4. Pulsione -> Spinta che fa
tendere l’organismo verso
una meta eliminando uno
stato di tensione.
Principio del piacere - Principio di realtà- Sono la relazione tra inconscio e
coscienza. Dialettica tra la ricerca del piacere e le regole simboliche della convivenza
ovvero si parla di etica. Compromesso del soggetto.
Pulsione di morte riguarda la vertigine del godimento nocivo, mortifero,
agisce anche se il soggetto ne è consapevole.
È pulsione (inconscia)di autodistruzione.
FREUD
5. JACQUES LACAN 1901 1981
Storytelling -> Parigi
Lévi-Strauss -> Antropologia strutturale
Jakobson -> Semiotica
De Saussure -> Linguistica
Filosofia -> Storytelling
Topologia
Storytelling
6. SCHEMA L LACAN
SOGGETTO $ -> JE (Sogg. Inc.)/MOI (IO)
Soggetto barrato
Originario oggetto del
desiderio
Sostituti oggetti del
desiderio
Grande Altro
Ordine simbolico
Linguaggio
Ecc.
Freud
Asse simbolico
Io
I punti della situazione
8. L’Io
Struttura immaginaria
«È una cipolla»
Stratificazioni delle identificazioni
come processo costitutivo della soggettivizzazione
Non contiene l’essere del soggetto
che è sub-jectum
Critica della egopsychology storytelling
9. INCONSCIO
(L’Io non è padrone in casa propria --Richiede l’esperienza della psicoanalisi)
L’INCONSCIO E’ STRUTTURATO COME UN LINGUAGGIO
SPAZIO PSICHICO - DINAMICA - GENERAZIONE - CONTINGENZA
->ESPERIENZA DI VERITA’ DIFFERENZA DESIDERIO<-
->LOGICA ECONOMICA<-
METAFORA -> sostituzione - trasposizione
METONIMIA -> vicinanza- trasferimento significati
DESIDERI IMMAGINARIO
RIMOZIONI
IMMAGINI
AMBIENTE
CULTURA
PULSIONI
………......
MOTTI DI SPIRITO
COAZIONE A RIPETERE
TRASFERT
SOGNI
LAPSUS
ATTI MANCATI
………………………
1
11. IMMAGINARIO: è la struttura dell’IO, una
fantasia originaria costituisce il desiderio,
fantasy orientante il desiderio, fiction,
trama, simulacro come spettro originato
dal Reale, tracciatura, rappresentazioni
direzionalità, fabbrica del desiderio
nell’economia della conoscenza…
SIMBOLICO: Grande Altro, la legge, il potere, il
linguaggio, comporta l’alienazione del soggetto..
REALE: è sempre relativo ad un soggetto, non
simbolizzabile, è di là dalla significazione, si
configura come trauma, richiama il godimento
osceno, il reale non è impossibile ma
l’impossibile è reale, sindrome di
derealizzazione.. storytelling
REGISTRI DEL SOGGETTO
12. Il Reale non è la realtà. Nella psicoanalisi lacaniana i termini reale e realtà hanno anzi
significati antitetici. La realtà è ciò che è culturalmente condiviso, è la struttura simbolico-
immaginaria che si riproduce nella rete dei significanti che l’essere umano preleva
dall’Altro.
Il reale, invece, è ciò che accade, ciò che ci cade addosso, indipendentemente dalla
sovrastruttura umana, qualcosa che ci prende da dietro e ci trasporta. E’
l’ingovernabilità della vita, ciò che né il linguaggio né qualunque altro strumento
umano riescono a educare.
Il reale è, infatti, descrivibile solo come un’intensità, è intensità insensata, che è in
primo luogo eccedenza, inassimilabilità, sporgenza continua, spinta pulsionale indomabile.
Un reale è un’intensità che non si può dire, ma di cui è impossibile non fare esperienza, e
si infiltra e riempie il corpo del parlessere, deformandolo e traumatizzandolo.
