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Editor's Notes

1. Lo Stretto di Bering collegato Asia con l'Alaska durante l'ultima era glaciale. Grazie alle acque basse e al suo collegamento circa 40.000 anni fa gli uomini passarono dall'Asia all'America e nei millenni successivi colonizzarono tutte le sue terre.
2. Visone religiosa del mondo fa sì che secondo questi popoli vi siano delle divinità superiori che controllano la natura ed il destino del mondo. Ogni evento è interpretato come segno o manifestazione divina.
3. La divinità principale nella religione Mexica era il loro dio del sole e il dio della guerra, Huitzilopochtli. Ha diretto i Messicani a fondare una città nel luogo in cui avrebbero visto un'aquila, in alcuni conti divora un serpente , appollaiata su un cactus Nopal dando i loro frutti. I Messicani hanno costruito la loro città di Tenochtitlan su quel sito, su un'isola al centro del lago Texcoco, l'attuale Città del Messico. Questa visione leggendaria è raffigurato sulla stemma del Messico.
4. Si trovano nell'attuale Guatemala Molto praticata era l'agricoltura e si coltiva soprattutto il mais. Avevano una cultura molto progredita, soprattutto in matematica, conoscevano l'uso dello 0, che permetteva loro complicati calcoli, e in astronomia con calendari molto raffinati. Maya erano in decadenza per guerre intestine, nel momento in cui incontrarono i conquistadores spagnoli, alcune calamità che li avevano colpiti facevano loro pensare che la loro cività fosse in decadenza.
5. Vivono fra le alte montagne delle Ande e una piccola striscia costiera lungo il mare dove è coltivata la patata. Non conoscono la scrittura ma hanno sviluppato una fitta rete stradale ed i collegamenti sono buoni, tanto da evitare le carestie. Vi è un forte potere amministrativo del sovrano (chiamato Inca) e religioso (il fratello dell'Inca). Non esisteva la proprietà privata (tutta la terra è dell'imperatore) che la ripartiva a seconda delle esigenze della famiglia, del rango e dell'appartenenza alla casta sacerdotale. AL MOMENTO DELL'ARRIVO DEI CONQUISTADORES IL LORO REGNO è ALL'APICE DELLA FORZA
6. Fra scopritori e conquistadores non esiste una grande differenza, abbiamo visto che già il trattato di Tortesillas è una spartizione in due del mondo.
7. Organizzazione amministrativa delle colonie: Uso del sistema feudale della Commenda che ha due difficoltà: 1) Grossi abusi di potere da parte dei titolari delle commende; 2) Nascita di una nuova classe di signori Nel 1545 il sistema viene formalmente abolito ma di fatto mantenuto e rimane un grande sfruttamento. Economia: gli spagnoli sfruttarono soprattutto: 1) Miniere sulle ande; 2) Produzione di monuculture --> forte impatto sulla alimentazione della popolazione ridotta alla fame.
8. CON COMMERCI TRIANGOLARE SI INTENDE QUELLO SCAMBIO COMMERCIALE CHE DALLA FINE DEL '500 PER TUTTO IL '600 FINO AL '700 COLLEGò L'EUROPA AD AFRICA E AMERICHE. E' UN PRIMO ESEMPIO DI INTEGRAZIONE DI AREE-MONDO ALL'INTERNO DI UN SISTEMA DI SCAMBIO CHE è SUBORDINATO ALLA FORZA EUROPEA CON LA QUALE SI DRENANO IMMENSE RISORSE CHE VENGONO IMPORTATE IN EUROPA. DA AMERICHE ARRIVA ORO E ARGENTO, SCHIAVI ORO E AVORIO DALL'AFRICA CHE E' LA Più GRANDE MIGRAZIONE FORZATA DELLA STORIA. DALL'EUROPA SI ESPORTAVANO PRODOTTI DI BASSO VALORE O STRUMENTI. I PAESI CHE GESTISCONO IL COMMERCIO SONO SPAGNA E PORTOGALLO E POI SUCCESSIVAMENTE OLANDESI, INGLESI, FRANCESI. IL PROFITTO CHE SI RICAVAVA ERA ENORMEDA 1 A 10.
9. La resistenza era una pratica degli indio nel 1572 gli Inca resisteno fino alla morte di Tupac Amaru. Queste rifolte e la violenza sono un altro motivo della distruzione delle civiltà precolombiane.
10. CAUSE: 1) STRAGI: compiute dagli europei 2) MALATTIE: 3) SFRUTTAMENTO: quando si arriva allo sfruttamento sistematico nelle miniere e nelle piantagioni, per le dure condizioni 4) CROLLO DEL SISTEMA AGROALIMENTARE: le produzioni erano indirizzate alla mnocultura (tabacco, caffè, cotone) e pochi i terreni destinati alle coltivazioni per l'alimentazione. Fino alla colonizzazione spegnola la carestia e la fame non si conosceva presso gli Inca. Si calcola che morì il 95% della popolazione indigena.