La responsabilità professionale nell'uso dei Social Networks.
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La responsabilità professionale nell'uso dei social network
1. 29° Corso Teorico-Pratico per Infermieri in Cardiologia
Minicorso:La responsabilità infermieristicanell’era dei Social Networks
LA RESPONSABILITA’
PROFESSIONALE NELL’USO
DEI SOCIAL NETWORK
Cristiano Radice
Milano, 27 settembre 2013
2. Contenuti
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
Il concetto di responsabilità
La responsabilità professionale
Le differenti forme di responsabilità:
- la responsabilità penale
- la responsabilità civile
- la responsabilità amministrativa
- la responsabilità deontologica
…qualche esempio concreto…
3. La responsabilità
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
Con il termine responsabilità si indica
il dovere che grava su chiunque di
rispondere delle proprie azioni.
Secondo il diritto la responsabilità consiste nelle
conseguenze personali e/o patrimoniali a cui va
incontro il soggetto che assume un comportamento
attivo o passivo (omissivo), che sia lesivo di un
interesse tutelato dalla legge.
4. La responsabilità penale
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
Deriva dalla violazione di una Legge
dello Stato o di una norma del diritto.
Gli elementi del reato: il fatto, l’antigiuridicità del
fatto, l’elemento psicologico.
Nella gradazione del reato occorre considerare:
il nesso causale (rapporto tra azione/omissione ed evento)
l’elemento psicologico della condotta (dolo o colpa).
5. La responsabilità civile
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Consiste nell’obbligo risarcitorio di chi
ha causato un danno ingiusto.
Responsabilità contrattuale ed extra-contrattuale
Il danno arrecato può essere considerato:
patrimoniale (direttamente monetizzabile)
non patrimoniale (valutato in via equitativa dal giudice).
6. Valutazione della colpa
Il diritto distingue due differenti tipi di colpa: la colpa
specifica che deriva dall’inosservanza di
leggi, norme, regolamenti o discipline.
Per quanto riguarda la colpa generica, è necessario
distinguere tra:
negligenza, il non fare qualcosa che doveva essere fatto in
una determinata circostanza
imprudenza, l’aver posto in essere un comportamento che
non doveva essere agito in una determinata circostanza
imperizia, l’aver agito senza la dovuta perizia, ossia quella
competenza tecnico-scientifica specifica, necessaria per
porre in essere un determinato comportamento.
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7. La responsabilità professionale
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Il dovere da parte del professionista
sanitario di rispondere delle proprie
azioni nell’ambito della specifica
attività professionale.
Responsabilità penale e civile
Responsabilità disciplinare e amministrativa
8. Il vecchio infermiere
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Non risponde di lesioni colpose un
infermiere, il quale nell’eseguire,
legalmente autorizzato, delle iniezioni,
abbia perforato il nervo sciatico del
paziente, producendone la paralisi,
perché un infermiere non è tenuto
a conoscere l’anatomia topografica.
Tribunale di Pavia, 30 giugno 1930
9. Il vecchio infermiere
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Il medico è responsabile dell’organizzazione
interna del servizio a lui affidato e deve svolgere
attività di controllo e di verifica sull’operato
degli ausiliari. Se il medico effettua una
prescrizione di farmaci e l’infermiera la
trascrive per consegnarla al malato, il primo
è tenuto a controllare che la seconda non
incorra in errori di trascrizione…
Tribunale di Bolzano, 3 marzo 1980
10. Il cammino verso il nuovo infermiere
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Legge 42/1999
Legge 251/2000
D.M. 739/1994
11. Legge 42/1999
Pone fine alla distinzione tra professioni sanitarie principali
ed ausiliarie, assegnando pari dignità a ciascuna
professione sanitaria. Abrogazione del mansionario.
Il campo proprio di attività e di responsabilità delle
professioni sanitarie è determinato dai contenuti dei decreti
ministeriali istitutivi dei profili professionali, dagli
ordinamenti didattici e dalla formazione post-base, dal
codice deontologico, fatte salve le competenze previste
per la professione medica e le altre professioni
sanitarie, nel rispetto reciproco delle specifiche
competenze professionali.
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Legge n. 42/1999 – Disposizioni in materia di professioni sanitarie
12. Legge 251/2000
L’infermiere svolge attività dirette alla prevenzione,
alla cura e alla salvaguardia della salute individuale
e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle
norme istitutive del relativo profilo
professionale, nonché dello specifico codice
deontologico,
utilizzando metodologie di pianificazione
per obiettivi dell’assistenza.