14. La coscienza infelice
Altro (ordine simbolico) Alienazione
Domanda - > parole
DESIDERIO - > Oggetti sostituti
(vedi Schema L) Alienazione
Pulsione Espansione - > zone erogene
Mancanza-a-essere. Bisogno -> complemento materno
Lo schema riguarda il prodursi nel soggetto del passaggio che va dalla mancanza-a-
essere, individuata originariamente nel complemento materno, al desiderio ed
all'accesso conseguente all'ordine del linguaggio, ovvero all'ordine simbolico o
Altro. In questo percorso si definisce pure l'ordine delle alienazioni costitutive del
soggetto.
15. EDIPO
NATURA ES
PROCESSI PRIMARI
$ ->PULSIONE SESSUALE -> GENITORE (perversione primaria) Tempo 1
PADRE-> PROIBIZIONE Tempo 2
INTERIORIZZAZIONE DELL’ AUTORITA’ (LEGGE)
PROCESSI SECONDARI
RIMANDO DELLA SODDISFAZIONE
ACCESSO ALL’ ORDINE SIMBOLICO IO
(SUPERIO)
RUOLO SOCIALE- SIGNIFICANTE Tempo 3
CULTURA
16. Il padre simbolico e i quattro casi della funzione paterna
1. Istanza "Padre simbolico"
Agenti concreti: coloro che partecipano alle seguenti operazioni.
Contributi: umanizzazione di
(a). adozione
(b). la trasmissione del cognome
(c). il dono del nome
(i) dato (d). la trasmissione di una lingua
2. Istanza "Padre reale« (padre sublimazione- padre che porta la parola- significante che costituisce la strada maestra
nelle relazioni sessuali )
Agenti concreti: il padre della realtà e l'altro significativo della madre che (a) fornisce il suo divertimento (b) dà, rifiuta e
risponde al figlio (c) vietare e gestire la madre (d) fecondare la madre (e) sostenere l'aggressività indotta dalla funzione.
Contributi :
(a) castrazione simbolica ,
(b) più soggettività
(c) accesso al registro del desiderio
(d) requisiti di vita : (a) rinuncia al fallo immaginario (b) adozione del padre e patto con il padre
17. 3. Istanza "Madre simbolica"
Agenti concreti: la madre (e) (s) della realtà e qualsiasi altro adulto che esercita questa funzione per il
bambino
Contributi:
(a) frustrazione del seno e sua presenza
(b) adozione
(c) lingua madre
(d) accesso al Padre simbolico
4. Istanza "Padre immaginario"
Agenti concreti: il bambino principalmente o talvolta un padre o un uomo che si propone come
incarnato.
Supporto: il padre (i) della realtà e qualsiasi soggetto soggetto a trasferimento paterno,
Contributi:
(a) i concetti di trasgressione ed eccezione
(b) il supporto ambivalente rispetto alla Legge
(c) il supporto dell'identificazione narcisistica
La realtà del padre
Cosa del Padre sfugge ai nostri tentativi
di simbolizzazione e immaginarizzazione
18. La figura del Padre ideale viene da questa istanza del Padre immaginario. In effetti, è una figura la
cui struttura è immaginaria includendo una dimensione di proibizione e / o privazione. Abbastanza
spesso viene proiettato su un morto. Il padre ideale è spesso in competizione con il soggetto. È la
fantasia di un'eccezione all'ordine stabilito.
Il Nome del Padre è ciò che rende possibile fare a meno del padre.
“Il Nome del Padre è una designazione intesa per il riconoscimento di una funzione simbolica
circoscritta nel luogo da cui viene esercitata la Legge. È questa designazione che è il prodotto di una
metafora. «
La funzione essenziale del nome del padre è quella di essere simbolica, vale a dire apporre un
significato sul taglio del legame madre-figlio, operato dal padre che rappresenta la legge del divieto
di incesto ma che è vettorializzato dalla madre. Il bambino è costretto a rinunciare a essere il fallo
di sua madre e quest'ultimo ad averlo. Il bambino, rendendosi conto che il suo desiderio è altrove,
con il padre, entra nella dialettica di averlo, avendo il fallo. Dal riconoscimento della mancanza
emerge la domanda. In effetti, la simbolizzazione è un'operazione risolutiva di un conflitto tra un
desiderio e un divieto, nato dall'obbligo di rinunciare alla Cosa.
