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LA GESTIONE STRATEGICA DEL  RETAIL:  TEMI CRITICI E PROCESSI CHIAVE Salvo Testa
I modelli di business puri nella moda Moda/Immagine Prezzo Continuit prodotto Contenuto Moda Qualit/Stile Servizio LUSSO ESCLUSIVO HIGH FASHION PREMIUM BRAND FASHION ACCESSIBILE PRONTO MODA DI MASSA BASIC DI MASSA Una mission diversa per ogni modello Strategie ad hoc per ogni modello Price-premium Price-discount
LUSSO ESCLUSIVO Hermes, Chanel, LV, Brioni, Loro Piana, Armani, Tods, Ferragamo Mission: Attualizzare lheritage del brand Heritage storico del brand Genius loci (Made in Italy, France) Identit e codici stilistici permanenti Artigianalit industriale (hand made) Eccellenza materiali e lavorazioni Prodotti durevoli e continuativi Esclusivit prodotto e clienti Controllo/esclusivit distribuzione Immagine, PR e Celebrities Internazionalizzazione distributiva Competitor: Brand del lusso francesi   Segmenti: Uomo, Donna classica, Accessori   HIGH FASHION  Prada, Dior, Lanvin, Gucci, Dolce e Gabbana, Cavalli, Blanik, Louboutin Credibilit designer-creativo Lifestyle internazionale Evoluzione identit stilistica Made in (coerenza prezzo/valore) Industrializzazione stile  Prodotti effimeri e fashion Estensione merceologica Controllo/esclusivit distribuzione Immagine, PR, Celebrities Valorizzazione brand (licenze) Mission: Imporre le nuove tendenze  Competitor: Designer  internazionali   Segmenti: Donna Fashion, PAP, Accessori
Mission: Value for Money Brand garanzia Stile distintivo e riconoscibile Modello Programmato + Made to stock (Riassortimenti, NOOS) Specializzazione merceologica Prodotto industrializzato in Italia Produzione in Italia e delocalizzata  Marketing aggressivo (dimensione) Retail medie superfici e wholesale  Massa critica minima worldwide  Competitor: Brand USA e Nord Europa   Segmenti: Uomo, Casual & Jeans, Accessori   FASHION ACCESSIBILE Pinko, Patrizia Pepe, Liu Jo, Diesel, Miss Sixty, Fornarina, Coach, Coccinelle, Furla Velocit nel recepire tendenze Industrializzazione rapida tendenze  Elevato rapporto Moda/Prezzo  Modello Programmato + Pronto  Moda (Flash stagionali) Estensione merceologica  Prodotto industrializzato in Italia  Valorizzazione filiera high fashion Produzione in Italia e delocalizzata  Distribuzione Retail e Wholesale  Mission: Industrializzare tendenze moda  Competitor: prevalentemente italiani Segmenti: Fashion, Apparel, Accessori PREMIUM BRAND   Hugo Boss, Ralph Lauren, Max Mara, Zegna, Geox, F.lli Rossetti
Mission: Massificare prezzo e servizio Prodotti basici (funzionalit e trasversalit di utilizzo) Brand prodotto o Brand insegna  Marketing aggressivo (dimensione)  Retail grande sup. o wholesale diff. Modello Made to stock e NOOS (riassortimenti continui) Massimizzazione servizio/consegne Integrazione retail/supply chain Outsourcing nei paesi low cost  Logistica world class Competitor: Brand USA e Nord Europa   Segmenti: Uomo, Casual & Jeans, Intimo PRONTO MODA DI MASSA Zara, H&M, Mango, Uniqlo, Bata, Phard, Carpisa, Andr竪, Bata, Yamamay  Prodotti di breve durata (fashion), in prevalenza donna e abbigliamento Democratizzazione moda su massa Imitazione trend maker high fashion Brand insegna (wholesale solo Italia) Superfici Retail grandi, medie, piccole (reti in franchising) Logica rinnovamento continuo offerta (settimanali) Integrazione retail/supply chain  Outsourcing medio raggio (lead time pi湛 corto per effetto moda) Mission: Massificazione prodotto moda Competitor: Zara, H&M, Top Shop, Bata Segmenti: Fashion, Apparel, Accessori BASIC DI MASSA   Gap, Abercrombie, Nike, Adidas, Levis,  Benetton, Calzedonia, Intimissimi, Uniqlo
Modelli di Business e Canali distributivi LIVELLO ALTO LIVELLO MEDIO MASSA  USA EUROPA CENTRO NORD Monomarca Top Brand Dept Stores e GDO Boutiques  multimarca Mass Retailer e Mega Brand Dettaglio  generico Fast Retailer EUROPA SUD Brand Ibridi Grande differenziazione di canali nei diversi mercati geografici
Italia :  Boutique multimarca top  (Best Stores: Biffi, Tessabit, San Carlo, Penelope, Le Noir, Spinnaker, Anna Mode, LuisaViaRoma, Ratti, Russo, De Fano, Giglio, ecc.), Department (La Rinascente, Coin), Catene specializzate (Calzedonia, Intimissimi, Pinko, Patrizia Pepe, Harmont & Blaine, Furla, Carpisa, Benetton) UK :  Department Stores  (Harrods, House of Fraser, Selfridges, Marks & Spencer, Debenhams, Liberty) e Non store Francia : Department Stores (Bon March竪, Printemps, Gallerie Lafayette),  Catene specializzate  (Decathlon), Vendite per corrispondenza Spagna :  Catene apparel  (Zara, Massimo Dutti, Mango, Desigual), Department Stores (El Corte Ingles) Germania:   Gruppi di acquisto  (Intersport),  Catene specializzate  (Deichmann, Tenaris), Department Stores (Karstadt), Catene internazionali (Zara, Bata, H&M) USA :  Department Stores  (Neiman Marcus, Bergdorf & Goodman, Saks, Nordstrom, Macys), Catene Brand (Ralph Lauren, Abercrombie), Outlet, Non store (Target), Specialty stores (indipendenti) Asia e Russia:  Real estate-partner I retailer chiave nei paesi principali
Canali distributivi in Italia: peso relativo HIGH END MEDIUM END MASS  USA EUROPA NORD Monomarca Top Brand Dept Stores e GDO Boutiques  multimarca Outlet Mass Retailer e Mega Brand Piccole catene Dettaglio  generico ITALIA: Boutiques 10%, Dettaglio 35%, Monomarca Top 5%, Catene 15%,  Mass Retail 20%, Ambulanti 10%, Department Store e GDO 5% (*) Fast Retailer EUROPA SUD (*)  Ricerca SDA Bocconi per UE, 2007
