1. La Dislessia: cosa è ed
come si manifesta.
Dott.ssa Claudia Distefano
Psicologa – Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
Esperta in Psicologia Scolastica e Disturbi Specifici dell’Apprendimento
2. Che cosa è la Dislessia?
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
2
3. Cosa è la Dislessia?
 La Dislessia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento che può
manifestarsi in età evolutiva in soggetti con assenza di handicap
neurologici, sensoriali o cognitivi o condizioni di svantaggio
socioculturale e relazionale.
 È un disturbo innato dell’apprendimento che comporta lievi,
moderate o gravi incompetenze nei processi di codifica e decodifica
del testo scritto.
 Può accompagnarsi a problemi anche nella scrittura e nel calcolo
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
3
4.  In Italia è ancora poco conosciuto come fenomeno.
 Le stime riportano che in Italia sono presenti circa 1500000 persone
dislessiche con una presenza di almeno un bambino per classe.
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico
e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
4
5. Una definizione di Dislessia
L’International Dyslexia Association definisce la Dislessia:
«Una disabilità dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è
caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o
fluente e da scarse abilità nella scrittura (ortografia). Queste difficoltÃ
derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del
linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e
alla garanzia di una adeguata istruzione scolastica. Conseguenze
secondarie possono includere problemi di comprensione nella lettura del
testo scritto ed una ridotta crescita del vocabolario e della conoscenza
generale, conseguente ad una ridotta pratica nella lettura»
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico
e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
5
6. Quali sono le cause?
 Le cause sono neuro-biologiche.
 È un disturbo di tipo costituzionale, che permane per l’intero corso
della vita con diversi gradi di espressione .
 Vi sono tuttavia diversi modelli teorici che si sono approcciati allo
studio della dislessia
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
6
7. Ipotesi del doppio deficit
 Ipotesi che il locus del disturbo possa essere distinto in un deficit
nella componente fonologica e un’inefficienza nel recupero rapido
delle informazioni fonologiche e quindi di denominazione veloce –
Denckla e Rudel (1976).
 Per le ortografie maggiormente regolari, la costruzione delle
relazioni tra ortografia e fonologia è un obiettivo non
particolarmente ostico che può essere appreso.
 Ciò che rappresenta un ostacolo vero è la fluenza, derivante da un
rallentamento nei processi di recupero della memoria a lungo
termine delle informazioni rilevanti sublessicali e lessicali.
 Elemento critico è quindi la velocità di denominazione
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
7
8. Ipotesi delle due vie
 Modello appartenente alla neuropsicologia cognitiva.
 La lettura può avvenire normalmente tramite due vie:
1. Indiretta - Fonologica: si basa su regole di trasformazione del testo
scritto in corrispondenti fonemici
2. Diretta - Lessicale: che porta al riconoscimento immediato della
parola scritta.
 In alcuni disturbi sarebbe compromessa la via fonologica ed in altri la
via diretta.
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
8
10.  Il disturbo della lettura appare come una conseguenza di un arresto o
di un marcato rallentamento nell’acquisizione della fase lessicale, che
consente all’individuo di riconoscere una parola «intera» senza la
necessità di operare delle trasformazioni intermedie tra ortografia e
fonologia utilizzando i singoli grafemi, le singole sillabe o i singoli
morfemi.
 Vi sono 3 sottotipi di dislessia:
1. Superficiale
2. Dislessia fonologica
3. Dislessia profonda
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
10
11. Ipotesi neuropsicofisiologica - Bakker
 Bakker identifica due momenti fondamentali nell’apprendimento della
lettura:
1. Fase delle strategie visuopercettive
2. Fase delle strategie linguistiche
 Si possono identificare due tipologie di dislessia:
1. P-type: vi è utilizzo di strategie percettive, lettura è molto lenta, ma a
grandi linee corretta.
2. L-type: vi è utilizzo di strategie linguistiche, lettura è veloce, ma sono
presenti molti errori.
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
11
12. Due caratteristiche principali
 Per poter diagnosticare la dislessia è necessaria la compresenza di
due elementi:
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico
e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
12
• Compromissione dell’abilità specifica deve essere
significativamente inferiore ai risultati attesi per
l’età /classe frequentata
• Livello intellettivo deve essere nella norma rispetto
alla media dell’etÃ
Discrepanza
• Compromissione deve interessare uno specifico
dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto
SpecificitÃ
13. Come si manifesta la
Dislessia?
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
13
14. Come si manifesta la Dislessia?
 La dislessia, essendo un disturbo dell’apprendimento, si manifesta
generalmente quando si viene esposti ai primi compiti di
apprendimento, quindi in età evolutiva.
 L’alunno dislessico per riuscire a leggere si sforza enormemente,
impegna tutta la propria energia, risultando tuttavia lento nella
prestazione e commettendo varie tipologie di errori.
 Essa, difatti, incide notevolmente sulla vita scolastica recando anche
conseguenze inerenti la motivazione, l’autostima ed il senso di
autoefficacia dell’alunno.
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
14
16. Tipologie di errori.
 Inversioni di lettere («al» invece di «la»)
 Ribaltamento di lettere («u» invece di «n», «d» invece di «p», «b»
invece di «q»)
 Sostituzioni di lettere simili ( «n» invece di «m» quindi per esempio
«mano» al posto di «nano»)
 Omissioni di lettere, sillabe o parole
 Difficoltà a riconoscere gruppi sillabici complessi (es «gh», «ch», «sc»)
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
16
17. Difficoltà tipiche
 Difficoltà ad imparare informazioni in sequenza (es giorni della
settimana, nome dei mesi, tabelline,…)
 Difficoltà di coordinazione oculo-motoria
 Difficoltà di attenzione e concentrazione
 Difficoltà di comprensione del testo scritto
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
17
18. Grazie per l’attenzione
Cell: 3663854258
Email:
info@psicologicamenteok.com
Dott.ssa Claudia Distefano - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta in Psicologia Scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento
18
Web:
www.psicologicamenteok.com