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Notiziario Ingegneri Verona 2/2014 5
Conferenze
La gestione sostenibile della risorsa idrica
2nd IWA Specialized International Conference
Eco-technologies for Wastewater Treatment (EcoSTP2014)
Verona, 23-25/Giugno/2014
Carlo Reggiani
La gestione sostenibile della risorsa idrica 竪 argomento cen-
trale della professione dellingegnere ed 竪 sfida cruciale per la
ricerca scientifica nazionale ed internazionale. In tale ambito,
il recupero delle acque reflue e quindi la loro valorizzazio-
ne diventa argomento fondamentale.
LInternational Water Association (www.iwahq.org) ha ap-
provato la proposta italiana di ospitare la seconda conferenza
internazionale: Ecotechnologies for Wastewater Treat-
ment (EcoSTP2014) a Verona dal 23 al 25 giugno 2014.
Levento biennale (la prima edizione in Spagna a Santiago di
Compostela nel 2012) 竪 un punto di incontro di ricercatori
e professionisti della depurazione delle acque reflue. I par-
tecipanti sono in grande maggioranza ingegneri e/o docenti/
ricercatori di ingegneria chimica, civile e/o ambientale.
I delegati sono arrivati a Verona da ogni parte del mondo per
discutere degli ultimi risultati scientifici e ingegneristici e delle
tecnologie state-of-the-art per il trattamento sostenibile e il
recupero di risorse rinnovabili dalle acque reflue.
EcoSTP2014 punta a rafforzare strategicamente linterazione
tra eccellenza scientifica internazionale, industriale e gestione
sostenibile del territorio.
Nel comitato organizzatore sono presenti fin dallinizio, oltre
allUniversit di Verona, il Politecnico di Milano, lIstituto
di Ricerca sulle Acque del CNR e il Consorzio Interuniver-
sitario Chimica e Tecnologie per lAmbiente (INCA), le
locali public-owned water utility e water authority per creare
la perfetta sinergia tra ricerca scientifica, pianificazione degli
investimenti e applicazioni ecosostenibili.
LOrdine Ingegneri di Verona ha aderito con entusiasmo alla
proposta formulata dalling. Fatone di co-organizzare leven-
to e supportare la creazione di una piattaforma di confronto
dove giovani ricercatori ed esperti scienziati possano intera-
gire, trasferendo competenze ed entusiasmo: tra i nostri 2800
iscritti vi sono molti operatori del settore ambientale e chi-
mico, ingegneri che colgono loccasione con questo evento
per potersi aggiornare professionalmente e confrontarsi con
colleghi di tutte le parti del mondo.
Notiziario Ingegneri Verona 2/20146
Levento EcoSTP2014 ha rappresentato anche loccasione
per costruire un solido rapporto di collaborazione e inter-
scambio di conoscenze e competenze tra Ordine Inge-
gneri e Universit di Verona anche per poter organizza-
re occasione di alta formazione per gli iscritti: in occasione
dellOpening Session del 23 giugno abbiamo riconosciuto 2
CFP (crediti di formazione obbligatoria) a pi湛 di 80 inge-
gneri provenienti da varie province italiane.
Limpegno e le risorse che il Consiglio dellOrdine sta inve-
stendo nella formazione ed aggiornamento professionale so-
no legate al nostro tentativo di dare la possibilit ai colleghi di
Verona di competere nel mercato mondiale con competenze
in linea con i tempi.
Siamo perfettamente consapevoli che solo con elevate com-
petenze e dunque con laggiornamento continuo potremo
essere adeguati interlocutori nel mondo scientifico e sociale
del futuro, dove i nostri iscritti potranno trovare opportunit
di business.
LOrdine degli Ingegneri 竪 dunque qui, in prima linea, per
partecipare nel modo pi湛 attivo possibile con la sponsorizza-
zione di questo evento e per sancire la nascita di uno stretto
legame con lUniversit di Verona.
Un ultimo pensiero riguarda linterdisciplinarit delle temati-
che affrontate in questo meeting, che coinvolge in maniera
trasversale molte tipologie di nostri iscritti, ma anche che ci
mette in prima linea come cittadini ed utenti di un bene, lac-
qua, che troppo spesso viene sottovalutato.