I Top Brands (pap e accessori pelle) MERCHANDISING NETWORKS ARTIGIANI DEL LUSSO IMMAGINE (DESIGNER E BRAND) ESCLUSIVITA PRODUZIONE  GARANZIE QUALITATIVE FILIERE ALTO VALORE AGGIUNTO RETAIL DIRETTO DI IMMAGINE INTEGRATO CON  BOUTIQUES SPECIALIZZATE E DEPARTMENT STORE (DOVE ESISTONO) PRODOTTI E PREZZI ESCLUSIVI, GAMMA AMPIA MARGINI ALTI E VOLUMI FRAMMENTATI PRODUZIONE IN ITALIA ED EUROPA EST  PRODUZIONE SPECIALIZZATA LUXURY & FASHION TOP BRANDS Prada, Gucci, Hermes,  Ferragamo, Tods Armani, Versace CONTROLLO INDUSTRIALIZZAZIONE E PRODUZIONE
Mega Brands e Mass Retailer MERCHANDISING NETWORKS PARTNER PRODUTTIVI DI COSTO-VOLUME PRODOTTI BASICI,  PIANIFICABILI, BASSI COSTI  NECESSITA DI RETE DI FORNITORI SPECIALIZZATI AD ALTO VOLUME NECESSITA DI INNOVAZIONE I MEGA BRAND EVOLVONO  VERSO IL  MODELLO DEI  MASS  RETAILER DA GAMMA STRETTA A GAMMA AMPIA  ELEVATI VOLUMI DI PRODOTTI STANDARD (RIASSORTIMENTO) AZIENDE GLOBALI AD ELEVATO POTERE CONTRATTUALE MEGA BRANDS E  MASS RETAILER Gap, Uniqlo, Abercrombie Nike, Adidas, Geox, Nero Giardini,  Clarks, Ecco, Deichmann,  PRODUTTORI ASIATICI PIATTAFORME FORNITURA IN OUTSOURCING
Fast Retailer (Catene pronto moda) MERCHANDISING NETWORKS PARTNER COSTO-VOLUME-SERVIZIO ESIGENZA DI FORNITURE  REGIONALI PER  TIME TO MARKET E INNOVAZIONE PRODOTTO  INTEGRATE DA FORNITURE  A DISTANZA  PER PRODOTTI BASICI PRODUTTORI EU E ITA FAST RETAILERS ZARA, H&M PIATTAFORME FORNITURA IN OUTSOURCING
I modelli emergenti: Brand Ibridi Medi STILE E DESIGN IN ITALIA PARTNER QUALITA-COSTO-SERVIZIO FORNITURE  CONTINENTALI PER TIME TO MARKET E INNOVAZIONE PRODOTTO  INTEGRATE DA FORNITURE  A DISTANZA  PER PRODOTTI BASICI BRAND CON IDENTITA MODA VALUE FOR MONEY (VALORE A PREZZI ACCESSIBILI) DISTRIBUZIONE MONO E MULTIBRAND  DI MEDIA SUPERFICIE (FRANCHISING) GAMMA AMPIA E DELIVERIES PRODUTTORI EU E ITA BRAND IBRIDI MEDI Pinko, Patrizia Pepe, Liu Jo Coach, Nine West MODELLO MISTO INDUSTRIALIZZATO  E COMMERCIALIZZATO
Il successo nel sistema moda Oggi sono   tre i fattori fondamentali di  crescita e di successo  nel sistema moda: Lesistenza di una  forte ed originale   identit e strategia di brand  Modello Brand Identity e Brand Strategy (coerenze) La  diversificazione merceologica :  azienda specialista  monoprodotto  versus azienda generalista  multiprodotto  versus   azienda  total look-total living Il  governo della distribuzione :  strategia multicanale  (retail DOS, franchising, wholesale, non store retailing) ma comunque con grado di  controllo  o  influenza  sulla  fase distributiva finale Questi tre fattori di successo sono  strettamente interrelati  e richiedono una  forte coerenza : Con il  posizionamento  del brand rispetto al mercato e ai concorrenti  Nei  contenuti  delle scelte (manageriali ed estetiche) Rispetto ai  tempi  di realizzazione (lungo, medio, breve termine) Con le  risorse economiche-finanziarie  disponibili
IDENTITA STILISTICA IDENTITA DI IMMAGINE IDENTITA DI MARCA (brand essence) STRATEGIA DI PRODOTTO CONTESTO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE STRATEGIA  DISTRIBUTIVA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE  variet: mix/amp./prof.  -  pricing: entry/top/core  -  servizio: delivery/riassort. canali diretti  RETAIL canali indiretti  WHOLESALE Non Store  Retail target comunicazione   messaggio, media, strumenti  STRATEGIA DI SEGMENTAZIONE POSIZIONAMENTO STORIA, COMPETENZE, LOCALIZZAZIONE, HERITAGE AZIENDA /BRAND STAGIONE MEDIO-LUNGO TERMINE Il modello della Brand Strategy
La Retail Brand Equity  Valori del brand Leve di attuazione Equity del brand Identit di Brand Concept/Format canali Distintivit Associazioni valoriali Immagine dei canali Reputazione Identit Stilistica Location Price premium Identit di Immagine Offerta/Assortimenti Attrattivit Qualit percepita Personale di vendita Fedelt Soddisfazione clientela Servizi di vendita Estensione Posizionamento strategico Marketing punto vendita e CRM Crescita e Profitti POTENZIALE STRATEGICO DEL BRAND ESECUZIONE STRATEGIA SUL TERRITORIO VALORE COMPLESSIVO DEL BRAND
Il  governo della distribuzione  non implica necessariamente  lintegrazione a valle , cio竪 la  gestione diretta  del canale retail monomarca  (DOS-Directly Operated Store)  Ma la  gestione coordinata delle strategie commerciali  su: Canale Diretto (Retail in senso stretto) : Mono o Multimarca (Gucci, Prada, Tods, Ferragamo; DEV) Factory Outlet  e  Outlet District Store Canale Indiretto (Wholesale) : Monomarca in franchising/comodato/conto vendita Multimarca Evoluto Generalista di Grande Superficie (Department store, GDO) Multimarca Indipendente (Negozi specializzati per merceologia) Canali di vendita Travel Related (Duty free, Linee Aeree, Stazioni Ferroviarie) Canali di vendita Non store  (Cataloghi, Porta a Porta, On-line) Ci嘆 implica la gestione integrata  di tutte le attivit  del processo distributivo in ottica di  sell out  e non   di  sell in Governare la distribuzione multicanale
I processi di Retail Management 1. ATTIVITA STRATEGICHE DEL PROCESSO RETAIL  (Retail Director)  Def.  mix canali ws e retail x area Controllo di gestione Strategia aperture e chiusure Store image  Marketing intelligence Mappatura format retail e wholesale x area Def.  Format , Mix, N. stores, location x area 2. ATTIVITA DIREZIONALI (DEFINIZIONE POLITICHE - Sede Centrale)  Buying, merchandising, gestione stock Customer care Marketing dir. Public Relation Personale Selezione Training Incentivi 3. ATTIVITA ESECUTIVE  (Territori, Location, Negozi)  Attuazione politiche retail Vendite  Customer care Selezione Partner e Formule contrattuali Esposizione Merce
