Presentazione per il convegno dell'Associazione Italiana di Linguistica Applicata (AITLA 2015: Linguaggio e apprendimento linguistico: metodi e strumenti tecnologici) - Lecce, 19-21 febbraio 2015
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Le conversazioni scritte dei social media: un’analisi multidimensionale
2. Argomenti!
• Premessa: la conversazione come genere testuale
o visione tradizionale
o evoluzione con la CMC
• Perché un’analisi multidimensionale
• Metodologia e dati
• Risultati
• Conclusioni
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3. Conversazione:&&
la&visione&tradizionale!
• attività socialmente organizzata che ha luogo
attraverso lo scambio verbale tra due o più
partecipanti, prevalentemente di carattere
informale e basato sulla lingua parlata (Bazzanella
2002)
• conversazione faccia a faccia : forma canonica
(Berretta 1994)
o sincronia e compresenza fisica di parlante e un numero
delimitato di interlocutori
o feedback
o interazione tra pari
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4. Evoluzione!
• Sviluppo della CMC: conversazione scritta (chat,
social media)
• speech writ down (Horowitz, Samuels 1987)
• computer conversation (Murray 1989)
• visible conversation (Colomb, Simutis 1996)
• persistent conversation (Erickson, Herring 1999)
• very large-scale conversation (Sack 2000)
• dialogo miniaturizzato (Pistolesi 2014)
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5. Computer1mediated&
conversation!
• any exchange of messages between two or more
participants, where the messages that follow bear
at least minimal relevance to those that preceded
or are otherwise intended as responses (Herring
2011)
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6. CaraFeristiche&della&conversazione&&
sui&social&media!
• Basata sullo scritto digitale
• Asincrona
• Senza compresenza fisica dei partecipanti
• Destinatari:
o non necessariamente noti
o potenzialmente molto numerosi
o modulabili e modificabili nel corso delle interazioni, attraverso
meccanismi di selezione dei destinatari (es. @menzione)
• Persistente: non è volatile, si può salvare, ricercare,
recuperare, riproporre, modificare
• Tende all’oralità, ma:
o peculiare organizzazione testuale e discorsiva
o sviluppo di regole conversazionali proprie
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7. ScriFo&o&parlato?!
• Le diverse forme di conversazione mediata dal
computer rappresentano modalità comunicative
miste, che si collocano lungo un continuum tra
lingua parlata e lingua scritta
• Crisi dei modelli di interpretazione basati
esclusivamente sull’opposizione scritto-parlato: le
CMC ha “ampliato i confini del dialogo e piegato la
parola scritta al dominio dell’immediatezza” (Pistolesi
2004:34)
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8. Analisi&multidimensionale!
• Metodologia che applica tecniche statistiche (analisi
fattoriale) all’analisi di generi testuali con un ampio
spettro di variazione
• Usata originariamente per analizzare la variazione tra
generi testuali scritti e parlati in inglese (Biber 1988, 1995)
• In questo studio: applicata ad un insieme di 11 generi
testuali che condividono il fatto di essere conversazioni
(Biber 2004)
• Obiettivo: analizzare le caratteristiche della
conversazione nei social media in rapporto agli altri
generi di conversazione.
10. Vantaggi&dell’analisi&faForiale!
• È una metodologia di tipo esplorativo, che ha
l’obiettivo di generare ipotesi
• È in grado di ridurre un numero elevato di variabili
linguistiche a pochi elementi più semplici, la cui
variazione è più facile da interpretare
• È basata sull’analisi non di tratti linguistici individuali,
ma di insiemi numerosi di tratti: individua la co-
occorrenza sistematica di insiemi di tratti linguistici
in generi testuali differenti
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11. Metodologia!
• Basata sull’assunto che la co-occorrenza sistematica di tratti
riflette una funzione condivisa
• Genere: “a cluster of associated features having a greater-
than-random tendency to co-occur” (Halliday 1988:162)
1. Selezione dei tratti linguistici da analizzare e conteggio della
loro frequenza nei generi considerati
2. Analisi fattoriale: individuazione di dimensioni di variazione,
caratterizzate dalla co-occorrenza sistematica di gruppi di
tratti linguistici
3. Interpretazione di ciascuna dimensione di variazione
4. Posizionamento di ciascun genere testuale all’interno del
continuum delle dimensioni di variazione
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12. 1.&TraFi&linguistici!
• 56 tratti (v. handout):
o grammaticali (pronomi di I o II persona, superlativi, tempi verbali,
ecc.)
o lessicali (lessico delle emozioni, verbi di opinione, ecc.)
o sintattici (dislocazioni, frasi scisse, subordinate introdotte da
preposizione, ecc.)
o pragmatici (mitigazione, segnali discorsivi, intensificatori, ecc.)
• Ciascun tratto è selezionato sulla base del suo
valore funzionale:
o nominalizzazioni (-mento, -zione, -ità) ! astrattezza, distacco
o frasi esclamative ! coinvolgimento, emotività
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13. &
2.&Individuazione&delle&
dimensioni&di&variazione!
• Procedimento strettamente linguistico (basata su
co-occorrenza di tratti), empirico e quantitativo.
• L’analisi fattoriale ha portato all’identificazione di 4
dimensioni di variazione
3. Interpretazione delle 4 dimensioni di variazione
4. Posizionamento di ciascun genere testuale
all’interno del continuum delle dimensioni di
variazione
26. Conclusioni/1!
• Le strategie discorsive delle conversazioni sui social media sono
caratterizzate:
o dal mantenimento della propria presenza connessa in rete (Baron 2008);
o dall’aggregazione emotiva del proprio “pubblico personale” (Schmidt
2014) attorno a temi o valori condivisi;
o dalla creazione e dal mantenimento delle peculiari relazioni sociali che si
instaurano con tale pubblico (Zappavigna 2012).
• Tradizionalmente, il parlato è legato alla funzione sociale di gestione
della relazione tra gli interlocutori (Berretta 1994). Nella CMC questa
funzione è svolta dallo scritto.
• Le interazioni sui social media sono forme di conversazione distribuita
(Spina 2012), “dispongono a un dialogo costante, sempre attivo nella
mente degli attori […]. Ogni messaggio è un turno che attende una
replica, una conferma, un rinvio”. (Pistolesi 2014)
.
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27. Conclusioni/2!
• La dicotomia scritto/parlato non è sufficiente per
descrivere la variazione tra le forme diverse di
conversazione.
• Le conversazioni scritte dei social media hanno già
sviluppato modalità comunicative differenziate (Twitter
vs. Facebook), non per il mezzo fisico attraverso cui sono
prodotte, ma:
o per il diverso modo di aggregare il proprio pubblico personale
attorno a temi o valori condivisi (#hashtag, @menzione)
o per i vincoli nella lunghezza. La frammentarietà non è il frutto
di vincoli temporali (pressione della sincronia), ma di vincoli
spaziali.
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28. Sviluppi&futuri!
• L’analisi fattoriale è una metodologia efficace,
perché descrive la variazione tra generi testuali in
termini di spazio multidimensionale
• Necessità di:
o maggiore raffinamento nella selezione dei tratti linguistici
o verifica e approfondimento dei risultati al di fuori dell’analisi
fattoriale
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