Il nostro auspicio 竪 dunque che le tematiche affrontate non
solo servano per laggiornamento scientifico degli ingegne-
ri partecipanti, ma che aiutino alla formazione di una nuova
sensibilit di rispetto dellacqua da applicare nei propri pro-
getti e nelle proprie attivit lavorative.
Carlo Reggiani
Coordinatore per lOrdine Ingegneri di Verona di EcoSTP2014
Panoramica della sala durante la Conferenza EcoSTP2014
Conferenze
Notiziario Ingegneri Verona 2/2014 7
EcoSTP 2014:
consuntivo dellevento
Verona, 23  27 giugno 2014
Va detto subito che la Conferenza 竪 stata un successo dal
punto di vista organizzativo e scientifico.
Ricercatori e operatori del settore di ogni Paese hanno ap-
prezzato esplicitamente la qualit degli argomenti e delle
presentazioni, e la professionalit dellorganizzazione delle
sessioni. Tutti hanno apprezzato lentusiasmo e la competen-
za dei nostri giovani ricercatori, gli Young Water Professio-
nals, che sono inseriti nei principali network internazionali e si
confrontano quotidianamente alla pari con i colleghi di tutto
il mondo.
La struttura della Conferenza era esplicitamente mirata a in-
tegrare la professionalit e lazione degli operatori del setto-
re con le innovazioni proposte dal mondo della ricerca. Nel-
la sessione di apertura Juan Lema, chair del network Wa-
ter2020, ha chiaramente evidenziato la necessit di questa
connessione. A questo scopo ha presentato un caso virtuoso,
realizzato in Spagna, dove decine di Universit, Aziende ed
Enti del Servizio Idrico ed Enti Territoriali hanno insieme parte-
cipato a un progetto nazionale finalizzato a rendere pi湛 com-
petitivo lintero sistema spagnolo del trattamento delle acque
reflue.
Le tre relazioni plenarie hanno continuato questo percorso.
La prima relazione, presentata da Diego Rosso e Daniel No-
lasco, ha evidenziato i problemi tecnici, economici ed am-
bientali pi湛 comuni che si rilevano negli impianti di depura-
zione e ha illustrato gli interventi per risolverli e minimizzare
nel contempo limpatto ambientale. Se si considera che il
50% dellenergia consumata da un impianto di depurazione
竪 dovuta allaerazione dei liquami, si comprende lutilit del
seminario di lavoro che Rosso e Nolasco hanno tenuto nella
giornata di gioved狸 26, con applicazioni pratiche su dimensio-
namento e gestione del sistema di aerazione dei liquami.
La seconda relazione, tenuta dal prof. Mauro Majone, ha
invece mostrato come sia possibile estrarre biopolimeri dai
normali batteri presenti in qualsiasi impianto di depurazione
e alimentati dai liquami di fogna. Il trucco 竪 di applicare
modalit operative semplici, ma attentamente controllate. In
questo caso non si tratta di prospettive di applicazione imme-
diata, ma sono in corso ricerche a scala pilota e pre-industria-
le, avendo il 2020 come orizzonte temporale per la diffusione
di processi e tecnologie.
La terza relazione, presentata da Abraham Esteve ha messo
in luce come sia possibile passare dalla teoria alla pratica in
un campo ritenuto pressoch辿 fantascientifico fino a pochissi-
mi anni fa. Le teorie di termodinamica bio-elettrochimica da
lui applicate hanno portato a una prima realizzazione a scala
reale di un trattamento biologico che consuma pochissima
energia e produce pochissimi fanghi (ndr: i sottoprodotti del-
la depurazione). Non 竪 quindi corretto dire che si produce
elettricit dai batteri (anche se ci嘆 竪 vero alla scala di labo-
ratorio), ma 竪 corretto dire che si rivoluzionano i paradigmi
fondamentali dei trattamenti biologici, con risparmi potenziali
notevoli in termini di minori consumi energetici e di minore
produzione di fanghi.
Ling. Francesco Fatone, ricercatore dellUniversit di Verona
e organizzatore EcoSTP2014
Luca Scappini, Presidente dellOrdine Ingegneri di Verona
Notiziario Ingegneri Verona 2/20148
Le 139 relazioni orali e i 99 poster che completavano le ses-
sioni scientifiche hanno descritto ricerche e casi di studio reali
che dimostrano la fattibilit di tecniche innovative, sostenibili
da un punto di vista tecnico, economico ed ambientale.
