19. 晦蓉岳庄界温
Fin dalla prima pagina,
Spinoza ci dice da dove
vuole partire e dove
intende arrivare:
in cinque stazioni, da
Dio alla libert delluomo.
Disponibile gratuitamente su:
http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFiloso鍖a/
TestiHTML/Spinoza/Etica/Etica.htm
20. 晦蓉岳庄界温
Fin dalla prima pagina,
Spinoza ci dice da dove
vuole partire e dove
intende arrivare:
in cinque stazioni, da
Dio alla libert delluomo.
Perch辿 partire da Dio per Disponibile gratuitamente su:
http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFiloso鍖a/
parlare della libert? TestiHTML/Spinoza/Etica/Etica.htm
29. Cosa pu嘆 un corpo?
Disponibile gratuitamente su:
http://www.webdeleuze.com/php/sommaire.html
30. Cosa pu嘆 un corpo?
束Quello che conta 竪 di cosa 竪
capace un corpo損.
Disponibile gratuitamente su:
http://www.webdeleuze.com/php/sommaire.html
31. Cosa pu嘆 un corpo?
束Quello che conta 竪 di cosa 竪
capace un corpo損.
Corpi che si incontrano
Disponibile gratuitamente su:
http://www.webdeleuze.com/php/sommaire.html
32. Cosa pu嘆 un corpo?
束Quello che conta 竪 di cosa 竪
capace un corpo損.
Corpi che si incontrano
Corpi che si conoscono
Disponibile gratuitamente su:
http://www.webdeleuze.com/php/sommaire.html
33. Cosa pu嘆 un corpo?
束Quello che conta 竪 di cosa 竪
capace un corpo損.
Corpi che si incontrano
Corpi che si conoscono
Cosa deve fare un corpo?
(Morale e etica)
Disponibile gratuitamente su:
http://www.webdeleuze.com/php/sommaire.html
35. Spinoza ci rivela una cosa
molto semplice: la tristezza
non rende mai intelligenti.
36. Spinoza ci rivela una cosa
molto semplice: la tristezza
non rende mai intelligenti.
Essere tristi significa
essere fottuti.
37. Spinoza ci rivela una cosa
molto semplice: la tristezza
non rende mai intelligenti.
Essere tristi significa
essere fottuti.
Per questo i potenti hanno
bisogno della tristezza
degli assoggettati.
38. Il dominio dei segni
Cosa sono i Comando e
segni? obbedienza
Lordine sui
rapporti
39. Il dominio della conoscenza
Tre gradi di Dissoluzione
conoscenza dei segni
Libert dei
rapporti
43. Dominio dei segni Dominio della
conoscenza
Instaurazione di
comando e
obbedienza
44. Dominio dei segni Dominio della
conoscenza
Instaurazione di Dissoluzione di
comando e comando e
obbedienza obbedienza
45. Dominio dei segni Dominio della
conoscenza
Instaurazione di Dissoluzione di
comando e comando e
obbedienza obbedienza
Formazione della
societ
46. Dominio dei segni Dominio della
conoscenza
Instaurazione di Dissoluzione di
comando e comando e
obbedienza obbedienza
Formazione della Apertura della
societ libert
47. Dominio dei segni Dominio della
conoscenza
Instaurazione di Dissoluzione di
comando e comando e
obbedienza obbedienza
Formazione della Apertura della
societ libert
53. Il Leviatano
Il Leviatano 竪 il sovrano
assoluto.
Perch辿 occorre un
sovrano?
Rinunciare alla propria
libert individuale.
54. Il Leviatano
Il Leviatano 竪 il sovrano
assoluto.
Perch辿 occorre un
sovrano?
Rinunciare alla propria
libert individuale.
Il corpo sociale ha bisogno di un
capo? Il capo ha diritto a maggiori
libert?