Struttura organizzativa Retail Store Man. Area Retail Manager Area Retail Manager Area Retail Manager Store Man. Store Man. Store Man. Store Man. Store Man. Store Man. Attivit di supporto Attivit direzionali Attivit esecutive
La  mappatura dei format retail  竪 il primo step per la definizione della  strategia retail  ottimale La Customer-Retail Segmentation rappresenta la  saldatura  tra le  Strategie di Brand  (Identity, Target End User, Positioning) e la  Strategia Distributiva Solo evidenziando la  copertura  dei diversi segmenti di consumatore e dei correlati format distributivi 竪 possibile delineare il Mix ottimale della distribuzione in termini di: Canali (Wholesale vs Retail); Tipologie e Format di Negozio (Immagine, dimensioni, potenziale di vendita); Location (city, provincia, resort, travel related, ecc.)  Numerosit (per canale/tipologia/format )  Grado di Penetrazione Nel retail 竪 rilevante non solo la  distinzione qualitativa  del consumatore, ma le sue caratteristiche di  buyer  (locale/non locale/turista, fedele al brand/allinsegna)  Marketing intelligence: Customer-Retail Segmentation
La  mappatura e clusterizzazione dei format retail  竪 il primo step per la definizione della  strategia distributiva ottimale La Customer-Retail Segmentation rappresenta la  saldatura  tra le  Strategie di Brand  (Identity, Target End User, Positioning) e la  Strategia Distributiva Solo evidenziando la  copertura  dei diversi segmenti di consumatore e dei correlati format distributivi 竪 possibile delineare il Mix ottimale della distribuzione in termini di: Aree Geografiche e Canali  (Wholesale vs Retail); Tipologie e Format di Negozio  (Immagine, dimensioni, potenziale di vendita); Location  (city, provincia, resort, travel related, ecc.)  Numerosit  (per canale/tipologia/format )  Grado di Penetrazione (mix, quantit, valore) Nel retail 竪 rilevante non solo la  distinzione qualitativa  del consumatore, ma le sue caratteristiche di  buyer  (locale/non locale/turista, fedele al brand/allinsegna)  Relazioni tra end user e canali retail
Differenziazione format ed end user Potenziale di spesa Fedelt al brand Alta Bassa Alta Bassa Monomarca Flaghship e DOS Monomarca Franchising Media Dettaglio multimarca Factory Outlet Disctrict Outlet Store Complementariet e sinergie potenziali, se verificate e gestite
Flagship Store Free Standing Store Shop in the Shop Corner Wall Unit Open Sale Logica retail = spazi dedicati Classificazione Format Retail  Canali indiretti = partership trade Canali diretti = integrazione a valle
FLAGSHIP STORE : negozio indipendente, di propriet (DOS), che propone lintero mondo della marca REQUISITI: Location : nelle migliori posizioni delle citt a forte visibilit internazionale (da 1, nella location di origine del brand a 1 per continente), solo su strada Dimensione : ampia, minimo 300-400 mq. di superfice di vendita Offerta : tutte le categorie di prodotto, anche categorie esclusive Personale : dedicato e gestito direttamente PRINCIPALI CARATTERISTICHE Fronte : completamente personalizzato con forte visibilit esterna Prodotti : offerta di prodotti esclusivi Servizi : offerta di servizi ed aree esclusive (caff竪, spazio cultura e intrattenimento: es. Ralph Lauren, Brooks Brothers, Hermes, Dolce & G.) Classificazione Format Retail
FREE STANDING STORE : negozio indipendente, caratterizzato dallimmagine e dallinsegna della marca, di propriet (Location Strategiche) o in Partnership (Franchising, Comodato, ecc.)  REQUISITI Location : su strada, mall, aeroporto, hotel arcades, con entrata indipendente Offerta : tutte o una selezione ampia delle categorie di prodotto Personale : dedicato  PRINCIPALI CARATTERISTICHE Fronte : completamente personalizzato  Dimensione : 70-120 mq. di superfice d vendita  Bilanciamento tra le  esigenze di immagine  e le  esigenze commerciali  ed economiche (Progetto che deve rendere ai franchisee)  Classificazione Format Retail
SHOP IN SHOP : negozio caratterizzato dallimmagine e dallinsegna della marca allinterno di una entit commerciale esterna (tipicamente il department store).  La formula contrattuale pu嘆 essere di partnership (concession, contratto estimatorio, ecc.), con una condivisione del rischio/investimento. REQUISITI Location : in una struttura commerciale, 3/4 pareti + pavimento  Offerta : tutte le categorie di prodotto che rappresentano almeno lofferta principale della marca Personale : dedicato PRINCIPALI CARATTERISTICHE Fronte : completamente personalizzato  Dimensione : 50-120 mq. di superfice di vendita Classificazione Format Retail
CORNER : punto vendita personalizzato, caratterizzato dallimmagine e dallinsegna della marca allinterno di una entit commerciale esterna. La formula contrattuale pu嘆 essere anche in questo caso in partnership (contributo arredi, cambi merce, gestione resi, ecc.)  REQUISITI Location : in una struttura commerciale grande (Department Store) o media (es. Gi嘆 Moretti, Carnevali, Ratti Boutique), 2/3 pareti + pavimento (Hard e Soft Corner)  PRINCIPALI CARATTERISTICHE Personale : prevalentemente dedicato ,  anche se in genere del Retailer Consente, grazie alla  flessibilit e modularit  del format, di coprire  intensivamente  il mercato, entrando in  partnership con la distribuzione , nelle aree geografiche e nelle location  non strategiche , che meriterebbero format retail diretti o pi湛 impegnativi (shop in shop)  Classificazione Format Retail