A fronte di tale forte successo internazionale, si deve, pur-
troppo, prendere atto che la risposta delle aziende multiservi-
zi (i gestori del Servizio Idrico) 竪 stata inferiore alle aspettative:
tra i 300 delegati partecipanti allintera conferenza, prove-
nienti da 47 Paesi, sono stati meno del 10% i partecipanti
provenienti dalle aziende italiane del servizio idrico. In Italia,
il gap tra pratica gestionale e applicazione delle soluzioni
innovative 竪 significativo.  una situazione particolarmente
sentita in Italia, che sconta una carenza profonda di cultura
tecnico-scientifica. Spesso i temi della tutela ambientale sono
affrontati senza che vi sia consapevolezza delle basi tecnico-
scientifiche, spesso anche da parte di chi deve operare.
Le collaborazioni tra servizi idrici e Universit sono spesso
di corto respiro. Le Universit sono chiamate in causa come
consulenti tecnico-scientifici per tamponare problemi con-
tingenti (ad esempio: gli odori molesti), oppure a inseguire
(spesso con affanno) i limiti allo scarico sempre pi湛 restrittivi
imposti dalle normative comunitarie per lesigenza di ridur-
re limpatto ambientale sui corpi idrici, ma senza un disegno
complessivo e di sistema, che possa rendere pi湛 organica
la collaborazione.
I termini per stabilire una collaborazione meno estemporanea
e pi湛 strutturata sono diversi: si tratta di rispondere a esigen-
ze crescenti sotto il profilo della tutela ambientale ricercando
la massima efficienza con soluzioni innovative sostenibili e
ottimizzate sotto non solo sotto il profilo tecnico e ambien-
tale, ma anche in termini economici, con tariffe sostenibili e
adeguate alla qualit del servizio reso.
Certamente pi湛 evoluta 竪 la situazione in altri Paesi europei,
in primis Spagna e Olanda. Da questi Paesi sono arrivati con-
tributi fondamentali, anche grazie alla stretta collaborazione
tra Ricerca e Societ di gestione dei servizi idrici. Esistono
naturalmente eccezioni, ma anche dove, in Italia, si contano
situazioni di eccellenza, resta grave la distanza tra i due mon-
di. Da un lato occorre che laccademia dimostri la fattibilit
pratica delle innovazioni proposte, mentre, daltro canto, il
mondo dellindustria deve aprirsi a una collaborazione di pi湛
ampio respiro e di pi湛 lungo orizzonte temporale. Va ricono-
sciuto che ci嘆 竪 oggi reso ancora pi湛 difficile se si considera
che i finanziamenti statali alla ricerca sono assai esigui, spe-
cie in questo settore.
In Italia, per quanto riguarda i promotori di EcoSTP2014, si
continuer a insistere per rendere pi湛 organici e complemen-
tari i legami tra ricerca applicata e industria, che esistono, ma
sono ancora troppo sporadici e occasionali. Uno strumento
utilissimo a questo riguardo 竪 il Programma quadro della Ri-
cerca Europea 2014-2020 (Horizon 2020) e i programmi Li-
fe+, che si prefiggono di dimostrare la pratica applicabilit
di nuove idee progettuali. La nostra speranza 竪 che si riesca
a coinvolgere il mondo industriale e le aziende del servizio
idrico nella redazione di proposte progettuali da sottoporre al-
la Commissione Europea, insieme ai colleghi degli altri Paesi
Europei con cui da tempo sono attivi ottimi rapporti.
Grazie a queste collaborazioni e al supporto alla ricerca con i
fondi europei che sapremo conquistarci, sar possibile aprire
qualche prospettiva anche ai nostri giovani migliori.
A questo proposto si deve ribadire con forza che lindustria
del settore idrico deve valorizzare maggiormente le pro-
fessionalit dei giovani ingegneri e professionisti sfornati
dallUniversit. Figure di questo tipo hanno la preparazione
per interagire con cognizione di causa con la ricerca appli-
cata, mentre non 竪 possibile attivare contatti fruttuosi se chi
gestisce la depurazione non ha le basi scientifiche e culturali
adeguate. Tutto ci嘆 richiede naturalmente del tempo e molta
capacit di discernimento da parte di chi ha la responsabilit
di decidere a chi affidare la direzione tecnica di un servizio
essenziale come quello idrico, che riguarda tutti i cittadini-
utenti.