55. Homo homini lupus
Lo stato di La libert
natura senza limiti
Sovranit 竪
garanzia di
sopravvivenza
56. Homo homini lupus
Lo stato di La libert
natura senza limiti
Qual 竪 il rapporto tra
Sovranit 竪
libert e felicit?
garanzia di
sopravvivenza
57. Qual 竪 il rapporto tra
libert e felicit?
p.capelletti@live.it
60. Gruppo Elisa
Alessandra, Diana, Giuditta, Claudia
libert necessit di autorit per accordare gli
uomini: occorre una figura che si imponga per
merito
61. Gruppo Elisa
Alessandra, Diana, Giuditta, Claudia
libert necessit di autorit per accordare gli
uomini: occorre una figura che si imponga per
merito
libere elezioni:
62. Gruppo Elisa
Alessandra, Diana, Giuditta, Claudia
libert necessit di autorit per accordare gli
uomini: occorre una figura che si imponga per
merito
libere elezioni:
democrazia e libert non sono esportabili con
violenza e armi
64. Gruppo Marco
Christian, Andrea, Emanuele
limiti o anarchia: privazione libert ad altri
65. Gruppo Marco
Christian, Andrea, Emanuele
limiti o anarchia: privazione libert ad altri
no ordine senza autorit
66. Gruppo Marco
Christian, Andrea, Emanuele
limiti o anarchia: privazione libert ad altri
no ordine senza autorit
discriminazione omosessualit
67. Gruppo Marco
Christian, Andrea, Emanuele
limiti o anarchia: privazione libert ad altri
no ordine senza autorit
discriminazione omosessualit
diversa nazionalit
68. Gruppo Marco
Christian, Andrea, Emanuele
limiti o anarchia: privazione libert ad altri
no ordine senza autorit
discriminazione omosessualit
diversa nazionalit
non si sentono libert
69. Gruppo Marco
Christian, Andrea, Emanuele
limiti o anarchia: privazione libert ad altri
no ordine senza autorit
discriminazione omosessualit
diversa nazionalit
non si sentono libert
libert di esprimersi ma soffocata
70. libere elezioni: concedere senza distinzioni di votare
(et)?
esportare democrazia: avviene che stati compiano atti di
pace con la guerra
democrazialibert
72. Gruppo Luana
Alessia, Alice
senza autorit ci sarebbe chaos;
73. Gruppo Luana
Alessia, Alice
senza autorit ci sarebbe chaos;
non tutti possono salire al potere;
ma tutti dovrebbero averne la
possibilit
74. Gruppo Luana
Alessia, Alice
senza autorit ci sarebbe chaos;
non tutti possono salire al potere;
ma tutti dovrebbero averne la
possibilit
75. Gruppo Luana
Alessia, Alice
senza autorit ci sarebbe chaos;
non tutti possono salire al potere;
ma tutti dovrebbero averne la
possibilit
libere elezioni: tutti possono
votare e scegliere
76. Gruppo Luana
Alessia, Alice
senza autorit ci sarebbe chaos;
non tutti possono salire al potere;
ma tutti dovrebbero averne la
possibilit
libere elezioni: tutti possono
votare e scegliere
libert dellautorit non 竪
giustificata a essere superiore a
quella di tutti
78. Gruppo Lucrezia
Ilenia, Monica, Luna, Jasmine, Fabiana
vera libert 竪 libert assoluta
79. Gruppo Lucrezia
Ilenia, Monica, Luna, Jasmine, Fabiana
vera libert 竪 libert assoluta
libert societ
80. Gruppo Lucrezia
Ilenia, Monica, Luna, Jasmine, Fabiana
vera libert 竪 libert assoluta
libert societ
occorre autorit per evitare che un individuo prenda
il potere su tutti
81. Gruppo Lucrezia
Ilenia, Monica, Luna, Jasmine, Fabiana
vera libert 竪 libert assoluta
libert societ
occorre autorit per evitare che un individuo prenda
il potere su tutti
autorit = persona o leggi che indichino come
comportarsi
82. elezioni = libert non assoluta; numero limitato di
candidati
esportare democrazia: impossibile portare libert con le
armi, paradosso
83. p.capelletti@live.it
eidoch84@gmail.com
xavier2501
3336602247
Libri (prestiti e ordini online)
Consigli bibliografici
Collaborazione e idee per le tesine
Lezioni e ripetizioni di varie materie (Ita, storia, filo,
inglese...)
Due parole? Pizza e birra?
