2. La struttura della busta paga: la
testa
Nella testa della busta paga sono riportati tutti gli elementi (istituti)
che compongono la retribuzione lorda mensile:
Minimo contrattuale (paga base) in questa voce sono stati
conglobati, nel tempo, altri istituti.
Contingenza introdotta nel 1944 per consentire il recupero della
perdita del potere di acquisto, 竪 stata congelata con laccordo
interconfederale del 31 luglio 1992 (spesso conglobata nel minimo)
E.D.R. elemento distinto della retribuzione pari a 10,33 euro da
corrispondere per 13 mensilit (introdotto dallaccordo
interconfederale del 31 luglio 1992) erogato per 13 mensilit (in
alcuni CCNL accorpato nella contingenza o nel minimo)
Scatti di Anzianit (solitamente pluriennali fino al raggiungimento
di un tetto massimo); possono essere legati allanzianit di livello o
aziendale.
Superminimo (eventuale) pu嘆 essere assorbibile o meno.
Altri elementi (a carattere continuativo e fisso)
3. retribuzione lorda mensile
la somma di tutti gli elementi definiti
dalla contrattazione collettiva (anche di
secondo livello) + individuale (fissa). Si
definisce lorda in quanto comprende i
contributi INPS e la tassazione (IRPEF) a
carico del lavoratore
4. La struttura della busta paga: il
corpo
Il corpo della busta paga fotografa la concreta
situazione lavorativa del mese.
Per comprendere il funzionamento di questa parte della
busta 竪 innanzitutto necessario capire il meccanismo dei
c.d. divisori (mensile e orario) o coefficienti.
I divisori vengono fissati dalla contrattazione collettiva e
nel nostro caso sono:
divisore orario (esempi): 165; 168; 169; 172; 173 (cio竪 si
suppone che ogni mese sia composto mediamente da quel
numero ore);
divisore giornaliero (esempi): 26 o 22 (cio竪 si suppone che in
ogni mese ci siano quei gg. lavorativi). Il divisore 26 竪 cos狸
strutturato quando nel settore i gg. teoricamente lavorabili per
ogni settimana sono 6.
5. La struttura della busta paga: il
corpo
Per ricavare la paga oraria devo dividere la
retribuzione lorda mensile (cio竪 di tutti gli
elementi presenti nella testa della busta paga)
per il divisore orario (165;168;173 ecc);
analogamente se devo trovare la paga
giornaliera devo dividere la retribuzione lorda
mensile (cio竪 di tutti gli elementi presenti nella
testa della busta paga) per il divisore giornaliero
(22 o 26 ecc).
6. La struttura della busta paga: il
corpo
Il primo elemento indicato nel corpo 竪 la
retribuzione mensile:
normalmente, se il lavoratore non ha fatto
assenze non retribuite nel mese, trover
riportata la paga mensile lorda (della testa) e/o
verr evidenziata la seguente moltiplicazione: 26
gg. X paga giornaliera = retribuzione lorda
mese.
Tradizionalmente gli operai sono/erano retribuiti
ad ore e su una settimana lavorativa di 5 gg:
160 (20 gg); 168 (21 gg); 176 (22 gg); 184 (23
gg) ore.
7. Maggiorazioni e straordinari: il
corpo
Ogni CCNL prevede delle maggiorazioni e per il lavoro
straordinario e per compensare una prestazione
lavorativa disagevole;
nelle buste paga tali maggiorazioni vengono
visualizzate (e pagate) secondo il seguente schema:
Straordinari:
26gg. X paga giornaliera (o ore mese x paga oraria) +
Numero ore straordinarie X paga oraria maggiorata
= Retribuzione lorda effettiva mensile
Maggiorazioni:
26 gg X paga giornaliera (o ore mese x paga oraria)+
Numero ore X pura maggiorazione (le ore sono gi comprese nella
retribuzione mensile)
= Retribuzione lorda effettiva mensile
8. Il calcolo della malattia: il corpo
Solitamente i CCNL garantiscono una
integrazione rispetto a quanto erogato dallINPS
fino al raggiungimento di una certa quota
percentuale della retribuzione teorica
(solitamente il 100% ma ci sono CCNL con una
disciplina pi湛 articolata).