Francesco Fatone e Roberto Canziani
Chairs di EcoSTP2014
Luca Scappini, Presidente dellOrdine Ingegneri di Verona
e Carlo Reggiani, Consigliere e coordinatore dellevento per lOrdine.
Conferenze

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La gestione sostenibile della risorsa idrica - ecoSTP2014 Verona

  • 1. Notiziario Ingegneri Verona 2/2014 5 Conferenze La gestione sostenibile della risorsa idrica 2nd IWA Specialized International Conference Eco-technologies for Wastewater Treatment (EcoSTP2014) Verona, 23-25/Giugno/2014 Carlo Reggiani La gestione sostenibile della risorsa idrica 竪 argomento cen- trale della professione dellingegnere ed 竪 sfida cruciale per la ricerca scientifica nazionale ed internazionale. In tale ambito, il recupero delle acque reflue e quindi la loro valorizzazio- ne diventa argomento fondamentale. LInternational Water Association (www.iwahq.org) ha ap- provato la proposta italiana di ospitare la seconda conferenza internazionale: Ecotechnologies for Wastewater Treat- ment (EcoSTP2014) a Verona dal 23 al 25 giugno 2014. Levento biennale (la prima edizione in Spagna a Santiago di Compostela nel 2012) 竪 un punto di incontro di ricercatori e professionisti della depurazione delle acque reflue. I par- tecipanti sono in grande maggioranza ingegneri e/o docenti/ ricercatori di ingegneria chimica, civile e/o ambientale. I delegati sono arrivati a Verona da ogni parte del mondo per discutere degli ultimi risultati scientifici e ingegneristici e delle tecnologie state-of-the-art per il trattamento sostenibile e il recupero di risorse rinnovabili dalle acque reflue. EcoSTP2014 punta a rafforzare strategicamente linterazione tra eccellenza scientifica internazionale, industriale e gestione sostenibile del territorio. Nel comitato organizzatore sono presenti fin dallinizio, oltre allUniversit di Verona, il Politecnico di Milano, lIstituto di Ricerca sulle Acque del CNR e il Consorzio Interuniver- sitario Chimica e Tecnologie per lAmbiente (INCA), le locali public-owned water utility e water authority per creare la perfetta sinergia tra ricerca scientifica, pianificazione degli investimenti e applicazioni ecosostenibili. LOrdine Ingegneri di Verona ha aderito con entusiasmo alla proposta formulata dalling. Fatone di co-organizzare leven- to e supportare la creazione di una piattaforma di confronto dove giovani ricercatori ed esperti scienziati possano intera- gire, trasferendo competenze ed entusiasmo: tra i nostri 2800 iscritti vi sono molti operatori del settore ambientale e chi- mico, ingegneri che colgono loccasione con questo evento per potersi aggiornare professionalmente e confrontarsi con colleghi di tutte le parti del mondo.
  • 2. Notiziario Ingegneri Verona 2/20146 Levento EcoSTP2014 ha rappresentato anche loccasione per costruire un solido rapporto di collaborazione e inter- scambio di conoscenze e competenze tra Ordine Inge- gneri e Universit di Verona anche per poter organizza- re occasione di alta formazione per gli iscritti: in occasione dellOpening Session del 23 giugno abbiamo riconosciuto 2 CFP (crediti di formazione obbligatoria) a pi湛 di 80 inge- gneri provenienti da varie province italiane. Limpegno e le risorse che il Consiglio dellOrdine sta inve- stendo nella formazione ed aggiornamento professionale so- no legate al nostro tentativo di dare la possibilit ai colleghi di Verona di competere nel mercato mondiale con competenze in linea con i tempi. Siamo perfettamente consapevoli che solo con elevate com- petenze e dunque con laggiornamento continuo potremo essere adeguati interlocutori nel mondo scientifico e sociale del futuro, dove i nostri iscritti potranno trovare opportunit di business. LOrdine degli Ingegneri 竪 dunque qui, in prima linea, per partecipare nel modo pi湛 attivo possibile con la sponsorizza- zione di questo evento e per sancire la nascita di uno stretto legame con lUniversit di Verona. Un ultimo pensiero riguarda linterdisciplinarit delle temati- che affrontate in questo meeting, che coinvolge in maniera trasversale molte tipologie di nostri iscritti, ma anche che ci mette in prima linea come cittadini ed utenti di un bene, lac- qua, che troppo spesso viene sottovalutato. Il nostro auspicio 竪 dunque che le tematiche affrontate non solo servano per laggiornamento scientifico degli ingegne- ri partecipanti, ma che aiutino alla formazione di una nuova sensibilit di rispetto dellacqua da applicare nei propri pro- getti e nelle proprie attivit lavorative. Carlo Reggiani Coordinatore per lOrdine Ingegneri di Verona di EcoSTP2014 Panoramica della sala durante la Conferenza EcoSTP2014 Conferenze
