3. Mi chiamo Greta e ho ventitr辿 anni.
Durante la mia infanzia non ho potuto avere la mamma vicina nei
momenti pi湛 importanti, poich辿 era detenuta...
Sono entrata per la prima volta in carcere per incontrare la mamma a 4 anni.
La sala colloqui a San Vittore non era predisposta per i bambini, anzi non c'era
nulla per noi. I colloqui erano con tutti gli altri detenuti, tra me e la mamma
c'era un tavolo di marmo freddo e non era permesso di abbracciarsi.
Intanto, Dario, mio fratello di 11 mesi, era con mia madre dentro ed io con la
nonna fuori. Ero arrabbiata con la mia nonna che ritenevo causa del mio
allontanamento dalla mamma. Per anni ho sentito il peso della vergogna
soprattutto quando una bambina mi disse che aveva saputo che mia madre era
in un carcere, che era una detenuta. Fu cos狸 che scoprii come era amara la
parola detenuta. Arrivai da mia madre a San Vittore arrabbiata e piangente e
non capivo, ero offesa e non sapevo con chi prendermela. Ci sono stati alcuni
anni difficili tra me e mia madre, non le perdonavo quelle lunghe assenze, quei
compleanni e quei momenti importanti trascorsi da sola senza la sua presenza.
Oggi molto si 竪 appianato tra noi e c'竪 molta complicit anche grazie a un nuovo
arrivo per me di nome: Gaia.
6. La Campagna Non un mio crimine ma
una mia condanna 竪 una richiesta di
riconoscimento e visibilit di questi
bambini e dei loro bisogni, per il
rispetto del diritto di ogni bambino di
essere tale.