese del 1672, quando la Francia invase i Paesi Bassi.
Le opere giovanili di Vermeer hanno colori caldi ispirati ai dipinti della scuola di Rembrandt, mentre la
composizione ed i soggetti suggeriscono l'influenza dei Caravaggisti.
3. Di lui ci sono pervenute circa quaranta opere a lui attribuite, di cui solo sedici risultano autografe.
Uno dei motivi di questa limitata produzione 竪 da attribuire alla meticolosit che metteva nelleseguire i suoi quadri, che
richiedevano quindi un lungo tempo per essere finiti.
I lavori dell'artista comprendono un paio di vedute esterne intitolate 束Veduta di Delft損 e 束Stradetta損, mentre il resto sono
quadri realizzati in ambienti chiusi.
Spesso a essere rappresentate sono figure singole o due o tre persone intente in attivit quotidiane, come leggere, versare
latte, studiare, eseguire un lavoro, impartire una lezione e cose del genere.
La luce, unita all'attento equilibrio cromatico, 竪 uno degli ingredienti pi湛 personali nei quadri del pittore fiammingo, che sa
dar vita ai visi ed ai corpi ritratti.
Sensibile alle qualit tattili dei materiali e dei tessuti, Vermeer conosce il trattamento e luso della luce e utilizza il colore
puntinato allo scopo di dare rilievo agli oggetti; la sua predilezione per il blu e il giallo e questa volont di rendere i
drappeggi palpabili, si ritrovano in tutti e tre i suoi oli su tela pi湛 popolari La Lattaia, Ragazza con turbante o La
Merlettaia.
La bravura del pittore deriva dalla severa applicazione dei canoni della pittura fiamminga e olandese del tempo a cui
Vermeer aggiunge una perfezione naturalistica eccezionale.
4. La Ragazza col turbante o Ragazza con l'orecchino di perla 竪 un
dipinto a olio su tela (44,539 cm) di Jan Vermeer, databile al
1665-1666 circa e conservato nella Mauritshuis dell'Aia.
5. Su uno sfondo scuro, una fanciulla rappresentata con
mezzo busto di profilo ruota la testa di tre quarti verso lo
spettatore, in favore della luce che sproviene da sinistra.
Indossa un mantello color rame e una camicia bianca di
cui si vede solo il colletto, oltre a un inusuale turbante
fatto di una fascia azzurra che avvolge la testa e un drappo
giallo annodato che pende dalla nuca fino alle spalle,
terminando in frange azzurrine.
Il volto della ragazza mostra una rara bellezza: labbra rosse
carnose e dischiuse, naso sottile e dritto, occhi grandi e
vivi. La luce delle pupille 竪 poi richiamata dall'orecchino
con una grossa perla, che brilla sulla penombra del collo.
La perla 竪 dipinta utilizzando poche pennellate a goccia,
separate l'una dall'altra: 竪 l'occhio umano che ha l'illusione
di vederla intera.
Il fondo scuro mette in risalto le zone di luce, col colore
applicato in pennellate dense e uniformi, poco sfumate,
tranne nell'incarnato delicato e in alcune zone dove sono
presenti piccoli punti, come nel contorno della bocca.
L'orecchino con perla del quadro, che cattura quasi da solo
la centralit della luce di cui 竪 pervaso il dipinto, 竪 di
grandi dimensioni ed 竪 a forma di goccia.
6. La Lattaia 竪 un dipinto a olio su tela (45,4x40,6 cm) di Jan
Vermeer, databile al 1658-1660 circa e conservato nel
Rijksmuseum di Amsterdam.
7. Vermeer rappresent嘆 una donna robusta, probabilmente una cuoca, intenta a
versare il latte in un interno domestico spoglio.
La lattaia 竪 infatti colta mentre fa un gesto quotidiano, eseguito quasi con
sacralit silenziosa. Nella stanza, illuminata da una finestra sulla sinistra e
caratterizzata da una parete spoglia come sfondo, gli oggetti immobili
rifrangono la luce svelando le loro diverse caratteristiche. Questi effetti sono
ottenuti variando sapientemente la tecnica pittorica, liscia e velata, ma anche
ruvida e fatta di piccoli puntini. In basso, sul pavimento, si vede poi uno
scaldino, tra briciole sparse sul pavimento, vicino a una fila di mattonelle di
Delft sporche che fanno da battiscopa. Anche la parete 竪 resa vibrante da
alcune semplici ma efficaci notazioni realistiche dell'ambiente: alcune macchie,
un chiodo a cui non sta appeso niente, i segni dell'intonaco scrostato sul lato
pi湛 umido, che d all'esterno. Sullo sfondo, come hanno evidenziato le
radiografie, l'artista aveva inizialmente dipinto una cartina geografica,
eliminandola per嘆, assieme ad altri pentimenti, poich辿 non consona
all'ambientazione. Ad accrescere il senso di modestia di questo angolo di
cucina, un vetro della finestra 竪 rotto.
Protagonista resta comunque la donna, forte e robusta, il cui volto appare
inondato di luce e incorniciato dalla cuffia bianca. Il suo busto giallo, il
grembiule blu, la gonna rossa, assieme ai colori della brocca e del bacile della
terracotta, del bianco del latte, del
verdognolo della tovaglia e del drappo
azzurro sul tavolo, compongono un
mirabile concerto cromatico.
Non 竪 da escludere che l'artista abbia
nascosto dei messaggi simbolici attraverso
alcuni oggetti: lo scaldino, per il calore
che emana, pu嘆 essere letto come un
simbolo amoroso, metafora possibilmente
confermata dalla presenza di piccoli
cupido sulle piastrelle dello zoccolo.