Editor's Notes
#2: Vi farò molte – se ci riuscirò saranno moltissime – domande... in questo senso, ho una notizia buona e una cattiva. Si parte sempre con quella cattiva: Molte delle moltissime domande saranno domande difficili, eppure pretenderò che voi rispondiate. Quella buona, per fortuna, è che non pretenderò MAI la risposta giusta, anche perché vedremo che, in molti casi, non esiste una risposta giusta. Insomma, io farò molte domande perché questo vuol dire – almeno per me – fare filosofia. Quindi, prima domanda: cosa voglio da voi?\nVoglio partecipazione, risposte, ma soprattutto voglio domande. Non abbiate paura di dire sciocchezze, io le amo le sciocchezze, fanno riflettere.\n
#3: Cominciamo con quello che chiamo “riscaldamento”, come quello che si fa in palestra per non costringere i muscoli a sforzi improvvisi e traumatici.\n
#4: Cominciamo con quello che chiamo “riscaldamento”, come quello che si fa in palestra per non costringere i muscoli a sforzi improvvisi e traumatici.\n
#5: Cominciamo con quello che chiamo “riscaldamento”, come quello che si fa in palestra per non costringere i muscoli a sforzi improvvisi e traumatici.\n
#6: Cominciamo con quello che chiamo “riscaldamento”, come quello che si fa in palestra per non costringere i muscoli a sforzi improvvisi e traumatici.\n
#7: Cominciamo con quello che chiamo “riscaldamento”, come quello che si fa in palestra per non costringere i muscoli a sforzi improvvisi e traumatici.\n
#8: Cominciamo con quello che chiamo “riscaldamento”, come quello che si fa in palestra per non costringere i muscoli a sforzi improvvisi e traumatici.\n
#9: Cominciamo con quello che chiamo “riscaldamento”, come quello che si fa in palestra per non costringere i muscoli a sforzi improvvisi e traumatici.\n
#10: Oggi avremo come riferimento soprattutto tre filosofi che saranno nel vostro programma quest’anno e un grande filosofo contemporaneo, che ha avuto un importante rapporto con almeno due di questi tre filosofi e che incontreremo più tardi. Il primo è Leibniz. Leibniz fece di tutto: giurista, scienziato, storico, diplomatico, matematico e filosofo. Pare abbia introdotto i concetti di funzione e di integrale. Pur tedesco, amava scrivere in latino e in francese. Opera filosofica più importante fu la Monadologia.\n
#11: Oggi avremo come riferimento soprattutto tre filosofi che saranno nel vostro programma quest’anno e un grande filosofo contemporaneo, che ha avuto un importante rapporto con almeno due di questi tre filosofi e che incontreremo più tardi. Il primo è Leibniz. Leibniz fece di tutto: giurista, scienziato, storico, diplomatico, matematico e filosofo. Pare abbia introdotto i concetti di funzione e di integrale. Pur tedesco, amava scrivere in latino e in francese. Opera filosofica più importante fu la Monadologia.\n
#12: Britannico, nacque e visse in un’epoca di feroce guerre civili a sfondo religioso. La sua filosofia – spesso definita deterministica e materialistica – sorge certamente anche dalla condizione politica cui dovette assistere e con cui si trovò a convivere. Autore di un’opera monumentale – Il Leviatano – destinata a essere fondamentale per un filone della filosofia politica tra i più riconosciuti e affermati nella modernità e nel ventesimo secolo.\n
#13: Britannico, nacque e visse in un’epoca di feroce guerre civili a sfondo religioso. La sua filosofia – spesso definita deterministica e materialistica – sorge certamente anche dalla condizione politica cui dovette assistere e con cui si trovò a convivere. Autore di un’opera monumentale – Il Leviatano – destinata a essere fondamentale per un filone della filosofia politica tra i più riconosciuti e affermati nella modernità e nel ventesimo secolo.\n
#14: Olandese. La religione dei genitori era ebraica, divenuti poi marrani, ebrei forzati a convertirsi al Cristianesimo. Avendo come fine ultimo l'etica, Spinoza intendeva proporre la sua stessa filosofia come un modo per «attraversare la vita non con paura e pianto, ma in serenità, letizia e ilarità.» [Wikipedia.it]\n
#15: Olandese. La religione dei genitori era ebraica, divenuti poi marrani, ebrei forzati a convertirsi al Cristianesimo. Avendo come fine ultimo l'etica, Spinoza intendeva proporre la sua stessa filosofia come un modo per «attraversare la vita non con paura e pianto, ma in serenità, letizia e ilarità.» [Wikipedia.it]\n