WALL UNIT : punto vendita personalizzato, caratterizzato dallimmagine e dallinsegna della marca allinterno di una entit commerciale  REQUISITI Location : in una struttura commerciale, 1/2 pareti Format tipico del  canale Travel Related PRINCIPALI CARATTERISTICHE Personale : prevalentemente dedicato   Prevalentemente orientato (anche come layout e display) alla vendita di  prodotti ad acquisto di impulso  e a valenza regalo (accessori, profumi)  Consente di coprire un segmento di mercato ad  elevato tasso di traffico  (24 ore su 24),  internazionale  (diffusione immagine marca),  altamente redditizio  (semplicit di gestione e processo di acquisto)  Classificazione Format Retail
Flagship Store Free Standing Store Shop in Shop Corner Wall Unit + Immagine + Copertura/Volumi  Mission Location/Format Retail Metropoli/Centro Citt Medie/Resort/ Centri Commerciali Citt/Dpt Store Provincia/Multimarca Travel Related LOCATION FORMAT
Flagship Store Free Standing Store Shop in Shop Corner Wall Unit Open Sale 100% Grado di controllo  20% Grado di Controllo dei  Format Retail
In una  Strategia Distributiva armonizzata  le  Politiche Retail  vanno applicate in modo coerente (standard vs differenziazione): Alle  diverse aree geografiche  (Continenti, Paesi, Regioni) Alle diverse location  (City Store, Resort Store, SIS Dept Store, Wall Unit Duty Free, Mall, Alberghi, ecc.) Ai diversi format retail  (dal flagship store  al corner, alloutlet store, in rapporto alle dimensioni, tipologie, logiche di gestione degli spazi) Alle  diverse dimensioni/specializzazione   merceologica  (Mono/Multibrand, Uomo/Donna/Bambino, Abbigliamento/Accessori, ) Sulle diverse variabili del  Retail Mix : Store Concept e Visual Merchandising Assortimenti  (mix, delivery; must buys, best seller, ecc.) Prezzi  (Retail Price vs Wholesale Price, Markdown) Marketing relazionale  (customer data base, direct marketing, gestione VIP) Servizi sul punto vendita  (su misura, reclami e resi, servizi post vendita, gestione rimanenze e saldi, gestione cliente in rete negozi) Politiche del personale  di  vendita (organizzazione negozi, tecniche di gestione del cliente, divise personale, sistemi di valutazione e di incentivazione) Politiche gestionali  (gestione merce, sistemi informativi, reporting, ecc.) Format Retail e Retail Mix
INDICI DI PERFORMANCE: CITTA E CENTRI COMMERCIALI
INDICI DI PERFORMANCE: CITY E RESORT Valori espressi in Euro Dati stimati al 31/12/2000
Relazioni tra end user e format/location  (Levis Italia)
Relazioni tra end user e format/location  (Levis Italia)
STORE CLASS FLAGSHIP STORE FORMAT MULTIBRAND MONOBRAND LOCATION CENTRO STORICO ZONA CENTRALE AREA COMMERCIALE CENTRO COMMERCIALE RESORT / TRAVEL RELATED TIPOLOGIA CLIENTELA RESIDENTE TURISTICA DIMENSIONE MICRO (dim<100m 2 )  MINI (100m 2 <dim<250m 2 )  MEDI (250m 2 <dim<650m 2 )  MEGA (dim>650m 2 )  CLASSIFICAZIONE CITTA' METROPOLI GRANDE CITT (pop>200.000)  CITT (50.000<pop<200.000)  PICCOLO CENTRO URBANO (pop<50.000)  PAESE SPAIN GERMANY ITALY  UNITED KINGDOM FRANCE  PORTUGAL CLUSTERIZZAZIONE DEI NEGOZI: ES. BENETTON
CLUSTERIZZAZIONE DEI NEGOZI: ES. BENETTON
FATTURATO/m 2 MARGINE LORDO/m 2 VALORE MEDIO SCONTRINO TURNOVER NORMALIZZAZIONE SUPER INDICE DI PERFORMANCE RETAIL: KPI VARIABILI DI PERFORMANCE DEI NEGOZI:  Es. Benetton
Relazioni tra format  e performance (Benetton)
Top Entry Occasioni Formali Tintoria 40属 Stile/Immagine/qualit Prezzo medio Occasioni Informali Imelde e Stefano  Cavalleri  (Etichetta Gold)  I Pinco Pallino  (Etichetta Verde)  Pre-riciclo  Femmina I Pinco Pallino  (Etichetta Rosa)  Femmina I Pinco  Pallino  (Etichetta  Bianca e Silver)  Baby e Mini I Pinco Pallino  (Etichetta Blu)  Maschio e Femmina MONOMARCA RETAIL ASSORTIMENTO E FORMAT: ES. I PINCO PALLINO
Top Entry Occasioni Formali Tintoria 40属 Stile/Immagine/qualit Prezzo medio Occasioni Informali Imelde e Stefano  Cavalleri  (Etichetta Gold)  I Pinco Pallino  (Etichetta Verde)  Pre-riciclo  Femmina I Pinco Pallino  (Etichetta Rosa)  Femmina I Pinco  Pallino  (Etichetta  Bianca e Silver)  Baby e Mini I Pinco Pallino  (Etichetta Blu)  Maschio e Femmina MULTIMARCA OPINION LEADER ASSORTIMENTO E CANALI: ES. I PINCO PALLINO
Top Entry Occasioni Formali Tintoria 40属 Stile/Immagine/qualit Prezzo medio Occasioni Informali Imelde e Stefano  Cavalleri  (Etichetta Gold)  I Pinco Pallino  (Etichetta Verde)  Pre-riciclo  Femmina I Pinco Pallino  (Etichetta Rosa)  Femmina I Pinco  Pallino  (Etichetta  Bianca e Silver)  Baby e Mini I Pinco Pallino  (Etichetta Blu)  Maschio e Femmina MULTIMARCA DIFFUSION ASSORTIMENTO E CANALI: ES. I PINCO PALLINO
Format Retail e Politiche Retail Le  Politiche Generali Retail , vanno applicate in modo differenziato: Ai diversi format retail  (dal flagship store  al wall unit, in rapporto alle diversi spazi) Alle  diverse aree geografiche  (Continenti, Paesi, Regioni) Alle diverse location  (City Store, Resort Store, SIS Dept Store, Corner,  Wall Unit Duty Free) Sulle diverse variabili del  Retail Mix : Assortimenti  (mix, delivery; must buy, best seller, image product) Prezzi  (Retail Price vs Wholesale Price) Marketing relazionale  (customer data base, direct marketing, politica e gestione VIP, ecc.) Servizi sul punto vendita  (su misura, reclami e resi, servizi post vendita, gestione rimanenze e saldi, gestione cliente in rete negozi) Politiche del personale  di  vendita (organizzazione negozi, tecniche di gestione del cliente, planning divise promozionali, sistemi di valutazione e di incentivazione) Politiche gestionali  (gestione assortimenti, sistemi informativi, analisi di redditivit, analisi dei costi/investimenti, ecc.)