Ma nell’epoca ipermoderna vi è il DIO-BAMBINO ovvero il desiderio dei genitori di
sentirsi amati dai figli, genitori che elemosinano l’amore, dicono sempre di si . Non
reggono il confronto né con i figli né con il partner. STORYTELLING
19. Riepilogo :
- Il bambino è identificato con il fallo in quanto è il desiderio della madre
(relazione di fusione);
Alternanza con identificazione con l'immagine speculare (stadio specchio) = 1a volta
del complesso di Edipo;
- Intervento del padre castrante (padre immaginario) in 3 registri: privazione,
proibizione e frustrazione, rivalità fallica e spostamento che porta il bambino a
rispettare la Legge del padre = 2a volta del complesso di Edipo;
- Poiché il padre è davvero preferito dalla madre (vero padre), il fallo cambia
natura, da qualcosa di cui la madre è privata, diventa qualcosa che la madre può
ottenere attraverso il padre, il padre è investito come uno che ha il fallo (Padre
simbolico);
- Il bambino nomina suo padre e fa emergere un nuovo significante: il Nome
del Padre che sostituisce il desiderio della madre, quest'ultimo viene rimosso.
Ora il bambino può accedere al simbolico come soggetto desiderante, vale a dire,
può designare lui stesso l'oggetto del suo desiderio.
20. Madre. Ce ne sono almeno tre, strutturalmente parlando;
Per lui la madre è qualcosa di diverso dall'oggetto primitivo . Appare per la prima
volta nel gioco di Fort / Da , osservato da Freud, queste due sillabe che
simboleggiano la sua assenza e la sua presenza. Chiamato quando è assente, ma
rifiutato quando è presente, è l'agente di questo gioco: la madre simbolica. Quando
non risponde più alle chiamate del bambino, si trasforma in "vero potere",
diventa la vera madre. L'oggetto, il seno, che era reale fintanto che rispondeva alle
chiamate del bambino, raggiunge lo stato simbolico del dono quando non gli
risponde più. Questa operazione, chiamata "frustrazione", può dare al bambino
l'idea di avere una madre onnipotente. Questa madre onnipotente si oppone
alla madre desiderante che è influenzata dal suo potere poiché manca il
fallo. Questa madre ama l'immagine del fallo nel suo bambino. Il bambino deve
quindi rendersi conto che non è lui ad essere amato, ma questa immagine . Una
madre può sistemare suo figlio su questa immagine. La madre ama il suo splendore
fallico nel suo bambino. Pertanto, ci sbagliamo nel supporre un amore
incondizionato. Ciò che è gravemente innamorato ha sempre a che fare con il
godimento.
21. Nella fase dello specchio
(tra i 6 e i 18 mesi) accade che il
bambino, di fronte
ad uno specchio, prima reagisce come
se l’immagine riflessa fosse una realtà
che si può afferrare, poi si rende
conto che è una immagine e capisce
che quella è la sua immagine, diversa
da quella dell’adulto che lo tiene in
Braccio.
Origine del narcisismo. Sviluppo del
rapporto tra il soggetto e la propria
immagine ideale. storytelling
LACAN
22. «La vita è questo- una deviazione, un’ostinata deviazione, per se
stessa transitoria e caduca e sprovvista di senso. Perché, in quel
punto delle sue manifestazioni che si chiama l’uomo, si produce
un qualcosa che insiste durante questa vita e che si chiama
senso? [….] Un senso è un ordine, cioè un sorgere. Una vita
insiste per entrarci, ma esso esprime forse qualcosa di
completamente al di là di questa vita, poiché quando andiamo
alla radice di questa vita, e dietro il dramma del passaggio
all’esistenza, non troviamo nient’altro che la vita congiunta alla
morte» (J. Lacan).
L’ostinazione della vita ad avere un senso, ad essere ammessa all’ordine del
senso si realizza nella domanda di essere riconosciuta dal desiderio
dell’Altro come vita umana come una singolarità assoluta ed insostituibile.