#18: corpi... corpo docente... corpo militare... corpo celeste... corpo estraneo... ho trovato un corpo\n
#19: corpi... corpo docente... corpo militare... corpo celeste... corpo estraneo... ho trovato un corpo\n
#20: corpi... corpo docente... corpo militare... corpo celeste... corpo estraneo... ho trovato un corpo\n
#21: corpi... corpo docente... corpo militare... corpo celeste... corpo estraneo... ho trovato un corpo\n
#22: corpi... corpo docente... corpo militare... corpo celeste... corpo estraneo... ho trovato un corpo\n
#23: corpi... corpo docente... corpo militare... corpo celeste... corpo estraneo... ho trovato un corpo\n
#24: corpi... corpo docente... corpo militare... corpo celeste... corpo estraneo... ho trovato un corpo\n
#25: Gilles Deleuze, francese. Fu un filosofo rivoluzionario sotto molti aspetti, insegnò in molti istituti superiori e in diverse università, tra cui Lione e Vincennes, Paris VIII, di cui sono rimasti celebri i suoi cicli di lezioni. Uno di questi, dedicato a Spinoza in particolare, è stato raccolto ed è andato a comporre il libro “Che cos’è un corpo?”. Questa attenzione dedicata al concetto di corpo e alla trattazione che ne fece Spinoza è il primo motivo per cui introduciamo il pensiero di Deleuze.\n
#26: • Ognuno di noi possiede un determinato potere di essere affetto. Guardate gli animali: Spinoza sostiene con fermezza che per conoscerli realmente il genere e la specie non servono a nulla, proprio a niente. Il genere e la specie sono nozioni confuse e astratte. Quello che conta è di cosa è capace un corpo. La problematica centrale della sua filosofia […], la sua sola questione, è: cosa può un corpo? Noi che sproloquiamo sull’anima e sullo spirito non sappiamo per niente cosa può un corpo. Il corpo è definito dall’insieme dei rapporti che lo compongono, o, stessa cosa, dal suo potere di essere affetto. Finché non conosceremo il potere di essere affetto del nostro corpo, finché questo sapere sarà alla ventura della casualità degli incontri, non potremo vivere una vita saggia, non raggiungeremo la saggezza.\n• Spinoza, con grande rigorosità, sottolinea particolarmente una cosa: esiste una differenza fondamentale tra etica e morale. Spinoza non fa mai della morale, per la semplice ragione che non si chiede mai cosa si “deve” fare. Piuttosto, si interroga su cosa si è in grado di fare, sulla potenza. Un’etica ha a che fare con la potenza, mai con il dovere. In questo senso Spinoza è profondamente immorale. Per sua fortuna, non comprende neanche cosa significhino “bene” e “male”. Capisce solo i buoni e i cattivi incontri, l’aumento e la diminuzione di potenza. Per questo fa un’etica e non una morale.\n\n\n
#27: • Ognuno di noi possiede un determinato potere di essere affetto. Guardate gli animali: Spinoza sostiene con fermezza che per conoscerli realmente il genere e la specie non servono a nulla, proprio a niente. Il genere e la specie sono nozioni confuse e astratte. Quello che conta è di cosa è capace un corpo. La problematica centrale della sua filosofia […], la sua sola questione, è: cosa può un corpo? Noi che sproloquiamo sull’anima e sullo spirito non sappiamo per niente cosa può un corpo. Il corpo è definito dall’insieme dei rapporti che lo compongono, o, stessa cosa, dal suo potere di essere affetto. Finché non conosceremo il potere di essere affetto del nostro corpo, finché questo sapere sarà alla ventura della casualità degli incontri, non potremo vivere una vita saggia, non raggiungeremo la saggezza.\n• Spinoza, con grande rigorosità, sottolinea particolarmente una cosa: esiste una differenza fondamentale tra etica e morale. Spinoza non fa mai della morale, per la semplice ragione che non si chiede mai cosa si “deve” fare. Piuttosto, si interroga su cosa si è in grado di fare, sulla potenza. Un’etica ha a che fare con la potenza, mai con il dovere. In questo senso Spinoza è profondamente immorale. Per sua fortuna, non comprende neanche cosa significhino “bene” e “male”. Capisce solo i buoni e i cattivi incontri, l’aumento e la diminuzione di potenza. Per questo fa un’etica e non una morale.\n\n\n