Politiche Retail e Performance La gestione dei processi retail richiede la identificazione di tutti gli  indicatori-chiave di performance  (KPI, tableau du bord, ) e la creazione di un Sistema Informativo ad hoc; Gli indicatori economici e finanziari a  livello di negozio  (margini lordi, utili netti, rapportati a mq, addetti) sono il  mattone  delle performance del canale Retail, integrati dalle performance degli  oggetti  del retail: Brand, Collezioni, Prodotti, Stagioni; Lanalisi sistematica delle performance di negozio consente di verificare  lattuazione delle politiche retail , di confrontare i diversi  Format/Location  e di identificare le  Best Practises  nei diversi  sottoprocessi retail  (Buying, Store Design, Visual Merchandising, Gestione Personale di vendita, Customer care, ecc.); E utile mappare le performance per  Cluster  di Format/Location simili (es. Flagship, Negozi di Citt, Negozi Resort, Shop in Shop, Corner), anche al fine di correlarli a  Politiche di Format/Location differenziate; Lanalisi e il monitoraggio delle  performance  sono uno strumento per monitorare i  processi di retail management
Valori relativi al periodo Gennaio / Settembre 2000 INDICI DI PERFORMANCE: MIX MERCEOLOGICO
Standardizzazione globale  (PRO):  Immagine standardizzata Economie di scala (prodotto, produzione, processi retail) Spinta alla globalizzazione del business Controllo strategie distributive e di marketing Efficienza e riduzione costi Standadizzazione globale  (CONTRO): Scarso orientamento al cliente locale (reale vs ideale)  Insensibilit ai mercati locali (impermeabilit cultura HQ) Eccessiva centralizzazione delle leve decisionali (efficacia?) Limitata attuazione delle strategie centrali (scarsa condivisione) Prodotti e servizi non sempre adeguati al mercato locale Danneggiamento dellimmagine e del patrimonio del brand Tendenze in atto nel retail: glocalizzazione STRATEGIA GLOCALE : un mix equilibrato tra  strategie globali  e  adattamento locale , specie nei  mercati  e nelle  location   opinion leader

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  • 3. LUSSO ESCLUSIVO Hermes, Chanel, LV, Brioni, Loro Piana, Armani, Tods, Ferragamo Mission: Attualizzare lheritage del brand Heritage storico del brand Genius loci (Made in Italy, France) Identit e codici stilistici permanenti Artigianalit industriale (hand made) Eccellenza materiali e lavorazioni Prodotti durevoli e continuativi Esclusivit prodotto e clienti Controllo/esclusivit distribuzione Immagine, PR e Celebrities Internazionalizzazione distributiva Competitor: Brand del lusso francesi Segmenti: Uomo, Donna classica, Accessori HIGH FASHION Prada, Dior, Lanvin, Gucci, Dolce e Gabbana, Cavalli, Blanik, Louboutin Credibilit designer-creativo Lifestyle internazionale Evoluzione identit stilistica Made in (coerenza prezzo/valore) Industrializzazione stile Prodotti effimeri e fashion Estensione merceologica Controllo/esclusivit distribuzione Immagine, PR, Celebrities Valorizzazione brand (licenze) Mission: Imporre le nuove tendenze Competitor: Designer internazionali Segmenti: Donna Fashion, PAP, Accessori
  • 4. Mission: Value for Money Brand garanzia Stile distintivo e riconoscibile Modello Programmato + Made to stock (Riassortimenti, NOOS) Specializzazione merceologica Prodotto industrializzato in Italia Produzione in Italia e delocalizzata Marketing aggressivo (dimensione) Retail medie superfici e wholesale Massa critica minima worldwide Competitor: Brand USA e Nord Europa Segmenti: Uomo, Casual & Jeans, Accessori FASHION ACCESSIBILE Pinko, Patrizia Pepe, Liu Jo, Diesel, Miss Sixty, Fornarina, Coach, Coccinelle, Furla Velocit nel recepire tendenze Industrializzazione rapida tendenze Elevato rapporto Moda/Prezzo Modello Programmato + Pronto Moda (Flash stagionali) Estensione merceologica Prodotto industrializzato in Italia Valorizzazione filiera high fashion Produzione in Italia e delocalizzata Distribuzione Retail e Wholesale Mission: Industrializzare tendenze moda Competitor: prevalentemente italiani Segmenti: Fashion, Apparel, Accessori PREMIUM BRAND Hugo Boss, Ralph Lauren, Max Mara, Zegna, Geox, F.lli Rossetti
  • 5. Mission: Massificare prezzo e servizio Prodotti basici (funzionalit e trasversalit di utilizzo) Brand prodotto o Brand insegna Marketing aggressivo (dimensione) Retail grande sup. o wholesale diff. Modello Made to stock e NOOS (riassortimenti continui) Massimizzazione servizio/consegne Integrazione retail/supply chain Outsourcing nei paesi low cost Logistica world class Competitor: Brand USA e Nord Europa Segmenti: Uomo, Casual & Jeans, Intimo PRONTO MODA DI MASSA Zara, H&M, Mango, Uniqlo, Bata, Phard, Carpisa, Andr竪, Bata, Yamamay Prodotti di breve durata (fashion), in prevalenza donna e abbigliamento Democratizzazione moda su massa Imitazione trend maker high fashion Brand insegna (wholesale solo Italia) Superfici Retail grandi, medie, piccole (reti in franchising) Logica rinnovamento continuo offerta (settimanali) Integrazione retail/supply chain Outsourcing medio raggio (lead time pi湛 corto per effetto moda) Mission: Massificazione prodotto moda Competitor: Zara, H&M, Top Shop, Bata Segmenti: Fashion, Apparel, Accessori BASIC DI MASSA Gap, Abercrombie, Nike, Adidas, Levis, Benetton, Calzedonia, Intimissimi, Uniqlo
  • 6. Modelli di Business e Canali distributivi LIVELLO ALTO LIVELLO MEDIO MASSA USA EUROPA CENTRO NORD Monomarca Top Brand Dept Stores e GDO Boutiques multimarca Mass Retailer e Mega Brand Dettaglio generico Fast Retailer EUROPA SUD Brand Ibridi Grande differenziazione di canali nei diversi mercati geografici
  • 7. Italia : Boutique multimarca top (Best Stores: Biffi, Tessabit, San Carlo, Penelope, Le Noir, Spinnaker, Anna Mode, LuisaViaRoma, Ratti, Russo, De Fano, Giglio, ecc.), Department (La Rinascente, Coin), Catene specializzate (Calzedonia, Intimissimi, Pinko, Patrizia Pepe, Harmont & Blaine, Furla, Carpisa, Benetton) UK : Department Stores (Harrods, House of Fraser, Selfridges, Marks & Spencer, Debenhams, Liberty) e Non store Francia : Department Stores (Bon March竪, Printemps, Gallerie Lafayette), Catene specializzate (Decathlon), Vendite per corrispondenza Spagna : Catene apparel (Zara, Massimo Dutti, Mango, Desigual), Department Stores (El Corte Ingles) Germania: Gruppi di acquisto (Intersport), Catene specializzate (Deichmann, Tenaris), Department Stores (Karstadt), Catene internazionali (Zara, Bata, H&M) USA : Department Stores (Neiman Marcus, Bergdorf & Goodman, Saks, Nordstrom, Macys), Catene Brand (Ralph Lauren, Abercrombie), Outlet, Non store (Target), Specialty stores (indipendenti) Asia e Russia: Real estate-partner I retailer chiave nei paesi principali