23. IL DESIDERIO
riconoscimento del desiderio
ANTROPOGENO -> desiderio di riconoscimento Soggetto Altro
desiderio di riconoscimento
Il desiderio non è significatizzabile
Desiderio come desiderio del desiderio /dell’oggetto/ dell’altro..
Desiderio come metonimia della mancanza-a-essere (nelle figure del nulla, dell’odio che nega,
nell’indicibile)
Il soggetto è del desiderio e non il contrario
Oggetto del desiderio / Soggetto / Costruzione della realtà
Il desiderio anima scenari immaginari
Il desiderio esiste in funzione dell’INCONSCIO
Non cedere sul proprio desiderio (Scomparsa del soggetto….)
Recalcati storytelling
24. FANTASMA
Produce la costruzione del quadro della realtà ritagliando e circoscrivendo
la dinamica traumatica del Reale.
S<------------/Bene Bello Fantasma< ---------Reale $ a
Si tratta di “una funzione di annodamento (<>) del simbolico ($), dell’immaginario (a) e del reale (a) che
il fantasma opera nonché la duplice funzione di protezione. Infatti esso protegge non soltanto contro
l’orrore del Reale, ma anche contro tutti gli effetti della sua divisione (castrazione simbolica) in altre
parole lo protegge contro la sua radicale dipendenza rispetto ai significanti.
Il fantasma non è altro che uno schema inconscio singolare, soggettivo, non universale presente in
ciascuno di noi che permette a ciascuno di noi di ritrovare l’oggetto perduto, l’oggetto che causa il
desiderio.
ll fantasma è un vero e proprio apparecchio linguistico-pulsionale.
ll fantasma rappresenta una sorta di fissazione che investe i piani del linguaggio, un nucleo fantasmatico
che dà piacere piuttosto che causare sofferenza, anzi potremmo dire è proprio il modo di regolare il
godimento corrosivo del Reale dell’oggetto a.
ll fantasma è il supporto su cui si regge l’intero desiderio umano e che articola la pulsione – ricordiamo
che la pulsione per Lacan è in relazione con la domanda dell’Altro ($<>D)
25. DESIDERIO E GODIMENTO
DESIDERIO----------------------------------------Altro (relazione costitutiva)
GODIMENTO-------------------------------------------Cosa Das Ding ->(storytelling)
un vuoto generatore al centro del REALE
realtà muta fuori significato perduta per sempre rimpianto
un vortice di godimento (il corpo della madre)
26. Ordine naturale
Coazione a ripetere
Principio del
piacere
Ordine
simbolico
Catena
significante
Strutturazione
della realtà
DAS
DING
ALTRO
DESIDERIO GODIMENTO
OGGETTO
ALTRA
COSA
J. LACAN “Das Ding”
P. Stanziale 2014
RealeImmaginario
1
28. Oggetto PETIT /a/ a – Ciò che l’ordine simbolico non
riesce a significantizzare del Reale. È in relazione con
l’oggetto del desiderio e con la mancanza. Funzione di
rappresentanza.
Coincide col processo di soggettivazione
Ordine simbolico- Linguaggio-Altro
Reale (godimento)
a
Approccio schematico
oggetto Petit a
storytelling
29. L’ANGOSCIA
«sentimento che non tradisce»
Una via d’accesso al Reale
Comprende una domanda rivolta all’Altro - cosa vuoi da me ?
Incubo- essere oggetto dell’Altro
Impossibilità di evadere dal Reale
Mancanza della mancanza
Angoscia (origina il dubbio)
Diversità dalla paura (in relazione all’oggetto) storytelling
Anticipazione dell’evento - Attesa
Un pericolo pulsionale interno
30. (Es) S (A’) utre
Ioa (MOI) A utre
Asse
simbolico
Soggetto
barrato
Originario oggetto del
desiderio
Grande Altro
Ordine simbolico
Linguaggio
Ecc.