#28: • Ognuno di noi possiede un determinato potere di essere affetto. Guardate gli animali: Spinoza sostiene con fermezza che per conoscerli realmente il genere e la specie non servono a nulla, proprio a niente. Il genere e la specie sono nozioni confuse e astratte. Quello che conta è di cosa è capace un corpo. La problematica centrale della sua filosofia […], la sua sola questione, è: cosa può un corpo? Noi che sproloquiamo sull’anima e sullo spirito non sappiamo per niente cosa può un corpo. Il corpo è definito dall’insieme dei rapporti che lo compongono, o, stessa cosa, dal suo potere di essere affetto. Finché non conosceremo il potere di essere affetto del nostro corpo, finché questo sapere sarà alla ventura della casualità degli incontri, non potremo vivere una vita saggia, non raggiungeremo la saggezza.\n• Spinoza, con grande rigorosità, sottolinea particolarmente una cosa: esiste una differenza fondamentale tra etica e morale. Spinoza non fa mai della morale, per la semplice ragione che non si chiede mai cosa si “deve” fare. Piuttosto, si interroga su cosa si è in grado di fare, sulla potenza. Un’etica ha a che fare con la potenza, mai con il dovere. In questo senso Spinoza è profondamente immorale. Per sua fortuna, non comprende neanche cosa significhino “bene” e “male”. Capisce solo i buoni e i cattivi incontri, l’aumento e la diminuzione di potenza. Per questo fa un’etica e non una morale.\n\n\n
#29: • Ognuno di noi possiede un determinato potere di essere affetto. Guardate gli animali: Spinoza sostiene con fermezza che per conoscerli realmente il genere e la specie non servono a nulla, proprio a niente. Il genere e la specie sono nozioni confuse e astratte. Quello che conta è di cosa è capace un corpo. La problematica centrale della sua filosofia […], la sua sola questione, è: cosa può un corpo? Noi che sproloquiamo sull’anima e sullo spirito non sappiamo per niente cosa può un corpo. Il corpo è definito dall’insieme dei rapporti che lo compongono, o, stessa cosa, dal suo potere di essere affetto. Finché non conosceremo il potere di essere affetto del nostro corpo, finché questo sapere sarà alla ventura della casualità degli incontri, non potremo vivere una vita saggia, non raggiungeremo la saggezza.\n• Spinoza, con grande rigorosità, sottolinea particolarmente una cosa: esiste una differenza fondamentale tra etica e morale. Spinoza non fa mai della morale, per la semplice ragione che non si chiede mai cosa si “deve” fare. Piuttosto, si interroga su cosa si è in grado di fare, sulla potenza. Un’etica ha a che fare con la potenza, mai con il dovere. In questo senso Spinoza è profondamente immorale. Per sua fortuna, non comprende neanche cosa significhino “bene” e “male”. Capisce solo i buoni e i cattivi incontri, l’aumento e la diminuzione di potenza. Per questo fa un’etica e non una morale.\n\n\n
#33: · Spinoza spiega in questi termini la formazione della società: l’instaurazione di un minimo di segni indispensabili alla vita. Se gli uomini comprendessero di più, non ci sarebbe bisogno né di obbedire né di comandare. Purtroppo, il più delle volte gli uomini possiedono conoscenze molto limitate, e allora l’unica cosa che gli si può chiedere è di non impicciarsi in faccende politiche. In alcune pagine molto belle del Trattato teologico-politico, Spinoza dice che l’unica libertà assolutamente inalienabile è la libertà di pensare. Conoscere annulla ogni relazione basata sull’ordine e l’obbedienza, la dissolve. Il dominio dei segni è il dominio simbolico dell’ordine, del comandamento e dell’obbedienza. Il dominio della conoscenza è il dominio dei rapporti e delle espressioni univoche.\n\n
#34: · Spinoza spiega in questi termini la formazione della società: l’instaurazione di un minimo di segni indispensabili alla vita. Se gli uomini comprendessero di più, non ci sarebbe bisogno né di obbedire né di comandare. Purtroppo, il più delle volte gli uomini possiedono conoscenze molto limitate, e allora l’unica cosa che gli si può chiedere è di non impicciarsi in faccende politiche. In alcune pagine molto belle del Trattato teologico-politico, Spinoza dice che l’unica libertà assolutamente inalienabile è la libertà di pensare. Conoscere annulla ogni relazione basata sull’ordine e l’obbedienza, la dissolve. Il dominio dei segni è il dominio simbolico dell’ordine, del comandamento e dell’obbedienza. Il dominio della conoscenza è il dominio dei rapporti e delle espressioni univoche.\n\n
