2. Nome Comune: Salvia
Nome Botanico: Salvia officinalis
Famiglia: Labiate
Salvia
salvia officinalis
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3. Le antiche origini
Di uso antichissimo, è citata negli scritti botanici di Teofrasto, il
nome stesso di questa pianta è testimone delle virtù che gli antichi
romani le riconoscevano infatti il nome salvia deriva dal latino
"salvere" ovvero "stare bene". La Salvia officinalis nota ai romani come
herba sacra, doveva essere raccolta con un rituale particolare, senza
l'intervento di oggetti di ferro, in tunica bianca e con i piedi scalzi
e ben lavati.
Anche dagli egiziani, la salvia veniva utilizzata per imbalsamare i
morti.
Prima e dopo i romani, dagli egizi al Medioevo, la salvia fu sempre
molto apprezzata in erboristeria e non a caso Linneo le attribuì il nome
di officinalis.
Ma la Salvia deve molta della sua fama al legame con la Vergine Maria e
alla credenza che essa fosse in grado di garantire la vita eterna. Si
narra che durante la fuga in Egitto la Vergine ed il bambino trovarono
rifugio dai soldati di Erode proprio sotto un cespuglio di Salvia che li
nascose.
Inoltre la Salvia è una delle erbe d’Agosto più forti, che nelle chiese
venivano dedicate alla Madre di Dio durante la festa dell’Assunzione.
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4. Investigatori in …. erba: trame, odori e colori
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6. Proverbi e leggende
Sani e salvi per merito della salvia quattro ladri lo
furono davvero.
Si narra che a Tolosa, durante la spaventosa pestilenza
del 1630 che colpì tutta l'Europa, quattro ladri
riuscissero a saccheggiare le case e a spogliare dei
loro beni gli appestati senza contrarre la malattia.
Quando furono presi e condannati a morte ebbero salva
la vita rivelando il segreto della loro immunità: prima
delle spedizioni si spalmavano il corpo con un aceto da
loro inventato fatto con salvia, rosmarino, timo e
lavanda, cioè quattro piante dalle notevoli e
riconosciute proprietà antisettiche e batteriche.
L'"Aceto dei quattro ladri" fu da allora molto usto
come un antibiotico naturale in tutti i casi di
infezione e di epidemie.
"chi ha la salvia nell'orto ha la salute nel corpo"
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7. Parte utilizzata: foglie e sommità fiorite.
Fioritura: a partire dalla primavera.
Periodo di raccolta: le foglie, per la conservazione, vanno raccolte tra maggio e luglio, prima o
all'inizio della fioritura; i fiori si recidono appena fioriti. Per uso quotidiano in cucina le foglie si
colgono in interrottamente dalla primavera all'autunno e le migliori sono quelle delle cime.
Dove si trova: Nasce in tutta Europa, ma si trova spontanea solo nella zona mediterranea dell'italia
meridionale. Predilige climi non troppo freddi nè troppo umidi e terreni asciutti, calcarei e soleggiati.
Come si conserva: foglie e fiori si fanno essicare all'ombra e si conservano in sacchetti di carta o di
tela.
Principi attivi: acidi fenolici: acido rosmarinico, acido clorogenico, acido caffeico, acido oleanolico.
Principi amari: picrosalvina, salvina. Flavonoidi: glucosidi dell' apigenina e della luteolina. Triterpeni:
betulina. Tannini. Vitamine: B1 e C.
Attività principale: antisettica, digestiva, stimolante dell'appetito, calmante, cicatrizzante e
battericida grazie alla presenza di salvina.
Riduzione della formazione di catarro nei disturbi bronchiali e regolarizzazione del flusso mestruale.
Ipoglicemizzante.
Antisudorifera dovuta al tujone che paralizza le terminazioni nervose periferiche delle ghiandole
sudorifere e calma la sudorazione, qualunque sia l'origine.
Aumento capacità mnemoniche. Studiosi del Medicinal Plant Research Center delle Università di Newcastle e
di Northumbria, hanno dimostrato che la salvia ha la proprietà di aumentare le capacità mnemoniche. Dallo
studio è emerso che tutti i pazienti che avevano assunto capsule a base di olio di salvia esprimevano
risultato decisamente migliori in un test incentrato sulla memorizzazione di parole.
LA SALVIA: L’ERBA CHE CURA
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8. La coltivazione della salvia
Chi ama coltivare aromatiche sa che molte di queste piante sono rustiche e vogliono poche cose
per crescere rigogliose e sane, è importante ricordare che questa pianta ama il caldo e il sole.
La salvia non fa eccezione se le fornisci terreno drenato, sole e calore la pianta crescerà bella e
folta.
Anche se da adulta sopporta il gelo è buona norma addossarla ad un muro o piantarla vicino ad
una siepe che la protegga dalle gelate più intense.
Se vuoi raccogliere le sue foglie profumate anche durante il periodo invernale, se nella tua zona
l’inverno è lungo e le temperature si abbassano di molto, coltiva la salvia in un vaso che poi andrà
ritirato in un locale arieggiato e luminoso durante la brutta stagione.
Per quanto riguarda il terreno quello ottimale è un terreno sciolto che assicuri un ottimo
drenaggio, leggermente calcareo e leggermente sabbioso.
Non ama i terreni troppo duri o pesanti che non drenano bene l’acqua perché è sensibile
al marciume radicale.
Crescendo può diventare legnosa e disordinata.
Una potatura leggera che elimini i rami disordinati e qualche ramo vecchio troppo legnoso aiuterà
a mantenerla folta anche alla base e in ordine.
La sua moltiplicazione si esegue per seme o per talea erbacea.
E’ possibile moltiplicare le salvie adulte e rigogliose tramite interramento per propaggine dei rami
inferiori.
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15. Liscio come l’olio
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Olio aromatizzato alla salvia, per
insaporire le nostre carni ai ferri e arrosti
17. L’USO SOLIDALE
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La preparazione dei canovacci per la
bancarella di Natale, il cui ricavo verrà
devoluto
18. …. tutti all’opera con tanto amore !!!
ALESSANDRA, ARMOND, ALESSIA, ALESSANDRO, ENRICO, GIOVANNI, NOEMI, DENISE, RIGERSA, ANGEL,
NISRIN, AMANPREET, EMMA, RICCARDO, GIADA, ZUHRA,
MANJINDER, YUVRAJ, AURORA, YOUSSEF, HARMANPREET
Con la collaborazione delle Maestre Giusi, Patrizia e Cristina