  • 3. Notiziario Ingegneri Verona 2/2014 7 EcoSTP 2014: consuntivo dellevento Verona, 23 27 giugno 2014 Va detto subito che la Conferenza 竪 stata un successo dal punto di vista organizzativo e scientifico. Ricercatori e operatori del settore di ogni Paese hanno ap- prezzato esplicitamente la qualit degli argomenti e delle presentazioni, e la professionalit dellorganizzazione delle sessioni. Tutti hanno apprezzato lentusiasmo e la competen- za dei nostri giovani ricercatori, gli Young Water Professio- nals, che sono inseriti nei principali network internazionali e si confrontano quotidianamente alla pari con i colleghi di tutto il mondo. La struttura della Conferenza era esplicitamente mirata a in- tegrare la professionalit e lazione degli operatori del setto- re con le innovazioni proposte dal mondo della ricerca. Nel- la sessione di apertura Juan Lema, chair del network Wa- ter2020, ha chiaramente evidenziato la necessit di questa connessione. A questo scopo ha presentato un caso virtuoso, realizzato in Spagna, dove decine di Universit, Aziende ed Enti del Servizio Idrico ed Enti Territoriali hanno insieme parte- cipato a un progetto nazionale finalizzato a rendere pi湛 com- petitivo lintero sistema spagnolo del trattamento delle acque reflue. Le tre relazioni plenarie hanno continuato questo percorso. La prima relazione, presentata da Diego Rosso e Daniel No- lasco, ha evidenziato i problemi tecnici, economici ed am- bientali pi湛 comuni che si rilevano negli impianti di depura- zione e ha illustrato gli interventi per risolverli e minimizzare nel contempo limpatto ambientale. Se si considera che il 50% dellenergia consumata da un impianto di depurazione 竪 dovuta allaerazione dei liquami, si comprende lutilit del seminario di lavoro che Rosso e Nolasco hanno tenuto nella giornata di gioved狸 26, con applicazioni pratiche su dimensio- namento e gestione del sistema di aerazione dei liquami. La seconda relazione, tenuta dal prof. Mauro Majone, ha invece mostrato come sia possibile estrarre biopolimeri dai normali batteri presenti in qualsiasi impianto di depurazione e alimentati dai liquami di fogna. Il trucco 竪 di applicare modalit operative semplici, ma attentamente controllate. In questo caso non si tratta di prospettive di applicazione imme- diata, ma sono in corso ricerche a scala pilota e pre-industria- le, avendo il 2020 come orizzonte temporale per la diffusione di processi e tecnologie. La terza relazione, presentata da Abraham Esteve ha messo in luce come sia possibile passare dalla teoria alla pratica in un campo ritenuto pressoch辿 fantascientifico fino a pochissi- mi anni fa. Le teorie di termodinamica bio-elettrochimica da lui applicate hanno portato a una prima realizzazione a scala reale di un trattamento biologico che consuma pochissima energia e produce pochissimi fanghi (ndr: i sottoprodotti del- la depurazione). Non 竪 quindi corretto dire che si produce elettricit dai batteri (anche se ci嘆 竪 vero alla scala di labo- ratorio), ma 竪 corretto dire che si rivoluzionano i paradigmi fondamentali dei trattamenti biologici, con risparmi potenziali notevoli in termini di minori consumi energetici e di minore produzione di fanghi. Ling. Francesco Fatone, ricercatore dellUniversit di Verona e organizzatore EcoSTP2014 Luca Scappini, Presidente dellOrdine Ingegneri di Verona