  • 8. Canali distributivi in Italia: peso relativo HIGH END MEDIUM END MASS USA EUROPA NORD Monomarca Top Brand Dept Stores e GDO Boutiques multimarca Outlet Mass Retailer e Mega Brand Piccole catene Dettaglio generico ITALIA: Boutiques 10%, Dettaglio 35%, Monomarca Top 5%, Catene 15%, Mass Retail 20%, Ambulanti 10%, Department Store e GDO 5% (*) Fast Retailer EUROPA SUD (*) Ricerca SDA Bocconi per UE, 2007
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  • 10. Mega Brands e Mass Retailer MERCHANDISING NETWORKS PARTNER PRODUTTIVI DI COSTO-VOLUME PRODOTTI BASICI, PIANIFICABILI, BASSI COSTI NECESSITA DI RETE DI FORNITORI SPECIALIZZATI AD ALTO VOLUME NECESSITA DI INNOVAZIONE I MEGA BRAND EVOLVONO VERSO IL MODELLO DEI MASS RETAILER DA GAMMA STRETTA A GAMMA AMPIA ELEVATI VOLUMI DI PRODOTTI STANDARD (RIASSORTIMENTO) AZIENDE GLOBALI AD ELEVATO POTERE CONTRATTUALE MEGA BRANDS E MASS RETAILER Gap, Uniqlo, Abercrombie Nike, Adidas, Geox, Nero Giardini, Clarks, Ecco, Deichmann, PRODUTTORI ASIATICI PIATTAFORME FORNITURA IN OUTSOURCING
  • 11. Fast Retailer (Catene pronto moda) MERCHANDISING NETWORKS PARTNER COSTO-VOLUME-SERVIZIO ESIGENZA DI FORNITURE REGIONALI PER TIME TO MARKET E INNOVAZIONE PRODOTTO INTEGRATE DA FORNITURE A DISTANZA PER PRODOTTI BASICI PRODUTTORI EU E ITA FAST RETAILERS ZARA, H&M PIATTAFORME FORNITURA IN OUTSOURCING
  • 12. I modelli emergenti: Brand Ibridi Medi STILE E DESIGN IN ITALIA PARTNER QUALITA-COSTO-SERVIZIO FORNITURE CONTINENTALI PER TIME TO MARKET E INNOVAZIONE PRODOTTO INTEGRATE DA FORNITURE A DISTANZA PER PRODOTTI BASICI BRAND CON IDENTITA MODA VALUE FOR MONEY (VALORE A PREZZI ACCESSIBILI) DISTRIBUZIONE MONO E MULTIBRAND DI MEDIA SUPERFICIE (FRANCHISING) GAMMA AMPIA E DELIVERIES PRODUTTORI EU E ITA BRAND IBRIDI MEDI Pinko, Patrizia Pepe, Liu Jo Coach, Nine West MODELLO MISTO INDUSTRIALIZZATO E COMMERCIALIZZATO
  • 13. Il successo nel sistema moda Oggi sono tre i fattori fondamentali di crescita e di successo nel sistema moda: Lesistenza di una forte ed originale identit e strategia di brand Modello Brand Identity e Brand Strategy (coerenze) La diversificazione merceologica : azienda specialista monoprodotto versus azienda generalista multiprodotto versus azienda total look-total living Il governo della distribuzione : strategia multicanale (retail DOS, franchising, wholesale, non store retailing) ma comunque con grado di controllo o influenza sulla fase distributiva finale Questi tre fattori di successo sono strettamente interrelati e richiedono una forte coerenza : Con il posizionamento del brand rispetto al mercato e ai concorrenti Nei contenuti delle scelte (manageriali ed estetiche) Rispetto ai tempi di realizzazione (lungo, medio, breve termine) Con le risorse economiche-finanziarie disponibili
  • 14. IDENTITA STILISTICA IDENTITA DI IMMAGINE IDENTITA DI MARCA (brand essence) STRATEGIA DI PRODOTTO CONTESTO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE STRATEGIA DISTRIBUTIVA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE variet: mix/amp./prof. - pricing: entry/top/core - servizio: delivery/riassort. canali diretti RETAIL canali indiretti WHOLESALE Non Store Retail target comunicazione messaggio, media, strumenti STRATEGIA DI SEGMENTAZIONE POSIZIONAMENTO STORIA, COMPETENZE, LOCALIZZAZIONE, HERITAGE AZIENDA /BRAND STAGIONE MEDIO-LUNGO TERMINE Il modello della Brand Strategy
  • 15. La Retail Brand Equity Valori del brand Leve di attuazione Equity del brand Identit di Brand Concept/Format canali Distintivit Associazioni valoriali Immagine dei canali Reputazione Identit Stilistica Location Price premium Identit di Immagine Offerta/Assortimenti Attrattivit Qualit percepita Personale di vendita Fedelt Soddisfazione clientela Servizi di vendita Estensione Posizionamento strategico Marketing punto vendita e CRM Crescita e Profitti POTENZIALE STRATEGICO DEL BRAND ESECUZIONE STRATEGIA SUL TERRITORIO VALORE COMPLESSIVO DEL BRAND
  • 16. Il governo della distribuzione non implica necessariamente lintegrazione a valle , cio竪 la gestione diretta del canale retail monomarca (DOS-Directly Operated Store) Ma la gestione coordinata delle strategie commerciali su: Canale Diretto (Retail in senso stretto) : Mono o Multimarca (Gucci, Prada, Tods, Ferragamo; DEV) Factory Outlet e Outlet District Store Canale Indiretto (Wholesale) : Monomarca in franchising/comodato/conto vendita Multimarca Evoluto Generalista di Grande Superficie (Department store, GDO) Multimarca Indipendente (Negozi specializzati per merceologia) Canali di vendita Travel Related (Duty free, Linee Aeree, Stazioni Ferroviarie) Canali di vendita Non store (Cataloghi, Porta a Porta, On-line) Ci嘆 implica la gestione integrata di tutte le attivit del processo distributivo in ottica di sell out e non di sell in Governare la distribuzione multicanale
  • 17. I processi di Retail Management 1. ATTIVITA STRATEGICHE DEL PROCESSO RETAIL (Retail Director) Def. mix canali ws e retail x area Controllo di gestione Strategia aperture e chiusure Store image Marketing intelligence Mappatura format retail e wholesale x area Def. Format , Mix, N. stores, location x area 2. ATTIVITA DIREZIONALI (DEFINIZIONE POLITICHE - Sede Centrale) Buying, merchandising, gestione stock Customer care Marketing dir. Public Relation Personale Selezione Training Incentivi 3. ATTIVITA ESECUTIVE (Territori, Location, Negozi) Attuazione politiche retail Vendite Customer care Selezione Partner e Formule contrattuali Esposizione Merce
  • 18. Struttura organizzativa Retail Store Man. Area Retail Manager Area Retail Manager Area Retail Manager Store Man. Store Man. Store Man. Store Man. Store Man. Store Man. Attivit di supporto Attivit direzionali Attivit esecutive
  • 19. La mappatura dei format retail 竪 il primo step per la definizione della strategia retail ottimale La Customer-Retail Segmentation rappresenta la saldatura tra le Strategie di Brand (Identity, Target End User, Positioning) e la Strategia Distributiva Solo evidenziando la copertura dei diversi segmenti di consumatore e dei correlati format distributivi 竪 possibile delineare il Mix ottimale della distribuzione in termini di: Canali (Wholesale vs Retail); Tipologie e Format di Negozio (Immagine, dimensioni, potenziale di vendita); Location (city, provincia, resort, travel related, ecc.) Numerosit (per canale/tipologia/format ) Grado di Penetrazione Nel retail 竪 rilevante non solo la distinzione qualitativa del consumatore, ma le sue caratteristiche di buyer (locale/non locale/turista, fedele al brand/allinsegna) Marketing intelligence: Customer-Retail Segmentation
