1. La Montaña, 11 gennaio2016.
“La Libertà”
Miei semi, condivido con voi in primo luogo l’amore e vi amo
tantissimo; ed ora questa piccola storia.
In molti paesi c’è sempre un governante, potrebbe essere un
presidente o può essere anche un re, ve ne sono alcuni che sono buoni ed
altri che sono moooolto cattivi; in questa città chi governava era molto
cattivo, molto cattivo, molto cattivo e prendeva tutta la gente della città e
la spingeva dentro il castello e quando era nel castello diceva loro:
“Guardatebene, da un lato avete i soldati con le frecce e dall’altro lato c’è
una porta nera”. Questa porta era grande,
grande, grande e nera e davanti alla porta
c’erano dei cadaveri accatastati, crani,
ossa, era pieno di cadaveri; e dall’altro
lato, lo abbiamo già detto, i soldati con gli
archi e le frecce pronti a scagliare, così
quel govertante malvagio diceva loro:
“Scegliete voi cosa volete, essere
attraversati da una freccia o aprire la porta nera?”. Tremavano tutti di
paura, si guardavano gli uni gli altri, molti non sapevano cosa fare e i più
decisi dicevano: “Morire per morire, scegliamo la freccia”; così
avanzavano verso i soldati che avevano l’arco e scagliavano le frecce,
questi tiravano e gli altri cadevano morti.
La città era terrorizzata, non sapevanocosa fare, però obbedivano.
Andavano alle loro occupazioni, continuavano la vita come oggigiorno in
tutte le città, siamo già zombi, obbediamo, andiamo, lavoriamo o siamo
malati o ci nascondiamo; la maggioranza entra nella zona di confort, a
Casa Templaria si nascondono in cucina, lì trovano tutte le soluzioni o
altrimenti dicono: “Me ne vado, me ne devo andare” o volano molto bassi,
sempre con delle scuse, l’essere umano cerca scuse per accontentarsi, per
ingannarsi.
Passarono gli annie un giorno unodei soldati stava pulendo e uscì
fuori a spazzare davantial castello, vide passare il governante, lo guardò e
disse: “Io glielo chiedo, forse mi uccide, forse mi fa tirare addosso una
freccia, morire per morire, io voglio chiedergli, devo saperlo, la mia
2. curiosità è così grande che devo saperlo”. Deciso va dal re, era il
governate, e gli disse: “Scusi vorrei chiederle una cosa, non posso più
resistere, cosa c’è dietro la porta nera?”, lo guardò e gli disse: “Ah, ah,
ah! Tu vuoi sapere che cosa c’è dietro?”, “Sì, è lo stesso se mi fa
uccidere”, “Hai fatto la domanda corretta, va e apri la porta, apri tu
stesso la porta”; l’uomo, che era anche un soldato, andò verso la porta,
aveva tantissima paura, perchè pensò: “Se qui ci sono dei cadaveri, cosa
ci sarà dietro a questa porta nera? Era così imponente che gli servì una
leva, la spinse forte e piano piano la aprì, e la prima cosa che entrò
furono alcuni raggi di Sole, dei raggi di Sole man mano che apriva la
porta; poi gli accarezzò il viso un’arietta fresca che profumava di erba, di
fiori, di vari profumi, come non aveva mai sentito, terminò di aprire la
porta e vide che c’era un campo, un prato magnifico, degli animali felici, il
Sole che brillava, non capiva, non
capiva, un ruscello che scorreva,
l’arcobaleno e disse: “Ma questo
è il paradiso” guardò il
governante e disse: “Com’è
possibile?!” E gli rispose con un
gran sorriso: “Ognuno sceglie la
sua vita, ognuno sceglie il suo
cammino, ognuno sceglie la sua
missionee il suo destino, la porta è la cosa più sacra che ha l’umano, la
sua Libertà, tu l’hai aperta, hai volutola libertà per te e per la tua anima,
Vivila! Sii felice!”
Nessuno ha una corda che lo lega, nè un numero che lo segnala, sei
liberoe con la libertà hai la vita, hai l’amore, la comprensione, non solo
puoi correre, aiutare, realizzare i tuoi sogni, e raggiungere questa felicità
che l’essere umano cerca tanto, e confonde la Felicità con la Libertà, la
Libertà è poter fare ciò che si vuole, la vostra Felicità, uomini di questo
pianeta, è mettervi le catene quando dite “Voglio una bicicletta, un
figlioletto ed una casetta”, quando dite che siete sopra a Dio, questo l’ho
sentito, Servidora lo ha sentito. Chi pensate di essere? Se ciò che vi manca
è la libertà, ah credete anche che il sesso vi dia la libertà, vi sbagliate, il
sesso apre le porte alle tenebre, non confondete l’amore con il sesso, le
carezze; procreare quando si ama è un Dono di Dio, è un’opera perfetta,
quando voi giovani pensate di avere tante conquiste, ci sono molti giovani
3. che hannouna fidanzata, in ogni paese, in ogni porta; una volta ho letto in
Facebook qualcosa che mi è sembrato meraviglioso, doveva avere 17 anni,
quasi18 e l’amore della sua vita ne aveva 16, lei era dell’America, bruna,
begli occhi, lui europeo, e scrisse su Facebook: “Come ho potuto vivere
tutta la mia vita senza di te? Ti amo, ti amo!”. Diceva esattamente “Ti
amo, ti amo”. Questo amore è durato molto poco, come una cosa normale,
e poi è passato ad un altro, ad un altro, ad un altro, ed ora ha un altro
amore, ma non può vivere con il suo amore, perchè sono separati da 10
mila chilometri, l’amore è la pazienza, guadagnarselo e poter alimentare
l’anima e il corpo, le due cose, però se si alimenta solo il corpo si
alimentano le tenebre, se si alimenta l’anima e il corpo, questo è
l’autentico amore, e se c’è l’amicizia ancora meglio.
Ricordatevi che avete sempre una porta davantia voi, questa porta
può essere piccola, grande, stretta, larga, è la porta che avete creato, la
porta che avete fabbricato, conosco un altro seme che ha messo la sua
porta ad un ascensore, non vuole salire sull’ascensore, non vuole passare
da una via stretta, non vuole, non sopporta niente che sia stretto, queste
sono porte che ci si pone. C’è un altro che sta lottando perchè vuole essere
un figlio ricco e non vuole riconoscere che i suoi nonni erano agricoltori,
erano braccianti, perchè è al di sopra di tutti, le nostre origini sono sempre
stati gli uomini di neanderthal, i
sapiens e più in là. Di cosa
vogliamo vantarci? L’unica cosa
di cui potete vantarvi è di essere
figli dellaLuce, figli di Dio, figli
dell’Universo; ciò di cui potete
vantarvi è di avere dentro la
Luce e poterla trasmettere e
aiutare gli altri e non lasciarvi
contaminare.
Tenete gli occhi ben aperti, i robot stanno guadagnando terreno e
l’indifferenza ancora di più.
Perchè vivo ancora nella Montaña? Semplice, mi piace la terra,
ringrazio la terra, è la nostra madre, la terra mi dà i pomodori, l’ insalata,
i fagiolini verdi, ciò che serve per vivere, sopravvivere, però non tutti
4. possono vivere nella Montaña, se voi fate quel lavoro meraviglioso nelle
città, alimentate la vostra anima.
Che iniziate l’anno con la Felicità e che lo terminiate con l’allegria
Con tutto il mio amore,
La Jardinera