Luisa Russo - Direttore d'Orchestra, Compositore, Soprano / RASSEGNA STAMPA I^ di una carriera insolita, un personaggio, una volontà, entusiasmo e tanto amore
Rassegna Stampa I^ di Luisa Russo
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Documentazione di Stampa dal 1985 al 2009.....
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Luisa Russo - Direttore d'Orchestra, Compositore, Soprano / RASSEGNA STAMPA I^ di una carriera insolita, un personaggio, una volontà, entusiasmo e tanto amore
74. L'Irlanda a Faenza
Si apre il Tratti'n Festival, rassegna di musica letteratura e teatro quest'anno dedicata all'Irlanda
La fertile pianura romagnola è scossa periodicamente da venti di cultura insospettabili per spessore
e coraggio. A Faenza, da vent'anni, vive -come pianta di montagna, abituata a cibarsi di quel poco
che l'ambiente circostante offre- il Tratti'n Festival - rassegna di musica, letteratura e teatro, ogni
anno ispirata da un tema conduttore che, per la ventesima edizione, sarà l'Irlanda. Nonostante le
difficoltà il festival intende festeggiare l'anniversario con una produzione musicale importante, la
prima mondiale della "Cantata per Hiroshima" del compositore e pianista irlandese Tom Cullivan,
accompagnato da un coro gaelico e dai 38 elementi dell'Orchestra del Conservatorio "Frescobaldi"
di Ferrara diretto da Luisa Russo, che sarà eseguita il 25 ottobre al teatro Bonci di Cesena. Il
festival, tutto irlandese, tra teatro letteratura e musica racconta dell'Irlanda gli aspetti meno
"nazional-popolari": la poesia in gaelico, ad esempio - come quella di Eoghan Ó Tuarish, che negli
anni Settanta scrisse la sua testimonianza artistica contro l'insensatezza della guerra, una sorta di
Messa per i Defunti che Tom Cullivan (suo fraterno amico) ha trasformato, oggi, in "Cantata per
Hiroshima". Cullivan non è certo uno sperimentatore, se intendiamo con questo termine
l'innovazione radicale o l'estremismo compositivo, ma è capace di fondere in maniera intelligente e
del tutto convincente la tradizione (melodica ed armonica) tipicamente Irish con la musica classica,
innestando con naturalezza la lingua irlandese e creando, infine, un'emozionante suite di grande
intensità nella quale la musica e le parole non solo convivono più che bene, ma addirittura sono in
grado di creare una sorta di plusvalore, una chiave di lettura che va oltre la fruizione della parte
musicale separata da quella testuale. Il concerto è aperto da un'opera per pianoforte dello stesso
Cullivan (temi originali alternati ad arie del XIV secolo e a temi di O'Cahan e O'Carolan), e con lui
sul palcoscenico si alterna il poeta Padraig Ó Snodaigh - accompagnato dalla sua traduttrice,
Rosangela Barone - autore dei testi raccolti in "Len" e "Linda", due libri pubblicati in Italia da
Mobydick (casa editrice che si è aggiudicata il Premio per la Traduzione del Ministero dei Beni
Culturali proprio per il suo lavoro di promozione delle lingue minoritarie come l'irlandese, il
gallese, lo scozzese, il fiammingo). (Sandro Pasqual)
13-10-2008