#35: · Spinoza spiega in questi termini la formazione della società: l’instaurazione di un minimo di segni indispensabili alla vita. Se gli uomini comprendessero di più, non ci sarebbe bisogno né di obbedire né di comandare. Purtroppo, il più delle volte gli uomini possiedono conoscenze molto limitate, e allora l’unica cosa che gli si può chiedere è di non impicciarsi in faccende politiche. In alcune pagine molto belle del Trattato teologico-politico, Spinoza dice che l’unica libertà assolutamente inalienabile è la libertà di pensare. Conoscere annulla ogni relazione basata sull’ordine e l’obbedienza, la dissolve. Il dominio dei segni è il dominio simbolico dell’ordine, del comandamento e dell’obbedienza. Il dominio della conoscenza è il dominio dei rapporti e delle espressioni univoche.\n\n
#36: · Spinoza spiega in questi termini la formazione della società: l’instaurazione di un minimo di segni indispensabili alla vita. Se gli uomini comprendessero di più, non ci sarebbe bisogno né di obbedire né di comandare. Purtroppo, il più delle volte gli uomini possiedono conoscenze molto limitate, e allora l’unica cosa che gli si può chiedere è di non impicciarsi in faccende politiche. In alcune pagine molto belle del Trattato teologico-politico, Spinoza dice che l’unica libertà assolutamente inalienabile è la libertà di pensare. Conoscere annulla ogni relazione basata sull’ordine e l’obbedienza, la dissolve. Il dominio dei segni è il dominio simbolico dell’ordine, del comandamento e dell’obbedienza. Il dominio della conoscenza è il dominio dei rapporti e delle espressioni univoche.\n\n
#37: · Spinoza spiega in questi termini la formazione della società: l’instaurazione di un minimo di segni indispensabili alla vita. Se gli uomini comprendessero di più, non ci sarebbe bisogno né di obbedire né di comandare. Purtroppo, il più delle volte gli uomini possiedono conoscenze molto limitate, e allora l’unica cosa che gli si può chiedere è di non impicciarsi in faccende politiche. In alcune pagine molto belle del Trattato teologico-politico, Spinoza dice che l’unica libertà assolutamente inalienabile è la libertà di pensare. Conoscere annulla ogni relazione basata sull’ordine e l’obbedienza, la dissolve. Il dominio dei segni è il dominio simbolico dell’ordine, del comandamento e dell’obbedienza. Il dominio della conoscenza è il dominio dei rapporti e delle espressioni univoche.\n\n
#38: · Spinoza spiega in questi termini la formazione della società: l’instaurazione di un minimo di segni indispensabili alla vita. Se gli uomini comprendessero di più, non ci sarebbe bisogno né di obbedire né di comandare. Purtroppo, il più delle volte gli uomini possiedono conoscenze molto limitate, e allora l’unica cosa che gli si può chiedere è di non impicciarsi in faccende politiche. In alcune pagine molto belle del Trattato teologico-politico, Spinoza dice che l’unica libertà assolutamente inalienabile è la libertà di pensare. Conoscere annulla ogni relazione basata sull’ordine e l’obbedienza, la dissolve. Il dominio dei segni è il dominio simbolico dell’ordine, del comandamento e dell’obbedienza. Il dominio della conoscenza è il dominio dei rapporti e delle espressioni univoche.\n\n
#39: · Spinoza spiega in questi termini la formazione della società: l’instaurazione di un minimo di segni indispensabili alla vita. Se gli uomini comprendessero di più, non ci sarebbe bisogno né di obbedire né di comandare. Purtroppo, il più delle volte gli uomini possiedono conoscenze molto limitate, e allora l’unica cosa che gli si può chiedere è di non impicciarsi in faccende politiche. In alcune pagine molto belle del Trattato teologico-politico, Spinoza dice che l’unica libertà assolutamente inalienabile è la libertà di pensare. Conoscere annulla ogni relazione basata sull’ordine e l’obbedienza, la dissolve. Il dominio dei segni è il dominio simbolico dell’ordine, del comandamento e dell’obbedienza. Il dominio della conoscenza è il dominio dei rapporti e delle espressioni univoche.\n\n