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
Legge n. 251/2000 – Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della
prevenzione, nonché della professione ostetrica
13. D.M. 739/1994
L’infermiere è il responsabile
dell’assistenza generale
infermieristica.
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D.M. n. 739/1994 – Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo
profilo professionale dell’infermiere
14. Il nuovo infermiere
L’infermiere diventa titolare del proprio atto
sanitario, e in quanto tale, non è più soggetto
solamente ad una responsabilità limitata e
circoscritta all’esecuzione della mansione, diviene
invece responsabile del processo decisionale
che ha determinato l’esecuzione dello specifico atto.
L’infermiere deve assumersi un obbligo di
mezzi, cioè adottare un comportamento che miri
alla tutela della salute e degli altri diritti della
persona assistita, non essendo in alcun modo
possibile impegnarsi al conseguimento di un esito
favorevole.
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15. Il nuovo infermiere
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
La responsabilità del professionista sanitario
si traduce in un sostanziale obbligo di
garanzia, richiamato dagli Art. 2 e 32 della
Costituzione.
Corte di Cassazione, Sentenza n. 447/2000
Ciascun professionista sanitario è portatore di una
posizione di protezione nei confronti delle persone
assistite, caratterizzata dal dovere di tutelarne la
dignità e il diritto alla salute.
16. L’obbligo di garanzia
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La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell’uomo, sia come singolo sia nelle formulazioni sociali
ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento
dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica
e sociale. (Art. 2)
La Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell’individuo e interesse della collettività…
(Art. 32)
17. La salute secondo l’O.M.S.
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La salute è uno stato di completo benessere
fisico, psichico e sociale, caratterizzata da un
armonico equilibrio funzionale, fisico e psichico
dell’organismo dinamicamente integrato nel
suo ambiente naturale e sociale.
Carta di Ottawa (1986)
18. L’infermiere e i Social Networks
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19. Responsabilità penale
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Art. 622 C.P. Rivelazione di segreto professionale
Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato
o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto,
lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio
o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare
nocumento […]
20. Responsabilità penale
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Art. 326 C.P. Rivelazione ed utilizzazione
di segreti di ufficio
Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico
servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al
servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela
notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne
agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito […]
21. La privacy
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D.Lgs. n. 196/2003 – Testo unico in materia di dati personali
Dati personali, relativi ad una persona
fisica, giuridica, ente o associazione, identificato o
identificabile anche indirettamente mediante
riferimento a qualsiasi altra informazione.
Dati identificativi, permettono l’identificazione
diretta dell’interessato.
22. La privacy
Dati sensibili, idonei a rivelare l’origine razziale
ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di
altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a
partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a
carattere religioso, politico o sindacale, nonché i
dati personali idonei a rivelare lo stato di salute
e la vita sessuale.
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D.Lgs. n. 196/2003 – Testo unico in materia di dati personali
Consenso
informato
23. La privacy
Trattamento dei dati personali:
raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione,
modificazione, utilizzo, comunicazione, diffusione, can
cellazione.
Ciascun dato personale deve essere trattato lecitamente
e secondo correttezza, per scopi determinati, espliciti e
legittimi.
I dati devono essere esatti e
aggiornati, pertinenti, completi e non eccedenti rispetto
alle finalità, conservati per un periodo non superiore
agli scopi.
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
D.Lgs. n. 196/2003 – Testo unico in materia di dati personali
24. Responsabilità civile
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
Se dalla condotta disdicevole del professionista
sanitario deriva un danno alla persona, si
configura un obbligo risarcitorio.
25. Responsabilità civile
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
Art. 2043 C.C. Risarcimento per fatto illecito
Qualunque fatto doloso o colposo, che cagioni ad altri un
danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a
risarcire il danno.
Art. 185 C.P. Restituzioni e risarcimento del danno
Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o
non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le
persone che, a norma delle leggi civili, debbano rispondere
per il fatto.
26. Il nesso causale
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Corte di Cassazione Civile, sez. III, Sentenza n. 18341 del 31 luglio 2013
In tema di responsabilità professionale, la Suprema Corte torna
a pronunciarsi circa l’onere della prova, ricordando che ai fini
dell’addebito del risarcimento ex art. 1218 C.C. il paziente ha
l’onere di dimostrare l’esistenza del rapporto di cura, il
pregiudizio subito ed il nesso causale intercorrente tra il fatto
e la condotta del sanitario.