Sostituti
dell’oggetto del
desiderio
Relazione immaginaria
Io
IPERMODERNITA’
storytelling
31. TEORIA DEI QUATTRO (+1) DISCORSI (topica dinamica economia) – MATEMI LACAN
DISCORSI: DEL PADRONE (DEL CAPITALISTA)- DELL’ISTERICO- DELL’UNIVERSITA’- DELL’ANALISTA
POSIZIONI
Agente /Direzione Altro/Padrone/Sapere
------------------------- ------------------------------------
Verità/Soggetto Produzione/Scarto/Godimento
TERMINI
$ il soggetto - S1 significante padrone- S2 il sapere- a il più di godimento
DISCORSO DEL CAPITALISTA (Università di Milano 1974)
$ -> S2
-------- --------
S1 a storytelling
32. DISCORSO DEL CAPITALISTA storytelling
AGENTE (Desiderio) L’ALTRO
Soggetto barrato Sapere
$ S2
Barra rimozione ----------------------------- ---------------------------------
S1 a
Significante padrone (Plus di ) Godimento
LA VERITA’ PRODUZIONE
33. (Collasso dell’ordine simbolico)
Annullamento nichilistico del soggetto dell’inconscio
Narcisismo dell’Io
Mancanza di mediazione simbolica
Assenza dell’Altro
Legami liquidi
Individualismo
Maschera sociale
Il turboconsumatore
Imperativo del godimento
Gadgettizzazione della vita
Identificazioni solide –annullamento tra essere e sembiante
Narcinismo
Equivalenza ipermoderna tra legge e godimento
Principio di prestazione
Discorso del capitalista-> depoliticizzazione – desacralizzazione – demitizzazione – potere
globalizzante del mercato – apatia frivola – estasi del nuovo – società dello spettacolo –
vetrinizzazione dell’interiorità – macchina del godimento (pulsione di morte) – evaporazione del
padre (ST) – fondamentalismi – dipendenze tecnologiche - tecnonichilismo.
34. SESSO E AMORE
SESSUAZIONE
L’identità sessuale implica sempre un processo di
soggettivazione del sesso.
1- Tempo dell’oggettivazione biologica e
anatomo-ontologica
2- Tempo dell’incidenza sociale- discorso dell’Altro
(Ideale/Reale)
3- Assunzione singolare del sesso
Nuovi aspetti del rapporto sesso-amore
35. IL RAPPORTO SESSUALE NON ESISTE
NON ESISTE TRA UOMO E DONNA QUALCOSA CHE PUO’ DERFINIRSI RAPPORTO DATO CHE
IN ENTRAMBI VI E’ GODIMENTO MA:
NELL’UOMO VI E’ GODIMENTO D’ORGANO E FETICIZZAZIONE PARCELLIZZANTE DEL CORPO
FEMMINILE (FISSAZIONE SU PARTI DEL CORPO FEMMINILE OVVERO L’OGGETTO a COME CAUSA
DEL DESIDERIO) -
NELLA DONNA VI E’ GODIMENTO D’ORGANO MA ANCHE DOMANDA D’AMORE IN FORMA
EROTOMANIACALE OVVERO INFINITA- SENZA LIMITE- INSISTENTE- MAI SODDISFATTA
NON ESISTE IL 2 IN 1
LA DONNA NON ESISTE COME IMMAGINE IDEALE-UNIVERSALE- ESSA E’ SEMPRE ALTRO- ALTRO
ANCHE A SE STESSA- COSTITUISCE UNA SPECIE DI VUOTO CENTRALE CHE VIENE OCCUPATO DA
IDENTIFICAZIONI – LE DONNE ESISTONO UNA PER UNA NELLA LORO SINGOLARITA’
36. $ S (A)
a
L a
Φ
A sinistra l’uomo $ con il suo desiderio dell’oggetto a nel campo femminile della
donna a destra.
La donna quindi nel campo maschile dipende dal fallo, da una parte, mentre da
un’altra parte si apre (domanda – richiesta) sulla mancanza dell’Altro.
Si tratta di un Altro godimento in rapporto con la mancanza dell’Altro perché non
trova una misura, una Legge, nell’altro in grado di normarlo.