  • 20. La mappatura e clusterizzazione dei format retail 竪 il primo step per la definizione della strategia distributiva ottimale La Customer-Retail Segmentation rappresenta la saldatura tra le Strategie di Brand (Identity, Target End User, Positioning) e la Strategia Distributiva Solo evidenziando la copertura dei diversi segmenti di consumatore e dei correlati format distributivi 竪 possibile delineare il Mix ottimale della distribuzione in termini di: Aree Geografiche e Canali (Wholesale vs Retail); Tipologie e Format di Negozio (Immagine, dimensioni, potenziale di vendita); Location (city, provincia, resort, travel related, ecc.) Numerosit (per canale/tipologia/format ) Grado di Penetrazione (mix, quantit, valore) Nel retail 竪 rilevante non solo la distinzione qualitativa del consumatore, ma le sue caratteristiche di buyer (locale/non locale/turista, fedele al brand/allinsegna) Relazioni tra end user e canali retail
  • 21. Differenziazione format ed end user Potenziale di spesa Fedelt al brand Alta Bassa Alta Bassa Monomarca Flaghship e DOS Monomarca Franchising Media Dettaglio multimarca Factory Outlet Disctrict Outlet Store Complementariet e sinergie potenziali, se verificate e gestite
  • 22. Flagship Store Free Standing Store Shop in the Shop Corner Wall Unit Open Sale Logica retail = spazi dedicati Classificazione Format Retail Canali indiretti = partership trade Canali diretti = integrazione a valle
  • 23. FLAGSHIP STORE : negozio indipendente, di propriet (DOS), che propone lintero mondo della marca REQUISITI: Location : nelle migliori posizioni delle citt a forte visibilit internazionale (da 1, nella location di origine del brand a 1 per continente), solo su strada Dimensione : ampia, minimo 300-400 mq. di superfice di vendita Offerta : tutte le categorie di prodotto, anche categorie esclusive Personale : dedicato e gestito direttamente PRINCIPALI CARATTERISTICHE Fronte : completamente personalizzato con forte visibilit esterna Prodotti : offerta di prodotti esclusivi Servizi : offerta di servizi ed aree esclusive (caff竪, spazio cultura e intrattenimento: es. Ralph Lauren, Brooks Brothers, Hermes, Dolce & G.) Classificazione Format Retail
  • 24. FREE STANDING STORE : negozio indipendente, caratterizzato dallimmagine e dallinsegna della marca, di propriet (Location Strategiche) o in Partnership (Franchising, Comodato, ecc.) REQUISITI Location : su strada, mall, aeroporto, hotel arcades, con entrata indipendente Offerta : tutte o una selezione ampia delle categorie di prodotto Personale : dedicato PRINCIPALI CARATTERISTICHE Fronte : completamente personalizzato Dimensione : 70-120 mq. di superfice d vendita Bilanciamento tra le esigenze di immagine e le esigenze commerciali ed economiche (Progetto che deve rendere ai franchisee) Classificazione Format Retail
  • 25. SHOP IN SHOP : negozio caratterizzato dallimmagine e dallinsegna della marca allinterno di una entit commerciale esterna (tipicamente il department store). La formula contrattuale pu嘆 essere di partnership (concession, contratto estimatorio, ecc.), con una condivisione del rischio/investimento. REQUISITI Location : in una struttura commerciale, 3/4 pareti + pavimento Offerta : tutte le categorie di prodotto che rappresentano almeno lofferta principale della marca Personale : dedicato PRINCIPALI CARATTERISTICHE Fronte : completamente personalizzato Dimensione : 50-120 mq. di superfice di vendita Classificazione Format Retail
  • 26. CORNER : punto vendita personalizzato, caratterizzato dallimmagine e dallinsegna della marca allinterno di una entit commerciale esterna. La formula contrattuale pu嘆 essere anche in questo caso in partnership (contributo arredi, cambi merce, gestione resi, ecc.) REQUISITI Location : in una struttura commerciale grande (Department Store) o media (es. Gi嘆 Moretti, Carnevali, Ratti Boutique), 2/3 pareti + pavimento (Hard e Soft Corner) PRINCIPALI CARATTERISTICHE Personale : prevalentemente dedicato , anche se in genere del Retailer Consente, grazie alla flessibilit e modularit del format, di coprire intensivamente il mercato, entrando in partnership con la distribuzione , nelle aree geografiche e nelle location non strategiche , che meriterebbero format retail diretti o pi湛 impegnativi (shop in shop) Classificazione Format Retail
  • 27. WALL UNIT : punto vendita personalizzato, caratterizzato dallimmagine e dallinsegna della marca allinterno di una entit commerciale REQUISITI Location : in una struttura commerciale, 1/2 pareti Format tipico del canale Travel Related PRINCIPALI CARATTERISTICHE Personale : prevalentemente dedicato Prevalentemente orientato (anche come layout e display) alla vendita di prodotti ad acquisto di impulso e a valenza regalo (accessori, profumi) Consente di coprire un segmento di mercato ad elevato tasso di traffico (24 ore su 24), internazionale (diffusione immagine marca), altamente redditizio (semplicit di gestione e processo di acquisto) Classificazione Format Retail
  • 28. Flagship Store Free Standing Store Shop in Shop Corner Wall Unit + Immagine + Copertura/Volumi Mission Location/Format Retail Metropoli/Centro Citt Medie/Resort/ Centri Commerciali Citt/Dpt Store Provincia/Multimarca Travel Related LOCATION FORMAT
  • 29. Flagship Store Free Standing Store Shop in Shop Corner Wall Unit Open Sale 100% Grado di controllo 20% Grado di Controllo dei Format Retail
  • 30. In una Strategia Distributiva armonizzata le Politiche Retail vanno applicate in modo coerente (standard vs differenziazione): Alle diverse aree geografiche (Continenti, Paesi, Regioni) Alle diverse location (City Store, Resort Store, SIS Dept Store, Wall Unit Duty Free, Mall, Alberghi, ecc.) Ai diversi format retail (dal flagship store al corner, alloutlet store, in rapporto alle dimensioni, tipologie, logiche di gestione degli spazi) Alle diverse dimensioni/specializzazione merceologica (Mono/Multibrand, Uomo/Donna/Bambino, Abbigliamento/Accessori, ) Sulle diverse variabili del Retail Mix : Store Concept e Visual Merchandising Assortimenti (mix, delivery; must buys, best seller, ecc.) Prezzi (Retail Price vs Wholesale Price, Markdown) Marketing relazionale (customer data base, direct marketing, gestione VIP) Servizi sul punto vendita (su misura, reclami e resi, servizi post vendita, gestione rimanenze e saldi, gestione cliente in rete negozi) Politiche del personale di vendita (organizzazione negozi, tecniche di gestione del cliente, divise personale, sistemi di valutazione e di incentivazione) Politiche gestionali (gestione merce, sistemi informativi, reporting, ecc.) Format Retail e Retail Mix
  • 31. INDICI DI PERFORMANCE: CITTA E CENTRI COMMERCIALI
  • 32. INDICI DI PERFORMANCE: CITY E RESORT Valori espressi in Euro Dati stimati al 31/12/2000