Per liberarsi dalla responsabilità, il sanitario deve invece
dimostrare che la lesione verificatasi dipenda da circostanze a
lui non imputabili (intervento di eccezionale difficoltà,
aderenza alle linee guida).
27. Tipologie di danno
Danno patrimoniale, qualunque danno che
comporti una perdita patrimoniale (danno
emergente, danno lucro cessante)
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Art. 2056 C.C.
28. Tipologie di danno
Danno non patrimoniale (danno morale), qualunque
danno soggettivo che comporti un turbamento dello stato
d’animo, che si identifichi con l’insieme dei dolori fisici e
morali, le sofferenze, il patema d’animo conseguenti
all’offesa subita, che non sfocino in alterazioni di
funzionalità d’organo
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
Art. 2059 C.C.
29. Tipologie di danno
Danno biologico, qualunque danno alla
salute, una menomazione psicofisica della
persona in sé e per sé considerata
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Art. 2059 C.C. – Art. 32 Costituzione
30. Responsabilità amministrativa
D.P.R. n. 62/2013 Regolamento recante il
codice di comportamento dei dipendenti
pubblici […]
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31. D.P.R. 62/2013
Definisce i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e
buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad
osservare.
Ciascun dipendente deve servire la nazione con disciplina ed
onore, conformando la propria condotta ai principi di buon
andamento e di imparzialità nell’azione amministrativa.
Deve svolgere i propri compiti nel rispetto della
legge, perseguendo l’interesse pubblico senza abusare della
propria posizione, rispettando i principi di
integrità, correttezza, di buona
fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e
ragionevolezza ed agire in posizione di indipendenza ed
imparzialità, astenendosi dal conflitto di interessi.
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
32. D.P.R. 62/2013
Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui
dispone per ragioni di ufficio, evita situazioni e
comportamenti che possano ostacolare il corretto
adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o
all’immagine della Pubblica Amministrazione. (Art. 3)
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
33. D.P.R. 62/2013
Il dipendente esercita i propri compiti orientando l’azione
amministrativa alla massima economicità, efficienza ed
efficacia, seguendo una logica di contenimento dei
costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati. (Art. 4)
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
34. D.P.R. 62/2013
Nei rapporti con il pubblico, il dipendente assicura la piena
parità di trattamento a parità di condizioni, astenendosi
altresì da azioni arbitrarie che abbiano effetti negativi o che
comportino discriminazioni… (Art. 5)
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
35. D.P.R. 62/2013
Il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui
dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e
telefonici nel rispetto dei vincoli posti dall’amministrazione.
(Art. 11)
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
internet
email
telefono
materiale
sanitario
36. D.P.R. 62/2013
Il dipendente opera con spirito di
servizio, correttezza, cortesia e disponibilità... Salvo il diritto
di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela
dei diritti sindacali, si astiene da dichiarazioni pubbliche
offensive nei confronti dell’amministrazione… osserva il
segreto d’ufficio e la normativa in materia di tutela e
trattamento dei dati personali. (Art. 12)
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
37. Responsabilità ordinistico-disciplinare
Il CD fissa le norme dell’agire professionale e
definisce i principi guida che strutturano il sistema
etico in cui si svolge la relazione con la persona
assistita.
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
Codice Deontologico dell’Infermiere (2009)
Autonomia di scelta e responsabilità nel
rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e dei
principi etici della professione.
38. Il codice deontologico
La responsabilità dell’infermiere consiste
nell’assistere, nel curare e nel prendersi cura della
persona nel rispetto della vita, della salute, della
libertà e della dignità dell’individuo. (Art. 3)
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39. Il codice deontologico
L’infermiere rispetta il segreto professionale
non solo per obbligo giuridico, ma per intima
convinzione e come espressione concreta del
rapporto di fiducia con l’assistito. (Art. 28)
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L’infermiere assicura e tutela la
riservatezza nel trattamento dei
dati relativi all’assistito. Nella
raccolta, gestione e passaggio dei
dati, si limita a ciò che è attinente
all’assistenza. (Art. 26)
40. Il codice deontologico
L’infermiere tutela il decoro professionale e
salvaguardia il prestigio della professione
esercitando con onestà professionale. (Art. 44)
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
L’infermiere agisce con lealtà
nei confronti dei colleghi e degli
altri operatori. (Art. 45)
41. Grazie per l’attenzione…
La responsabilità professionale nell’uso dei Social Network
Cristiano Radice
Infermiere legale e forense
cristiano.radice@yahoo.it