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La struttura della Busta paga

           TESTA
           CORPO
           PIEDE
La struttura della busta paga: la
                  testa
 Nella testa della busta paga sono riportati tutti gli elementi (istituti)
  che compongono la retribuzione lorda mensile:
 Minimo contrattuale (paga base)  in questa voce sono stati
  conglobati, nel tempo, altri istituti.
 Contingenza introdotta nel 1944 per consentire il recupero della
  perdita del potere di acquisto, 竪 stata congelata con laccordo
  interconfederale del 31 luglio 1992 (spesso conglobata nel minimo)
 E.D.R. elemento distinto della retribuzione pari a 10,33 euro da
  corrispondere per 13 mensilit (introdotto dallaccordo
  interconfederale del 31 luglio 1992) erogato per 13 mensilit (in
  alcuni CCNL accorpato nella contingenza o nel minimo)
 Scatti di Anzianit (solitamente pluriennali fino al raggiungimento
  di un tetto massimo); possono essere legati allanzianit di livello o
  aziendale.
 Superminimo (eventuale)  pu嘆 essere assorbibile o meno.
 Altri elementi (a carattere continuativo e fisso)
retribuzione lorda mensile

  la somma di tutti gli elementi definiti
  dalla contrattazione collettiva (anche di
  secondo livello) + individuale (fissa). Si
  definisce lorda in quanto comprende i
  contributi INPS e la tassazione (IRPEF) a
  carico del lavoratore
La struttura della busta paga: il
                 corpo
 Il corpo della busta paga fotografa la concreta
  situazione lavorativa del mese.
 Per comprendere il funzionamento di questa parte della
  busta 竪 innanzitutto necessario capire il meccanismo dei
  c.d. divisori (mensile e orario) o coefficienti.
 I divisori vengono fissati dalla contrattazione collettiva e
  nel nostro caso sono:
    divisore orario (esempi): 165; 168; 169; 172; 173 (cio竪 si
     suppone che ogni mese sia composto mediamente da quel
     numero ore);
    divisore giornaliero (esempi): 26 o 22 (cio竪 si suppone che in
     ogni mese ci siano quei gg. lavorativi). Il divisore 26 竪 cos狸
     strutturato quando nel settore i gg. teoricamente lavorabili per
     ogni settimana sono 6.
La struttura della busta paga: il
                corpo
 Per ricavare la paga oraria devo dividere la
  retribuzione lorda mensile (cio竪 di tutti gli
  elementi presenti nella testa della busta paga)
  per il divisore orario (165;168;173 ecc);
 analogamente se devo trovare la paga
  giornaliera devo dividere la retribuzione lorda
  mensile (cio竪 di tutti gli elementi presenti nella
  testa della busta paga) per il divisore giornaliero
  (22 o 26 ecc).
La struttura della busta paga: il
                corpo
 Il primo elemento indicato nel corpo 竪 la
  retribuzione mensile:
 normalmente, se il lavoratore non ha fatto
  assenze non retribuite nel mese, trover
  riportata la paga mensile lorda (della testa) e/o
  verr evidenziata la seguente moltiplicazione: 26
  gg. X paga giornaliera = retribuzione lorda
  mese.
 Tradizionalmente gli operai sono/erano retribuiti
  ad ore e su una settimana lavorativa di 5 gg:
  160 (20 gg); 168 (21 gg); 176 (22 gg); 184 (23
  gg) ore.
Maggiorazioni e straordinari: il
               corpo
 Ogni CCNL prevede delle maggiorazioni e per il lavoro
  straordinario e per compensare una prestazione
  lavorativa disagevole;
 nelle buste paga tali maggiorazioni vengono
  visualizzate (e pagate) secondo il seguente schema:
 Straordinari:
       26gg. X paga giornaliera (o ore mese x paga oraria) +
       Numero ore straordinarie X paga oraria maggiorata
       = Retribuzione lorda effettiva mensile
 Maggiorazioni:
       26 gg X paga giornaliera (o ore mese x paga oraria)+
       Numero ore X pura maggiorazione (le ore sono gi comprese nella
        retribuzione mensile)
       = Retribuzione lorda effettiva mensile
Il calcolo della malattia: il corpo
 Solitamente i CCNL garantiscono una
  integrazione rispetto a quanto erogato dallINPS
  fino al raggiungimento di una certa quota
  percentuale della retribuzione teorica
  (solitamente il 100% ma ci sono CCNL con una
  disciplina pi湛 articolata).
 I primi 3 gg. sono interamente a carico
  dellazienda (c.d. carenza).
 LINPS riconosce per ogni anno solare:
      Il 50% della retribuzione dal 4 al 20 gg (calendario) di
       malattia
      Il 66,66% dal 21 al 180 gg. (calendario)
 La c.d. integrazione 竪 un istituto previsto dalla
  contrattazione collettiva e prevede, in caso di
  assenza per malattia, che lazienda si faccia
  carico della differenza tra quanto erogato
  dallINPS e la retribuzione che sarebbe spettata
  al lavoratore se avesse lavorato.