I primi 3 gg. sono interamente a carico
dellazienda (c.d. carenza).
LINPS riconosce per ogni anno solare:
Il 50% della retribuzione dal 4 al 20 gg (calendario) di
malattia
Il 66,66% dal 21 al 180 gg. (calendario)
9. La c.d. integrazione 竪 un istituto previsto dalla
contrattazione collettiva e prevede, in caso di
assenza per malattia, che lazienda si faccia
carico della differenza tra quanto erogato
dallINPS e la retribuzione che sarebbe spettata
al lavoratore se avesse lavorato.
Sulla malattia INPS il lavoratore non paga i
contributi pertanto nel calcolare lintegrazione
dovuta dallazienda occorre tenere presente
questo aspetto operando una lordizzazione della
quota a carico INPS.
10. Il calcolo della malattia: il corpo
Per calcolare lintegrazione dovuta
dallazienda occorre procedere, quindi, in
questo modo (c.d. lordizzazione):
Malattia INPS (importo) X 100/(100
9,19*) = Malattia INPS lordizzata
Retribuzione lorda mensile malattia
INPS lordizzata = integrazione azienda.
* percentuale di contributi a carico del lavoratore; nelle aziende con
CIGS la percentuale di contributi 竪 pari al 9,49%.
11. Altre voci previste dal CCNL: il
corpo
I contratti collettivi possono prevedere
numerose altre indennit/voci indicate nel
corpo della busta paga. Si rinvia pertanto
alla lettura dei singoli CCNL.
12. Mensilit supplementari
Tredicesima: una mensilit da corrispondere
entro il 20/12 (con retribuzione in vigore nel
mese). Periodo di maturazione 1/1 31/12
Quattordicesima (non tutti i CCNL la prevedono):
una mensilit da corrispondere normalmente
entro giugno (con esclusione EDR).
Per ogni mese intero lavorato (o per una
frazione almeno pari a 15 gg.) matura un rateo
(1/12) delle mensilit supplementari.
13. Ferie, Rol ed ex festivit
Come per le mensilit supplementari anche per
ferie, rol/PAR ed ex festivit matura un rateo
(1/12) del monte ore (o giorni) annuo per ogni
mese intero lavorato (o per una frazione almeno
pari a 15 gg.)
Ferie annue: numero x di gg./anno o numero x
di ore anno;
Rol o PAR (o altra voce) n. x ore / anno
(liquidati a dicembre se non goduti)
Ex festivit: pagate nel mese in cui cadono o
spostate alla prima domenica (4 novembre)
14. IL TFR
- Il trattamento di fine rapporto 竪 una voce della
retribuzione che spetta a tutti i lavoratori subordinati,
matura nel corso del rapporto di lavoro in funzione (e
proporzione) della retribuzione percepita e viene
erogata al momento della cessazione del rapporto
stesso (sia in caso di licenziamento che di dimissioni).
- Sono elementi utili per il calcolo del TFR tutte le
somme corrisposte a titolo non occasionale. Il TFR si
calcola sommando per ciascun anno una quota pari
allimporto della retribuzione dovuta per lanno stesso
divisa per 13,5 (divisore fisso) + rivalutazione . I CCNL
hanno introdotto una normativa specifica in particolare
per quanto riguarda le voci computabili.
15. Imponibile contributivo e imponibile
fiscale; dal lordo al netto: il piede
(cenni)
Determinata nel corpo della busta paga la
retribuzione lorda mensile (effettiva e non
teorica come quella evidenziata nella testa;
tale importo coincide con limponibile
previdenziale - INPS) detta somma va
assoggettata a tassazione:
dapprima vengono trattenuti i contributi (9,19% o
9,49%);
Sulla parte restante (imponibile IRPEF) si paga
lIRPEF sulla base degli scaglioni previsti dalla legge
(dedotte detrazioni spettanti) e si arriva, finalmente, al
netto.