#40: · Spinoza spiega in questi termini la formazione della società: l’instaurazione di un minimo di segni indispensabili alla vita. Se gli uomini comprendessero di più, non ci sarebbe bisogno né di obbedire né di comandare. Purtroppo, il più delle volte gli uomini possiedono conoscenze molto limitate, e allora l’unica cosa che gli si può chiedere è di non impicciarsi in faccende politiche. In alcune pagine molto belle del Trattato teologico-politico, Spinoza dice che l’unica libertà assolutamente inalienabile è la libertà di pensare. Conoscere annulla ogni relazione basata sull’ordine e l’obbedienza, la dissolve. Il dominio dei segni è il dominio simbolico dell’ordine, del comandamento e dell’obbedienza. Il dominio della conoscenza è il dominio dei rapporti e delle espressioni univoche.\n\n
#41: · Spinoza spiega in questi termini la formazione della società: l’instaurazione di un minimo di segni indispensabili alla vita. Se gli uomini comprendessero di più, non ci sarebbe bisogno né di obbedire né di comandare. Purtroppo, il più delle volte gli uomini possiedono conoscenze molto limitate, e allora l’unica cosa che gli si può chiedere è di non impicciarsi in faccende politiche. In alcune pagine molto belle del Trattato teologico-politico, Spinoza dice che l’unica libertà assolutamente inalienabile è la libertà di pensare. Conoscere annulla ogni relazione basata sull’ordine e l’obbedienza, la dissolve. Il dominio dei segni è il dominio simbolico dell’ordine, del comandamento e dell’obbedienza. Il dominio della conoscenza è il dominio dei rapporti e delle espressioni univoche.\n\n
#42: Britannico, nacque e visse in un’epoca di feroce guerre civili a sfondo religioso. La sua filosofia – spesso definita deterministica e materialistica – sorge certamente anche dalla condizione politica cui dovette assistere e con cui si trovò a convivere. Autore di un’opera monumentale – Il Leviatano – destinata a essere fondamentale per un filone della filosofia politica tra i più riconosciuti e affermati nella modernità e nel ventesimo secolo.\n
#43: Leviatano (לִוְיָתָן "contorto; avvolto", lingua ebraica Livyatan, ebraico tiberienseLiwyāṯān) è il nome di una creatura biblica. Si tratta di un terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell'Antico Testamento. Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio, nonostante sia spesso associato al Diavolo.\n
#44: Leviatano (לִוְיָתָן "contorto; avvolto", lingua ebraica Livyatan, ebraico tiberienseLiwyāṯān) è il nome di una creatura biblica. Si tratta di un terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell'Antico Testamento. Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio, nonostante sia spesso associato al Diavolo.\n
#45: Leviatano (לִוְיָתָן "contorto; avvolto", lingua ebraica Livyatan, ebraico tiberienseLiwyāṯān) è il nome di una creatura biblica. Si tratta di un terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell'Antico Testamento. Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio, nonostante sia spesso associato al Diavolo.\n
#46: Leviatano (לִוְיָתָן "contorto; avvolto", lingua ebraica Livyatan, ebraico tiberienseLiwyāṯān) è il nome di una creatura biblica. Si tratta di un terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell'Antico Testamento. Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio, nonostante sia spesso associato al Diavolo.\n
#47: Leviatano (לִוְיָתָן "contorto; avvolto", lingua ebraica Livyatan, ebraico tiberienseLiwyāṯān) è il nome di una creatura biblica. Si tratta di un terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell'Antico Testamento. Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio, nonostante sia spesso associato al Diavolo.\n
#48: Leviatano (לִוְיָתָן "contorto; avvolto", lingua ebraica Livyatan, ebraico tiberienseLiwyāṯān) è il nome di una creatura biblica. Si tratta di un terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell'Antico Testamento. Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio, nonostante sia spesso associato al Diavolo.\n
#49: Leviatano (לִוְיָתָן "contorto; avvolto", lingua ebraica Livyatan, ebraico tiberienseLiwyāṯān) è il nome di una creatura biblica. Si tratta di un terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell'Antico Testamento. Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio, nonostante sia spesso associato al Diavolo.\n
#50: commediografo latino Plauto (lupus est homo homini, Asinaria)\n
#51: commediografo latino Plauto (lupus est homo homini, Asinaria)\n