 Sulla malattia INPS il lavoratore non paga i
  contributi pertanto nel calcolare lintegrazione
  dovuta dallazienda occorre tenere presente
  questo aspetto operando una lordizzazione della
  quota a carico INPS.
Il calcolo della malattia: il corpo
 Per calcolare lintegrazione dovuta
  dallazienda occorre procedere, quindi, in
  questo modo (c.d. lordizzazione):
 Malattia INPS (importo) X 100/(100 
  9,19*) = Malattia INPS lordizzata
 Retribuzione lorda mensile  malattia
  INPS lordizzata = integrazione azienda.
 * percentuale di contributi a carico del lavoratore; nelle aziende con
  CIGS la percentuale di contributi 竪 pari al 9,49%.
Altre voci previste dal CCNL: il
                corpo
 I contratti collettivi possono prevedere
  numerose altre indennit/voci indicate nel
  corpo della busta paga. Si rinvia pertanto
  alla lettura dei singoli CCNL.
Mensilit supplementari
 Tredicesima: una mensilit da corrispondere
  entro il 20/12 (con retribuzione in vigore nel
  mese). Periodo di maturazione 1/1  31/12
 Quattordicesima (non tutti i CCNL la prevedono):
  una mensilit da corrispondere normalmente
  entro giugno (con esclusione EDR).
 Per ogni mese intero lavorato (o per una
  frazione almeno pari a 15 gg.) matura un rateo
  (1/12) delle mensilit supplementari.
Ferie, Rol ed ex festivit
 Come per le mensilit supplementari anche per
  ferie, rol/PAR ed ex festivit matura un rateo
  (1/12) del monte ore (o giorni) annuo per ogni
  mese intero lavorato (o per una frazione almeno
  pari a 15 gg.)
 Ferie annue: numero x di gg./anno o numero x
  di ore anno;
 Rol o PAR (o altra voce) n. x ore / anno
  (liquidati a dicembre se non goduti)
 Ex festivit: pagate nel mese in cui cadono o
  spostate alla prima domenica (4 novembre)
IL TFR
- Il trattamento di fine rapporto 竪 una voce della
  retribuzione che spetta a tutti i lavoratori subordinati,
  matura nel corso del rapporto di lavoro in funzione (e
  proporzione) della retribuzione percepita e viene
  erogata al momento della cessazione del rapporto
  stesso (sia in caso di licenziamento che di dimissioni).
- Sono elementi utili per il calcolo del TFR tutte le
  somme corrisposte a titolo non occasionale. Il TFR si
  calcola sommando per ciascun anno una quota pari
  allimporto della retribuzione dovuta per lanno stesso
  divisa per 13,5 (divisore fisso) + rivalutazione . I CCNL
  hanno introdotto una normativa specifica in particolare
  per quanto riguarda le voci computabili.
Imponibile contributivo e imponibile
 fiscale; dal lordo al netto: il piede
                (cenni)
 Determinata nel corpo della busta paga la
  retribuzione lorda mensile (effettiva e non
  teorica come quella evidenziata nella testa;
  tale importo coincide con limponibile
  previdenziale - INPS) detta somma va
  assoggettata a tassazione:
   dapprima vengono trattenuti i contributi (9,19% o
    9,49%);
   Sulla parte restante (imponibile IRPEF) si paga
    lIRPEF sulla base degli scaglioni previsti dalla legge
    (dedotte detrazioni spettanti) e si arriva, finalmente, al
    netto.

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  • 3. retribuzione lorda mensile la somma di tutti gli elementi definiti dalla contrattazione collettiva (anche di secondo livello) + individuale (fissa). Si definisce lorda in quanto comprende i contributi INPS e la tassazione (IRPEF) a carico del lavoratore
  • 4. La struttura della busta paga: il corpo Il corpo della busta paga fotografa la concreta situazione lavorativa del mese. Per comprendere il funzionamento di questa parte della busta 竪 innanzitutto necessario capire il meccanismo dei c.d. divisori (mensile e orario) o coefficienti. I divisori vengono fissati dalla contrattazione collettiva e nel nostro caso sono: divisore orario (esempi): 165; 168; 169; 172; 173 (cio竪 si suppone che ogni mese sia composto mediamente da quel numero ore); divisore giornaliero (esempi): 26 o 22 (cio竪 si suppone che in ogni mese ci siano quei gg. lavorativi). Il divisore 26 竪 cos狸 strutturato quando nel settore i gg. teoricamente lavorabili per ogni settimana sono 6.
  • 5. La struttura della busta paga: il corpo Per ricavare la paga oraria devo dividere la retribuzione lorda mensile (cio竪 di tutti gli elementi presenti nella testa della busta paga) per il divisore orario (165;168;173 ecc); analogamente se devo trovare la paga giornaliera devo dividere la retribuzione lorda mensile (cio竪 di tutti gli elementi presenti nella testa della busta paga) per il divisore giornaliero (22 o 26 ecc).
