2. La paura
LO SCOPO
favorire
consapevolezza e accettazione di tale emozione,
smontando l’idea di invulnerabilità e onnipotenza di
fronte ad essa
“Va bene avere paura, è sano, è giusto, ma come posso
gestirla quando sono in pericolo?”
4. Definizione
Con il termine paura si identificano
stati di diversa intensità emotiva
che vanno da una polarità fisiologica come il timore, l'apprensione,
la preoccupazione, l'inquietudine o l'esitazione
sino ad una polarità patologica come l'ansia, il terrore o il panico.
Timore Panico
5. La paura
1. RICONOSCERE LA PAURA
Cosa è la paura?
La paura è una intensa emozione derivata dalla percezione di un pericolo, reale o supposto.
È una delle emozioni primarie, comune sia alla specie umana, sia a molte specie animali.
E’ uno stato di intensa emozione che coinvolge tutto l’organismo; in effetti la persona impaurita
presenta particolari risposte ognuna delle quali interessa organizzazioni comportamentali:
• indici psicofisiologici
• componente motoria
• stato soggettivo
Perdita dei punti di riferimento
Ignoranza: Ignorare come gestire una situazione
6. La paura
Quali sono le funzioni della paura?
segnalare uno stato di emergenza ed allarme,
preparando la mente il corpo alla reazione che
si manifesta come comportamento di attacco o
di fuga;
avvertire gli altri membri del gruppo circa la
presenza di un pericolo e quindi di richiedere un
aiuto e soccorso.
7. La paura
conservazione e la sopravvivenza dell'individuo e
della specie: il vissuto soggettivo, attraverso i processi
di memoria e di apprendimento, sia le manifestazioni
comportamentali (indifferentemente fuga, paralisi o
attacco), che le modificazioni psicofisiologiche
(attivazione parasimpatica o attivazione simpatica)
Ovviamente, se la paura viene estremizzata e resa
eccessivamente intensa, diventa ansia, fobia o panico,
perde la funzione fondamentale e si converte in sintomo
psicopatologico.
9. Di cosa ho paura?
• Essere colpita
• Essere violentata
• Provare dolore
• Paura di essere ferita gravemente
• Non rivedere le persone care
• Paura di morire
11. Reazioni
alla paura
• Aggressione (attacco) il tipo di reazione
che è scelta da chi frequenta il corso;
• Fuga;
• Immobilismo io non posso fare nulla.
“Sono perduta, sono sola”
12. “Io non posso fare
niente” IO AGGRESSORE
“Io non ho strumenti
sufficienti per
affrontarlo” "Invade la mia
“Lui è più forte di G G intimità”
me” “Non rispetta il mio
corpo”
“Io sono sicuramente
più debole di lui” A A “Non mi rispetta come
essere umano”
B B “Non mi rispetta come
donna”
“Mi spavento”
“Mi
immobilizzo
SVALUTAZIONE
e non reagisco”
“Mi faccio impotente”
13. 2. IL DIRITTO A PROTEGGERMI
Avere un atteggiamento di allerta
acquisire consapevolezza della situazione.
Questo perché se non osserviamo ciò che ci sta
attorno molto probabilmente verremo sempre
presi di sorpresa da eventi improvvisi e
violenti;
oppure non saremo in grado di percepire per
tempo i segnali, i dettagli, premonitori di una
situazione che potrebbe degenerare in
un'aggressione.
14. IL DIRITTO A PROTEGGERMI
La paura ci protegge da comportamenti a rischio che a volte non
rappresentano altro che un sfida alla paura.
Nessuno è privo di paure
ed acquisirne consapevolezza ci permette di gestirle invece che farci
gestire da loro.
Riconoscere che:
• “Va bene avere paura”
• “Va proprio bene che io mi difendo”
• “Cosa posso fare per difendermi?”
• “Io ho il diritto di difendermi utilizzando la forza”
• “Potrei essere più forte e più scaltra di lui”
15. “Va bene avere paura”
“Va proprio bene che io mi
difendo”
“Cosa posso fare per
difendermi?”
“Io ho il diritto di difendermi
utilizzando la forza”
“Potrei essere più forte e più G G
scaltra di lui”
A A
B B
Rassicuro il mio Bambino
16. Comportamenti di autoprotezione del GA:
• “Non devo rimanere da sola”;
• “Non pratico luoghi isolati”;
• “Non ho bisogno di sfidare le mie paure e
competere con qualcuno”;
• Osservare l’ambiente;
• “Assumere atteggiamento di fiducia in me e
sicurezza”.
17. Che cosa è l'assertività?
L'assertività è la capacità di esprimere i propri bisogni e i propri diritti, le proprie sensazioni
positive o negative, senza violare i diritti ed i limiti altrui.
Assertività è:
• Abilità di comunicazione, capacità di esprimere i propri pensieri ed idee future
• Capacità di identificare ed esprimere le proprie senazioni
• Definire e rispettare i limiti
• Comunicare ed ascoltare in modo aperto, diretto ed onesto
• Nessuno può ovviamente realizzare tutti questi obiettivi immediatamente. Prima di provare a
sviluppare le abilità necessarie per avere un comportamento assertivo è necessario convincersi
di avere tutti i diritti ai propri bisogni e necessità:
• Il diritto ai propri valori, pareri ed emozioni
• Il diritto di cambiare, modificare e sviluppare la propria vita come meglio si crede
• Il diritto di decidere come e dove dirigere la propria vita e e di stabilire le proprie priorità e
obiettivi.
• Il diritto a non doversi giustificare per le proprie sensazioni o comportamenti
• Il diritto di vedere rispettati i propri bisogni e limiti
• Il diritto di dire agli altri come si desidera essere trattati
• Il diritto di dire "NO"
• Il diritto di prendersi il tempo e l'aiuto necessari a formulare le proprie idee e desideri prima
di esprimerli.
• Il diritto a chiedere aiuto e informazioni senza dover avere sensazioni negative di vergogna o
di colpa
• Il diritto a fare degli errori
• Il diritto di cambiare idea o a volte anche a comportarsi illogicamente
• Il diritto di piacersi anche se non si è perfetti
19. TRIANGOLO DRAMMATICO (Karpman, 1968)
Persecutore
vede gli altri in una posizione d’inferiorità come persone che non vanno bene e
li perseguita da una posizione di superiorità.
Salvatore
vede gli altri in una posizione di inferiorità, come persone che non vanno bene
e offre aiuto da una posizione di superiorità; la sua convinzione è: ”devo aiutare
gli altri perché non sono capaci di aiutarsi da soli”.
Vittima
vede se stesso in una posizione di inferiorità, come persona che non va bene.
La difesa personale e la denuncia dell’aggressione ci toglie da ognuna di
queste posizioni.
20. 3. LE MIE STRATEGIE- La difesa personale
1. Uscire dalla posizione di vittima
A: “Sò come fare, sò come difendermi, posso affrontarlo;
ho il coraggio che mi serve”
2. Rivolgo la mia paura verso l’aggressore”
Così facendo ESCO dalla POSIZIONE DI VITTIMA,
prendo il mio POTERE .