TAVOLE DELLA SESSUAZIONE
37. GODIMENTO E AMORE
FORME DEL GODIMENTO
- GODIMENTO DELL’ESSERE (ASSENZA DI LINGUAGGIO- L’OSTRICA)
- GODIMENTO FALLICO (RITAGLIATO E LOCALIZZATO NELL’ORGANO)
- GODIMENTO DELL’ ALTRO (VIOLENTO INVASIVO PERSECUTORIO)
- L’ALTRO GODIMENTO ( SESSUAZIONE FEMMINILE- OLTRE IL GODIMENTO MASCHILE- UN «IN PIU’» FOLLE
ENIGMATICO SCONCERTANTE - ESEMPLIFICATO NEL PERCORSO DEI MISTICI)
IL GODIMENTO INFINE RAPPRESENTA UN ASSOLUTO NEGATIVO
CHE REALIZZA IL CARATTERE ACEFALO DELLA PULSIONE
ALTERNATIVA AL GODIMENTO ED ALL’ASSENZA DEL RAPPORTO
SESSUALE
E’ L’AMORE
38. L’AMORE- NON IL GODIMENTO- SI SODDISFA ATTRAVERSO IL SEGNO- LA RELAZIONE CON L’ALTRO- CON
LA MANCANZA DELL’ALTRO E IL SUO DONO
LA COSA GODIMENTO AMORE RAPPORTO COL DESIDERIO DELL’ALTRO
(FREUD: innamoramento -> proiezione -passione narcisistica per la propria immagine ideale-
l’Altro come supporto narcisistico- alienazione)
L’ESPERIENZA DELL’AMORE E’ UN’ESPERIENZA DELLA RELAZIONE
IL DONO D’AMORE CONSISTE NEL DONARE ALL’ALTRO QUEL CHE NON SI HA OVVERO LA PROPRIA
MANCANZA- IL SEGNO CHE L’ALTRO OCCUPA PER NOI UN POSTO INSOSTITUIBILE – INCONFONDIBILE
FAR SENTIRE AL SOGGETTO CHE L’EVENTO DELLA SUA VITA HA APERTO IN NOI QUELLO DELLA MANCANZA
DELLA SUA VITA – UNA SODDISFAZIONE SIMBOLICA
E’ DOMANDA DI MANCARE ALL’ALTRO
L’INCONTRO D’AMORE E’ DELL’ORDINE DELLA: NECESSITA’ (ordine naturale – ripetizione)- IMPOSSIBILITA’
(il reale non rientrante nel necessario – insistenza)- CONTINGENZA (si colloca tra il necessario e
l’impossibile- è la realtà causale dell’incontro)
39. L’AMORE E’ LA TRASFORMAZIONE DELLA CONTINGENZA DELL’INCONTRO NELLA NECESSITA’ DI UNA
RIPETIZIONE ETERNA
L’ALTRO MI SCEGLIE TRA GLI ALTRI COME VOLUTO- PREFERITO- SCELTO TRA GLI ALTRI COME ELETTO-
LA MIA ESISTENZA VIENE CHIAMATA
L’ESIGENZA DELL’AMORE E’ L’ESIGENZA DI ESSERE RICONOSCIUTO COME UNA PARTICOLARITA’
INSOSTITUIBILE
SI VUOLE ESSERE AMATI PER TUTTO, NON SOLO PER IL PROPRIO IO MA PER IL COLORE DEI PROPRI
CAPELLI- PER LE PROPRIE MANI- PER LE PROPRIE DEBOLEZZE – PER TUTTO
IL DONO DELL’AMORE MIRA ALL’ALTRO NEL SUO ESSERE E NON NELLA SUA IMMAGINE IDEALE
UNA DONNA GODE DI PAROLE CHE VENGONO DAL LUOGO DOVE L’ALTRO MANCA
L’AMORE FEMMINILE E’ AL DI LA’ DELLESSERE E DELL’AVERE
End- S. P. 2020
40. MATERIALI – Storytelling
Lacan e l’estetica
Lacan e la politica
Lacan e la religione
Lacan e il cinema
Lacan e il cyberspazio
Amleto
Duras
Joyce
42. AUTORI DI RIFERIMENTO
J. LACAN
S. FREUD
J. A. MILLER
ARISTOTELE SANT’AGOSTINO
SAN PAOLO B. SPINOZA
G.W.F. HEGEL S. FREUD
M. HEIDEGGER C. LÈVI-STRAUSS
R. JAKOBSON F. DE SAUSSURE
A. KOJÈVE J. P. SARTRE
H. WALLON L. ALTHUSSER
M. KLEIN F. DOLTO F. DE SAUSSURE
E. ROUDINESCO G. LIPOVETSKY
M. RECALCATI A. DI CIACCIA M. MAGATTI
G. BOTTIROLI V. CODELUPPI S. ŽIŽEK
F. CARMAGNOLA G. GIUDICI
R. CHEMANA B. VANDERMERSH
R. DE LUCA PICIONE A. SUCCETTI
P. DE NEUTER P. VALEAS P. STANZIALE
43. Pasquale Stanziale Collabora con Università ed Agenzie di Formazione. Già docente emerito di Filosofia
Teoretica presso l’ISSR “S.Pietro” di Caserta. Ha al suo attivo un’ampia pubblicistica nel campo delle Scienze
Umane.