  • 6. La struttura della busta paga: il corpo Il primo elemento indicato nel corpo 竪 la retribuzione mensile: normalmente, se il lavoratore non ha fatto assenze non retribuite nel mese, trover riportata la paga mensile lorda (della testa) e/o verr evidenziata la seguente moltiplicazione: 26 gg. X paga giornaliera = retribuzione lorda mese. Tradizionalmente gli operai sono/erano retribuiti ad ore e su una settimana lavorativa di 5 gg: 160 (20 gg); 168 (21 gg); 176 (22 gg); 184 (23 gg) ore.
  • 7. Maggiorazioni e straordinari: il corpo Ogni CCNL prevede delle maggiorazioni e per il lavoro straordinario e per compensare una prestazione lavorativa disagevole; nelle buste paga tali maggiorazioni vengono visualizzate (e pagate) secondo il seguente schema: Straordinari: 26gg. X paga giornaliera (o ore mese x paga oraria) + Numero ore straordinarie X paga oraria maggiorata = Retribuzione lorda effettiva mensile Maggiorazioni: 26 gg X paga giornaliera (o ore mese x paga oraria)+ Numero ore X pura maggiorazione (le ore sono gi comprese nella retribuzione mensile) = Retribuzione lorda effettiva mensile
  • 8. Il calcolo della malattia: il corpo Solitamente i CCNL garantiscono una integrazione rispetto a quanto erogato dallINPS fino al raggiungimento di una certa quota percentuale della retribuzione teorica (solitamente il 100% ma ci sono CCNL con una disciplina pi湛 articolata). I primi 3 gg. sono interamente a carico dellazienda (c.d. carenza). LINPS riconosce per ogni anno solare: Il 50% della retribuzione dal 4 al 20 gg (calendario) di malattia Il 66,66% dal 21 al 180 gg. (calendario)
  • 9. La c.d. integrazione 竪 un istituto previsto dalla contrattazione collettiva e prevede, in caso di assenza per malattia, che lazienda si faccia carico della differenza tra quanto erogato dallINPS e la retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore se avesse lavorato. Sulla malattia INPS il lavoratore non paga i contributi pertanto nel calcolare lintegrazione dovuta dallazienda occorre tenere presente questo aspetto operando una lordizzazione della quota a carico INPS.
  • 10. Il calcolo della malattia: il corpo Per calcolare lintegrazione dovuta dallazienda occorre procedere, quindi, in questo modo (c.d. lordizzazione): Malattia INPS (importo) X 100/(100 9,19*) = Malattia INPS lordizzata Retribuzione lorda mensile malattia INPS lordizzata = integrazione azienda. * percentuale di contributi a carico del lavoratore; nelle aziende con CIGS la percentuale di contributi 竪 pari al 9,49%.
  • 11. Altre voci previste dal CCNL: il corpo I contratti collettivi possono prevedere numerose altre indennit/voci indicate nel corpo della busta paga. Si rinvia pertanto alla lettura dei singoli CCNL.
  • 12. Mensilit supplementari Tredicesima: una mensilit da corrispondere entro il 20/12 (con retribuzione in vigore nel mese). Periodo di maturazione 1/1 31/12 Quattordicesima (non tutti i CCNL la prevedono): una mensilit da corrispondere normalmente entro giugno (con esclusione EDR). Per ogni mese intero lavorato (o per una frazione almeno pari a 15 gg.) matura un rateo (1/12) delle mensilit supplementari.
  • 13. Ferie, Rol ed ex festivit Come per le mensilit supplementari anche per ferie, rol/PAR ed ex festivit matura un rateo (1/12) del monte ore (o giorni) annuo per ogni mese intero lavorato (o per una frazione almeno pari a 15 gg.) Ferie annue: numero x di gg./anno o numero x di ore anno; Rol o PAR (o altra voce) n. x ore / anno (liquidati a dicembre se non goduti) Ex festivit: pagate nel mese in cui cadono o spostate alla prima domenica (4 novembre)
  • 14. IL TFR - Il trattamento di fine rapporto 竪 una voce della retribuzione che spetta a tutti i lavoratori subordinati, matura nel corso del rapporto di lavoro in funzione (e proporzione) della retribuzione percepita e viene erogata al momento della cessazione del rapporto stesso (sia in caso di licenziamento che di dimissioni). - Sono elementi utili per il calcolo del TFR tutte le somme corrisposte a titolo non occasionale. Il TFR si calcola sommando per ciascun anno una quota pari allimporto della retribuzione dovuta per lanno stesso divisa per 13,5 (divisore fisso) + rivalutazione . I CCNL hanno introdotto una normativa specifica in particolare per quanto riguarda le voci computabili.
  • 15. Imponibile contributivo e imponibile fiscale; dal lordo al netto: il piede (cenni) Determinata nel corpo della busta paga la retribuzione lorda mensile (effettiva e non teorica come quella evidenziata nella testa; tale importo coincide con limponibile previdenziale - INPS) detta somma va assoggettata a tassazione: dapprima vengono trattenuti i contributi (9,19% o 9,49%); Sulla parte restante (imponibile IRPEF) si paga lIRPEF sulla base degli scaglioni previsti dalla legge (dedotte detrazioni spettanti) e si arriva, finalmente, al netto.