3. Arabi in Sicilia
Il dominio islamico sulla Sicilia (畊iqilliyya) inizi嘆 a partire dallo sbarco a Capo Granitola presso Mazara del Vallo nell'827 e
termin嘆 con la caduta di Noto nel 1091. Palermo, centro principale del potere musulmano in Sicilia, cadde nel 1072,
conquistata dai Normanni.
La conquista islamica portava con s辿 i germi di una rinascita urbana soprattutto per le citt della Sicilia occidentale e, in
particolare, di Palermo. Con la fondazione nel 937 della cittadella murata sede dell'Emiro, degli uffici amministrativi e del
presidio militare, la al-H但lisah, distinta dalla citt vera e propria, con i grandi quartieri fuori dalla cinta muraria e le vaste aree
a giardino nel quadro urbano, la capitale della Sicilia si caratterizza pi湛 come metropoli islamica che come una citt
occidentale.
4. Federico II
Federico Ruggero Costantino di Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250), 竪 stato re di Sicilia
(come Federico I, dal 1198 al 1250), Duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi
Imperatore del Sacro Romano Impero (come Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e,
successivamente, a Roma dal papa nel 1220) e re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa
Gerusalemme nel 1229).
Federico II parlava sei lingue (latino, siciliano, tedesco, francese, greco e arabo) e gioc嘆 un ruolo importante nel promuovere le
lettere attraverso la poesia della Scuola siciliana.
Egli era un generoso mecenate: infatti ospit嘆 alla sua corte numerosi artisti provenienti da ogni territorio dell'impero.
5. Scuola poetica siciliana
La scuola poetica siciliana, nata su iniziativa di
Federico II di Svevia, produsse la prima lirica in
volgare italiano. Questa estrema produttivit dur嘆 circa
un trentennio e si concluse con la morte, nella battaglia
di Benevento (1266), di Manfredi, figlio di Federico e
la fine della dinastia sveva. Domina in assoluto la
poesia siciliana la tematica d'amore sia dal punto di
vista ontologico e fenomenologico (cos'竪 amore, come
si manifesta, quali sono i suoi effetti), sia come
omaggio cortese" verso la donna amata, con la quale il
poeta cerca di stabilire una comunicazione attraverso
immagini e segnali che essa sola sa cogliere. Le forme
tipiche di questa poesia sono: la canzone, modellata
sulla 束canso provenzale損; essa 竪 l'espressione "alta"
della poesia siciliana ed 竪 utilizzata soprattutto per
composizioni di carattere teorico e dottrinale; la
canzonetta, costituita da strofe di versi brevi, che viene
impiegata per testi pi湛 narrativi, come invocazioni
d'amore, lamenti per l'amata lontana, manifestazioni
della propria gioia e del proprio dolore; il sonetto,
infine, creazione autonoma e specifica della scuola,
destinato a diventare il componimento lirico breve per
eccellenza della poesia italiana.
6. Jacopo da Lentini
Giacomo da Lentini, conosciuto anche come Jacopo
da Lentini o "Il Notaro" (Lentini, 1210 circa
Lentini, 1260 circa), fu uno dei principali esponenti
della Scuola siciliana. considerato l'ideatore del
sonetto. 束Jacobus de Lentino domini imperatoris
notarius損: cos狸 si firma in un documento messinese
del 1240 il funzionario della corte di Federico II che
Dante poi chiamer il "Notaro" per antonomasia
(Commedia, Purgatorio, XXIV, 56).
La produzione letteraria di Jacopo e della Scuola
Siciliana, s'impronta quasi esclusivamente sulla
poesia d'amore. Le liriche cantano temi amorosi, in
cui il rapporto tra uomo e donna 竪 quello tipico della
tradizione cortese. Ha composto un canzoniere di
trentotto liriche nelle quali si trovano realizzate tutte
le possibilit stilistiche elaborate dalla Scuola
Poetica Siciliana: la canzone di argomento sublime,
la canzonetta con temi narrativi e spesso dialogati, e
il sonetto, inventato dallo stesso Jacopo, dedicato a
disquisizioni teoriche, morali e filosofiche, per lo
pi湛 sulla natura dell'amore.
7. Il sonetto
Il sonetto deriva presumibilmente da una stanza isolata
della canzone provenzale Esso, nella sua versione
canonica, 竪 composto da 14 endecasillabi suddivisi
in due quartine, a rime alterne (ABAB, ABAB), e in
due terzine, a rime ripetute (CDE, CDE) o, in seguito,
anche incrociate (CDC, DCD).
8. Fibonacci
Leonardo Pisano detto Fibonacci ossia figlio
di Bonaccio - 竪 stato uno dei maggiori
matematici europei del Medioevo. Fece
conoscere il sistema numerico decimale
posizionale comprendente lo Zero in tutta
lEuropa, scrisse un trattato di geometria
Pratica geometriae e scopr狸 la Successione o
Sequenza in seguito giustamente denominata di
Fibonacci . Si tratta di una sequenza di numeri
interi naturali che viene definita assegnando i
valori dei due primi termini, F0:= 0 ed F1:= 1, e
stabilendo che per ogni numero successivo sia
Fn := Fn-1 + Fn-2 con n>1. Ne risulta cos狸 una
successione di numeri (i numeri di Fibonacci)
ciascuno dei quali 竪 il risultato della somma dei
due precedenti.
9. Cerchio e quadrato
Si pu嘆 notare come siano numeri
fondamentali della forma-sonetto
l11 e il 14. (essendo esso formato
da 14 versi endecasillabi) Ebbene,
tali numeri sono anche quelli pi湛
utilizzati sia nella matematica
medievale, che da Fibonacci nel
Pratica geometriae come
strumenti di calcolo nella
misurazione del cerchio. Egli
giustifica esplicitamente la sua
scelta dei valori 11 e 14: essi
esprimono il rapporto tra le aree del
cerchio e del quadrato circoscritto
in minimis numeris.
10. Poich辿 il sonetto
tende a descrivere
nello spazio di soli
quattordici versi
unimmagine o a
riassumere un
nucleo concettuale,
esso pot辿 apparire
a Jacopo da Lentini
ed ai poeti siciliani
una sorta di
quadratura del
cerchio del
ragionamento
sullamore