Tra le sue pubblicazioni: Omologazioni e anomalie (Caserta 1999), ricerca divenuta un classico degli studi
locali. Ha curato anche Il Manuale di saper vivere ad uso delle giovani generazioni di R. Vaneigem (Viterbo
2004) ed una antologia di autori situazionisti (Viterbo 1998).
Tra le pubblicazioni più recenti: Cultura e società nel Mezzogiorno (Caserta 2007), Scenari tra economia e
scienze umane (Quaderni Craet n. 11 Sec Univ. Napoli 3-2009), Cyberanalysis, (Quaderni Craet n. 14 – Sec
44. PASQUALE STANZIALE
Works on line
Ascoltare Lacan
/geseleh/lacan-11043051
Soggetti media e godimenti nell’età del biocapitalismo
https://www.academia.edu/4201976/Soggetti_media_e_godimenti_nellet%C3%A0_del_biocapitalismo
Manuale minimo di economia politica dell’immaginario
/geseleh/manuale-minimodelleconomiapoliticadellimmaginario
Dell’immaginario col simbolico e il reale
/geseleh/40-dellimmaginario-col-simbolico-e-il-reale-1
La sera del 18 marzo a Cascano
/geseleh/testo-18-marzo-cascano
Lacan: elementi per la definizione di un percorso
/geseleh/lacan-filosofia
Materiali d’indagine sulla settimana santa a Sessa Aurunca nell’alto casertano
/geseleh/settimana-santa-sessa-aurunca-70
Note di filosofia politica. Laclau & Mouffe, Gramsci, la democrazia radicale, il populismo
/guestc76f34/laclau-mouffe-4-0
Consumi Economia Società
/geseleh/consumi-av?qid=ab35c10c-97e4-4f3a-872f-
da2087419aab&v=&b=&from_search=6
45. Cyberfilosofia
/geseleh/cyberfilosofia?qid=ab35c10c-97e4-4f3a-872f-
da2087419aab&v=&b=&from_search=16
Sessa Aurunca: Società e consenso politico. Ricerca sulle visioni politiche del mondo
/geseleh/sessa-a-polt-soc?qid=ab35c10c-97e4-4f3a-872f-
da2087419aab&v=&b=&from_search=14
Società e cultura politica nel Mezzogiorno. Obiettivo su Sessa Aurunca e Cellole nell’alto casertano
/geseleh/societ-20?qid=ab35c10c-97e4-4f3a-872f-
da2087419aab&v=&b=&from_search=3
Filosofia- Psicoanalisi- Sociologia - Letteratura
www.stanziale.it
Schemi Lacan
https://www.academia.edu/41171469/Schemi-LACAN
Lessico lacaniano https://www.academia.edu/36722781/PASQUALE_STANZIALE_LESSICO_LACANIANO
Per una critica della ragione ecologica
https://www.academia.edu/19138168/Per_una_critica_della_ragione_ecologica
Situazionismo
https://www.academia.edu/18760635/Situazionismo
Dipendenze tecnologiche
/geseleh/dipendenze-tecnologiche-141079193