  • 33. Relazioni tra end user e format/location (Levis Italia)
  • 34. Relazioni tra end user e format/location (Levis Italia)
  • 35. STORE CLASS FLAGSHIP STORE FORMAT MULTIBRAND MONOBRAND LOCATION CENTRO STORICO ZONA CENTRALE AREA COMMERCIALE CENTRO COMMERCIALE RESORT / TRAVEL RELATED TIPOLOGIA CLIENTELA RESIDENTE TURISTICA DIMENSIONE MICRO (dim<100m 2 ) MINI (100m 2 <dim<250m 2 ) MEDI (250m 2 <dim<650m 2 ) MEGA (dim>650m 2 ) CLASSIFICAZIONE CITTA' METROPOLI GRANDE CITT (pop>200.000) CITT (50.000<pop<200.000) PICCOLO CENTRO URBANO (pop<50.000) PAESE SPAIN GERMANY ITALY UNITED KINGDOM FRANCE PORTUGAL CLUSTERIZZAZIONE DEI NEGOZI: ES. BENETTON
  • 37. FATTURATO/m 2 MARGINE LORDO/m 2 VALORE MEDIO SCONTRINO TURNOVER NORMALIZZAZIONE SUPER INDICE DI PERFORMANCE RETAIL: KPI VARIABILI DI PERFORMANCE DEI NEGOZI: Es. Benetton
  • 38. Relazioni tra format e performance (Benetton)
  • 39. Top Entry Occasioni Formali Tintoria 40属 Stile/Immagine/qualit Prezzo medio Occasioni Informali Imelde e Stefano Cavalleri (Etichetta Gold) I Pinco Pallino (Etichetta Verde) Pre-riciclo Femmina I Pinco Pallino (Etichetta Rosa) Femmina I Pinco Pallino (Etichetta Bianca e Silver) Baby e Mini I Pinco Pallino (Etichetta Blu) Maschio e Femmina MONOMARCA RETAIL ASSORTIMENTO E FORMAT: ES. I PINCO PALLINO
  • 40. Top Entry Occasioni Formali Tintoria 40属 Stile/Immagine/qualit Prezzo medio Occasioni Informali Imelde e Stefano Cavalleri (Etichetta Gold) I Pinco Pallino (Etichetta Verde) Pre-riciclo Femmina I Pinco Pallino (Etichetta Rosa) Femmina I Pinco Pallino (Etichetta Bianca e Silver) Baby e Mini I Pinco Pallino (Etichetta Blu) Maschio e Femmina MULTIMARCA OPINION LEADER ASSORTIMENTO E CANALI: ES. I PINCO PALLINO
  • 41. Top Entry Occasioni Formali Tintoria 40属 Stile/Immagine/qualit Prezzo medio Occasioni Informali Imelde e Stefano Cavalleri (Etichetta Gold) I Pinco Pallino (Etichetta Verde) Pre-riciclo Femmina I Pinco Pallino (Etichetta Rosa) Femmina I Pinco Pallino (Etichetta Bianca e Silver) Baby e Mini I Pinco Pallino (Etichetta Blu) Maschio e Femmina MULTIMARCA DIFFUSION ASSORTIMENTO E CANALI: ES. I PINCO PALLINO
  • 42. Format Retail e Politiche Retail Le Politiche Generali Retail , vanno applicate in modo differenziato: Ai diversi format retail (dal flagship store al wall unit, in rapporto alle diversi spazi) Alle diverse aree geografiche (Continenti, Paesi, Regioni) Alle diverse location (City Store, Resort Store, SIS Dept Store, Corner, Wall Unit Duty Free) Sulle diverse variabili del Retail Mix : Assortimenti (mix, delivery; must buy, best seller, image product) Prezzi (Retail Price vs Wholesale Price) Marketing relazionale (customer data base, direct marketing, politica e gestione VIP, ecc.) Servizi sul punto vendita (su misura, reclami e resi, servizi post vendita, gestione rimanenze e saldi, gestione cliente in rete negozi) Politiche del personale di vendita (organizzazione negozi, tecniche di gestione del cliente, planning divise promozionali, sistemi di valutazione e di incentivazione) Politiche gestionali (gestione assortimenti, sistemi informativi, analisi di redditivit, analisi dei costi/investimenti, ecc.)
  • 43. Politiche Retail e Performance La gestione dei processi retail richiede la identificazione di tutti gli indicatori-chiave di performance (KPI, tableau du bord, ) e la creazione di un Sistema Informativo ad hoc; Gli indicatori economici e finanziari a livello di negozio (margini lordi, utili netti, rapportati a mq, addetti) sono il mattone delle performance del canale Retail, integrati dalle performance degli oggetti del retail: Brand, Collezioni, Prodotti, Stagioni; Lanalisi sistematica delle performance di negozio consente di verificare lattuazione delle politiche retail , di confrontare i diversi Format/Location e di identificare le Best Practises nei diversi sottoprocessi retail (Buying, Store Design, Visual Merchandising, Gestione Personale di vendita, Customer care, ecc.); E utile mappare le performance per Cluster di Format/Location simili (es. Flagship, Negozi di Citt, Negozi Resort, Shop in Shop, Corner), anche al fine di correlarli a Politiche di Format/Location differenziate; Lanalisi e il monitoraggio delle performance sono uno strumento per monitorare i processi di retail management
  • 44. Valori relativi al periodo Gennaio / Settembre 2000 INDICI DI PERFORMANCE: MIX MERCEOLOGICO
  • 45. Standardizzazione globale (PRO): Immagine standardizzata Economie di scala (prodotto, produzione, processi retail) Spinta alla globalizzazione del business Controllo strategie distributive e di marketing Efficienza e riduzione costi Standadizzazione globale (CONTRO): Scarso orientamento al cliente locale (reale vs ideale) Insensibilit ai mercati locali (impermeabilit cultura HQ) Eccessiva centralizzazione delle leve decisionali (efficacia?) Limitata attuazione delle strategie centrali (scarsa condivisione) Prodotti e servizi non sempre adeguati al mercato locale Danneggiamento dellimmagine e del patrimonio del brand Tendenze in atto nel retail: glocalizzazione STRATEGIA GLOCALE : un mix equilibrato tra strategie globali e adattamento locale , specie nei mercati e nelle location opinion leader

Editor's Notes

  • #36: 1) definizione variabili di classificazione (2) popolazione del database (3) classificazione dei pv secondo i criteri individuati (4) analisi di correlazione tra le variabili (5) definizione pesi per ciascuna variabile (6) cluster analysis (7) verifica qualitativa dei cluster trovati Variabili: Store class: flagship 竪 nelle metropoli, in location ottimale e mix ampio (immagine) Format, dimensioni e paese: anagrafica Location, tipologia clientela e classificazione citt: ricerche on line CORRELAZIONE La location 竪 molto correlata alla clientela La classificazione delle citt 竪 mediamente correlata alla clientela Classificazione delle citt non 竪 correlata con la location PESI ALLE VARIABILI Store class Location Clientela Citt Paese (0) Format (0)
  • #37: Similarit 80% Matchato con considerazioni qualitative Cluster analizzati: Flagship Neg 916101 LONDON 255/259 REGENT STREET Neg 023382 PARIS 51/53 BOULEVARD HAUSSMANN Megastour Neg 011314 PARIS PLACE DE L OPERA, 3 RUE DE LA PAIX Neg 013155 MILANO PIAZZA DUOMO Postcards Neg 011749 ROMA PIAZZA DI SPAGNA 67/68/69 Neg 022883 HAMBURG GERHOEF STR. 18 B side Neg 021636 BERLIN EKZ QUARTIER 206 Neg 013177 PARIS RUE DE RENNES Just B Neg 152146 MAZARA DEL VALLO CORSO UMBERTO I 20 Neg 019873 SANTANDER CALLE LEALTAD, 14 Tiny b side Neg 022578 BERLIN EKZ SCHOENHAUSER ALLEE ARKADEN Neg 948484 MUENCHEN LEOPOLDSTR. 46 Megabusiness Neg 023873 BERLIN TAUENTZIEHNSTR. 18/A Neg 018833 MADRID CALLE FUENCARRAL, 138