  • 4. Notiziario Ingegneri Verona 2/20148 Le 139 relazioni orali e i 99 poster che completavano le ses- sioni scientifiche hanno descritto ricerche e casi di studio reali che dimostrano la fattibilit di tecniche innovative, sostenibili da un punto di vista tecnico, economico ed ambientale. A fronte di tale forte successo internazionale, si deve, pur- troppo, prendere atto che la risposta delle aziende multiservi- zi (i gestori del Servizio Idrico) 竪 stata inferiore alle aspettative: tra i 300 delegati partecipanti allintera conferenza, prove- nienti da 47 Paesi, sono stati meno del 10% i partecipanti provenienti dalle aziende italiane del servizio idrico. In Italia, il gap tra pratica gestionale e applicazione delle soluzioni innovative 竪 significativo. una situazione particolarmente sentita in Italia, che sconta una carenza profonda di cultura tecnico-scientifica. Spesso i temi della tutela ambientale sono affrontati senza che vi sia consapevolezza delle basi tecnico- scientifiche, spesso anche da parte di chi deve operare. Le collaborazioni tra servizi idrici e Universit sono spesso di corto respiro. Le Universit sono chiamate in causa come consulenti tecnico-scientifici per tamponare problemi con- tingenti (ad esempio: gli odori molesti), oppure a inseguire (spesso con affanno) i limiti allo scarico sempre pi湛 restrittivi imposti dalle normative comunitarie per lesigenza di ridur- re limpatto ambientale sui corpi idrici, ma senza un disegno complessivo e di sistema, che possa rendere pi湛 organica la collaborazione. I termini per stabilire una collaborazione meno estemporanea e pi湛 strutturata sono diversi: si tratta di rispondere a esigen- ze crescenti sotto il profilo della tutela ambientale ricercando la massima efficienza con soluzioni innovative sostenibili e ottimizzate sotto non solo sotto il profilo tecnico e ambien- tale, ma anche in termini economici, con tariffe sostenibili e adeguate alla qualit del servizio reso. Certamente pi湛 evoluta 竪 la situazione in altri Paesi europei, in primis Spagna e Olanda. Da questi Paesi sono arrivati con- tributi fondamentali, anche grazie alla stretta collaborazione tra Ricerca e Societ di gestione dei servizi idrici. Esistono naturalmente eccezioni, ma anche dove, in Italia, si contano situazioni di eccellenza, resta grave la distanza tra i due mon- di. Da un lato occorre che laccademia dimostri la fattibilit pratica delle innovazioni proposte, mentre, daltro canto, il mondo dellindustria deve aprirsi a una collaborazione di pi湛 ampio respiro e di pi湛 lungo orizzonte temporale. Va ricono- sciuto che ci嘆 竪 oggi reso ancora pi湛 difficile se si considera che i finanziamenti statali alla ricerca sono assai esigui, spe- cie in questo settore. In Italia, per quanto riguarda i promotori di EcoSTP2014, si continuer a insistere per rendere pi湛 organici e complemen- tari i legami tra ricerca applicata e industria, che esistono, ma sono ancora troppo sporadici e occasionali. Uno strumento utilissimo a questo riguardo 竪 il Programma quadro della Ri- cerca Europea 2014-2020 (Horizon 2020) e i programmi Li- fe+, che si prefiggono di dimostrare la pratica applicabilit di nuove idee progettuali. La nostra speranza 竪 che si riesca a coinvolgere il mondo industriale e le aziende del servizio idrico nella redazione di proposte progettuali da sottoporre al- la Commissione Europea, insieme ai colleghi degli altri Paesi Europei con cui da tempo sono attivi ottimi rapporti. Grazie a queste collaborazioni e al supporto alla ricerca con i fondi europei che sapremo conquistarci, sar possibile aprire qualche prospettiva anche ai nostri giovani migliori. A questo proposto si deve ribadire con forza che lindustria del settore idrico deve valorizzare maggiormente le pro- fessionalit dei giovani ingegneri e professionisti sfornati dallUniversit. Figure di questo tipo hanno la preparazione per interagire con cognizione di causa con la ricerca appli- cata, mentre non 竪 possibile attivare contatti fruttuosi se chi gestisce la depurazione non ha le basi scientifiche e culturali adeguate. Tutto ci嘆 richiede naturalmente del tempo e molta capacit di discernimento da parte di chi ha la responsabilit di decidere a chi affidare la direzione tecnica di un servizio essenziale come quello idrico, che riguarda tutti i cittadini- utenti. Francesco Fatone e Roberto Canziani Chairs di EcoSTP2014 Luca Scappini, Presidente dellOrdine Ingegneri di Verona e Carlo Reggiani, Consigliere e coordinatore dellevento per lOrdine. Conferenze